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   Calvino:l'Istituzione della religione cristiana
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   Autore  Topic: Calvino:l'Istituzione della religione cristiana  (letto 2368 volte)
fra Sandro Savonarola
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Calvino:l'Istituzione della religione cristiana
« Data del Post: 27.03.2010 alle ore 16:17:41 »
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L'  "Istituzione della religione cristiana" di Calvino è il suo componimento teologico letterario più importante, che  ad ogni edizione, usciva sempre più amplificato nel contenuto.
La parola "Istituzione" significa in Calvino il cristianesimo come fu istituito in origine e non come si è sviluppato (o è stato deformato, secondo Calvino) nel Medioevo. La prima edizione, del 1536, dell'Istituzione, ha preso come modello il "Piccolo Catechismo" di Lutero, (edito nel 1529): un'esposizione dei 10 comandamenti e del Credo Apostolico; mentre in Lutero la discussione del Credo comprende il Padre, il Figlio e lo Spirito santo, Calvino aggiunge un'ampia sezione sulla chiesa. Dopo l'esposizione della  "Legge", della "fede", della  "preghiera" e dei "sacramenti", Calvino include la trattazione sui "falsi sacramenti" e sulla "libertà del cristiano". La seconda edizione dell' Istituzione, fu pubblicata da Calvino, nel 1539, quando si trovava a Strasburgo: è tre volte più ampia della prima edizione. I capitoli introduttivi
trattano ora della conoscenza di Dio e della conoscenza della natura umana. Viene aggiunto la trattazione della dottrina della Trinità, il rapporto tra Antico e Nuovo Testamento, il tema della penitenza, la giustificazione per fede, il rapporto tra provvidenza e predestinazione e la natura della vita cristiana. La seconda edizione della Istituzione di Calvino invita ad un  confronto con la "Summa Theologiae" di Tommaso d'Aquino. "Lo scopo che mi propongo con quest'opera - scrive Calvino - è di preparare e formare gli studenti in teologia per lo studio della Parola di Dio". Il Libro si prefigge di essere una guida alle Scritture, fungendo da manuale e da commentario e inoltre Calvino eleva la sua "Istituzione" a fonte primaria del suo pensiero religioso.
Un'edizione francese della "Instituzione" venne pubblicata  nel 1541 ed un'ulteriore edizione comparve in latino nel 1543
con una traduzione in francese nel 1545. Questa edizione, ancora ampliata, contiene ora una ampia sezione sulla dottrina della chiesa o ecclesiologia, una discussione sui
voti religiosi e un capitolo a sè sugli angeli. Seguirono alcune edizioni, poco congruenti, cioè sproporzionate nella trattazione dei capitoli e degli argomenti, finchè nel 1559 il Riformatore Giovanni Calvino decise di rimaneggiare l'intero lavoro: Il materiale  è ora distribuito in quattro "libri", disposti come segue:
1) La conoscenza di Dio come creatore;
2) La conoscenza di Dio come redentore;
3) Il modo di partecipare alla grazia di Gesù Cristo;
4) Gli strumenti esterni o gli aiuti che Dio utilizza
 per condurci a Gesù Cristo.
 L' "Istituzione" si attestò d'allora (1559)  in poi saldamente
come l'opera teologica più influente della Riforma protestante, superando in importanza i lavori di Lutero e Zwingli.
Motivi di successo Calvinista e di insuccesso Luterano nei secoli a venire.
Il successo della "Istituzione" del 1559 è dovuto alla sua eccellente organizzazione interna, laddove Filippo Melantone,
un successore di Lutero produsse il modello definitivo per le opere luterane di teologia sistematica nel 1521, con la pubblicazione del suo "Loci Communes". Nella sua prima edizione quest'opera trattava in modo semplice e divulgativo
gli argomenti rilevanti per la Riforma luterana. Tuttavia, gradualmente, le considerazioni polemiche e pedagogiche obbligarono Melantone ad ampliare considerevolmente la sua opera. Egli affrontò questa sfida in modo inadeguato, aggiungendo del nuovo materiale, senza tener conto dell'impressione di mancanza di una struttura unitaria, che ne derivava: divenne evidente che questo modo di affrontare la materia era male impostato, incapace di raggiungere il livello di analisi sistematica , richiesto dai dibattiti teologici della fine del XVI e del XVII secolo.
Calvino, invece, lasciò ai posteri una struttura profondamente sistematica e organizzata, che si dimostrò pienamente adatta, non solo ai bisogni della sua generazione, ma anche a quelli dei secoli a venire. Il Luteranesimo non si è mai veramente ripreso dalla falsa partenza datagli da Melantone; il dominio intellettuale nel
protestantesimo da parte dei teologi della tradizione riformata è dovuto sia alla sostanza, sia alla struttura della edizione definitiva della "Istituzione" di Calvino del 1559.
L' "Istituzione" di Calvino fu ampiamente letta e apprezzata nell'Europa occidentale, fino al punto da essere  spesso citata
ampiamente in altri lavori. Il trattato anonimo italiano "Il
beneficio di Cristo" (1541) - che rapidamente divenne un "best - seller " religioso, prima di essere distrutto dall'Inquisizione - attinge molto all'edizione del 1539 della
"Istituzione della religione cristiana" di Calvino.  
Oggi "Il beneficio di Cristo" è stato ristampato (Claudiana 1975).
 L'opera di Calvino era familiare a molti teologi protestanti di prima linea nei Paesi Bassi verso la fine del 1560. Il libro si affermò rapidamente come una chiara ed elegante introduzione, completa e indipendente, alle idee della seconda ondata della Riforma. Là dove il Calvinismo
mise radici a livello istituzionale, è stato spesso preceduto, a livello intellettuale dall' "Istituzione".
iL successo dell' "istituzione" di Calvino del 1559 diede origine a un prodotto derivato: il "sommario" o "compendio".
Fin dal XVI secolo circolarono numerose edizioni ridotte di quest'opera, che riscossero un notevole successo commerciale. Thomas Vautrollier, il profugo ugonotto (= calvinista francese) che divenne uno  degli editori  religiosi
più importanti di Londra, pubblicò  due "Guide allo studio" della "Istituzione".  Guillaume Delaune (un altro profugo ugonotto che anglicizzò il suo nome in William Lawne) lanciò
sette anni dopo un Sommario dell' "Istituzione" di sole 370 pagine : oltre a riassumere Calvino, l'opera forniva schemi o diagrammi  per permettere al lettore in difficoltà di seguire la complessa struttura dell'opera. Calvino divenne sempre più accessibile e comprensibile a una cerchia ancora più ampia di lettori.
« Ultima modifica: 31.03.2010 alle ore 17:31:56 by Michele_48 » Loggato
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