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   Autore  Topic: 2 Pietro 3, 5-8  (letto 608 volte)
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Neve Shalom Wahat al-Salam

   
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Posts: 423
2 Pietro 3, 5-8
« Data del Post: 02.04.2013 alle ore 00:42:19 »
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1) Poiché in lui (il λόγος - Logos, Gv 1 corsivo mio) sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra , le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui ( il λόγος – Logos corsivo mio) e in vista di lui.  Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui (Col 1,14-16);
 
2) Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei (il λόγος - Logos, Gv 1); e senza di lei (il λόγος - Logos, Gv 1) neppure una delle cose fatte è stata fatta ( Gv 1,3);
 
3) In questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio (il λόγος - Logos, Gv 1), che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi (Eb 1,3).
 
4) Ma costoro dimenticano volontariamente che nel passato, per effetto della parola  ( λόγῳ - logō )  di Dio, esistettero dei cieli e una terra tratta dall'acqua e sussistente in mezzo all'acqua;  e che, per queste stesse cause, il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì;  mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola (λόγῳ - logō ), riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi (2 Pt 3,5-otto);  
 
Secondo molti commentatori, Giovanni ha redatto il suo Vangelo tra il 70 e il 90, la seconda lettera di Pietro – senza soffermarci sulle diatribe circa la paternità o meno della lettera - invece potrebbe essere databile tra il 66 e il 68, sopratutto se si tiene conto della tradizione secondo la quale Pietro morì a Roma sotto Nerone (morto nel 68 d.C.), stando a queste datazioni, addirittura la 2 Pietro potrebbe essere stata redatta prima del Vangelo di Giovanni.
 
La categoria del Logos preesistente è attribuita da tutti a Giovanni e si è soliti affermare, non di rado, che siano stati solo Paolo e Giovanni a parlare del Gesù preesistente, come Parola di Dio che crea il mondo (Gen 1,3) vedi anche (Sl 33,6; 107,20; Pr 8,27Occhiolino. Certo, nel solenne Prologo Giovanneo è evidenziato che in Gesù di Nazaret Dio manifesta il suo volto e chiede la decisione dell’uomo di riconoscerlo e di seguirlo, in Gesù, come dice Giovanni, Dio si è incarnato (Gv 1,14), è diventato uomo come noi, e così ci ha aperto la strada verso il suo Cielo, verso la comunione piena con Lui, ma rileggendo la pericope al punto 4, si può affermare che anche Pietro faccia riferimento a Gesù (Logos preesistente) come l’agente di Dio Padre che crea ogni cosa nell’universo?  
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Dominus noster Iesus Christus, Deus unigenitus, primogenitus totius creationis.
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