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Giovanni 6,15-21 (letto 889 volte) |
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kosher
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Neve Shalom Wahat al-Salam
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Giovanni 6,15-21: 15 Gesù, quindi, sapendo che stavano per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo. Gesù cammina sul mare 16 Quando fu sera, i suoi discepoli scesero al mare 17 e, montati in una barca, si dirigevano all'altra riva, verso Capernaum. Era già buio e Gesù non era ancora venuto presso di loro. 18 Il mare era agitato, perché tirava un forte vento. 19 Come ebbero remato per circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù camminare sul mare e accostarsi alla barca; ed ebbero paura. 20 Ma egli disse loro: «Sono io, non temete».21 Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca toccò terra là dove erano diretti. Non capisco perché tutte le traduzioni usino in questo caso, per il solenne Ἐγώ εἰμι – Ego Eimi, un semplice : «Sono io». Secondo me, abbiamo in questa scena, una grande epifania, perché Ego Eimi non è stato tradotto con IO SONO? Stupendo, sempre secondo me, un possibile riferimento con il Salmo 77 19 Tu apristi la tua via in mezzo al mare, i tuoi sentieri in mezzo alle grandi acque e le tue orme non furono visibili. Come le orme di Dio passano sopra le acque, Gesù si presenta come Colui capace di avere una presenza diversa da noi. Come ogni uomo, le leggi della fisica sarebbero valse anche per Lui, ma qui non si parla di una presenza meramente fisica, la Sua presenza è una presenza che appartiene a schemi che non appartengono più agli schemi spazio temporali, non sono più gli schemi del nostro orizzonte terrestre. Egli dimostra qui una presenza che supera le leggi della gravità, che domina il mare, secondo me qui domina la presenza dell’ IO SONO.
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« Ultima modifica: 01.10.2012 alle ore 19:40:09 by kosher » |
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Dominus noster Iesus Christus, Deus unigenitus, primogenitus totius creationis.
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ilcuorebatte
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"Noi ci battiamo per il nostro tutto" Atanasio
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L'avvenimento è inserito in quadro narrativo potente, ho dato una sguardo a diversi commentatori, e la questione sulla corretta trasposizione di "Ego Eimi" in questo passaggio è dibattuta, "in bilico" tra il contesto che rendere plausibile entrambi le possibilità.
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"Per coloro che credono nessuna prova è necessaria, per coloro che non credono nessuna prova è sufficiente." Stuart Chase
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andreiu
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Gesù è la mia vita
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on 01.10.2012 alle ore 19:38:54, kosher wrote:Giovanni 6,15-21: 15 Gesù, quindi, sapendo che stavano per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo. ] Non capisco perché tutte le traduzioni usino in questo caso, per il solenne Ἐγώ εἰμι – Ego Eimi, un semplice : «Sono io». Secondo me, abbiamo in questa scena, una grande epifania, perché Ego Eimi non è stato tradotto con IO SONO? Stupendo, sempre secondo me, un possibile riferimento con il Salmo 77 19 Tu apristi la tua via in mezzo al mare, i tuoi sentieri in mezzo alle grandi acque e le tue orme non furono visibili. |
| Non propr. io tutte le traduzioni, mi pare che il Diodati traduca proprio "Io sono". La forza del brano sta tempo perfetto dedicato a Abraamo ed al presente rivolto al Signore Gesù che nella grammatica greca ha aspetto continuativo e durativo "continuo ad esistere"
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