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(Moderatore: Asaf)
   Ultimo libro letto?
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   Autore  Topic: Ultimo libro letto?  (letto 11730 volte)
Wiinoge
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Cogito ergo Rum

   
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Ultimo libro letto?
« Data del Post: 03.10.2006 alle ore 16:36:46 »
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Cosa consigliate in base alle vostre ultime letture?
 
Qui gli ultimi due libri che ho letto Sorriso
 
A prova di Killer - Lee Child
 

 
Esistono ancora gli eroi veri, quelli che non cercano gloria e non sventolano bandiere, capaci di menare le mani, ma anche di insospettabili gesti di tenerezza? Jack Reacher, ex maggiore della polizia militare, già protagonista degli altri romanzi d'azione di Lee Child, è un "vero duro, un ex militare abituato a pensare e ad agire con assoluta rapidità e determinazione, ma anche dotato di un profondo senso dell'onore e della giustizia".
In questo nuovo libro dello scrittore inglese, Reacher, che vorrebbe starsene alla larga dai guai, viene invece coinvolto dall'ex amante di suo fratello in una missione ad altissimo rischio: organizzare la simulazione di un'attentato al Vicepresidente degli Stati Uniti. Ma è solo una simulazione quella che gli si chiede, o c'è davvero qualcuno che ha intenzione di uccidere il Vicepresidente? Reacher si trova letteralmente in prima linea, a combattere non solo con un avversario invisibile, che sembra sempre un passo davanti a lui, ma anche con la chiusura mentale dei burocrati dei Servizi segreti e i fantasmi del suo passato.
Un emozionante romanzo d'azione, ma anche di sentimenti veri, che farà conoscere ancora una volta il fascino enorme di Jack Reacher.
 
Altro libro spazzolato in 2 giorni. Questa volta sono stato fortunato e ho beccato una mandata di quelle toste ^__^
 
Libro veloce, tecnico, ragionamento e azione mescolati in un mix fantastico che rende tutta la storia una corsa dalla prima all'ultima pagina. Grande personaggio quello creato da Child, Jack Reacher. Intelligente, duro ma comunque non indisponente. Un solitario e uno che ha le idee chiare su moltissime cose ma anche con alcuni punti deboli del suo carattere.
 
Mi metto alla ricerca di altri libri di questo scrittore, dicono che siano tutti davvero belli
 
Consigliato anche questo Sorriso
 
e questo
 
Le pietre della Luna - Marco Buticchi
 

 
E' il terzo libro che leggo di questo fantastico autore italiano. Ha un modo di scrivere molto veloce, "Americano" come concezione di avventura e di azione. La suspance non manca mai e le storie sono piene di colpi di scena. I romanzi storici non mi fanno impazzire, ma la parte migliore di questo libro è il valore di Giunio di Luna e la sua storia con la bellissima Vestale. Reso in maniera incredibile sia per l'accuratezza sia per la vita e la sensazione di rivivere il passato. E poi Osvald Breil è un grandissimo piccolo uomo.
 
Consigliato davvero, secondo me si becca un 9 pieno
 
 Sorriso
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"Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato e la vita più degna di essere vissuta"
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #1 Data del Post: 03.10.2006 alle ore 16:51:47 »
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Jonathan Safran Foer
 
Everything is illuminated
l' autore (del 1977) ha studiato filosofia a Princeton.
Fantastico come storia, stile pazzesco, divertente e commovente. Deve essere anche tradotto in italiano
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Per amor di Sion io non tacerò, per amor di Gerusalemme io non mi darò posa, finché la sua giustizia non spunti come l’aurora, la sua salvezza come una fiaccola fiammeggiante.
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Cogito ergo Rum

   
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #2 Data del Post: 03.10.2006 alle ore 16:58:41 »
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on 03.10.2006 alle ore 16:51:47, loretta wrote:
Jonathan Safran Foer
 
Everything is illuminated
l' autore (del 1977) ha studiato filosofia a Princeton.
Fantastico come storia, stile pazzesco, divertente e commovente. Deve essere anche tradotto in italiano

 
Peccato non ci sia in italiano. Conosco l'inglese ma non così bene da non perdermi tutti i modo di dire e le sfumature Sorriso
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #3 Data del Post: 03.10.2006 alle ore 17:23:42 »
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asp  trovato in italiano  si chiama:
Ogni cosa è illuminata
 
Ogni cosa è illuminata? Intervista a Jonathan Safran Foer
 
Jonathan Safran Foer dice di non essere mai stato particolarmente interessato alla storia di famiglia e non aver mai dato peso alle sue origini ebree. Poi andò in Ucraina con un vecchio fotografo e si ritrovò a scrivere un libro sprofondato nella cultura ebrea.  
 
