Il periodico gesuita Civiltà cattolica analizza la convergenza tra evangelici fondamentalisti e cattolici integralisti: accomunati da una prospettiva manichea, una marcata simpatia per il vangelo della prosperità e una tensione alla difesa di una peculiare libertà religiosa, le due realtà danno vita a un “sorprendente ecumenismo” de facto, che secondo la testata si sviluppa su “obiettivi comuni” come la lotta contro «l’aborto, il matrimonio tra persone dello stesso sesso», nonché per «l’educazione religiosa nelle scuole e altre questioni considerate genericamente morali o legate ai valori. Sia gli evangelicali sia i cattolici integralisti condannano l’ecumenismo tradizionale, e tuttavia promuovono un ecumenismo del conflitto che li unisce nel sogno nostalgico di uno Stato dai tratti teocratici».
In questo quadro, secondo Civiltà cattolica, «la strategia politica per il successo diventa quella di innalzare i toni della conflittualità, esagerare il disordine, agitare gli animi del popolo con la proiezione di scenari inquietanti al di là di ogni realismo».
foto: laciviltacattolica.it