Sulla proposta di legge Zan abbiano sbagliato: il mea culpa è di Avvenire, che in un editoriale del sempre lucido Francesco Ognibene riconosce come la “legge Zan“, su cui la testata finora si era dimostrata possibilista, «non è solo superflua, anche se in parte originariamente benintenzionata: è soprattutto una legge presuntuosa e rischiosa». Ognibene articola in otto punti i motivi che hanno fatto tornare il quotidiano sui propri passi, «otto motivi che rendono questa legge ideologica e perciò potenzialmente dannosa».
A offrire un’analisi puntuale sugli emendamenti emersi dalla discussione parlamentare è Giuseppe Rusconi, che peraltro ricorda come la proposta di legge, dopo l’approvazione alla Camera, debba affrontare un passaggio per niente scontato al Senato.
foto: Francesco Ognibene