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   Autore  Topic: 1 Corinzi 3:15  (letto 5745 volte)
keith
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1 Corinzi 3:15
« Data del Post: 11.03.2011 alle ore 23:51:12 »
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se l'opera sua sarà arsa, ei ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo, però come attraverso il fuoco
 
Però quì non mi è chiaro se il danno viene provocato dalle conseguenze della sua opera oppure se il danno consiste nel vedere da parte dell' operaio come la sua opera viene distrutta e come inutile è stata la sua opera
 
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #1 Data del Post: 01.05.2011 alle ore 17:26:41 »
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Se l'opera sarà arsa, vuol dire (vedi vers. 12-14) che quell'opera non era edificata sul fondamento di Gesù Cristo (vers. 11) e quindi non poteva dare ricompensa (vedi vers. 14).
 
Per quanto riguarda l'espressione "avrà il danno", nel vers. 15 troviamo il verbo "zēmioō" che significa pure "subire una perdita", cioè quell'opera non sarà valida per il premio.
Ovviamente sappiamo che la salvezza è per grazia; ma per il premio che noi redenti avremo, cioè per il tipo di ricompensa, solo le opere edificate sul fondamento di Gesù Cristo serviranno, infatti (vedi 2Corinzi 5:10) ci sarà anche un giudizio basato sulle opere compiute dai credenti sulla terra che non implica la salvezza perché chi crede in Gesù è già salvato e non vedrà il giudizio per la condanna, vedi Giovanni 5:24.
 
« Ultima modifica: 01.05.2011 alle ore 19:21:48 by New » Loggato
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #2 Data del Post: 14.05.2011 alle ore 20:12:27 »
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come può un credente basarsi su altre fondamenta al di fuori di Cristo?
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #3 Data del Post: 19.05.2011 alle ore 20:01:23 »
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Sì, il credente si basa solo sul Signore Gesù per la salvezza, ecc.; ma per quanto riguarda le opere che ha compiuto potrebbe anche darsi che ce ne siano di fatte per esempio per la propria gratificazione, frutto di una mente non ancora rinnovata (vedi rinnovamento della mente in Romani 12:2) e quindi le opere non basate sul Signore, anche se buone, non avranno valore per il premio.
« Ultima modifica: 19.05.2011 alle ore 20:06:21 by New » Loggato
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #4 Data del Post: 28.05.2011 alle ore 22:30:48 »
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di che tipo di perdita si parla quà? E cosa vuol dire "come attraverso il fuoco"? (intanto new ti ringrazio per i tuoi posts utili)
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #5 Data del Post: 28.05.2011 alle ore 23:06:44 »
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on 11.03.2011 alle ore 23:51:12, keith wrote:
se l'opera sua sarà arsa, ei ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo, però come attraverso il fuoco
 
Però quì non mi è chiaro se il danno viene provocato dalle conseguenze della sua opera oppure se il danno consiste nel vedere da parte dell' operaio come la sua opera viene distrutta e come inutile è stata la sua opera
 
Shalom

 
Probabilmente la tua seconda affermazione è preferibile.
"Alcuni subiranno la perdita di ciò che hanno costruito, perché hanno usato legno, fieno, e paglia nell'edificare le proprie fondamenta, e questi materiali non possono resistere al fuoco" (J.O. Sanders, Essere con Cristo).
 
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #6 Data del Post: 29.05.2011 alle ore 01:48:53 »
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Quote:

di che tipo di perdita si parla quà? E cosa vuol dire "come attraverso il fuoco"? (intanto new ti ringrazio per i tuoi posts utili)
 

