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Vita di chiesa e cammino cristiano >> Testimonianze >> - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
(Messaggio iniziato da: GiuCris il 18.09.2012 alle ore 14:16:25)

Titolo: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di GiuCris il 18.09.2012 alle ore 14:16:25
Un prete cattolico incontra Gesù

Agli occhi della Chiesa cattolica io continuo ad essere un sacerdote, "sacerdos per aeternam" (sacerdote per l’eternità). Ma è vero, visto che io ora rigetto questo ruolo? Dopo essere stato prete cattolico per soli cinque anni, ho riversato la mia fedeltà sul sacerdozio di Gesù Cristo e solo su di esso, senza alcun intermediario, e per sempre, poiché è lui che è morto per i miei peccati. Perché questo cambiamento radicale?

Avendo ricevuto una educazione sia tradizionale che rigorosa in una famiglia cattolica, non avevo mai esaminato in profondità la mia vita religiosa e il contenuto della mia fede. Andavo in chiesa senza pensare troppo a ciò che facevo, e mi sottomettevo in modo abitudinario ai precetti dei vescovi. Quest’ultimi non erano essi i veri garanti della verità, un "ponte" fra Dio e il suo popolo?

Mio padre, che aveva studiato presso i Gesuiti, vigilò affinché io ricevessi una educazione molto severa. Imparai quanto era importante applicarmi a scuola, obbedire ai miei genitori, e prima di tutto, vivere piamente. Ci voleva coraggio per confessare pubblicamente una fede religiosa qualunque essa fosse nel mio paese natale, che è la Repubblica Cecoslovacca, poiché i comunisti perseguitavano tutti quelli che manifestavano una vita spirituale in una maniera o nell’altra. La Chiesa cattolica viveva nell’illegalità. Il governo proibiva la lettura dei libri e delle riviste teologiche. Mio padre, fervente cattolico, fu anche in prigione per un breve tempo a causa della sua fede. Malgrado il pericolo, noi andavamo in chiesa tutte le domeniche, e ogni giorno dicevamo una preghiera prima dei pasti e prima di andare a dormire. Una volta alla settimana invocavamo Maria recitando il rosario.

Mi piaceva servire la Messa; l’odore dei ceri e dell’incenso mi piaceva, così come le meravigliose sonorità dell’organo. Ero felice di meritare il privilegio di stare presso l’altare, là dove il prete "offriva Gesù in sacrificio, sotto le apparenze del pane e del vino". Trovavo tutto questo misterioso e avvincente. Per venticinque anni svolsi delle attività nella chiesa dell’Arcivescovo, un enorme e magnifico edificio gotico. Servivo "la santa messa", tenevo talvolta l’organo durante le liturgie, partecipavo alle riunioni della parrocchia, e facevo delle letture bibliche. Non dimenticherò mai le straordinarie celebrazioni del Natale o della Pasqua. Spesso mi aprivo una strada nella neve e nel freddo per andare in chiesa presto la mattina, e ripartivo solo il pomeriggio. Quand’ero studente all’Università, andavo alla messa delle sei tutte le mattine.

All’età di vent’otto anni, lavoravo come informatico. In quanto violinista, partecipavo a dei concerti pubblici; ma decisi che l’ideale per la mia vita, sarebbe stato di mettermi al servizio di Dio studiando per diventare professore, poiché l’insegnamento mi piaceva molto. Speravo anche di mantenere delle attività musicali. Siccome era impossibile ricevere una formazione di prete nella Repubblica Cecoslovacca, fuggii: passando per la Iugoslavia, raggiunsi l’Italia, e là, con lo statuto di rifugiato, cominciai a studiare filosofia e teologia all’Università del Laterano.

Fu una missione internazionale cattolica tedesca che finanziò tutti i miei studi a Roma per cinque anni. Essa mi aiutò molto. Ricevetti tutto quello di cui avevo bisogno per studiare, e per essere franco, devo dire che mi divertii a quel sistema di "vita in comunità". Offriva molta comodità e avevo poche responsabilità. Tuttavia, a volte vedevo la "potenza cattolica" all’opera nella formazione religiosa dei futuri responsabili di chiesa; vedevo anche l’ipocrisia che si attacca all’obbedienza cieca alle autorità. Ma feci dei miei studi di teologia il mio centro d’interesse esclusivo, senza concedere molta attenzione a queste questioni importanti.