"Uno dei maggiori vantaggi della scrittura è che ti da la possibilità di vedere chi sei. Ho scritto di molte cose in cui non sapevo di essere interessato prima di scrivere il libro, come l'essere ebreo, come la storia di famiglia; quindi vedi l'evidenza ed è come se io non fossi quello che pensavo di essere. Penso che spesso ci sbagliamo circa quel che siamo. Una delle cose belle della scrittura è che sei spinto a dare uno sguardo al tuo io indifeso."  
 
Ogni cosa è illuminata (2002 Ugo Guanda editore) è la prima opera di Safran Foer. E' un debutto spettacolare, esilarante, linguisticamente brillante, ambiziosamenete costruito e commovente.  
 
Diviso nettamente in due storie che si intersecano, il libro racconta la storia fittizia del villaggio di Trachimbrod, dove il nonno di Foer è cresciuto e che fu più tardi distrutto dai nazisti. Il tutto è raccontato nello stile del realismo magico. Parallelamente si svolge la versione fittizia del viaggio di Foer in Ucraina durante il college. L'ultima parte è raccontata non da Foer ma da Alex, un personaggio (fittizio) ucraino il cui inglese ingarbugliato apporta gran effetto al racconto.  
 
Il libro prende spunto dalla storia di famiglia dell'autore. I nonni di Foer scamparono dall’Olocausto in Ucraina. Rimane una vecchia fotografia, che secondo la tradizione di famiglia ritrae suo nonno e la donna che l'ha salvato dai nazisti. Foer, all'età di 22 anni si recò in Ucraina con la fotografia. Egli dice che non vi è similitudine alcuna tra il proprio viaggio in Ucraina e la storia descritta nel libro, tranne che lo spunto iniziale. Ma allora che cosa lo ha spinto a scrivere questa particolare storia?  
 
"Avrei potuto scrivere qualsiasi tipo di storia, la storia in se stessa non è così importante come il modo di raccontarla. Ho scritto questo perché aveva a che fare con quello che succedeva nella mia vita; avevo 22 anni, alle soglie della maturità e indipendenza. Pensavo molto a chi stavo per diventare, il che sempre, immagino, richiede la domanda: 'Da dove sono venuto?'"  
 
Il modo in cui Foer ha scelto di raccontare la storia è inusitato e complesso. Il libro è attentamente costruito e di proposito confonde il lettore dall'inizio. Sono rimasta sorpresa di scoprire che quando gli ho domandato qualcosa di più a proposito del contrasto tra contenuto e forma, Safran Foer ha insistito sull'importanza del modo in cui raccontare una storia e sulla scrittura come processo istintivo: "Ho scritto nel modo più semplice che potevo. Il modo in cui il libro è scritto serve a facilitare il racconto. Una delle cose importanti per me nello scrivere è il creare esperienze di vita il più complete possibile. Allo scopo di creare una esperienza completa, volevo voci differenti, voci dal passato, voci dal presente, qualcosa di carino e qualcosa di orribile".  
 
Nonostante questa apparente ricerca dell'equilibrio, dice di non aver avuto alcuna struttura particolare in mente: "Io non so, in verità, cosa andrò a fare quando inizio. Seguo solo quello che mi pare adatto, cerco di scrivere cosa pare adatto. E' un processo alquanto intuitivo in realtà."  
 
