Un quiz, una domanda, una risposta controversa: sono gli ingredienti che hanno dato vita a una causa giudiziaria basata non sul reclamo di un concorrente ma su una questione di diritto internazionale. A fine maggio al programma “L’eredità”, su RaiUno, il conduttore Flavio Insinna ha chiesto a una concorrente quale sia la capitale di Israele.
La risposta “Tel Aviv” è stata considerata errata, e la questione è diventata oggetto di contenzioso addirittura in due tribunali, Modena e Genova, su iniziativa di due associazioni filopalestinesi. A distanza di mesi il giudice si è espresso a favore della risposta data dalla concorrente: «È lo Stato italiano a non riconoscere Gerusalemme quale capitale», si legge nella sentenza, ed «è noto che le stesse Nazioni unite si siano ripetutamente espresse sulla questione condannando l’occupazione israeliana dei territori palestinesi e di Gerusalemme est, e negando qualsiasi validità giuridica alle decisioni di Israele di trasformarla nella sua capitale». Gerusalemme quindi non è, sul piano del diritto internazionale, la capitale riconosciuta del Paese, e Insinna, per conto della Rai, dovrà rettificare l’informazione in una delle prossime dirette.
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