D’altro canto, nell’ambito della mia formazione, altri aspetti del cattolicesimo mi saltavano spesso agli occhi. Cominciai a memorizzare il contenuto del "Magistero della Chiesa". "Magistero" vuol dire "autorità per insegnare". Questa autorità aveva stabilito un insegnamento immutabile: non potevamo in nessun modo dibatterlo, né manifestare il minimo disaccordo. Vidi in questo un’altra forma di comunismo, una sorta di "comunismo ecclesiastico" che gridava in sostanza: "Tutto quello che vi si dice, fatelo, e state zitti!" Questo ritornello non aveva niente di nuovo per me: l’avevo sentito anche troppo nel sistema totalitario comunista. Tutto ciò mi fece molto soffrire. Mi spinse a riflettere.

Questo divieto di riflettere e di agire mi ha sempre inquietato molto, lo devo dire. Essendo matematico, mi piace ciò che è esatto; mi piace che in fin dei conti si possa attribuire un valore specifico a tutte le "incognite". Cominciai quindi ad avere dei dubbi studiando la storia dei dogmi cattolici e la teologia di Tommaso d’Aquino, che poggia interamente sulla filosofia pagana di Aristotele. In realtà, da un punto di vista cattolico, avevo tre "torti": mi ero messo a leggere la Bibbia, mi ero impegnato in una riflessione personale su tutte le dichiarazioni e tutte le pratiche della Chiesa romana, e cominciai a disobbedire ai miei superiori.

Mi sforzavo di studiare da me stesso, e di cercare le risposte alle domande che mi ponevo. Leggevo volentieri la Bibbia, e soprattutto mi piaceva farne l’esegesi. Questo mi fece capire che la mia vita spirituale era invasa dagli appuntamenti, dalla burocrazia, e da ogni tipo di distrazione. Gli scritti del teologo e psicologo tedesco Eugène Drewermann sull’incapacità della Chiesa cattolica a "guarire", confermavano ai miei occhi l’assurdità delle pratiche cattoliche obbligatorie di fronte al piano di salvezza di Dio. Dovetti riconoscere la mia incapacità ad obbedire a tutte le leggi che deve osservare un "santo prete": bisognava dire ogni giorno le lunghe preghiere del Breviario, celebrare fino a tre o quattro messe al giorno, sentire le confessioni, e dirigere innumerevoli funerali. Se uno non è stato un prete di parrocchia a Roma (dove vengono alla messa solo persone anziane che hanno un bisogno superstizioso di rendere un culto alle statue e piangere ai funerali) non può capire fino a che punto ho sofferto nel mio spirito. Era assolutamente impossibile muovere qualsiasi cosa; cercai ugualmente di cambiare un po’ questa mentalità italiana. Ma ciò si rivoltava sempre contro di me; non mancavano di dire che ero giovane ed inesperto, e che venivo dall’estero.

Erano circa tre anni che ero incapace di pronunziare le parole: "Ti assolvo". Le trovavo blasfeme. Cominciai a riflettere sugli insegnamenti della Bibbia: "Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità" (1 Giovanni 1:9). "Poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato" (Romani 10:13).


Titolo: Re: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di GiuCris il 18.09.2012 alle ore 14:18:10
Quando osservavo la Chiesa cattolica dall’interno, avevo l’impressione di essere in un vasto supermercato, dove tutto si compra per denaro: i sacramenti, le intercessioni, il paradiso per un caro che è morto, il perdono, e perfino la grazia! Tutto questo poggiava sul principio: "Tu devi!", e su innumerevoli doveri. Ma ormai ero alla ricerca della fede autentica secondo Dio, della fede conforme alle Scritture. Ecco cosa insegna la Parola di Dio: "Giustificati dunque per fede, abbiam pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio" (Romani 5:1-2).

Sono sempre stato convinto che ogni cristiano è "sacerdote", nel senso in cui lo proclama la Sacra Scrittura: "Ma voi siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato, affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua maravigliosa luce" (1 Pietro 2:9). Non ho mai accettato la distinzione che fa il cattolicesimo fra i preti e i monaci da una parte, e dall’altra parte i "laici" che non servono il Signore a pieno tempo. Su questo punto il mio pensiero era già conforme alla Bibbia e dunque non avrei dovuto essere ordinato prete probabilmente. Ma ecco, in me c’era la speranza di veder cambiare la Chiesa cattolica, come sembravano annunciarlo certi documenti di Vaticano II. Quanto al "purgatorio" avevo sempre avuto dei dubbi a riguardo, perfino al tempo in cui mi preparavo al sacerdozio. Lo vedevo che era una nozione puramente filosofica che concerneva l’anima umana, una nozione estranea alla Bibbia perché il Signore ha detto: "In verità, in verità io vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita" (Giovanni 5:24).

