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   Autore  Topic: sesso prematrimoniale  (letto 16444 volte)
alessandro.c
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Re: sesso prematrimoniale
« Rispondi #15 Data del Post: 03.11.2013 alle ore 20:59:15 »
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grazie per avermi risposto e delle tue belle parole, ho cancellato.pero non andare via è un buon forum poi sei libera
Dio ti benedica immensamente
« Ultima modifica: 03.11.2013 alle ore 21:09:25 by alessandro.c » Loggato

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Re: sesso prematrimoniale
« Rispondi #16 Data del Post: 03.11.2013 alle ore 22:44:25 »
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on 03.11.2013 alle ore 17:31:07, andreiu wrote:
Intervengo solo per dire che non si tratta di aggressività, né di un modo personale per interpretare le scritture.  
 
La Bibbia è chiara in merito a questo argomento, purtroppo molto spesso siamo noi che poniamo le nostre esperienze più o meno positive al di sopra di essa.
 
Parlo innanzitutto per me stesso. Infatti nella Bibbia non c'è scritto che Dio mi considera sposato con la prima donna con la quale ho un rapporto sessuale, in quanto essa avviene dopo che essa diventa mia moglie (Ge 2:24).  
 
Comprendo che si parla di sentimenti, di emozioni, con le quali non possiamo combattere, ma Paolo ci esorta "Fuggi le passioni giovanili". Ognuno può raccontare le proprie esperienze, ma la questione è solo una: o ci sottomettiamo alla parola di Dio a prescindere dalle esperienze, o altrimenti saremo sempre noi gli arbitri delle nostre scelte, a seconda delle esperienze che vivremo.
 
A noi la scelta!
 
 Sorriso

 
Secondo le usanze giudaiche, un uomo e una donna erano considerati sposati anche mentre erano ancora fidanzati come “promessi sposi”.  
Ed io non intendevo dire che la Bibbia dicesse che considerava moglie la prima donna con cui si ha un rapporto.ma che ne era una conseguenza, rapportata ai giorni nostri, in seguito ad un patto di sangue che si è avuto con la prima donna della vita, visto che nel mondo l'incontro sessuale avviene anche prima del matrimonio.  
 
Riguardo alla chiara lettura della Scrittura:
 
Certi evangelici affermano che le violenze fisiche (sulla moglie/sul marito o sui figli) siano dei motivi validi per il divorzio, anche se non vengano menzionati come tali nella Bibbia. Quindi anche se potrebbe essere benissimo vero,(Dio salvi coloro che si trovano in queste situazioni), non è mai saggio dare per scontato qualcosa che non si trova nella Parola di Dio neanche in questo caso eppure questo avviene... come mai? chi è l'uomo che è in grado di giudicare e concedere anche se non è scritto?.... l'anziano evangelico?
 
Dio perdona il divorzio? Assolutamente sì! Il divorzio non è meno perdonabile di qualunque altro peccato. Il perdono di tutti i peccati è a disposizione mediante  
la fede in Gesù Cristo (Matteo 26:28; Efesini 1:7). Se Dio perdona il peccato del divorzio, significa che sei libero/a di risposarti? Non necessariamente. Talvolta  
Dio chiama le persone a restare celibi/nubili (1 Corinzi 7:7-8 ) Essere celibi/nubili non dovrebbe essere considerato un castigo o una maledizione, quanto piuttosto un’opportunità per servire Dio con maggiore generosità (1 Corinzi 7:32-36). La Parola di Dio ci dice, però, che è meglio sposarsi anziché ardere di passione (1 Corinzi 7:9)  . Forse questo si applica, talvolta,anche alle nuove nozze dopo il divorzio.
 
Un credente divorziato e/o risposato non dovrebbe sentirsi meno amato da Dio, anche se il suo divorzio e/o nuovo matrimonio non rientra nella possibile clausola esonerativa di Matteo 19:9. Dio si serve spesso anche della disubbidienza peccaminosa dei cristiani per compiere un bene maggiore!
 
