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   La storia di Onan
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   Autore  Topic: La storia di Onan  (letto 724 volte)
Grande_Puffo
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La storia di Onan
« Data del Post: 18.10.2017 alle ore 15:08:27 »
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Non so se vada meglio in "famiglia, sessualità, medicina e disabilità" od in "esegesi biblica", al limite spostatelo.
 
Si tratta di una questione che si era già posta quando eravamo sposati da poco, e che si è riposta parlandone con i figli, in particolare con il maggiore (19 anni).
 
Quando ci siamo sposati abbiamo avuto subito il primo figlio. Essendo non cattolici, ma un po’ “ambientalisti” eravamo andati al corso del metodo Billings quando il primo era appena nato, ma ci sembrava troppo sicuro, ci sembrava che scindesse troppo sessualità e riproduzione. Volendo semplicemente distanziare le gravidanze avevamo deciso di non usarlo perché ci sembrava più “naturale” farlo anche in quei giorni, cercando di “fare attenzione” per limitare un po’ la probabilità del concepimento. Non era per ignoranza, era una scelta cosciente di apertura un po’ casuale alla trasmissione della vita. Come si era sempre fatto fino a poche decine di anni fa. Ci affascinava, e non ci sembrava poi peccaminoso. Ci riservavamo poi di usare metodi più sicuri quando non avessimo più voluto rischiare. Sostanzialmente aveva funzionato come speravamo. La prima volta, appena sposati la gentile consorte era rimasta quasi subito incinta, poi facendo attenzione la seconda volta dopo 30 cicli e la terza dopo 52 cicli. Poi eravamo passati a metodi più sicuri.
 
Qualcuno dice che fare così è “peccato di Onan”. Però a me non sembra che la Bibbia dica così.
 
Genesi 38
8 Allora Giuda disse a Onan: «Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello». 9 Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterità al fratello. 10 Ciò che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale fece morire anche lui.

 
A me sembra che condanni solo la volontà di non dare una posterità al fratello morto. Opinioni?
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Re: La storia di Onan
« Rispondi #1 Data del Post: 18.10.2017 alle ore 20:56:40 »
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E' così come dici tu.  Buono!
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Re: La storia di Onan
« Rispondi #2 Data del Post: 19.10.2017 alle ore 20:26:03 »
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"...qui in occidente liberi tutti  (aggiungo per gli sposatI)...chi vuole avere figli lo faccia, chi no no".
Autore: Andrea.B
 
"saremo giudicati con la legge della libertà".
Autore: Dio, Bibbia
« Ultima modifica: 19.10.2017 alle ore 21:13:36 by Virtuale » Loggato

"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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Re: La storia di Onan
« Rispondi #3 Data del Post: 20.10.2017 alle ore 07:36:27 »
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Io non sono tanto d'accordo. Secondo me il matrimonio è finalizzato alla procreazione. Poi su quanti averne e su come averne o non averne non ci sono indicazioni precise.
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Re: La storia di Onan
« Rispondi #4 Data del Post: 20.10.2017 alle ore 11:08:44 »
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on 20.10.2017 alle ore 07:36:27, Grande_Puffo wrote:
Io non sono tanto d'accordo. Secondo me il matrimonio è finalizzato alla procreazione. Poi su quanti averne e su come averne o non averne non ci sono indicazioni precise.

Hai anche ragione...perché di solito chi si sposa...pensa già che potrebbero nascere dei figli.
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Re: La storia di Onan
« Rispondi #5 Data del Post: 20.10.2017 alle ore 11:31:26 »
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on 20.10.2017 alle ore 11:08:44, Virtuale wrote:

Hai anche ragione...perché di solito chi si sposa...pensa già che potrebbero nascere dei figli.

Si. Poi ovviamente ci si può anche sposare a 70 anni o se già si sa di essere sterili, ma diciamo che ordinariamente se ne dovrebbero avere, già dai tempi della Genesi ci era stato indicato chiaramente dall'Eterno. Poi chiaramente non si possono avere tutti quelli che arrivano per cui bisogna decidere quanti averne e comportarsi di conseguenza.
 