La “perdita”, cui fa riferimento il testo, ha a che fare con il premio che il credente riceverà, quando comparirà davanti al “Tribunale di Cristo” (2Corinzi 5; 10). Infatti, in questo tribunale, non compariranno quelli che non saranno salvati, ma solamente i salvati, cioè quelli che avranno creduto in Cristo Gesù e lo hanno ricevuto come il loro personale Salvatore. Inoltre, in questo tribunale, che sarà Cristo stesso quale presidente, non ci saranno emanazioni di sentenze, perché i credenti non compariranno in giudizio, visto che sono passati dalla morte alla vita (Giovanni 5; 24), ma assegnazione di premio o ricompensa, secondo che sarà l’opera di ciascuno. Qui, ovviamente, non si tratta di stabilire il tipo di premio, visto che la Scrittura, non solo ne parla in diversi testi, ma c’è da tenere presente anche la differenza che esiste tra “salvezza” e “premio”. La salvezza non si acquista con opere meritorie, (visto che è dono gratuito di Dio) ma viene data all’uomo sulla base della sua fede in Cristo; mentre il “premio”, (non importa se sarà grande o piccolo), arriva, sulla base di quello che il credente avrà operato nella sua vita, per Cristo Gesù.
Ecco perché l’apostolo, sul testo in questione, parla che ci sarà una “perdita”, per chi costruirà sul fondamento, “legno, fieno e stoppia”, mentre se sarà edificato “oro, argento e pietre preziosi”, si avrà una ricompensa. Infine, per chi farà perdita della ricompensa, è affermato: ”Ma sarà salvato come attraverso il fuoco”. Tutto per mettere in evidenza, la differenza che esiste tra “salvezza” e “ricompensa o premio”.
 
Il fuoco della prova, sarà l'elemento che metterà in evidenza quello che sarà costruito sul fondamento, cioè quello che rimarrà e quello che sarà arso, cioè scomparirà.
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #7 Data del Post: 10.06.2011 alle ore 23:54:14 »
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innanzitutto vi ringrazio per i vostri posts
 

on 29.05.2011 alle ore 01:48:53, Domenico wrote:
Cristo stesso quale presidente,

 
Cristo credo sia il nostro avvocato....dove sta scritto nella Bibbia che sarà il presidente del tribunale?
 

on 29.05.2011 alle ore 01:48:53, Domenico wrote:
ma assegnazione di premio o ricompensa, secondo che sarà l’opera di ciascuno.

 
ma di che tipo di danno si tratta?
 

on 29.05.2011 alle ore 01:48:53, Domenico wrote:

Il fuoco della prova, sarà l'elemento che metterà in evidenza quello che sarà costruito sul fondamento, cioè quello che rimarrà e quello che sarà arso, cioè scomparirà.

 
la domanda rimane: di che fuoco si tratta?
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #8 Data del Post: 11.06.2011 alle ore 17:29:30 »
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Quote:

Cristo credo sia il nostro avvocato....dove sta scritto nella Bibbia che sarà il presidente del tribunale?
 

Cristo non è solamente “il nostro avvocato” (1Giovanni 2:1), è anche il giudice dei vivi e dei morti, essendo stato costituito da Dio stesso a tale funzione. E ci ha comandato di annunziare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti (Atti 10:42).
 
Tenuto conto che 2Corinzi 5:10, parla del “Tribunale di Cristo”, e che questo “tribunale” è diverso da quello nominato in Apocalisse 20:11-12, nel senso che, nel primo compariranno solo i credenti (non per essere giudicati, perché loro non compariranno in giudizio per essere condannati, visto che sono passati dalla morte alla vita (Giovanni 5:24), mentre nel secondo, cioè “il trono bianco”, compariranno tutti gli uomini, piccoli e grandi per essere giudicati. Il testo di Apocalisse 20:15 afferma E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco. Chi sono quelli che saranno scritti nel "libro della vita”? La risposta, inequivocabile è: tutti quelli che avranno creduto in Cristo Gesù e lo avranno ricevuto come il loro personale Salvatore.
 
In conclusione, tenuto conto che il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio (Giovanni 5:22), rientra nella logica pensare che Gesù Cristo, in persona, sarà Lui stesso che dirigerà (e se sarà Lui che svolgerà tutta la fase del giudizio) di essere il “presidente di quel Tribunale”, cioè che avrà l’ultima parola, anche se nella Bibbia, non si trova scritto: “Cristo, presidente del Tribunale”.
 

Quote:

ma di che tipo di danno si tratta?
 

È stato detto chiaramente che il “danno”, riguarderà la “ricompensa” o “il premio”, ma non intaccherà la salvezza. Se la Bibbia non parlasse chiaramente di “salvezza” e di “premio” (per farci comprendere che c’è differenza tra l’una e l’altra, la domanda in questione avrebbe senso; ma dal momento che i termini (o meglio i concetti) di “salvezza” e di “premio” sono chiaramente specificati, ogni ulteriore spiegazione, rischierebbe di andare fuori contesto.
 

