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   l' uomo settario
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   Autore  Topic: l' uomo settario  (letto 4593 volte)
alessio56
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Gloria  a DIO

   
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Posts: 34
l' uomo settario
« Data del Post: 21.11.2014 alle ore 19:18:38 »
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Pace   a tutti fratelli in Cristo  
 
Qualcuno mi puo' aiutare e spiegare  cosa  si intende in TITO 3,10  x uomo settario Hu?!
 
Grazie e Pace a voi tutti
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Pace a tutti .............Alessio
Stefanotus
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Re: l' uomo settario
« Rispondi #1 Data del Post: 21.11.2014 alle ore 21:07:55 »
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Spero di non sbagliarmi, qualcun'altro certo interverrà in soccorso qualora io ti dicessi castronerie.
 
Il termine che tu trovi come settario in questo passo è un termine che in altre versioni viene tradotto anche con "fazioso". Diodati, una vecchia versione letterale traduce: "eretico". Si tratta di un termine greco (ἁιρετικος ) che si trova solo qui, non viene mai usato nel resto della Bibbia.  
In italiano corrente, settario è sinonimo di fazioso, ossia lo è qualcuno che è intransigente nel difendere le proprie ideologie. Settario è colui che crede giuste soltanto le proprie idee.
Forte è invece il termine che ha usato Diodati. Ossia eretico. Oggi il termine eretico identifica colui che professa dottrine contrarie al credo cristiano. Storicamente si parlava di eretici gnostici oppure eretici ariani o pelagiani. Gli gnostici erano quelli che ad esempio, traevano ispirazione religiosa dalla gnosi, ossia una forma di "conoscenza" spirituale. Costoro credevano che il mondo avesse componenti pure e componenti non pure, e che il possessore della conoscenza spirituale che Dio gli aveva donato avesse in sé la Salvezza. Gli eretici ariani o pelagiani invece erano movimenti che traevano ispirazione dalle idee dei loro "fondatori", come Ario o Pelagio.  
Il termine originale biblico, non ha però il senso esclusivo di eretico. Il verbo ἁιρεισθαι vale eleggere, scegliere per sè (Filippesi 1:22; 2 Tessalonicesi 2:13; Ebrei 11:25; ἁιρετιζειν in Matteo 12:18).
Il sostantivo airesis vale elezione, scelta (Levitico 22:18). Se volessimo comprenderne bene il significato originario, potremmo dire che il settario è colui che adopera una scelta verso qualcosa, verso un partito o una setta cui uno si affilia. La Bibbia ci parla ad esempio della setta dei Sadducei, di quella dei Farisei e di quella dei Nazorei o cristiani (Atti 5:17; 15:5; 26:5; 24:5,14; 28:22).
Spesso è una terminologia usata quando la Bibbia ci parla di scissioni e divisioni frutto della carne (1 Corinzi 11:18-19; Galati 5:20).
Forse i primi cristiani adottarono il termine di "eretico" e relativo significato ispirandosi a 2 Pietro 2:1: "falsi dottori introdurranno eresie di perdizione".
 
Penso che si possa definire eretico o settario colui che per un eccessivo attaccamento alle proprie vedute personali è portato a creare partiti nella chiesa, provocando addirittura divisioni. Pensiamo ad esempio a quando Paolo dice "Badate a quelli che provocano le divisioni e gli scandali contro la dottrina che avete imparata e ritraetevi da loro" - Romani 16:17.
 
Oggi noto che si fa un gran parlare di settari e settarismo. Sarà il secondo o terzo topico sull'argomento o che ci gira attorno.
Vorrei approfittare per condividervi una mia riflessione in merito.
 
E' diventato troppo facile dare del settario a qualcuno. Basta che qualcuno insista su un concetto o lo ripeta più volte, o si esponga in modo preciso o diretto verso qualcuno o qualche argomento in chiesa, siamo subito pronti a tacciarlo per "settario".
 
Io vorrei far notare però un piccolo dettaglio di grande importanza.
Vi sono i settari nel vero senso della parola, ossia uomini che prendono spunto da un determinato argomento, per enfatizzarlo e quindi esporlo quasi a farlo divenire più importante di tutti gli altri... dividendo la chiesa...
Vi sono uomini che vengono accusati di settarismo, ma non lo sono realmente.
 
Quello che voglio dire, ma so che è difficile esporlo per iscritto è che vi sono uomini che "fraintendono" una parte del messaggio cristiano, e a causa di questa distorsione tendono a creare conflitti internamente alla chiesa e poi, a causa del loro cattivo carattere creano veri e propri scismi dottrinali. Ma ve ne sono altri che si fanno modellare dal Signore. Uomini che si sforzano di modellare il loro pensare, al pensare di Cristo. Uomini che hanno volutamente fatto un passo indietro alla loro mentalità, per acquisire la mente di Cristo.
Questi, hanno un modo di pensare che spesso appare distorto ai più, e quindi questi vengono definiti settari a prescindere.
 
