Il valdese Lucio Malan sulle “nozze” gay

By 8 Giugno 2010Dall'Italia

ROMA – In seguito alla benedizione di una coppia gay, celebrata dal pastore valdese Alessandro Esposito, il segretario di presidenza del Senato Lucio Malan si è espresso affermando che l’atto è «apertamente contrario all’ordinamento valdese».

Precisa Malan: «Come membro di chiesa valdese, sento l’obbligo di precisare che ciò che è avvenuto presso la Chiesa Valdese di Trapani e Marsala, con la celebrazione di una benedizione per una coppia omosessuale, è un atto dei componenti del consiglio di chiesa e del pastore locale, apertamente contrario all’ordinamento valdese, nel contenuto e nel modo in cui è stato deciso. A parte il fatto che la benedizione è diventata nei titoli degli organi di informazione addirittura un matrimonio, l’episodio non è riferibile all’Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste, e neppure ai valdesi in generale, che fin dai tempi più antichi hanno un ordinamento fortemente democratico, né autoritario né anarchico, che non consente pertanto iniziative arbitrarie né ai suoi massimi responsabili né a membri di organi locali. Solo il Sinodo, con decisione conforme delle due sessioni, europea e sudamericana, potrebbe – in via teorica – introdurre innovazioni del genere in quanto “massima autorità umana della Chiesa in materia dottrinaria, legislativa, giurisdizionale e di governo”, comunque non sovrana, perché soggetta alle norme fondanti della confederazione fra le chiese».

«La chiesa locale – prosegue Malan – ha solo competenza organizzativa sull’attività ecclesiastica locale, nel cui ambito le decisioni importanti vanno comunque prese dall’assemblea di chiesa e non dal solo consiglio, come risulta sia avvenuto. Sulle questioni dottrinarie non sono consentite iniziative locali, come sancisce il Patto dell’Unione del 1561. Questa benedizione resta perciò solo l’iniziativa di singoli. Sarebbe come se un sindaco celebrasse nozze gay, basandosi su una delibera della sua giunta: sarebbe un atto privo di qualsiasi validità che impegnerebbe solo i diretti responsabili. Il matrimonio nella Chiesa Valdese, e a Trapani non si è comunque trattato di matrimonio, è regolato da norme approvate a suo tempo da varie sessioni del Sinodo, l’ultima nel 1971, che affermano in modo chiarissimo che può avvenire solo tra un uomo e una donna».

Conclude il segretario di presidenza del Senato: «Del resto la legge consente ai pastori valdesi di celebrare matrimoni con validità civile e dunque devono rispettare tutte le norme della legge italiana. Nel 2007 il Sinodo, nella sola sessione europea, ha anche approvato un documento che raccomanda l’accoglienza degli omosessuali nelle comunità, accoglienza che va riservata a tutti secondo l’insegnamento evangelico. Ma celebrare benedizioni alle coppie omosessuali è cosa che va ben al di là dell’accoglienza, e tra l’altro renderebbe molto difficile il dialogo con quasi tutte le altre chiese cristiane, a cominciare dalle chiese evangeliche non federate, in grande crescita in Italia».

Leave a Reply

Evangelici.net è un portale di informazione e approfondimento che opera dal 1996 per la valorizzazione del messaggio, dell’etica e di uno stile di vita cristiano

Sostieni il portale ➔