Quote:

la domanda rimane: di che fuoco si tratta?
 

Quando il testo di 1Corinzi 3:15 parla di “fuoco”, secondo me, non bisogna pensare in senso “fisico”; come anche, l’oro, l’argento e le pietre preziosi; il legno, il fieno e la stoppia, ma nel senso che i primi tre, non si dissolveranno davanti al fuoco, mentre i secondi, saranno divorati, scompariranno. È naturale, quindi pensare in senso figurativo. Ecco perché ho detto: “Il fuoco della prova”.
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #9 Data del Post: 11.06.2011 alle ore 21:27:17 »
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grazie per le tue risposte Domenico sono state in parte veramente esaudienti
 

on 11.06.2011 alle ore 17:29:30, Domenico wrote:

È stato detto chiaramente che il “danno”, riguarderà la “ricompensa” o “il premio”, ma non intaccherà la salvezza. Se la Bibbia non parlasse chiaramente di “salvezza” e di “premio” (per farci comprendere che c’è differenza tra l’una e l’altra, la domanda in questione avrebbe senso; ma dal momento che i termini (o meglio i concetti) di “salvezza” e di “premio” sono chiaramente specificati, ogni ulteriore spiegazione, rischierebbe di andare fuori contesto.

 
certo, Domenico, siamo d´ accordissimo che la salvezza è salvezza. Io non parlo nemmeno di "premio". Parlo di DANNO.
 

on 11.06.2011 alle ore 17:29:30, Domenico wrote:

Quando il testo di 1Corinzi 3:15 parla di “fuoco”, secondo me, non bisogna pensare in senso “fisico”; come anche, l’oro, l’argento e le pietre preziosi; il legno, il fieno e la stoppia, ma nel senso che i primi tre, non si dissolveranno davanti al fuoco, mentre i secondi, saranno divorati, scompariranno. È naturale, quindi pensare in senso figurativo. Ecco perché ho detto: “Il fuoco della prova”.

 
anche il passo stesso non parla di "fuoco" ma parla di "come attraverso il fuoco" (come lo Spirito Santo nel battesimo di Gesù viene definito "COME" una colomba e molti Cristiani sono convinti che fosse scesa una colomba).
La mia domanda é che se ci sta un´ evidenza di come questo avverrà, che tipo di ..."fuoco" (simbolico si intende) sarà?
 
Shalom
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #10 Data del Post: 13.06.2011 alle ore 21:51:30 »
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Quote:

anche il passo stesso non parla di "fuoco" ma parla di "come attraverso il fuoco" (come lo Spirito Santo nel battesimo di Gesù viene definito "COME" una colomba e molti Cristiani sono convinti che fosse scesa una colomba).  
 La mia domanda é che se ci sta un´ evidenza di come questo avverrà, che tipo di ..."fuoco" (simbolico si intende) sarà?  
  
 Shalom
 

Anzitutto c’è da fare una precisazione, per evitare certe affermazioni che poi creano facilmente un certo scompiglio nella mente di tanti.
 
Quando il testo evangelico afferma che al battesimo di Gesù, lo Spirito Santo scese su di Lui “COME” una colomba, per interpretare correttamente il termine “come”, è necessario tener presente la sua definizione linguistica. Trascrivo la definizione in questione, così come la rilevo dal Grande Dizionario della Lingua Italiana, di S. Battaglia.
 
«avverbio e congiunzione. Ha valore comparativo, esprime un rapporto di somiglianza o di identità (anche di correlazione): in quel modo che, a guisa che, a modo di, secondo che (davanti alle vocali, soprattutto alla e, si apostrofa; quando il secondo termine di paragone è un pronome, viene adoperato la forma oggettiva: come me, come te, come lui, come lei, come loro). In correlazione con così, tale tanto e simile (anche se sottintesi, stabilisce una relazione di eguaglianza, esprime una corrispondenza di qualità, a volte anche di tempo, o una relazione di causa de effetto» [S.Battaglia, GDLI, Vol. III, pag. 348].
 
Ora, per approfondire la questione, prendiamo le parole del Battista che Giovanni riporta nel suo evangelo.
 
