Qumran, sorprese dai frammenti

By 7 Luglio 2016Cultura

GERUSALEMME – Dopo decenni di studi i rotoli di Qumran continuano a riservare sorprese: fotografando le migliaia di frammenti con le nuove tecniche disponibili, rivela un articolo dell’Osservatore Romano, sono ricomparse «lettere che il tempo aveva cancellato e che erano illeggibili». La potenziale portata della scoperta è notevole, in quanto potrebbe permettere una migliore comprensione dei testi biblici, in particolare del libro della Genesi.

I primi elementi di novità comunicati dagli esperti riguardano l’arca di Noè: cambia la prospettiva sulla copertura dell’imbarcazione, che in base alle nuove rivelazioni dei frammenti analizzati dovrebbe risultare “a forma di piramide”.

Un altro mistero su cui gli studiosi si sono concentrati per decenni senza giungere a una conclusione certa era il “ptil”, l’oggetto che Giuda diede in pegno a sua nuora Tamar. Stando a quanto emerge ora dai frammenti, l’oggetto va identificato con la sua cintura.

I manoscritti di Qumran sono stati scoperti nel 1947 in una grotta sul Mar Morto e da allora sono oggetto di studi approfonditi da parte di esperti di tutto il mondo; grazie ai testi ritrovati è stato possibile avere un quadro più completo sull’integrità dei testi biblici pervenuti fino a oggi.

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