E' difficile riconciliare questa insistenza sulla semplicità e intuizione con la risposta iniziale e con l'uso combinato di realismo magico ed inglese distorto. Perchè scegliere il realismo magico? Lo scrittore Tim Parks descrisse i realisti magici come socialisti delusi che si muovono all’interno di "un mondo dove si celebra il potere della creatività e dell' immaginazione della gente ... e dove la tua trama funziona meglio perchè non obbedisci più alle regole del realismo ed il realismo stesso è presentato come una specie di mostro che impedisce al mondo di essere quel che dovrebbe essere". Ho presentato la citazione a Foer: pensa che Parks abbia ragione? "Non saprei; penso che forse per la maggior parte degli scrittori l'idea di scrivere sia nata proprio così. Io personalmente non ho coscienza di nulla di simile quando scrivo; il processo di scrittura è proprio intuitivo. E' stupefacente di quande cose non sono stato cosciente e quandoriguardi indietro ti poni delle domande. In tutta onestà, perseguivo quello che ritenevo giusto fare.”  
continua.................
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #4 Data del Post: 03.10.2006 alle ore 17:25:20 »
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Il linguaggio è un'altra delle invenzioni ispirate del libro. Safran Foer lo usa con superba maestria creativa in modo da mettere in discussione le certezze e ciò che sappiamo essere accaduto nel passato. Le differenze linguistiche mettono in guardia il lettore sulle possibilità che - come Alex - fraintenda. Cosa possiamo dire quindi del linguaggio ed in special modo della voce narrante: perché Safran Foer ha scelto di scrivere in questo modo? quale è stato lo spunto che ha portato alla creazione di una voce narrante come quella di Alex? "Quando iniziai a scrivere fu solo per mero divertimento, scrivere a quel modo mi faceva ridere. Poi, mentre scrivevo capii il modo di esprimersi di Alex, lui non è, in realtà, bravo a comunicare, non così bravo come vorrebbe essere, ma ci prova: è proprio questo il motivo per cui scrivo. La maggior parte delle persone vuole comunicare ma fa fatica a trovare le parole."  
 
Nonostante le osservazioni di Foer sul desiderio di comunicare, parlare con lui è un po' come leggere l'inglese distorto di Alex per la prima volta: disorientante. E' come se volesse far indovinare. L'autore ha detto riguardo il titolo, Ogni cosa è illuminata, che ha a che fare con un mistero rivelato, o no. Safran Foer ha impiegato due anni a redigere il libro e, quando gli si chiede di spiegarne i diversi elementi, dice che la gente fa "l'errore di pensare che i libri debbano significare qualcosa, se si guarda un dipinto, questo può essere solo quello che è, i libri sono per lo più ciò che la gente si aspetta che siano". E' un libro che pone molte domande simultaneamente, e penso che l'autore voglia che sia così.  
 
Dato il tale impressionante debutto, mi aspettavo di parlare con un giovane che ha sempre voluto diventare uno scrittore. Ma Safran Foer insiste nell'affermare che nella scrittura ci è capitato per caso. "Uno scrittore era l'ultima cosa che mi aspettavo di essere. Sentivo fortemente che avrei dovuto fare qualcosa là fuori, che stavo sprecando tempo e cercavo qualcosa che veramente esprimesse le mie potenzialità. Quando iniziai a scrivere diminuì questa impressione che avrei dovuto fare qualcos’ltro, qualcosa di più importante. E' un po' come chi ama viaggiare, ama visitare città straniere. Costui non vi dirà mai che ama gli aeroplani sebbene passa molto del suo tempo in essi. Così mi sento rispetto la scrittura: è il mio aeroplano, non la mia destinazione."  
 
Dice di essere enormemente colpito dalla popolarità del suo libro, ma il suo curriculum vitae suggerisce un giovane ben determinato, destinato al successo. Proviene da una famiglia di vincenti, i suoi fratelli sono entrambi giornalisti politici di successo. Mentre studiava filosofia a Princeton, frequentava le lezioni di scrittura creativa perché lo trovava "divertente" e vinse molti premi per i suoi sforzi. La sua relatrice fu Joyces Carol Oates. Sempre durante il college, ha redatto un’antologia ispirata ai lavori di Joseph Cornell intitolata A convergence of birds. Intraprese un viaggio in Ucraina tra il secondo e terzo anno, con l'intenzione di scrivere un libro sulle sue esperienze, sebbene uno totalmente diverso.  
 
