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   MARCO 9:38-40
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   Autore  Topic: MARCO 9:38-40  (letto 718 volte)
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MARCO 9:38-40
« Data del Post: 29.01.2011 alle ore 12:52:52 »
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chi ha dato a quell'  uomo il potere di cacciare i demoni?
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Re: MARCO 9:38-40
« Rispondi #1 Data del Post: 31.01.2011 alle ore 09:55:55 »
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Benché si sa poco di quest’uomo, niente lascia supporre che costui andava contro la gloria di Dio e gli interessi stessi del Vangelo, anzi, dalle parole di Gesù nei vs.39-40 possiamo supporre che in qualche occasione abbia udito Gesù predicare (o per bocca di Giovanni battista) e che abbia creduto in cuor suo in Gesù quale Messia promesso. Da qui la fede nell’operare realmente (al contrario degli esorcisti itineranti di Atti 19:13-17) nel nome di Gesù, per cui i demoni erano sottomessi.
 
La lezione di Gesù sta proprio nel fatto che nonostante costui non seguiva gli apostoli non doveva indurre a pensare che non fosse di Cristo, o che c’era qualche diritto esclusivo per predicare la buona novella o operare miracoli. Gesù spiegherà che nessuno può aver la fede per fare “qualche opera potente” nel suo nome e subito dopo parlar male di lui. Paolo in altra circostanza dirà “nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo” (1Co.12:3).
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Re: MARCO 9:38-40
« Rispondi #2 Data del Post: 04.02.2011 alle ore 20:07:02 »
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e allora perchè negli ultimi tempi Gesù dirà ad alcuni che guariscono e che cacciano demoni: "io non vi conosco", anche se loro non parlano male di Gesù?
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Re: MARCO 9:38-40
« Rispondi #3 Data del Post: 04.02.2011 alle ore 21:35:33 »
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Sono contesti diversi, lì ci troviamo in un contesto dove Gesù sta ammaestrando circa i falsi credenti.
 
Nel nostro brano non c'è niente che ci prefigura a questo tipo di lettura, anzi, se noti, l'enfasi cade sul vs.39 "Non glielo vietate, PERCHE' non c'è nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e subito dopo possa parlar male di me", cioè rinnegarmi coi fatti.
 
Non solo, l'imperativo "Non glielo vietate", sembra quasi che Gesù lo conosce o se vogliamo lo preconosce.
 
Mentre è evidente che i falsi credenti pur avendo compiuto delle opere, allo stesso tempo ne rinnegano la potenza con i fatti, "professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti" (Tt.1:10-16).
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Re: MARCO 9:38-40
« Rispondi #4 Data del Post: 11.02.2011 alle ore 22:48:29 »
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interessante è anche il fatto che Gesù non ammette che è stato lo Spirito Santo a fargli fare i miracoli.
Quì per me Gesù mette soltanto un fatto logico in risalto = se quello che fa i miracoli nel nome di Gesù, parla poi male di Gesù, si rende ridicolo da sè.
Secondo me il "parlar male di me" non riguarda i "fatti" anche se il testo di Tito riportato da te lo trovo molto interessante come collegamento al testo di Marco.
Ho notato che quí Gesù dice di non vietare a nessuno di fare dei miracoli. Questo è valido anche per oggi: se vediamo un "cosiddetto guaritore Cristiano" (che si chiami Benny Hinn o altro) non dobbiamo vietarglielo. Punto e basta. Che esso sia poi un vero Cristiano o meno, questo è un altro discorso e lo possiamo rispecchiare con il passo di Tito o addirittura con il passo di Matteo 7:22.
Riassumendo, il non vietare di fare miracoli, non significa di gran lunga, per me, il considerare quel guaritore come accettevole a Dio.
Per Gesù i miracoli in questo passo sono secondari, infatti se un pinco pallino fa dei miracoli nel nome di Gesù, a Gesù non dà tanto fastidio. A Gesù da fastidio quando si predica un falso Vangelo (vedi Matteo 5:19). Anche se bisogna dire che chi predica un Vangelo diverso da come dovrebbe essere predicato, e fa questo involontariamente, sarà salvato MA chiamato minimo nel regno dei cieli
 
Shalom
« Ultima modifica: 11.02.2011 alle ore 23:07:14 by keith » Loggato

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