Ancora una volta la nave Sea Watch fa sbarcare a Lampedusa 47 migranti tratti in salvo al largo della Libia, provocando l’ennesimo braccio di ferro tra la Ong e il ministro dell’Interno.
A tentare di di sbloccare l’impasse hanno provato le chiese protestanti della Fcei: «Mettiamo a disposizione le nostre strutture di accoglienza in Italia e le relazioni con le chiese sorelle d’Europa per approntare un piano di ricollocazione in Europa di una quota dei migranti soccorsi dalla Sea Watch», ha dichiarato il presidente Luca Negro, sottolineando che si tratta di “un dovere civile di ogni democrazia” e che “per noi evangelici è anche un servizio al prossimo”.
foto: sea-watch.org