« Ultima modifica: 05.11.2013 alle ore 15:37:48 by stella2 » Loggato

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Re: sesso prematrimoniale
« Rispondi #17 Data del Post: 03.11.2013 alle ore 22:47:55 »
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on 03.11.2013 alle ore 20:09:15, alessandro.c wrote:

 carissima stella 2.....
 
.... bisogna prendere esempio da Cristo ubbidendo alla volonta del padre, e dopo aver capito il sacrificio di Cristo per noi il solo pensiero di disubbidirlo dovrebbe schiacciarci

 
Se la risposta a me da parte tua è solo questa, visto altri interventi un pò levati e un pò no, ti rispondo CERTO che Sì ALESSANDRO
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Re: sesso prematrimoniale
« Rispondi #18 Data del Post: 04.11.2013 alle ore 13:50:43 »
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on 03.11.2013 alle ore 22:44:25, stella2 wrote:

 
Secondo le usanze giudaiche, un uomo e una donna erano considerati sposati anche mentre erano ancora fidanzati come “promessi sposi”.  
Ed io non intendevo dire che la Bibbia dicesse che considerava moglie la prima donna con cui si ha un rapporto.ma che ne era una conseguenza, rapportata ai giorni nostri, in seguito ad un patto di sangue che si è avuto con la prima donna della vita, visto che nel mondo l'incontro sessuale avviene anche prima del matrimonio.

 
Anche se nella cultura ebraica un uomo ed una donna erano considerati come sposi, questo non significa che fossero veramente sposati. Il fidanzato pagava una dote per sigillare il suo fidanzamento con la donna che amava e dopo il matrimonio, l'ebreo, durante la prima notte di nozze, consumava il matrimonio. Tuttavia non possiamo certamente paragonare il contesto mosaico con il nostro tempo.  
 

Quote:
Riguardo alla chiara lettura della Scrittura:
 
Certi evangelici affermano che le violenze fisiche (sulla moglie/sul marito o sui figli) siano dei motivi validi per il divorzio, anche se non vengano menzionati come tali nella Bibbia. Quindi anche se potrebbe essere benissimo vero,(Dio salvi coloro che si trovano in queste situazioni), non è mai saggio dare per scontato qualcosa che non si trova nella Parola di Dio neanche in questo caso eppure questo avviene... come mai? chi è l'uomo che è in grado di giudicare e concedere anche se non è scritto?....

 
Il problema non è la chiarezza della Bibbia, ma molto spesso sono i nostri pregiudizi o le nostre esperienze che diventano dei "filtri" speciali per interpretare le scritture, quando in realtà il pensiero di Dio è molto chiaro.  
 

Quote:
Dio perdona il divorzio? Assolutamente sì! Il divorzio non è meno perdonabile di qualunque altro peccato. Il perdono di tutti i peccati è a disposizione mediante  
la fede in Gesù Cristo

 
Il perdono di Dio c'è se vengono soddisfatte le sue condizioni: ravvedersi del proprio peccato, abbandonarlo e chiedere perdono a Dio. D'altro canto la conversione di ogni essere umano avviene perseguendo queste tappe (Is. 55). Se io chiedo perdono a Dio, ma voglio rimanere attaccato al mio peccato, Dio non mi perdonerà.  
 

Quote:
Se Dio perdona il peccato del divorzio, significa che sei libero/a di risposarti? Non necessariamente. Talvolta  
Dio chiama le persone a restare celibi/nubili (1 Corinzi 7:7-8 ) Essere celibi/nubili non dovrebbe essere considerato un castigo o una maledizione, quanto piuttosto un’opportunità per servire Dio con maggiore generosità (1 Corinzi 7:32-36). La Parola di Dio ci dice, però, che è meglio sposarsi anziché ardere di passione (1 Corinzi 7:9)  . Forse questo si applica, talvolta,anche alle nuove nozze dopo il divorzio.

 
Personalmente qui faccio fatica a seguirti. Una persona celibe o nubile è una persona che non si è mai sposata e il consiglio di Paolo "E' meglio sposarsi che ardere" è proprio rivolta a chi ancora è celibe o nubile. Quindi non si parla dell'eventualità di nuove nozze.  
 

