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1 Corinzi 7:14 (letto 1119 volte) |
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keith
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L´ Eterno è la mia luce
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in che modo il partner e i figli non credenti del Cristiano diventano santi?
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Dio è amore
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DIO È AMORE
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Bisogna annunciare loro il Vangelo e intercedere per loro, ma poi è ovvio che devono prendere la decisione di accettare Gesù come Signore e Salvatore. La santità si riceve per grazia per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore e non per opere. Quando noi accettiamo Gesù come Signore e Salvatore siamo redenti e salvati e, poiché la nostra vecchia natura peccaminosa è morta, veniamo santificati, vale a dire separati dal peccato e di conseguenza possiamo essere chiamati santi (Romani 1:7 ecc.). La santità viene da Dio (Esodo 31:13 ecc.) e Dio ci santifica con lo Spirito Santo (2Tessalonicesi 2:13 ecc.) che ci purifica lavandoci con la Parola (Efesini 5:26), quando noi accettiamo la Parola di salvezza, lo Spirito Santo ci dà la nuova nascita e siamo così purificati, cioè separati dal peccato. Il Signore Gesù Cristo si è fatto santificazione per noi e, se lo accettiamo come Signore e Salvatore, anche noi veniamo santificati per i suoi meriti: Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella verità. - Giovanni 17:19 Le nostre opere non possono farci guadagnare salvezza e santità (che si ricevono solo per grazia), ma ne saranno il frutto. Il nato di nuovo è santo, separato dal peccato, e non persiste più nel peccato (1Giovanni 3:9), la santità è stata ricevuta per grazia, ma non bisogna perderla, per questo è necessario procacciarla, cioè correrle sempre addietro: Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore; - Ebrei 12:14
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« Ultima modifica: 21.06.2011 alle ore 10:37:21 by New » |
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Domenico
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Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)
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Quote: in che modo il partner e i figli non credenti del Cristiano diventano santi? |
| La risposta, alla presente domanda, deve tener presente tutta l’argomentazione che Paolo fa con riferimento ai matrimoni misti. I matrimoni misti, cui fa riferimento l’apostolo, si riferiscono prima della conversione, cioè quando la coppia, marito e moglie, non erano cristiani. Con la conversione al cristianesimo di uno dei due, si instaura una nuova situazione nell’ambito della famiglia: il coniuge credente, si trova in una condizione diversa rispesto all’altro, in quanto la grazia di Dio che gli è stata concessa e della quale fluisce nella sua vita, l’ha portato ad avere una relazione d'intimità con Dio. In virtù di ciò, può far notare all’altro coniuge non credente, il modo di vivere e di comportamento diverso, sia nell’ambito della stessa famiglia come anche per ciò che riguarda la società, con cui si trascorre. Il credente, quindi, si trova in una condizione di privilegio, in virtù della sua fede in Cristo, che lo ha fatto diventare una luce, per illuminare chi si trova nell’oscurità delle tenebre dell’ignoranza. Questa condizione del credente, inoltre, non agisce solamente per beneficare la sua vita, esercita un’influenza nella vita del coniuge non credente, da indurlo a riflettere se accettare o meno la fede in Cristo. Tenuto conto che i due, in virtù del matrimonio, sono diventati una stessa carne, ne consegue che il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito. Quindi, lo stato di grazia in cui si trova in credente, si trasmette nella vita dell’altro. Questo però non significa che il coniuge non credente è salvato in virtù del coniuge credente. La salvezza è questione personale, nel senso che ognuno dovrà fare la sua decisione di accettare il Signor Gesù Cristo, come il suo personale Salvatore. I figli che nascono dal matrimonio misto, sono santi, nella stessa maniera come il non credente è santificato dal coniuge credente, cioè usufruiscono il beneficio della condizione del credente. Per quanto riguarda la santificazione, nel testo in questione, non bisogna intenderla nel senso di purezza morale, come se il credente cancellasse la natura peccaminosa del non credente e dei figli, ma nel senso di essere messi a parte per uno scopo sacro. Quando poi il non credente accetterà la fede in Cristo e i figli arriveranno all’età della responsabilità, la santità non è più derivata dal privilegio goduto dal coniuge credente, ma direttamente dalla grazia di Dio, ricevuta per mezzo della fede in Cristo Gesù.
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keith
Membro familiare
L´ Eterno è la mia luce
Posts: 1597
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grazie del commento. ma l´ essere santi per me non significa usufruire del vantaggio. Santità è l´essere puri davanti a Dio e come fa un non credente o i figli di un non credente a esserlo quando essi magari ne rifiutano l´ esistenza?
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Dio è amore
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