Alla fine, dopo aver passato sette anni a leggere la Parola di Dio e a riflettervi, dopo aver riletto la storia dello sviluppo dei sacramenti e dei diversi dogmi ecclesiastici, cominciai a vedere chiaro. Mi ponevo la domanda: "Quante messe e quante sofferenze devo accumulare per essere salvato?" Questa domanda mi ossessionava costantemente durante ogni cerimonia. Poi nel maggio del 1999 segnai una battuta d’arresto, e meditai su questa parola della Bibbia: "Senza spargimento di sangue non c’è remissione" (Ebrei 9:22).

"Datemi un punto d’appoggio, ed io solleverò il mondo", diceva Archimede. Io so chi è questo punto d’appoggio, questo punto assolutamente fisso: è il Cristo Gesù degli Evangeli, il Figlio di Dio, il mio Signore e Salvatore. Tutto il resto è secondario! La struttura complicata della chiesa gerarchizzata, le antiche tradizioni umane e i dogmi mutevoli sfiorano solo il problema.

Avevo l’abitudine di amministrare i sacramenti a dei parrocchiani molto anziani. Che contrasto con le Chiese evangeliche dove l’Evangelo era vissuto, dove i giovani cantavano per il Signore con molto entusiasmo! Dopo aver personalmente conosciuto le superstizioni e i rituali complessi del cattolicesimo, trovai sulla mia strada delle persone che vivevano nella libertà di Cristo, che è la Verità in persona. Mi ricordai di quello che lui stesso aveva detto: "la verità vi farà liberi" (Giovanni 8:32).

Fin dal 1999 avevo capito che ero diventato un problema per il sistema cattolico romano. In occasione di attività musicali, conobbi due missionari dell’Associazione dei Battisti Conservatori (Conservative Baptist International Mission Organization). Proprio come facevano certi altri preti, avevo un atteggiamento altezzoso e audace, come per dire: "Il cattolicesimo possiede la verità: allora dietro di me, razza di protestante!" (Questo si dice ancora oggi a Praga, dove i cattolici restano fieri di aver fatto bruciare vivo Giovanni Hus circa seicento anni fa). Cosa strana, dovevo ancora scoprire che questi missionari non solo erano la dolcezza e la cortesia personificate ma mettevano anche in pratica l’Evangelo di Cristo nei diversi campi della loro vita. Ricondotto a più modestia, cominciai a vederli più spesso. Assistevo anche al loro culto domenicale, quando riuscivo a scappare dal confessionale fra due messe. Mi regalarono numerosi libri, che lessi tutti. Perché dunque questo cambiamento? Il fatto è che mai niente di simile mi era ancora accaduto, e a un tratto, mi sentii portato in un’altra direzione…

Che bellezza c’era nella semplicità e nella veracità di questa fonte unica, accessibile a tutti: le sacre Scritture! Benedetto sia lo Spirito Santo che mi ha aperto gli occhi! Sono le Scritture che mi hanno insegnato la fede personale nel Signore. È lui che mi ha trovato, e il sangue ch’egli ha versato sulla croce mi procura il perdono dei miei peccati. Era necessario questo intervento sovrano dello Spirito Santo, poiché spiritualmente parlando ero morto. Da allora, questa parola dell’Apostolo Paolo diventò vera per me: "Perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha affrancato dalla legge del peccato e della morte" (Romani 8:2). Dato che c’è un legame diretto fra la redenzione operata da Cristo e il ministero dello Spirito Santo, ora riconosco che al tempo del mio sacerdozio io commettevo un errore che conduceva le anime alla dannazione, quando attribuivo al battesimo dei neonati l’opera che compie direttamente lo Spirito Santo. Infatti come dice la Scrittura, "Quel che è nato dalla carne, è carne; e quel che è nato dallo Spirito, è spirito" (Giovanni 3:6). L’intervento dello Spirito Santo fu assolutamente indispensabile affinché io peccatore venissi a Cristo; ed è questo stesso Spirito Santo che applica la redenzione di Cristo ad ogni peccatore che pone la sua fede solo in Cristo per essere salvato.

Sì, le vie di Dio sono insondabili, e il Signore Iddio è immensamente grande. Quando si ha quaranta anni, si è ancora capaci di sognare un po’; tuttavia una cosa è certa: le trasformazioni che sono sopraggiunte nella mia vita non hanno niente a che vedere con il gusto per l’avventura. In realtà nella sua grazia, Dio ha risposto alla mia ricerca della Verità, e al mio desiderio di conoscere il senso dell’Evangelo.

Titolo: Re: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di GiuCris il 18.09.2012 alle ore 14:19:32
Fui battezzato nel luglio del 1999. Mediante quest’atto simbolico presi l’impegno di seguire il mio Signore e unico Salvatore, camminando nell’obbedienza, in una relazione personale con lui. È lui che mi ha chiamato a credere e a farmi battezzare. Finalmente si adempì nella mia vita questa parola: "Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi" (Giovanni 8:32).

