Progetto Archippo - Seminari a domicilio
Benvenuto Visitatore. Fai Login o Registrati.   Regolamento Leggi il regolamento completo

Indice Indice   Help Help   Cerca Cerca   Utenti Utenti   Calendario Calendario   Login Login   Registrati Registrati

 
   I Forum di Evangelici.net
   Vita di chiesa e cammino cristiano
   Famiglia, sessualità, medicina e disabilità
(Moderatori: saren, andreiu, Marmar)
   Unioni civili, un contributo evangelico
« Topic Precedente | Prossimo Topic »
Pagine: 1  · vai in fondo · Rispondi Rispondi   Abilita notifica Abilita notifica    Invia il Topic Invia il Topic    Stampa Stampa
   Autore  Topic: Unioni civili, un contributo evangelico  (letto 1358 volte)
marco
Amministratore
*****






   
WWW    E-Mail

Posts: 2953
Unioni civili, un contributo evangelico
« Data del Post: 17.11.2014 alle ore 15:27:54 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Unioni civili, un contributo evangelico alla discussione
Il IX Colloquio del Centro Studi di Etica e Bioetica a Milano
 
Una delle discussioni pubbliche più accese del momento riguarda il tema delle unioni civili. Mentre il Parlamento discute un disegno di legge per l’introduzione anche in Italia del riconoscimento delle coppie di fatto, il Centro Studi di Etica e Bioetica, il think tank dell’IFED di Padova sulle questioni etiche, ha organizzato un dibattito pubblico a Milano il 14 novembre 2014. L’uscita dell’ultimo supplemento (il n. 12) alla rivista Studi di teologia dedicato proprio alle unioni civili tema ha fatto da sfondo al confronto tra Martin Ibarra (UCEBI) e Leonardo De Chirico, direttore del CSEB, tenutosi presso i locali della chiesa evangelica Speranza x Milano alla presenza di un folto pubblico.
 
Nel sostenere che il pensiero sociale evangelico si muove in un quadro di laicità (e cioè riconosce che lo stato non può entrare nelle scelte di vita individuali dei cittadini e che le confessioni religiose non possono imporre le loro visioni morali sullo stato pluralista), nel suo intervento De Chirico ha presentato tra presidi su cui è necessario vigilare. Il primo è se effettivamente le coppie di fatto non possano essere adeguatamente tutelate già a legislazione vigente e se l’introduzione di un riconoscimento giuridico sia frutto di una forzatura ideologica più che di una necessità pratica. Il secondo riguarda la necessità di distinguere il matrimonio (un patto di vita tra un uomo e una donna) da altre tipologie di relazioni senza inopportune confusioni. Anche in questo caso, certe voci del dibattito spingono verso la ridefinizione di matrimonio per aprirla a tutte le relazioni tra due persone. Il matrimonio va rispettato nella sua fattispecie storica, simbolica e lessicale mentre altre unioni devono essere denominate altrimenti. Il terzo presidio riguarda il tema delle adozioni. Un conto è rispettare le scelte individuali, un altro è pensare che le scelte degli individui debbano coinvolgere soggetti terzi in uno stato di bisogno (come i bambini adottivi). Nell’adozione, l’interesse del bambino di avere una figura paterna e una figura materna deve essere prioritario rispetto alle aspettative di genitorialità degli individui. Per questo le adozioni devono essere riservate alle coppie sposate.
 
Il confronto ha permesso di registrare la diversa impostazione tra il protestantesimo storico, favorevole alla benedizioni di tutte le relazioni, e il protestantesimo evangelico per cui la chiesa non ha il diritto di benedire ciò che Dio non benedice. Dio ha benedetto il matrimonio, mentre altre relazioni che coinvolgano l’intimità sessuale sono chiamate “adulterio” e “fornicazione”, sono cioè peccati da cui pentirsi e da cui essere guariti.
 
Nella conclusione, Matteo Clemente, pastore della chiesa Speranza x Milano, ha espresso compiacimento per l’esistenza di una vasto patrimonio di studi e documenti evangelici che affrontano il tema delle unioni civili (riuniti e pubblicati nel supplemento) e che offrono alla società italiana un contributo evangelico qualificato e pertinente.
 
www.ifeditalia.org
Loggato

...io sono debole, allora sono forte. (2Corinzi 12:10)
Grande_Puffo
Membro familiare
****




W questo FORUM!!!

   
WWW    E-Mail

Posts: 2319
Re: Unioni civili, un contributo evangelico
« Rispondi #1 Data del Post: 17.09.2015 alle ore 11:45:12 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica


on 17.11.2014 alle ore 15:27:54, marco wrote:
Unioni civili, un contributo evangelico alla discussione
Nel sostenere che il pensiero sociale evangelico si muove in un quadro di laicità (e cioè riconosce che lo stato non può entrare nelle scelte di vita individuali dei cittadini e che le confessioni religiose non possono imporre le loro visioni morali sullo stato pluralista), nel suo intervento De Chirico ha presentato tra presidi su cui è necessario vigilare. Il primo è se effettivamente le coppie di fatto non possano essere adeguatamente tutelate già a legislazione vigente e se l’introduzione di un riconoscimento giuridico sia frutto di una forzatura ideologica più che di una necessità pratica. Il secondo riguarda la necessità di distinguere il matrimonio (un patto di vita tra un uomo e una donna) da altre tipologie di relazioni senza inopportune confusioni.

Non credo che le "coppie di fatto" possano essere adeguatamente tutelate dalla legislazione vigente, ma mi piacerebbe approfondire l'argomento.  
 