Chiaramente va benissimo usare le più recenti scoperte scientifiche per averne quanti si desidera e quando si desidera, a riguardo credo che non esista un sistema migliore per cui è necessario che ogni coppia si regoli in base al proprio gusto, e magari neanche sempre nello stesso modo. A noi, come dicevo,  nei primi anni di matrimonio non piaceva troppo scindere il legame naturale che c'è fra sessualità e riproduzione per cui ci piaceva rischiare un po', ma questo era un nostro gusto che non è necessariamente adatto a tutti. Qualcuno diceva che era proibito dalla Bibbia, ma, come dicevo, secondo me si tratta di una interpretazione errata. Secondo me qualsiasi metodo non abortivo è lecito.
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Re: La storia di Onan
« Rispondi #6 Data del Post: 23.10.2017 alle ore 00:41:18 »
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on 20.10.2017 alle ore 11:31:26, Grande_Puffo wrote:

Qualcuno diceva che era proibito dalla Bibbia, ma, come dicevo, secondo me si tratta di una interpretazione errata. Secondo me qualsiasi metodo non abortivo è lecito.

 
appunto. in realtà la contraccezione non è proibita dalla Bibbia, ma dalla chiesa cattolica in quanto sovrastruttura. immagina due persone che si sposano da disoccupate, a me non sembra minimamente prudente che non ci stiano attenti. ovviamente nel caso che la gravidanza avvenga comunque, nonostante la contraccezione, va da sè che il piccolo si deve tenere eccome. parlo solo di contraccezione  [/i]a priori[i]
nel caso, peraltro poco o pochissimo comune in caso di contraccettivi orali o meccanici (non spirale, può essere abortiva e fa venire l'endometriosi), può benissimo essere che quella gravidanza è avvenuta nella volontà di Dio, cosa che ogni credente deve essere atto a intendere.
poi una mia parente (credente), che si era sposata più o meno quando ti eri sposato tu, aveva invece deciso "che non ci voleva rimanere" immediatamente e aveva preso previamente provvedimenti con lo specialista di turno affinchè le prescrivesse l'occorrente per evitare una gravidanza sin dai primi giorni, settimane, mesi del matrimonio. anche qua, nulla di peccaminoso.  
certo che ora magari dirai che se una coppia è disoccupata farebbe bene a non sposarsi nemmeno e aspettare tempi migliori. e questo è quello che consigliano i pastori (almeno fin dove ho potuto leggere/ascoltare) delle regioni latinoamericane ispaniche, quando comunque il disoccupato è lui. ma a questo ci possono essere delle eccezioni, perchè non possiamo dimenticare che gli argomenti bioetici come questi sono purtroppo perennemente poemici e spinosi. qua non mi dilungo oltre se no esce un papiro da scomodare il sistema planetario...
ci possono poi essere le motivazioni per non avere figli come quelli nella mia coppia. per ragioni che a spiegarle mi dilungherei un papiro, ci stiamo trovando entrambi in condizione di doverci riqualificare (la qual cosa spesso e ben volentieri mi sta facendo andare a nanna alle 3 del mattino), ma non solo. l'area in cui viviamo purtroppo ha gravi problemi di ordine pubblico, dove assassinati, sparatorie e assalti sono all'ordine del giorno. già è capitato che bambini, finanche dentro la propria stessa casa o la scuola venissero raggiunti da un proiettile volante senza essere l'obiettivo, a causa di sparatorie tra bande di narcotraffico (che qui vale sapere che è il pane quotidiano per un buon numero di brasiliani). e lo stato di alcune scuole pubbliche rispecchia quello di strada, da poco un ragazzino è stato ucciso da un compagno di scuola. sinceramente, in questo clima qui ci sembra fin tropo egoistico cercare un figlio. cioè, per noi lo è, dico per noi.  e qui vado d'accordo con un ramo di credenti che consiglia di andare a guardare la situazione socio-politica del luogo in cui si vive, prima di pianificare una gravidanza. in ogni caso, chiunque decidesse per la contraccezione ma la gravidanza comunque avviene, ovvio che vale sempre il discorso di cui sopra
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