Circa le sue origini familiari dice che scrivere il libro gli ha fatto guardare alla sua identità ebrea in modo diverso e gli ha fatto riconoscere che, sebbene non osservante, esiste una connessione. E' politicamente attivo "non attraverso i miei scritti ma nella vita, mi sento coinvolto". Cosa pensa delle azioni del governo israeliano? Sente il bisogno di esaminarle? " Sì, mi sento personalmente responsabile quando fanno qualcosa di male e mi sento allo stesso modo quando qualcosa di male accade ad Israele. Non sono la persona più informata su questo, ci sono molti non-ebrei molto più informati di me, ma esiste una connessione proprio per quello che io sono. E' una relazione difficile della mia vita. Piaccia o no, ogni ebreo è associato a questa terribile situazione, e penso nessuno, nemmeno Sharon, sia fiero di cosa sta succedendo.” Sembra una risposta sorprendentemente neutrale ed esitante. Veramente non pensa il governo abbia alcuna responsabilità diretta su questa "terribile situazione"? E' forse difficile per lui criticare qualcosa fatto da Israele? "Per nulla". .......................
 
ecc. ecc.
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #5 Data del Post: 08.09.2007 alle ore 14:08:42 »
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In queste due settimane ho letto tre libri :
 
- "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach ... non mi è piaciuto per niente, si percepiscono continui richiami alla reincarnazione e al fatto che Dio non esiste. Altro che libertà e voglia di volare!  Arrabbiato
 
- "L'amico ritrovato" di Fred Uhlmann ... l'ultima frase è veramente tutto, mi è piaciuto un sacco.  Piange
 
- "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen ... Questo romanzo è ufficialmente diventato a pieno titolo il mio libro preferito, è veramente meraviglioso, amo tantissimo Lizzy, Jane e Darcy! Per non parlare poi del sig. Bennet che è simpaticissimo! Bello, bello, bello!  Bacio
 
Adesso sto leggendo "Se questo è un uomo" di Primo Levi.  Vago
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #6 Data del Post: 08.09.2007 alle ore 17:53:37 »
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"Sorridenteer Gesandte des Lichts" (il mandato dalla luce) di Frank Peretti
 
bellissimo!!!
 
adesso sto leggendo Africa Trek, il libro di quella coppia francese che ha attraversato l'Africa a piedi. Da città del capo al monte delle beatitudine. Solo con uno zainetto di 8 kg in spalla e senza sponsor. Davvero un bel libro!
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #7 Data del Post: 10.09.2007 alle ore 11:19:56 »
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L'ultimo libro cristiano che ho letto è "Spezzare l'intimidazione" di John Bevere, EUN editrice. Molto bello, ne farò una piccola scheda al più presto.
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #8 Data del Post: 10.09.2007 alle ore 15:06:14 »
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on 08.09.2007 alle ore 14:08:42, Athena wrote:
In queste due settimane ho letto tre libri :
- "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach ... non mi è piaciuto per niente, si percepiscono continui richiami alla reincarnazione e al fatto che Dio non esiste. Altro che libertà e voglia di volare!  Arrabbiato
- "L'amico ritrovato" di Fred Uhlmann ... l'ultima frase è veramente tutto, mi è piaciuto un sacco.  Piange
- "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen ... Questo romanzo è ufficialmente diventato a pieno titolo il mio libro preferito, è veramente meraviglioso, amo tantissimo Lizzy, Jane e Darcy! Per non parlare poi del sig. Bennet che è simpaticissimo! Bello, bello, bello!  Bacio
 
Adesso sto leggendo "Se questo è un uomo" di Primo Levi.  Vago

 
Ho visto "L'amico ritrovato" in versione film, non hai idea di quanto ho pianto. E di "Orgoglio e Pregiudizio"... so praticamente a memoria tutte le battute, tanto che l'ho letto anche in versione inglese.
In questo periodo sto leggendo "Fuori da un evidente destino" di Giorgio Faletti.
In genere alterno libri gialli con libri di altro genere (saggistica per esempio), questo è il momento dei gialli!
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #9 Data del Post: 10.09.2007 alle ore 19:25:37 »
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on 08.09.2007 alle ore 14:08:42, Athena wrote:

