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   Scuola e laicità: una relazione incompiuta
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   Autore  Topic: Scuola e laicità: una relazione incompiuta  (letto 246 volte)
marco
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Scuola e laicità: una relazione incompiuta
« Data del Post: 29.10.2018 alle ore 12:00:22 »
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(riceviamo e condividiamo)
 
La laicità nella scuola italiana è un tema sempre attuale, considerate le peculiarità storiche, normative e culturali del sistema italiano. Sono all’ordine del giorno preghiere, precetti pasquali, messe d’inizio anno in orario scolastico. E poi c’è l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), insegnamento di una confessione, svolto da insegnanti scelti dal vescovo cattolico e pagato coi soldi di tutti i contribuenti. Talvolta, il tema diventa attualissimo quando i confini e le distinzioni proprie della laicità vengono prevaricate. Come sta accadendo in questi giorni a Caltanissetta dove la locale diocesi cattolica ha organizzato una serie di incontri tra il vescovo e gli studenti delle scuole superiori della provincia in orario scolastico sui temi discussi al Sinodo sui giovani che si sta tenendo in Vaticano. In un regime di laicità minima, un vescovo potrebbe incontrare chi vuole, anche gli studenti: ma dovrebbe farlo fuori dall’orario scolastico e fuori dalle attività scolastiche, come qualunque altra figura religiosa interessata ad iniziative simili. Non così avviene in una situazione come quella italiana dove i confini tra giurisdizione ecclesiastica ed autonomia scolastica sono porosi e spesso scavalcati. Il programma della diocesi trova l’acquiescenza dei dirigenti scolastici che, evidentemente, scontano un tasso carente di laicità e non capiscono la necessità di salvaguardare il confine della laicità della scuola statale.
 
Tutto ciò ha fatto da sfondo al convegno su “Scuola e laicità” tenuto Il 24 ottobre presso l’aula magna del Liceo Classico Linguistico e Coreutico Ruggero Settimo di Caltanissetta. Il convegno che è stato organizzato dalla Chiesa Cristiana Evangelica “Sola grazia” di Caltanissetta, con la partecipazione del Comune di Caltanissetta, dell’Ufficio Scolastico Provinciale (VI Ambito territoriale Caltanissetta ed Enna) dell’Alleanza Evangelica Italiana e della casa editrice nissena Alfa & Omega.
 
Alla presenza di un centinaio di persone tra studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e cittadini nisseni e di altre città della Sicilia, dopo il saluto della vicepreside del Liceo ospitante, prof. Nadia Rizzo e dell’assessore alla scuola Pasquale Tornatore, il pastore Nazzareno Ulfo ha introdotto e presieduto i lavori. I relatori intervenuti sono stati l’avv. Ivan Caradonna che ha illustrato in un breve ex cursus la storia dell’insegnamento della religione nella scuola italiana dall’unità fino ai nostri giorni. Quindi, il dirigente dell’Ambito territoriale Caltanissetta-Enna, dott. Luca Girardi, ha affrontato la questione della laicità nella scuola esaminando e spiegando alcune sentenze del Consiglio di Stato e della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e mostrando quanto controversa e, per certi aspetti, contraddittoria sia l’applicazione dei principi di laicità implicitamente espressi nella Costituzione e garantiti dalla legislazione italiana. Ha fatto seguito l’intervento di Barbara Condorelli, responsabile regionale per l’insegnamento della religione cattolica, che ha affermato che l’attuale generazione di studenti è stata definita come “la prima generazione incredula” e che, sebbene l’insegnamento della religione cattolica non costituisca insegnamento catechetico per gli studenti che se ne avvalgono, sia estremamente importante per dare una corretta interpretazione storica e orizzonti di senso alle giovani generazioni.  Leonardo De Chirico, vice presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana ha esordito dicendo che la laicità è figlia del pluralismo religioso ed ha affermato che in una Italia che, diversamente da altre nazioni europee, non ha avuto né una Riforma né una rivoluzione, la laicità tanto nella sua formulazione teorica quanto nella sua attuazione pratica rimane ancora acerba e immatura e che una scuola che finanzia una confessione religiosa (la cattolica) per svolgere il compito di orientare spiritualmente i nuovi cittadini non è autenticamente laica.
 
Dopo un ulteriore giro di interventi e le risposte alle domande poste da alcuni degli intervenuti, il convegno si è concluso con un breve intervento di Ulfo che, citando un sociologo contemporaneo, ha affermato che in qualunque regime di monopolio la qualità dell’offerta tende a scadere. È quindi necessario  che, per una laicità compiuta, anche nella scuola si odano una pluralità di voci educanti al pensiero critico in uno spirito di confronto franco e pacifico. L’assetto della laicità italiana è ancora lacunoso e bisognoso di riforma culturale prima che ordinamentale. Per favorire questo obbiettivo saranno pubblicati gli atti del convegno in modo che costituiscano materiale per l’avanzamento della riflessione.
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madstar
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Re: Scuola e laicità: una relazione incompiuta
« Rispondi #1 Data del Post: 29.10.2018 alle ore 15:32:58 »
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Argomento davvero interessante. Purtroppo in questo periodo ho poco tempo a disposizione. Tuttavia voglio fate tre osservazioni.
 
L'Italia ha avuto la sua riforma circa 250 anni prima di quella luterana in Germania. Pietro Valdo 1140-1206, Lutero 1483-1546.  E con tentativo di sterminio che non c'è stato in Germania.
 
E' vero che non abbiamo avuto una rivoluzione come quella francese od americana, tuttavia l'Italia è partita dal Piemonte ed è stata fatta con guerre, annessioni e battaglie garibaldine. In oltre abbiamo avuto una guerra civile a cui a partecipato tutta l'Italia settantacinque anni fa.
 
Quanto alla laicità dello stato che giustamente rivendichiamo, voglio far notare che da che esiste l'essere umano i diritti e le libertà sono state conquistate con fatica, sangue, morti e tragedie varie. Nella stessa maniera queste libertà conquistate debbono essere mantenute con la lotta e l'unità. Cose che noi evangelici ne abbiamo ne facciamo. Per nostra colpa al 200%.
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Re: Scuola e laicità: una relazione incompiuta
« Rispondi #2 Data del Post: 30.10.2018 alle ore 13:34:21 »
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Le leggi sulla laicità ci sono, Facciamole rispettare. Da me (provincia di TO) l'alternativa IRC è garantita in tutte le scuole ed è inimmaginabile che ci siano delle Messe a scuola.
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