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Disputa tra Arminiani e Gomaristi in Olanda (letto 5309 volte) |
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fra Sandro Savonarola
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Quale è il contenuto della disputa tra Arminiani e Gomaristi in Olanda nel Seicento ?
fra Sandro Savonarola
Se su google digitate
arminiani e gomaristi
trovate le prime utili informazioni.
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| « Ultima modifica: 28.12.2009 alle ore 16:41:00 by Sandro » |
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fra Sandro Savonarola
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Premessa:la predestinazione, secondo Calvino è "il decreto eterno di Dio, per mezzo del quale ha stabilito quel che voleva fare di ogni uomo. Infatti non li crea tutti nella medesima condizione, ma ordina gli uni a vita eterna, gli altri all'eterna condanna". La predestinazione era dunque doppia: comprendeva una elezione e una reiezione. Calvino tuttavia non sviluppò una teoria della reiezione, nè fondò la certezza dell'elezione. La discussione se il "decreto eterno" comprendesse un numero certo e definito di eletti, o fosse precedente o seguente alla caduta, non fu affrontata e approfondita da Calvino, ma dai suoi successori.(fine della premessa).
Il teologo riformato olandese Giacomo Arminio (1560--1609) ripudiò il carattere normativo di tale dottrina e sostenne, viceversa, che Dio, pur offrendo a tutti gli uomini i benefici del sacrificio espiatorio di Cristo, predestinerebbe alla salvezza solo
quanti, in virtù di una libera decisione della loro volontà, avessero creduto e perseverato fino alla fine nella fede. Egli lasciava dunque aperta la possibilità di una accettazione umana della grazia.
Agli Inizi del Seicento sorse una vivacissima controversia fra i Calvinisti capeggiati dal professore di teologia
Francesco Gomar(1563-1641) e quindi detti gomaristi e i seguaci di Arminio, chiamati arminiani.
I gomaristi sostenevano che la predestinazione è precedente alla caduta, teologia intransigente legata alla dottrina del calvinismo politico; gli arminiani avevano una teologia tollerante, vicina alle correnti umanistiche di Erasmo da Rotterdam.
Nel 1610 gli arminiani rivolsero agli Stati d'Olanda una "Rimostranza", a cui i gomaristi replicarono l'anno successivo con
una "Contro-rimostranza". Le tensioni divamparano col rischio della guerra-civile. Gli Stati Generali decisero la convocazione di
un sinodo nazionale, che si aprì nel 1618 a Dordrecht. Oltre ai membri Olandesi, erano presenti delegati stranieri, tra cui il teologo Giovanni Diodati (1576-1649) il cui nome è legato a una classica traduzione della Bibbia in Italiano.
Il sinodo si concluse con la condanna della dottrina arminiana, poichè la maggioranza dei partecipanti al sinodo erano calvinisti.
Il Calvinismo stretto prevalse sulle correnti umanistiche ed ottenne il riconoscimento di tutte le chiese riformate.
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| « Ultima modifica: 28.12.2009 alle ore 18:09:55 by Sandro » |
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fra Sandro Savonarola
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A conclusione del Sinodo, i capi della "Rimostramza arminiana" furono
a)esiliati
B) condannati al carcere a vita (Ugo Grozio) , ma riuscì ad evadere
c) giustiziato: lo Statista Johan van Oldenbarnevelt,
ma la persecuzione fu di breve durata: dopo la morte di Maurizio
d'Orange (1625) che parteggiò per i gomaristi, i Pastori arminiani
potettero rientrare in patria e ristabilire le loro comunità. Ciò fu possibile perchè la Repubblica delle Province Unite di Olanda rinunciò, primo Stato al mondo, all'unità confessionale, ed espresse un'autentica libertà religiosa, garantita da una chiesa riformata in grado di confrontarsi liberamente, con tutte le forme di dissidenza, senza rinunziare alla propria identità, al punto che nel 1634 fu
possibile fondare un Seminario Teologico Arminiano ad Amsterdam, i cui Professori contribuirono al progresso degli studi esegetici e storici e furono gli araldi della teologia critica
dell'illuminismo.
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| « Ultima modifica: 28.12.2009 alle ore 18:48:24 by Sandro » |
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