Questi è colui del quale dicevo: "Sorridenteopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me".
Io non lo conoscevo; ma appunto perché egli sia manifestato a Israele, io sono venuto a battezzare in acqua».
Giovanni rese testimonianza, dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui.
Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo".
E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio»
(Giovanni 1:30-34).
 
In questo testo si afferma che chi ha mandato il Battista a compiere la sua missione (e chi ha dato il mandato, è senza dubbio Dio), Giovanni avrebbe visto lo Spirito scendere e fermarsi, sopra Gesù. Giovanni afferma che egli ha visto esattamente come gli era stato predetto.
 
Sì sà, con certezza che, lo Spirito Santo, non ha un corpo, o meglio, una forma fisica. Per farsi vedere dal Battista, ha dovuto assumere una forma fisica, cioè apparire come una colomba. Lo Spirito Santo, pur non essendo una colomba, tuttavia nel giorno del battesimo di Gesù, prese quella forma, cioè quel corpo. Se in quel memorabile giorno, lo Spirito Santo non avesse preso quella forma, (che poi non fu qualcosa di astratto, come per esempio un disegno di un uccello alato, ma un vero uccello) Giovanni non l’avrebbe mai potuto vedere.
 
Ritornando al passo iniziale, cioè 1Corinzi 3:15 se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.
 
Se l’opera di chi avrà costruito sul fondamento, legno, fieno e stoppia, sarà arsa, quello che compierà quell’azione, (che poi non è un ragionamento illogico ed estratto, privo di realtà) sarà senza dubbio il fuoco. Come il fuoco consuma il legno, il fieno e la stoppia, in senso fisico, allo stesso modo, facendo una comparazione, (perché il “COME” in questo passo ha questo significato) la salvezza di chi ha subito un danno, cioè la perdita di una ricompensa, passerà “come attraverso il fuoco”.  
 
Quando definisco “il fuoco della prova”, intendo riferirmi alle tante situazioni paragonabili come un passaggio attraverso il fuoco, non per distruggere, ma per purificare, cioè togliere tutto ciò che non serve, che non dura, per lasciare quello che dovrà durare per l’eternità. Infatti, la salvezza, non è qualcosa di temporaneo, che serve solamente per la vita presente, ma è destinata a durare eternamente.
 
Spero di aver contribuito a chiarire ulteriormente, l’argomento in questione.
« Ultima modifica: 15.06.2011 alle ore 22:13:18 by Domenico » Loggato
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #11 Data del Post: 18.06.2011 alle ore 00:52:18 »
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on 13.06.2011 alle ore 21:51:30, Domenico wrote:

Sì sà, con certezza che, lo Spirito Santo, non ha un corpo, o meglio, una forma fisica. Per farsi vedere dal Battista, ha dovuto assumere una forma fisica,.  
 cioè apparire come una colomba. Lo Spirito Santo, pur non essendo una colomba, tuttavia nel giorno del battesimo di Gesù, prese quella forma, cioè quel corpo. Se in quel memorabile giorno, lo Spirito Santo non avesse preso quella forma, (che poi non fu qualcosa di astratto, come per esempio un disegno di un uccello alato, ma un vero uccello) Giovanni non l’avrebbe mai potuto vedere.

 
non sono d´ accordo e non è così. Le cose spirituali restano come tali. Lo Spirito Santo non ha problemi di farsi "vedere" per così com´ è. E se i profeti e gli uomini di Dio possono vedere le cose di Dio per così come sono (come succede molto molto spesso nella Bibbia - vedi Mosè quando dice che lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque - e non dice una colombina aleggiava sulle acque) allora per Giovanni Battista non è stato nemmeno un problema definire lo Spirito Santo per quello che era = uno Spirito, lo Spirito di Dio che si è posato in maniera dolce e in maniera decisa COME lo fa una colomba quando atterra lì dove vuole atterrare - in più il colore bianco dell´ animale per determinare la purezza dello Spirito.
Quando dico: "Oggi ho mangiato come un lupo" non voglio dire che me so spuntati i peli e i denti azzannati, io so rimasto quello che sono ma il mio modo di aver fame mi ha spinto a mangiare una quantità che mangierebbe un lupo, intendi?
 

