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Titolo: Preghiera per i giorni insostenibili Post di Leona il 30.12.2019 alle ore 15:07:42 Con molta umiltà, faccio mie le parole di Jerphagnon. “ Ora, l’animo mio è turbato; e che dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest’ora” Giov. 12,27 Resisterò alla disperazione Signore, davanti a questo mondo pieno di pazzi furiosi, questo mondo di persone che non smettono di autodistruggersi, mi prende lo sconforto. Davanti a queste nazioni che provano piacere soltanto per l’odio, la rapina, la violenza e i massacri mi lascio prendere dalla disperazione. E mi assale la voglia di dubitare dell’uomo, di dubitare della vita. Signore, che cosa stavo per dire? Vorrei tuttavia urlare il mio disprezzo per questo mondo; ma no, non lo devo fare. No, resisterò alla disperazione che mi viene addosso e non fuggirò. Non mi rifugerò in una torre d’avorio, lontano dagli esseri umani, lontano dai pazzi, fuggendo col pensiero da questo mondo inqualificabile. Voglio restare in mezzo a questo mondo, cosi' com’è, nel mondo dove ci si batte. Voglio rimanere al mio posto. Non valgo molto, certamente. Che cosa può fare in mezzo al caos un barlume di coscienza, un bagliore che sarà assorbito dalla notte? E tuttavia, mio Dio, devo compiere ciò per sui sono fatto. Devo testimoniare! E dire – e mostrare – agli essere umani che esiste qualcosa d'altro rispetto alla notte, alle grida di paura, ai clamori assurdi, ai discorsi incendiari e alle invasioni. Qualcosa d'altro rispetto alle tonnellate di bombe che vengono lanciate nell’atmosfera, rispetto ai ponti fatti saltare e che bisognerà poi ricostruire. Qualcosa d’altro rispetto all’insondabile stupidità delle masse che si lasciano manovrare facilmente dal potere. Qualcosa d’altro rispetto alla finanza e all’ideologia. Testimoniare, mio Dio, la tua presenza all’interno del mondo e manifestare agli esseri umani, malgrado tutto, costi quello che costi, l’altro senso della vita. Lucien Jerphagnon 1921 – 2011 Preghiera per i giorni insostenibili |