Io credo... sto avendo la sensazione... che siamo diventati tutti un po' miopi tra noi evangelici. Non siamo più molto capaci di riconoscere un uomo con la mente di Cristo, e spesso lo confondiamo e lo giudichiamo "settario".
Non credete?  
 
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andreiu
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Re: l' uomo settario
« Rispondi #2 Data del Post: 21.11.2014 alle ore 21:42:22 »
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Concordo con l'intervento di Stefano.
 
In senso etimologico, il termine "airetikos" indica colui che sceglie, da "airesis" ovvero il saper scegliere. In epoca tardiva si è poi inteso l'uomo che crea divisiono come dice Stefano "partiti" nella chiesa.
 
Lo stesso concetto è anche in Ro. 16 dove si parla di colui che crea divisioni e che deve essere assolutamente evitato.
 
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Re: l' uomo settario
« Rispondi #3 Data del Post: 21.11.2014 alle ore 22:04:03 »
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Concordo su quanto è stato già detto,
l'airetikos è colui che sceglie per sé un'idea, un percorso, che non è generalmente accettato dal gruppo, e per questo in senso tecnico è chiamato seguace di un'eresia, cioè eretico.
« Ultima modifica: 21.11.2014 alle ore 22:07:25 by Asaf » Loggato

Per una corretta esegesi biblica più che questione di testi e contesti è questione di testi e ...teste!
Johannan
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Re: l' uomo settario
« Rispondi #4 Data del Post: 26.11.2014 alle ore 22:51:00 »
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Pace del Signore.
 
Tito 3:8-11 Certa è questa parola, e queste cose voglio che tu affermi con forza, affinché quelli che han creduto a Dio abbiano cura d'attendere a buone opere. Queste cose sono buone ed utili agli uomini. Ma quanto alle quistioni stolte, alle genealogie, alle contese, e alle dispute intorno alla legge, stattene lontano, perché sono inutili e vane. L'uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, schivalo, sapendo che un tal uomo è pervertito e pecca, condannandosi da sé.
 
Nella lettera di Paolo a Tito l'apostolo intende fornire ammaestramenti relativi all'ufficio di vescovo. Tito dopo essere stato accanto all'apostolo durante i suoi viaggi, era stato incaricato di curare la comunità di Creta. Nell'inciso "Certa è questa parola" l'apostolo Paolo pone enfasi al fatto che tutte le verità esposte nei precedenti capitoli della lettera, sono verità fondamentali che devono essere affermate e sostenute con forza. Solo mediante la fede in queste verità i redenti possono operare coerentemente con l'insegnamento dell'Evangelo di Gesù Cristo. Su queste verità Tito deve essere fermo e intransigente perchè in stretto collegamento con la salvezza dell'uomo. Per questo motivo Tito viene esortato ad evitare tutto ciò che ha poca o nessuna importanza (genealogie, dispute intorno alla legge tra le quali in particolare cibo, bevande, feste, date particolari,etc..) le quali suscitano discussioni invece di promuovere l'opera di Dio, che è fondata sulla fede (1Timoteo 1:4). Tali argomenti che se pur vantati come sapienza, in realtà attengono a cose che non apportano nessun beneficio per quanti sono "sulla via della salvazione". Anzi questi argomenti sono considerati deleteri perchè distolgono da ciò che è veramente utile alla salvezza. Anche ai giorni nostri si può osservare che quanto più futile è una questione tanto più accese sono le contese suscitate perchè in queste contese l'amore per la verità viene sopraffatto dal puntiglio personale (che è opera della carne).
Nel contesto l'uomo settario è quindi colui che si fissa su questioni vane aderendo fanaticamente a strane dottrine che nulla hanno a che vedere con l'insegnamento di Cristo. La convinzione esasperata delle proprie vedute produrrà nel settario il disprezzo ed il rigetto delle verità fondamentali dell'Evangelo.
Tito è esortato ad ammonirlo più di una volta ma se il settario persevera deve essere abbandonato al suo peccato. Infatti il settario si compiace nel male e pecca non per ignoranza ma volontariamente poichè persevera nell'errore dopo l'ammonizione. E' un orgoglioso e non sa nulla; ma si fissa su questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contese, maldicenza, cattivi sospetti (1Timoteo 6:4)
Quando il peccato è volontario le ammonizioni diventano inutili e quindi l'unica via è l'allontanamento di chi si macchia di tali atteggiamenti.
 
Pace del Signore
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Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna
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