Nigeria, cristiani: «Si dimetta Jonathan»

By 14 Agosto 2012Rassegna Stampa

ABUJA – Uomini armati hanno attaccato domenica 12 agosto, la All Saints Catholic Church, nello Stato di Gombe, in Nigeria, uccidendo un poliziotto in servizio che proteggeva il luogo di culto. Secondo le testimonianze raccolte dai media locali il gruppo armato è arrivato nei pressi della chiesa quando i fedeli uscivano dal servizio religioso e hanno sparato contro i poliziotti. Gli assassini hanno poi cercato di entrare anche nella chiesa, ma i fedeli sono riusciti a chiudere la porta prima che questi potessero entrare.

Nel frattempo, la polizia dello Stato di Kogi ha arrestato sedici persone sospettate di essere coinvolte nell’assalto della settimana scorsa alla Deeper Life Bible Church [pentecostale, ndr] e nell’uccisione di due soldati in un altro attentato. A Maiduguri, nello Stato di Borno (nord-est della Nigeria) le forze di sicurezza hanno ucciso venti presunti membri della setta Boko Haram.

Le condizioni di insicurezza create dalla setta islamista Boko Haram nel nord della Nigeria stanno provocando forti tensioni nel Paese, al punto che le singole Associazioni cristiane della Nigeria (Can) di diciannove Stati del nord e del territorio della capitale federale (Fct) hanno chiesto al presidente Goodluck Jonathan di rassegnare le dimissioni perché non è stato in grado di affrontare tempestivamente l’insurrezione condotta da Boko Haram.

Can (che riunisce le principali confessioni cristiane nigeriane ed è presente in tutti gli stati della federazione) ha espresso il suo disappunto per una dichiarazione attribuita al presidente Jonathan secondo la quale i membri della setta Boko Haram «sono nostri fratelli e non si può usare l’esercito per spazzare via la tua famiglia».

di: L.M.
da: Agenzia Fides
data: 13 agosto 2012

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