Il cristianesimo tra autorità e democrazia

By 25 Marzo 2015Cultura

VENEZIA – «Che cosa permette a qualcuno di parlare e agire a nome anche di altri?»: parte da questa domanda Giorgio Salzano, che alla questione dell’autorità nella relazione tra cristianesimo, autorità e potere dedica un corposo saggio pubblicato da Marsilio.

L’autore, laureato in giurisprudenza e umanista per passione, si addentra in una riflessione trasversale che incrocia teologia, filosofia, antropologia culturale per individuare un metodo, una prospettiva che permetta di “pensare adeguatamente il rapporto tra democrazia, fede e autorità”: impegno che non si riduce a una mera speculazione accademica, ma punta a definire uno strumento necessario a dare un fondamento solido alla democrazia.

Politica e religione, rileva l’autore nell’introduzione, sono due temi “di cui pare meglio non parlare”, entrambi fattori di divisione e che nel pensiero occidentale si intrecciano inevitabilmente tra loro e nel loro rapporto offrono anche qualche risvolto paradossale: «mentre si predica la tolleranza in materia di religione – riflette Salzano – come necessaria alla convivenza democratica, la stessa tolleranza è esclusa in politica verso chi vuol difendere il proprio credo religioso in maniera razionale».

Un rapporto di amore-odio, quasi come il binomio teologia-filosofia, due materie separate dalla diversa prospettiva sull’autorità: «la prima pretende di farne a meno, la seconda la presuppone».

Con un linguaggio complesso ma non privo di fascino Salzano inquadra la situazione odierna del concetto di autorità e, nello specifico, di “autorità regale”, come tema storico e antropologico; sul piano biblico i riferimenti partono dall’esodo dall’Egitto e dalla consapevolezza di «un re trascendente, Signore dell’universo», il cui regno si realizza nella storia umana attraverso i re, i sacerdoti e i profeti. Il concetto torna nelle parole di Pilato (“sei tu re?”) e nella “effettiva realizzazione del sacrificio regale”, lontana dalle rappresentazioni rituali di altre esperienze storiche, di un Gesù “pienamente reale”. Il percorso di Salzano si conclude con l’esperienza storica eredità della vicenda di Cristo: la visione proposta dal cristianesimo che rappresenta “una risposta al dilemma dell’Antico Testamento”, in quanto «distinguendo Chiesa e Stato concilia l’universalità del regno di Dio con la particolarità dei regni degli uomini nella concezione giuridica della persona, che estende a ogni uomo la vocazione regale». Una dignità personale che, conclude l’autore, non si può ignorare sia nata nel contesto di una tradizione giuridica che «in seno alla cristianità ha portato all’affermazione della uguale dignità regale di ogni persona».

Il libro:
Giorgio Salzano
Democrazia regale. Cristianesimo, autorità, potere
Marsilio, 2014
393 pp, 33 euro

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