Dal porno soft di Tinto Brass alle missioni in Etiopia. Quella di Claudia Koll è la storia di una conversione. L´attrice in questi giorni è a Torino, in giuria al Festival internazionale di cinema delle donne. Una presenza simbolica. Un’icona della femminilità che sotto la spinta di un improvviso e fortissimo sentimento religioso conduce da un paio d’anni battaglie umanitarie a favore dei più deboli, in un’edizione del Festival che ha come temi principali lo sfruttamento, i soprusi, le violenze su donne e bambini, la drammatica subalternità dei deboli del mondo.
«(…) Sono qui per dimostrare che esiste un modo di essere donne fuori dagli stereotipi della bellezza e della seduzione. Il corpo è il tempio dello spirito, dico da cristiana, e va rispettato. I veri motori della vita sono l´affettività, la pietà, l´amore». Un messaggio evangelico abbastanza sorprendente sulla bocca di un´attrice che sulla bellezza, sulla seduzione e sul corpo ha costruito una carriera, soprattutto agli inizi. «È stato un percorso privato, ho capito tante cose, ho scoperto tanti valori. La carriera è venuta di conseguenza. Il cambiamento, o come dice lei la conversione, è legata a un momento drammatico della mia vita. Due anni fa ero sola, stavo male. Nessuno mi avrebbe potuta aiutare. Così ho gridato. E il Signore mi ha risposto. Ho scoperto la fede, la forza dell´amore e della misericordia. E da allora il mio desiderio è rendere testimonianza di questo miracolo».
Da qui, dal miracolo, inizia dunque il suo cammino di missionaria.
«Sì. Perché quando incontri il Signore, poi lo vai a cercare nei poveri e nei sofferenti. Così ho cominciato la mia attività umanitaria». (…)
L’articolo completo: http://www.kataweb.it/detail.jsp?channel=portale&id=685510
di: Clara Caroli
da: Kataweb.it