“Vanoni: Gesù mi ha cambiata”

By 27 Settembre 2007Rassegna Stampa

MILANO – Ornella Vanoni parla della sua conversione e della sua fede in un’intervista con Mario Luzzato Fegiz, critico musicale del Corriere della Sera, in occasione dell’uscita del cd “Una bellissima ragazza”.

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Vanoni: Gesù mi ha cambiata
Sono diventata un’evangelica

A 72 anni Ornella Vanoni dedica un disco a Gesù. Si chiama «Una bellissima ragazza» e in copertina c’è lei, adolescente, 14 anni, bellissima ragazza appunto come il titolo della canzone scritta per lei da Carlo Fava che ha dato il via all’album («l’ha scattata mio padre a Paraggi, stavo sbocciando»). In copertina i ringraziamenti: a «Gesù con tutto il cuore, noi due sappiamo perché». Quella che per decenni è stata un sex symbol della canzone italiana, la voce sensuale, da qualche anno frequenta la chiesa evangelica di Milano, canta nei cori, partecipa alle funzioni e ha anche condotto le ultime edizioni, del festival dei canti religiosi al Palalido di Milano.

Perché una dedica a Gesù? «Ha cambiato la mia vita in meglio da quando l’ho accettato e mi sono affidata a lui. Per fare un disco bisogna star bene».

Ma quali sono le tappe di questa svolta? «Io ero cattolica, siamo tutti cattolici. In Italia si parla molto di cattolicesimo ma non c’è fede. Scarseggia la fede, religione ce n’è d’avanzo. Ho conosciuto un pastore evangelico che mi ha parlato di Gesù. Se avessi incontrato un prete cattolico altrettanto convincente l’avrei seguito. Il mio pastore, che è poi una donna brasiliana, mi ha sbattuto la faccia davanti allo specchio». E quel che ha visto l’è piaciuto? «No. Oggi rinnego circa un buon cinquanta per cento delle mie scelte di vita. Era male e mi ha fatto del male».

Un cambiamento radicale: dalle passioni travolgenti, dagli amori che finiscono sui giornali alla totale dedizione a Gesù. Un bel cambiamento. «Sì, e non del tutto indolore. Io mi sento come la Maddalena che appare in un quadro della pittrice Gentileschi. Questa Maddalena ha una lacrima. Due le spiegazioni possibili: la commozione per quello che ha trovato o il dolore per quello che dovrà lasciare».

L’incontro col pastore evangelico risale a oltre sei anni fa. «Io ricordavo il catechismo come qualcosa di noioso, la frequenza saltuaria a messa come puro formalismo. Oggi frequento il culto che comprende ringraziamento, adorazione e molta musica, anche rock. Le nostre funzioni sono allegre e ci sono tanti giovani sorridenti ed entusiasti».

Il risultato di questo percorso? «Una grande forza. Ho imparato ad amare follemente Gesù. Mi possono dire che non è mai esistito ma io lo sento nel mio cuore».

L’età ha influenzato il nuovo percorso? «Credo di sì. A trent’anni vedevo la vita diversamente. Un anno fa mi sono battezzata. Gli evangelici si battezzano da adulti, quando c’è piena coscienza».

Come si sente ora? «Una mia amica mi manda degli sms e mi dice: “Gli anni passano, ma tu non cambiare più, resta quella che sei”. Io sono l’esempio del fatto che si può cambiare».

Qualcuno la prende in giro. La più bella e la più desiderata, che ha fatto peccare con cattivi pensieri milioni di italiani, sposa Gesù. «Sì, qualcuno mi prende in giro. Ma io me ne frego e rido perché sto bene. Io voglio pace e tranquillità. Cerco intesa e affettività, non reggerei la grande passione cavalcante».

Ci sono altre ragioni per cui ha scelto gli evangelici, anziché la chiesa apostolica romana? «Non ho mai superato i senso di profondo ribrezzo per la copertura data per molti anni dal papato ai preti pedofili americani». La Vanoni evangelizzata canta con voce giovane e cristallina, proprio come ci si aspetta dalla «Bellissima ragazza» della copertina. Un velo di tristezza qua e là. «Sono sola, ma vivo bene la mia solitudine. Mi manca ogni tanto l’abbraccio del maschio. Amo tanto mio figlio, i miei nipoti, i miei amici, e forse dopo tanti anni mi accetto, da sola senza lo sguardo di un lui».

di: Mario Luzzatto Fegiz
da: Corriere della Sera
data: 27/9/2007

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