Rendo grazie al Signore di avermi chiamato, poiché egli mi ha tratto dal sonno e messo a cuore di cercarlo. Gli rendo grazie di avermi dato il coraggio e la forza di lasciare tutto confidando in Gesù Cristo, il Signore e il Salvatore che mi chiama per nome. Con lui tutte le cose sono possibili, e niente è impossibile! Ringrazio il Signore Gesù Cristo di avermi aiutato a trovare la buona strada che mi permette di vivere secondo la Verità, invece di fare un’esistenza piena di zelo religioso e di "meriti" ma dove però regna la morte spirituale. Ringrazio i missionari incontrati e le loro meravigliose famiglie. Questo è certo, Dio li ha messi sulla mia strada al momento giusto; essi hanno aggiunto le poche gocce che mi fanno dire: "La mia coppa trabocca". Dio vi benedica tutti, per tutte le vostre cortesie! Oggi, posso proclamare con gioia: "Ecco, Iddio è la mia salvezza; io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla; poiché l’Eterno, l’Eterno è la mia forza ed il mio cantico, ed egli è stato la mia salvezza" (Isaia 12:2).

Soprattutto lodo l’Iddio Sovrano, che mi ha salvato per la sua grazia, e che mi ha purificato e riscattato mediante il sangue prezioso di Cristo. Che io possa servirlo del continuo, mostrando la mia gratitudine, il mio amore, e la mia ammirazione senza limiti verso questo Signore Iddio Onnipotente.

È con gioia e riconoscenza che annuncio il messaggio dell’Evangelo. Il Signore Gesù Cristo è pronto ad accogliere ogni peccatore che si avvicina a lui. Lui solo è capace di riconciliarvi con il Padre. Egli è lì, ed accetta di accogliervi. La rivelazione ch’egli vi accorda mediante la sacra Scrittura è quella della verità e dell’amore nel suo Santo Spirito. Fra quelli d’infra noi che abbiamo passato lunghi anni in una religione fabbricata dall’uomo, molti sentiamo risuonare alle orecchie queste parole terribili che escono dalla sua bocca: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de’ cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli" (Matteo 7:21). Quelli che si limitano a riconoscere l’autorità di Cristo, a credere alla sua divinità, alle sue perfezioni e alla sua redenzione, non avranno la minima parte nella salvezza di Dio se si fermano qui. Nel regno dei cieli entreranno soltanto quelli che avranno fatto la volontà del Padre. Fate attenzione, non vi appoggiate su dei rituali; la vostra fede sia in Cristo e in nessun altro. Moltissime persone sono state ingannate e sono perite per l’eternità perch’esse si sono appoggiate su una menzogna. Il Signore Gesù ha mostrato quanto mai chiaramente la volontà del Padre quando ha dichiarato: "Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che Egli ha mandato" (Giovanni 6:29).

In lui, in Cristo Salvatore e Signore, George Kucera.

Fonte: http://www.lanuovavia.org/testimonianze_02_conversioni_063.html

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Titolo: Re: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di alessio1956 il 20.09.2012 alle ore 09:07:22
Alleluia !!!

Lode e gloria al nostro Signore Gesu Cristo e al Padre Santo !

Che bella testimonianza .

le vie del Signore  sono veramente infinite .

Pace

Titolo: Re: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di GiuCris il 20.09.2012 alle ore 12:18:46
Pace a Te Fratello, che Dio possa benedirti grandemente sempre di più :-D

Titolo: Re: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di alessio1956 il 04.10.2012 alle ore 19:24:40
Pace  a te fratello GIUCRIS

una curioisita' ....la testimonianza  che riporta e' tua personale ?

Titolo: Re: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di GiuCris il 05.10.2012 alle ore 13:47:57
Pace Fratello Alessio, no no, non è mia personale, l'ho presa dal web, ho anche citato la fonte :-)

Io sono solo un semplice ragazzino di 17 anni, del Signore da circa 2 anni :-D

Titolo: Re: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di alessio1956 il 05.10.2012 alle ore 15:34:05
bene carissimo ..

che il Signore ti benedica nel cammino della vita .
Un abbraccio

Pace

Titolo: Re: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di GiuCris il 05.10.2012 alle ore 23:32:03
:-D
Dio benedica grandemente anche Te, sempre di più :-)

Titolo: Re: - UN CAMBIAMENTO RADICALE -
Post di TheVanPeP il 09.10.2012 alle ore 13:59:26
meno male che hai spezzettato la testimonianza cosi respiravo ehehehehehe grandissima testimoninaza. è proprio vero le vie del Signore sono immense, basta cercarlo, chi bussà, gli verrà aperto!!!
Lode al Signore!