«Nella vita ci sono, da sempre, cose che mi affascinano, la narrativa è una, la religione e la teologia altre. Non le vivo separate, sono parti della mia esistenza. In America, da 25, 30 anni, si afferma un’idea di religione fondamentalista, la nazione intera si innamora della fede nello stile ostico del vecchio Sud. La fede non è più comunità che accoglie, ma strumento per scacciare. Accendo la televisione e ascolto, basita, gente che nulla sa del cristianesimo inveire e accusare in nome della nostra fede. Le grandi chiese protestanti, sono stata educata da presbiteriana, ora sono congregazionalista, e gli stessi cattolici, non hanno reagito con la forza necessaria contro il fondamentalismo. Il risultato non è positivo».
Marilynne Robinson intervistata da Gianni Riotta
«Voglio riportare Dio al centro dei romanzi»
Tuttolibri (La Stampa), 12/5/2016