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L'amore di Dio (letto 501 volte) |
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Neve Shalom Wahat al-Salam
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«Tutto ciò che accresce l’energia vitale in noi è come il pane per il quale il Cristo ringrazia i giusti; tutti i colpi, le ferite e le mutilazioni sono come una pietra lanciata su di noi dalla mano stessa di Cristo. Pane e pietra vengono dal Cristo e, penetrando all’interno del nostro essere, fanno entrare in noi il Cristo. Pane e pietra sono amore. Dobbiamo mangiare il pane e offrirci alla pietra in modo che penetri nella nostra carne più profondamente possibile. Se avessimo un’armatura capace di proteggere la nostra anima contro le pietre lanciate dal Cristo, dovremmo toglierla e gettarla.» «L’amore del prossimo è l’amore che scende da Dio verso l’uomo. E’ anteriore a quello che sale dall’uomo verso Dio. Dio ha voglia di scendere verso gli sventurati. Dal momento in cui un’anima è disposta, sia essa la più miserabile, la più difforme, l’ultima, Dio si precipita in essa per potere, attraverso di lei, ascoltare gli sventurati. Solo col tempo essa prende coscienza di questa presenza. Ma non troverebbe un nome per chiamarla. Ovunque gli sventurati sono amati per se stessi, Dio è presente.» Simone Adolphine Weil, L’amore di Dio, SanPaolo buc
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Dominus noster Iesus Christus, Deus unigenitus, primogenitus totius creationis.
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