Adesso sto leggendo "Se questo è un uomo" di Primo Levi.  Vago

 
Dopo leggi anche "la tregua", che racconta il ritorno a casa  Levi dalla Polonia a Torino. Da questo romanzo qualche anno fa venne tratto un bel film con John Turturro nella parte di Primo Levi. Lo scorso anno invece è stato realizzato un ma-gni-fi-co film-documentario di Davide Ferrario dal titolo "La strada di Levi". Se poi vuoi fare le cose proprio per bene devi leggere anche "i sommersi e i salvati", che racconta minuziosamente la vita nel lager in tutte le sue sfaccettature.  
« Ultima modifica: 10.09.2007 alle ore 19:26:33 by Giamba » Loggato

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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #10 Data del Post: 11.09.2007 alle ore 09:39:14 »
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Ultimi libri letti
 
La saga degli "ORCHI" di Stan Nicholls e LA SPADA DI SHANNARA" di Terry Brooks  Imbarazzato
 
...ho smesso da un po' di leggere la c.d. "alta letteratura" perchè non mi dava più piacere....
 
newAP    Ciao
« Ultima modifica: 11.09.2007 alle ore 10:05:26 by newAP » Loggato
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #11 Data del Post: 11.09.2007 alle ore 11:21:56 »
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Fatherland, di Robert Harris. Un capolavoro! Vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Fatherland ma non leggetevi assolutamente la trama se avete intenzione di leggere il libro Occhiolino
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #12 Data del Post: 12.09.2007 alle ore 11:37:01 »
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on 11.09.2007 alle ore 09:39:14, newAP wrote:
Ultimi libri letti
 
La saga degli "ORCHI" di Stan Nicholls e LA SPADA DI SHANNARA" di Terry Brooks  Imbarazzato
 
...ho smesso da un po' di leggere la c.d. "alta letteratura" perchè non mi dava più piacere....
 
newAP    Ciao

 
Il tuo riferimento fantasy è un ottimo spunto per annunciare al mondo che sto per cominciare a leggere per la seconda volta il Signore degli anelli  Risata
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #13 Data del Post: 12.09.2007 alle ore 11:48:07 »
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Io ho iniziato a leggere "Shantaram" di Gregory David Roberts.  
E' l'unico libro che ho letto finora che riesce a spiegare in termini comprensibili a noi occidentali cosa vuol dir arrivare a Bombay per la prima volta, e lo consiglio a chiunque voglia visitare l'India.
E' una storia autobiografica non lontana da un libro di avventura, ed oltre 1000 pagine, quindi meglio pensarci ben prima della data di partenza!! Sorridente Sorridente
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Re: Ultimo libro letto?
« Rispondi #14 Data del Post: 14.09.2007 alle ore 12:07:37 »
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on 10.09.2007 alle ore 11:19:56, Giamba wrote:
L'ultimo libro cristiano che ho letto è "Spezzare l'intimidazione" di John Bevere, EUN editrice. Molto bello, ne farò una piccola scheda al più presto.

 
Ora sto leggendo "Il primato di Pietro - dal De Ecclesia " di Jan Hus. E' davvero illuminante. Il solo pensiero che che molto prima che arrivasse Luther, degli uomini di Dio grazie alla Scrittura hanno riscoperto un'importante verità mi rende euforica: la chiesa è fondata su Cristo, Cristo è la pietra su cui è fondata la chiesa e Pietro con la sua confessione di fede (Tu sei il Cristo,...) testimonia che la fede in Cristo è il vero fondamento. Il libro è edito dalla Claudiana, 108 pagine (da leggere meno di 100), 6.40 euro.  
 
X chi ama il fantasy consiglio tutto il ciclo di Avalon di Marion Zimmer Bradley. Ora è uscito il sesto voluem della saga: L'alba di Avalon che devo ancora comprare. Ho comprato i 4/5 della saga su IBS (1 su ebay) dove comprerò anche il sesto. Ve li consiglio sorpattutto se vi affascina la mitologia celtico/gallese.
« Ultima modifica: 14.09.2007 alle ore 12:29:32 by Maria_Laura_79 » Loggato

Ex MaryLou79...
«miserere mei Deus secundum (magnam) misericordiam tuam (et) secundum multitudinem miserationum tuarum dele iniquitatem meam
amplius lava me ab iniquitate mea et a peccato meo munda me» Psalm.50(51):3-4 VULGATA
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