Quote:

Un credente divorziato e/o risposato non dovrebbe sentirsi meno amato da Dio, anche se il suo divorzio e/o nuovo matrimonio non rientra nella possibile clausola esonerativa di Matteo 19:9. Dio si serve spesso anche della disubbidienza peccaminosa dei cristiani per compiere un bene maggiore:

 
Matteo 19 rientra nel contesto ebraico di cui si parlava prima a proposito del fidanzamento ebraico. Non a caso in Marco ed in Luca non si trova la clausola. Infatti Gesù parla di "fornicazione", non di "adulterio", quando la semantica greca permette benissimo l'utilizzo dei due termini. Quando un marito o una moglie sposati tradiscono commettono adulterio non fornicazione. Per quanto concerne l'amore di Dio, esso è incondizionato certamente, Dio mi ama, ma attenzione: Egli odia il peccato.
 
Per quanto concerne le personali situazioni, subentra poi la cura pastorale, ovvero stare vicino a quei credenti che passano per situazioni delicate, dove non è sufficiente ricordare il pensiero di Dio, ma anche pregare per loro ed aiutarli per fare ciò che Dio vuole, ma sempre secondo la Sua parola.
 
« Ultima modifica: 04.11.2013 alle ore 13:51:06 by andreiu » Loggato

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Re: sesso prematrimoniale
« Rispondi #19 Data del Post: 04.11.2013 alle ore 23:04:44 »
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Quote:
Il perdono di Dio c'è se vengono soddisfatte le sue condizioni: ravvedersi del proprio peccato, abbandonarlo e chiedere perdono a Dio

 
beh in riferimento al divorzio cosa vuol dire abbandonarlo?
 

Quote:
Una persona celibe o nubile è una persona che non si è mai sposata

 
Sì certo sono persone mai sposate...sono i filtri delle mie esperienze che parlavano Sorriso.. li volevo considerare, seguendo il mio discorso, come dei single -dopo il divorzio- che per non ardere di passione potevano ri-sposarsi!
 
Ma dunque, a volte le regole del VT valgono e a volte no, non capisco... Ma se stessimo a guardare solo il nuovo testamento.. perchè allora non si parla di divorzio ma solo di fornicazione? Forse perchè Dio sapeva che sarebbero via via peggiorati i rapporti fra sposati a causa del maligno? e chissà....
 

Quote:
Per quanto concerne le personali situazioni, subentra poi la cura pastorale, ovvero stare vicino a quei credenti che passano per situazioni delicate, dove non è sufficiente ricordare il pensiero di Dio, ma anche pregare per loro ed aiutarli per fare ciò che Dio vuole, ma sempre secondo la Sua parola.  
 

 
Accetto di gran cuore se qualcuno volesse ricordarmi nelle sue preghiere, penso di averne proprio bisogno.
« Ultima modifica: 04.11.2013 alle ore 23:15:56 by stella2 » Loggato

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Re: sesso prematrimoniale
« Rispondi #20 Data del Post: 19.07.2014 alle ore 19:56:47 »
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Voglio fare una premessa importante , prima di essere un Credente non sono stato uno Stinco di Santo.... e seppure con toni meno duri di Alessandro concordo con quanto esposto per varie ragioni.
Un giovane e una giovane si conoscono, si frequentano, si vogliono bene. Scoprono di desiderare una vita insieme e, magari, stabiliscono che un giorno diventeranno solennemente e pubblicamente marito e moglie. Un periodo di tempo - più o meno lungo - li separa dal momento in cui, salvo ripensamenti, si uniranno in matrimonio. Come vivere questa particolarissima stagione della vita che è il fidanzamento? Secondo la mentalità corrente, nulla di più normale che quei giovani si comportino come se fossero già sposati.
Nell'insegnamento della Chiesa, invece, soltanto il matrimonio rende lecito il rapporto sessuale tra l'uomo e la donna. Bisogna aiutare le persone a riscoprire che non si tratta di un'impuntatura moralistica - "devi fare così perché devi, perché te lo dico io" - né di un sacrificio imposto ai fidanzati per il gusto di mortificarli, né di una prescrizione formalistica. priva di qualsiasi giustificazione razionale, ma ha la sua ragione di essere nelle seguenti constatazioni.
1) SIGNIFICATO UNITIVO
Una prima constatazione di buon senso: il sesso unisce Crea cioè subito tra gli amanti un'unione affettiva, psichica, emotiva, intima e speciale che nessun'altra relazione è in grado di eguagliare. lì sesso produce un legame, poiché il corpo parla un linguaggio che va anche al di là delle intenzioni coscienti del partner. Ora, poiché questo legame nasce più o meno consapevolmente ogni volta, più partner sessuali si hanno più il legame con ognuno si fa più debole. Il sesso prematrimoniale aumenta drammaticamente le chance di divorzio.
 
