I risultati delle elezioni in India hanno sancito la vittoria del primo ministro Narendra Modi e del suo partito nazionalista indù, il BJP, che si è aggiudicato 303 seggi (ventuno in più rispetto alla tornata di cinque anni fa). Alcuni osservatori hanno rilevato come la conferma di Modi darà al Paese una stabilità politica, ma nel contempo la condizione dei cristiani sarà sempre più precaria: il BJP si propone infatti di rendere l’India un Paese induista entro il 2024, e si teme che questo possa avvenire attraverso significativi atti di violenza, discriminazione e intolleranza nei confronti delle minoranze religiose.
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