Credo comunque che vadano evitati gli atteggiamenti da buffoni tenuti da poitici come Malan e Giovanardi.
 
Nell’emendamento 1.1403 Giovanardi chiede che per la certificazione necessaria ad attestare l’unione civile oltre ai dati anagrafici e patrimoniali delle parti, sia allegata anche la patente di guida dei testimoni.  
 
Nell'emendamento 1.868 Malan chiede che due omosessuali che sigillino il proprio amore con un’unione civile non possono farlo se non «alla presenza obbligatoria dei rispettivi familiari conviventi». Insomma, devono presentarsi con i genitori.
 
Mi sembra che l'argomento meriti come minimo più serietà.
Loggato
Luca_Matranga
Osservatore
*



W questo FORUM!!!

   
WWW    E-Mail

Posts: 2
Re: Unioni civili, un contributo evangelico
« Rispondi #2 Data del Post: 28.09.2015 alle ore 17:17:44 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Il tema è interessante.
Credo che una base che possiamo condividere tutti sia: dare la preminenza alle coppie che scelgono il matrimonio (religioso o civile), istituzione che ha doveri e diritti che legano i due coniugi, dare un posto secondario alle unioni di fatto (senza rito), proprio perché non esiste alcun rapporto diritti/doveri tra i coniugi e non considerare altri atti di unione, praticamente inesistenti e non consistenti.
Parallelamente rafforzerei la legislazione sul matrimonio, in modo tale che la composizione diritti-doveri sia più forte e valida dal punto di vista legale e sociale.
 
Saluti.
Loggato
Johannan
Membro
***



Gesù Cristo è il mio Signore

   
WWW    E-Mail

Posts: 215
Re: Unioni civili, un contributo evangelico
« Rispondi #3 Data del Post: 28.09.2015 alle ore 19:24:35 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Pace del Signore
 

on 17.11.2014 alle ore 15:27:54, marco wrote:
Unioni civili, un contributo evangelico alla discussione
Il IX Colloquio del Centro Studi di Etica e Bioetica a Milano
 
Nel sostenere che il pensiero sociale evangelico si muove in un quadro di laicità (e cioè riconosce che lo stato non può entrare nelle scelte di vita individuali dei cittadini e che le confessioni religiose non possono imporre le loro visioni morali sullo stato pluralista), nel suo intervento De Chirico ha presentato tra presidi su cui è necessario vigilare. Il primo è se effettivamente le coppie di fatto non possano essere adeguatamente tutelate già a legislazione vigente e se l’introduzione di un riconoscimento giuridico sia frutto di una forzatura ideologica più che di una necessità pratica. Il secondo riguarda la necessità di distinguere il matrimonio (un patto di vita tra un uomo e una donna) da altre tipologie di relazioni senza inopportune confusioni. Anche in questo caso, certe voci del dibattito spingono verso la ridefinizione di matrimonio per aprirla a tutte le relazioni tra due persone. Il matrimonio va rispettato nella sua fattispecie storica, simbolica e lessicale mentre altre unioni devono essere denominate altrimenti. Il terzo presidio riguarda il tema delle adozioni. Un conto è rispettare le scelte individuali, un altro è pensare che le scelte degli individui debbano coinvolgere soggetti terzi in uno stato di bisogno (come i bambini adottivi). Nell’adozione, l’interesse del bambino di avere una figura paterna e una figura materna deve essere prioritario rispetto alle aspettative di genitorialità degli individui. Per questo le adozioni devono essere riservate alle coppie sposate.
 
Il confronto ha permesso di registrare la diversa impostazione tra il protestantesimo storico, favorevole alla benedizioni di tutte le relazioni, e il protestantesimo evangelico per cui la chiesa non ha il diritto di benedire ciò che Dio non benedice. Dio ha benedetto il matrimonio, mentre altre relazioni che coinvolgano l’intimità sessuale sono chiamate “adulterio” e “fornicazione”, sono cioè peccati da cui pentirsi e da cui essere guariti.

 
Condivido in toto
Pace del Signore
Loggato

Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna
Grande_Puffo
Membro familiare
****




W questo FORUM!!!

   
WWW    E-Mail

Posts: 2319
Re: Unioni civili, un contributo evangelico
« Rispondi #4 Data del Post: 29.09.2015 alle ore 08:55:15 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica


on 28.09.2015 alle ore 19:24:35, Johannan wrote:
Pace del Signore
 
Nel sostenere che il pensiero sociale evangelico si muove in un quadro di laicità (e cioè riconosce che lo stato non può entrare nelle scelte di vita individuali dei cittadini e che le confessioni religiose non possono imporre le loro visioni morali sullo stato pluralista), nel suo intervento De Chirico ha presentato tra presidi su cui è necessario vigilare. Il primo è se effettivamente le coppie di fatto non possano essere adeguatamente tutelate già a legislazione vigente e se l’introduzione di un riconoscimento giuridico sia frutto di una forzatura ideologica più che di una necessità pratica.
 
Condivido in toto
Pace del Signore

Anche io. Purtroppo nessuno mi ha ancora spiegato come le coppie di fatto non possano essere adeguatamente tutelate già a legislazione vigente. A me risulta che non sia possibile, in particolare nell'ambito fiscale e contributivo.
Loggato
Pagine: 1  · torna su · Rispondi Rispondi   Abilita notifica Abilita notifica    Invia il Topic Invia il Topic    Stampa Stampa

« Topic Precedente | Prossimo Topic »

Evangelici.net è un sito di Teknosurf.it srl ‐ P.IVA 01264890052 ‐ Privacy policy