on 13.06.2011 alle ore 21:51:30, Domenico wrote:

Ritornando al passo iniziale, cioè 1Corinzi 3:15 se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.Se l’opera di chi avrà costruito sul fondamento, legno, fieno e stoppia, sarà arsa, quello che compierà quell’azione, (che poi non è un ragionamento illogico ed estratto, privo di realtà) sarà senza dubbio il fuoco.

 
ma nella Bibbia non c´ è scritto che solo paglia, fieno e legno saranno bruciati ma anche oro, argento e pietre di valore che per me vuol dire: sia che fai le cose in grande (oro, ecc.) sia che le fai in piccolo, se queste cose non le fai con Cristo hanno tutti lo stesso valore = saranno arsi dal fuoco.
Se la propria opera la si pone sull´ "IO" fondamento e non su "GESÙ", quell´ opera grande o piccola gli sarà distrutta. Quando c´ e´un incendio e tu ti salvi, ne esci fuori ammareggiato, distrutto per aver perso i tuoi averi bruciati dall´ incendio, tu però sei salvo. Ma anche se ti sei salvato dal fuoco hai avuto il danno di aver perso quello che tu hai costruito (sulla sabbia e non sulla roccia "GESÙ"Occhiolino, leggi anche Matteo 7:15-28 - dedicato tra l´ altro a Benny Hinn)
« Ultima modifica: 18.06.2011 alle ore 00:52:50 by keith » Loggato

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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #12 Data del Post: 19.06.2011 alle ore 00:01:24 »
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Quote:

non sono d´ accordo e non è così. Le cose spirituali restano come tali. Lo Spirito Santo non ha problemi di farsi "vedere" per così com´ è. E se i profeti e gli uomini di Dio possono vedere le cose di Dio per così come sono (come succede molto molto spesso nella Bibbia - vedi Mosè quando dice che lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque - e non dice una colombina aleggiava sulle acque) allora per Giovanni Battista non è stato nemmeno un problema definire lo Spirito Santo per quello che era = uno Spirito, lo Spirito di Dio che si è posato in maniera dolce e in maniera decisa COME lo fa una colomba quando atterra lì dove vuole atterrare - in più il colore bianco dell´ animale per determinare la purezza dello Spirito.  
 Quando dico: "Oggi ho mangiato come un lupo" non voglio dire che me so spuntati i peli e i denti azzannati, io so rimasto quello che sono ma il mio modo di aver fame mi ha spinto a mangiare una quantità che mangierebbe un lupo, intendi?
 

Non è questione di stabilire se lo Spirito Santo “ha problemi di farsi "vedere", visto che Egli è Dio; il problema semmai consiste nell’accettare o meno se Egli ha “una forma, un corpo fisico”. Se lo Spirito Santo non ha una forma, un corpo fisico, quale il concetto “spirito” suggerisce, il discorso di farsi vedere dall’uomo (non importa se si tratti di un profeta o di un semplice figlio di Dio) è ben diverso dal vedere “le cose di Dio”. Le cose di Dio, per noi esseri umani, li vediamo attraverso quello che Egli compie, non nella “fisionomia” (cioè sembianza corporale) che Egli ha. Infatti, la Bibbia afferma, dogmaticamente che Dio è Spirito (Giovanni 4:24) e che nessuno l’ha mai visto (Giovanni 1:18; 1Giovanni 4:12). Come spiegare allora quei passi della Bibbia in cui si afferma che Dio è stato visto dall’uomo? C’è forse contraddizione? Niente affatto! Dio per farsi vedere dall’uomo, ha dovuto prendere la forma di un essere umano, perché rimanendo “Spirito” quale Egli è, nessun essere umano, avrà la capacità di vederlo, fisicamente parlando. Aveva ragione Gesù quando affermava: Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"? (Giovanni 14:9).
 
Nell’affermare che lo Spirito Santo è Dio, per quanto riguarda il vederlo, bisogna procedere nella stessa maniera di Dio Padre e usare gli stessi concetti. Infatti, lo Spirito Santo, rimanendo “Spirito” quale Egli è, nessuno lo può vedere, che è ben diverso di guardare le Sue opere. Giovanni Battista non afferma di aver visto le opere dello Spirito di Dio, ma lo Spirito stesso scendere e posarsi sopra Gesù. Inoltre, teniamo presente, (almeno stando all’espressione biblica) che Dio, nell’affidare il mandato a Giovanni Battista, si sia semplicemente limitato a precisargli che egli avrebbe visto lo Spirito di Dio posarsi sopra una persona, (senza specificare il nome) il quale sarebbe stato riconosciuto e dichiarato: il Figlio di Dio.
 