2) ATTESA CHE RAFFORZA
Saper aspettare irrobustisce il legame coniugale, perché il rapporto sessuale diviene qualcosa che i coniugi hanno condiviso solo l'uno con l'altro, dopo averlo desiderato senza soddisfano per un certo periodo. Un tempo che li ha visti cimentarsi (e cementarsi) in un impegno che implica aiuto reciproco, buona volontà "incrociata", crescita nella stima l'un per l'altro.
 
3) UNA SCELTA VAGLIATA
Il rapporto sessuale prematrimoniale determina un accecante "effetto valanga", poiché è così affettivamente forte da annebbiare la scelta della persona. Il fidanzamento è tempo di verifica della scelta, tant'è vero che si può ancora ripensarci. Ebbene, se il rapporto lascia insoddisfatti, porta a concludere che i due sono "incompatibili", mentre magari il matrimonio potrebbe dimostrare il contrario; se, viceversa, risulta soddisfacente, maschera effettive incompatibilità pronte ad esplodere dopo il matrimonio.
 
4) UNIONE INFRANGIBILE
Esiste un nesso intrinseco fra il sesso e il rapporto stabile tra uomo e donna. Dunque è innaturale creare, attraverso il rapporto sessuale, un'intimità così forte per poi romperla. Ciò avverrà a prescindere dalle intenzioni delle persone: il significato oggettivo del sesso è intatti più importante - prevale - sul significato soggettivo. Il don Giovanni impenitente può credere soggettivamente che nessun rapporto è per lui realmente importante, ma non può evitare che ciascuno di quei rapporti lasci segni profondi nella struttura più intima della sua persona. C'è un fatto inequivocabile: l'effetto unitivo automatico del sesso 5)PROVA D'AMORE?
I fidanzati non hanno "il diritto" a possedersi carnalmente per la semplice ragione che ancora non si appartengono. Il sesso fuori dal matrimonio è quindi una specie di furto. Né vale a dissipare la colpa la tesi del sesso come "prova d'amore". L'amore non si prova. Ci si crede e lo si vive, responsabilmente. Provare una persona è ridurla a oggetto.
6.CONVIVENZA "SorridenteI FATTO"
La convivenza "di fatto" è, in tal senso, l'abbaglio più clamoroso per le coppie moderne: infatti, esse pensano in questo modo di "provare" il matrimonio, mentre la convivenza è tutto fuorché una prova di matrimonio, poiché manca della responsabàlità di una vita altrui per tutta la vita, che è tipica solo della promessa matrimoniale. Come scrivono Aduro Cattaneo, Paolo Pugni e Franca Malagò, c'è una bella differenza tra coniuge e compagno: l'uno - da cum e iugum è colui con il quale divido il giogo; l'altro - da cum e panis - colui con il quale divido il pane. Un conto è condividere il pranzo - esperienza aperta ai più svariati incontri - e un conto è mettere in comune la sorte e tutto se stesso. L'amore dei conviventi è tutto tranne che libero; perché un amore libero da impegni è un controsenso. lì motto implicito di ogni convivenza è: "fin che dura".
 
« Ultima modifica: 19.07.2014 alle ore 20:00:38 by zapatero8 » Loggato
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