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Elia LA GRANDE SFIDA
Il re Acab cominciò a preoccuparsi per il suo gregge e le sue mandrie. Chiamò perciò Abdia uno dei suoi servi e gli disse: “Abdia, si deve fare qualcosa prima che muoiano tutti gli animali. Dobbiamo trovare erba ed acqua. Tu vai in una direzione ed io in un altra, si dovrà pure trovare dell’erba da qualche parte. Così il re Acab e Abdia si incamminarono in direzioni diverse alla ricerca di erba e di acqua. Un giorno mentre Abdia cercava erba da ogni parte, vide qualcuno che si dirigeva verso di lui. “Mi chiedo chi sia quell’uomo” disse fra se. Mentre la figura continuava ad avvicinarsi, Abdia riconobbe la persona, “Ma quello è Elia!” disse ad alta voce e cominciò a correre per raggiungerlo.” “Elia! Elia! Sei proprio TU?” Gridò tutto eccitato. “Si, sono Elia, e vorrei che tu mi facessi un grande favore”. “Di cosa si tratta, mio signore?” Chiese Abdia con gentilezza. “Voglio che tu vada a dire al Re Acab che sono quì e che lo voglio vedere” spiegò Elia. Improvvisamente Abdia si sentì pieno di timore. Quella era una cosa che lui NON voleva fare. “Come ti venire anche solo in mente di chiedermi una cosa del genere?” Abdia chiese meravigliato. “Non sai che il Re Acab ti odia? Non sai che il Re sta incolpando TE della mancanza di pioggia di tutti questi anni? Come se non bastasse il Re ti ha cercato da ogni parte. Ogni volta che pensa di sapere dove sei, tu scompari e nessuno ti trova più. Se gli dico che sei quì e poi non ti trova... ucciderà TE e ME. Mi dispiace Elia, proprio non lo posso fare!” Elia guardò Abdia e gli spiegò pazientemente: “Andrà tutto bene Abdia. Ti prometto che sarò quì. Ti prometto che INCONTRERÒ il Re. Ora per favore, vai e digli che desidero parlargli.” “TU! TU! TU! Sei colui che sta causando problemi ad Israele!” Il re Acab gridò pieno di rabbia. “TU sei la causa della mancanza di pioggia”
Tu ti sei allontanato dal Signore, l’unico vero Dio. Tu stai adorando il falso dio Baal. Tu hai portato Israele a peccare spingendolo all’adorazione di idoli. TU hai portato tutti questi problemi in Israele. Elia continuò a parlare: “Voglio che raduni 450 profeti di Baal e 400 profeti di Astarte per farmeli incontrare sul monte Carmelo.” Il Re Acab fece quello che Elia gli aveva chiesto e radunò i profeti. Si radunò anche una grande folla per vedere cosa sarebbe successo. Elia parlò alla folla: “Per quanto tempo ancora cercherete di adorare due dii ? Non potete servire piu’di un dio. Se Baal è Dio, servite lui! Se l’Eterno è Dio servite Lui! Dovete prendere una decisione. Dovete scegliere l’uno o l’altro”. Poi Elia disse: “Adesso ci sarà una sfida per vedere chi è il VERO Dio.” Chiese di portare abbastanza legna per costruire due altari, uno per l’Eterno, e uno per Baal. Domandò di portare animali per i sacrifici, un sacrificio per l’Eterno, l’altro per Baal.
Elia li scherniva e li prendeva in giro:”Che succede? Il vostro dio non ci SENTE? E’ forse andato in viaggio? Come mai non vi risponde? Forse è impegnato nel parlare con qualcuno, forse dovete gridare PIù FORTE.” Mezzogiorno era passato, e si stava facendo sera. I profeti di Baal continuavano a gridare a tutta forza, eppure Baal ancora non rispondeva. Elia disse alle persone che erano radunate di raccogliersi intorno a lui. Prese 12 pietre per il suo altare, usò la legna che gli era stata portata, e preparò l’animale per il sacrificio. Poi fece una cosa veramente incredibile!
Chiese ancora di portare altri quattro barili di acqua. “Che gli prende a questo tipo? Non lo sa che l’acqua scarseggia?” Brontolavano fra di loro. Ma obbidientemente portarono l’acqua. Egli versò l’acqua sull’altare e sul sacrificio. Ma per Elia non era ancora abbastanza. Disse di portare ancora altri quattro barili di acqua. “Ma quanta acqua vuole sciupare?” Qualcuno sussurrò. Ma fecero quello che veniva loro chiesto e portarono altra acqua. Egli versò l’acqua sull’altare e sul sacrificio. Il sacrificio era inzuppato d’acqua. L’acqua scorreva sulla legna, sulle pietre, e su tutta la terra che era intorno. Egli scavò un fossato intorno all’altare e riempì anche quello di acqua. Poi innalzò una semplice preghiera: “Eterno Dio, fa che il popolo sappia che Tu sei il vero Dio d’Israele e che io sono il tuo servo. Fa che sappiano che ho fatto queste cose perché Tu mi hai detto di farle. Ascoltami, oh Signore così queste persone sapranno che Tu sei l”Eterno e ritorneranno a servirti”
Allora Elia si rivolse ad Acab e gli disse: “Alzati! Mangia e bevi! Ci sarà abbondanza di pioggia!” Così il Re Acab mangiò e bevve qualcosa ed Elia portò con se il suo servo sul monte Carmelo per pregare Dio di mandare la pioggia. “Guarda verso il mare e dimmi se vedi arrivare la pioggia.” Elia disse al servo. Il servo spiò il cielo ma non c’era pioggia in vista. Elia continuò a pregare. “Guarda di nuovo!” Elia disse di nuovo, ma ancora non c’era pioggia. Il servo tornò a guardare sei volte, ed ogni volta non c’era pioggia. Non c’era neanche una piccola nuvola all’orizzonte. Elia prego ancora una volta E chiese al servo di andare a dare un’altra occhiata.
In poco tempo il cielo si oscurò con nuvole nere.
LA SICCITÀ ERA FINALMENTE FINITA. Ognuno in Israele seppe per certo che l’Eterno era il VERO Dio e Baal un dio falso. RICORDA PENSA! UN VERSO DA IMPARARE PREGHIAMO PUOI TROVARE QUESTA STORIA NELLA BIBBIA? COLLEGAMENTI A DISEGNI DA COLORARE Traduzione di Lina Johnson
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