VERONA – Rapito e ucciso per il suo impegno a favore dei cristiani nordcoreani: il pastore evangelico Han Choong Yeol, 49 anni, guida di una chiesa di seicento membri nella Cina meridionale, è stato ritrovato senza vita nella serata di sabato 30 aprile, a otto ore dalla sua scomparsa.
Lo segnala l’organizzazione internazionale Porte Aperte, che ricorda come Han fosse attivo sul confine tra Corea del nord e Cina, dove aiutava i profughi nordcoreani con cibo, medicine, vestiti e altri beni necessari per il loro ritorno in Corea del Nord. Un impegno, il suo, per il quale aveva già ricevuto minacce in passato e che ora gli è costato la vita. Un’azione che è un «monito – ricorda Porte Aperte – per chi aiuta i cristiani nordcoreani in territorio cinese». Han lascia moglie e due figli.