Cerchiamo di immaginare la scena del giorno in cui Gesù si recò dal Battista per farsi battezzare. Con ogni probabilità, (e qui non si tratta di essere illogico e fantasioso ma coerenti con il discorso) non ci sarà stato solo Gesù in quel giorno, ma ci sarebbero stati anche altri. Il testo precisa che: A un tratto, come egli usciva dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba (Marco 1:10).
 
Nell’atto che si apriva i cieli, Gesù stava uscendo dall’acqua, cioè era stato battezzato, una colomba scende e si ferma sopra Gesù. Giovanni, facilmente avrà detto in sé: ho battezzato tante persone, ma per nessuno di loro, ho visto una simile cosa? Che sarà mai ciò? Io credo che proprio in quel momento, la mente del Battista sarà stata illuminata da una luce divina, per fargli comprendere che quella colomba era proprio lo “Spirito di Dio”, secondo quello che gli era stato promesso.  
Ripeto ancora una volta: se lo Spirito Santo, in quel giorno, non avesse preso la forma e il corpo di una colomba, rimanendo “Spirito” quale Egli era, Giovanni non l’avrebbe mai potuto vedere. Questa è la logica di tutto il discorso, che non è strampalato e in contrasto con la sana dottrina.
 

Quote:

ma nella Bibbia non c´ è scritto che solo paglia, fieno e legno saranno bruciati ma anche oro, argento e pietre di valore che per me vuol dire: sia che fai le cose in grande (oro, ecc.) sia che le fai in piccolo, se queste cose non le fai con Cristo hanno tutti lo stesso valore = saranno arsi dal fuoco.  
 Se la propria opera la si pone sull´ "IO" fondamento e non su "GESÙ", quell´ opera grande o piccola gli sarà distrutta. Quando c´ e´un incendio e tu ti salvi, ne esci fuori ammareggiato, distrutto per aver perso i tuoi averi bruciati dall´ incendio, tu però sei salvo. Ma anche se ti sei salvato dal fuoco hai avuto il danno di aver perso quello che tu hai costruito (sulla sabbia e non sulla roccia "GESÙ"Occhiolino, leggi anche Matteo 7:15-28 - dedicato tra l´ altro a Benny Hinn)
 

Qui non abbiamo niente a che vedere con Benny Hinn.
Secondo il discorso che fa Paolo, nel nostro testo, è solo il legno, il fieno e la paglia, che bruceranno; non è certamente l’oro, l’argento e le pietre preziosi che saranno consumati dal fuoco. Fare una certa equazione = “sia che fai le cose in grande (oro, ecc.) sia che le fai in piccolo...”, per affermare “hanno tutti lo stesso valore = saranno arsi dal fuoco”, significa deformare l’insegnamento di Paolo e fargli dire quello che egli non voleva alludere. Tutto quello che si fa per Cristo, grande o piccolo che sia, non solo non sarà sottovalutato, ma neanche sarà arso dal fuoco, per scomparire per sempre, ma rimarrà alla gloria del Suo Nome.
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #13 Data del Post: 19.06.2011 alle ore 08:29:50 »
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Addirittura, secondo la Bibbia, oro e argento sono purificati dal fuoco, ed in questo contesto potrebbe significare che il loro valore sarà reso ancor più visibile. Le pietre preziose sottoposte al fuoco non producono nessun effetto.
 
Il legno, la paglia ed il fieno sono, ovviamente, del tutto consumati.
 
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Re: 1 Corinzi 3:15
« Rispondi #14 Data del Post: 19.06.2011 alle ore 16:20:37 »
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Questo significa che se l’oro, l’argento e le pietre prozoise vengono purificati dal fuoco, è chiaro che quest’ultimo non li distruggerà. Il pensiero è in pefetta armonia con quello che afferma l’apostolo Pietro.
 
affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo (1 Pietro 1:7).
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