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   Autore  Topic: Le Pastoresse  (letto 3855 volte)
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #45 Data del Post: 02.08.2015 alle ore 21:34:05 »


on 02.08.2015 alle ore 18:07:21, New wrote:

Caro Andreiu, so che sei un uomo di Dio e che sei sincero e ho adesso voluto approfondire le ricerche per rispondere meglio alla tua interessante obiezione.
Leggiamo Romani 16:3
 
Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù, - Romani 16:3
 
In greco collaboratore è sunergos = compagno d’opera, compagno di lavoro, collega (ovviamente nel ministero). Pensiamo compagni di ministero di Paolo! Colleghi di Paolo!
 
E poi c'è scritto:
 
Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che è la primizia dell'Asia per Cristo. - Romani 16:5
 
Quindi Prisca (Priscilla) insegnava nella Chiesa.
Caro Andreiu questa è una prova inconfutabile che Prisca era nella Chiesa e che quindi non è proibito alle donne di insegnare nelle Chiese.
 
Caro Andreiu ripeto che non ho trovato nessun passo biblico che vieti alle donne il ministero pastorale e che nessuno è stato in grado di farmene vedere uno.

 
Caro New ti ringrazio per il tuo appellativo "uomo di Dio", nonostante le divergenze è bello avere rispetto ed amore reciproco.
 
Per quanto concerne la tua aggiunta presa dal greco purtroppo non dimostri nulla, in quanto Priscilla ed Aquila erano collaboratori di Paolo in campo evangelistico ed è ovvio che una donna cristiana può e deve a tempo e fuor di tempo predicare il Vangelo alle anime perdute. Ma questo non significa che possa insegnare ai credenti a livello pubblico in una chiesa locale questo è proibito secondo 1 Ti. 2:11-15 e ricordo che in quell'epistola si parla propriamente della conduzione di una chiesa locale.
 
Per quanto riguarda il secondo passo viene detto solo che la chiesa si radunava in casa loro come avveniva solitamente a quel tempo dove una famiglia apriva le porte di casa sua per ospitare la chiesa.
 
Non c'è scritto che Priscilla svolgeva un compito di insegnamento.
 
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #46 Data del Post: 02.08.2015 alle ore 23:31:55 »

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on 01.08.2015 alle ore 09:47:27, ester2 wrote:
La confusione invece la stai facendo eccome!
C'è differenza tra dire che la donna può fare il pastore, cosa vietata nella Bibbia, e dire che la donna può esercitare i doni spirituali che Dio le ha dato o pregare e profetizzare o evangelizzare, lo vuoi capire? È così difficile il concetto?
Qui si sta parlando del governo della chiesa che Dio ha dato agli uomini nel senso di maschi, alla donna è vietato insegnare, parola dell'apostolo Paolo, ma a te non te ne importa un piffero.
...  
Non significa nulla che la comunità si è espansa come dici tu, la crescita numerica non è garanzia di benedizione e approvazione da parte di Dio.
Dio non contraddice la Sua Parola, queste donne che si ergono a guidare un'adunanza sono delle ribelli perchè si gettano dietro alle spalle ciò che Dio ha chiaramente detto nella Sua Parola!
Ho finito, non replicherò oltre perchè con te è tempo perso, abbi almeno il buon senso di non adulterare le Sacre Scritture!

Condivido pienamente i contenuti del post di ester2. Non avrei potuto dirlo meglio!
La crescita numerica non è affatto garanzia di benedizione e approvazione anzi, specialmente in questi ultimi tempi, è tutt'altro! Se così fosse la chiesa cattolica apostolica romana sarebbe senza ombra di dubbio la più benedetta e approvata.
Invece, quasi sempre, la veloce e massiccia espansione di una comunità è indice di un insegnamento che sottomette le verità scritturali, spesso scomode per il mondo, ad usi, costumi e dottine più permissive e facilmente condivisibili da "quelli di fuori".
 
Ma il Signore Gesù Cristo dice:
Matteo 7:13
Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entran per essa.


on 02.08.2015 alle ore 18:07:21, New wrote:
... ripeto che non ho trovato nessun passo biblico che vieti alle donne il ministero pastorale e che nessuno è stato in grado di farmene vedere uno.

Passi biblici te ne sono stai mostrati diversi ma ovviamente non c'è peggior cieco di colui che non vuole vedere.

on 01.08.2015 alle ore 17:51:11, New wrote:
Il discorso è al maschile perché questo è lo stile letterario e anche oggi nel parlare quotidiano ci si esprime al maschile, ma è ovvio che non sono escluse le donne, per esempio si dice i malati, i bisognosi e non le malate, le bisognose.  

1Timoteo 3:1-13  
 1 Certa è questa parola: Se uno aspira all'ufficio di vescovo, desidera un'opera buona. 2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, costumato, ospitale, atto ad insegnare, 3 non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non amante del danaro 4 che governi bene la propria famiglia e tenga i figliuoli in sottomissione e in tutta riverenza 5 (che se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?), 6 che non sia novizio, affinché, divenuto gonfio d'orgoglio, non cada nella condanna del diavolo.

 
Tito 1:5-9  
5 Per questa ragione t'ho lasciato in Creta: perché tu dia ordine alle cose che rimangono a fare, e costituisca degli anziani per ogni città, come t'ho ordinato; 6 quando si trovi chi sia irreprensibile, marito d'una sola moglie, avente figliuoli fedeli, che non sieno accusati di dissolutezza né insubordinati. 7 Poiché il vescovo bisogna che sia irreprensibile, come economo di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non manesco, non cupido di disonesto guadagno, 8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante, 9 attaccato alla fedel Parola quale gli è stata insegnata, onde sia capace d'esortare nella sana dottrina e di convincere i contradittori.

 
Mi sembra che in queste citazioni lo stile letterario non c'entri proprio nulla.
Il riferimento al requisito "marito di una sola moglie" lascia poco spazio alle interpretazioni stilistiche! Paolo avrebbe potuto prescrivere: "... il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie o moglie di un solo marito ..."

 
Vorrei portare all'attenzione queste citazioni che ritengo estremamente importanti:
 
1 Corinzi 11:1-3
1 Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo. 2 Or io vi lodo perché vi ricordate di me in ogni cosa, e ritenete i miei insegnamenti quali ve li ho trasmessi. 3 Ma io voglio che sappiate che il capo d'ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Dio.

 
In questi versi Paolo sottolinea l'esistenza di una gerarchia indiscutibile dal quale si evince che il capo di ogni uomo credente (quindi anche del Pastore) è Gesù Cristo e che il capo della donna credente (quindi anche della Pastoressa) è l'uomo credente. La domanda è: come può la Pastoressa esautorare l'autorità del suo capo, l'uomo credente?  
La risposta è molto semplice: Non può farlo perchè:
 
1 Corinzi 14:34
Come si fa in tutte le chiese de' santi, tacciansi le donne nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare, ma debbono star soggette, come dice anche la legge.

 
1 Timoteo 2:11-15
11 La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. 12Poiché non permetto alla donna d'insegnare, né d'usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. 13 Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; 14 e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione 15 nondimeno sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell'amore e nella santificazione con modestia.

 
Il motivo dell'esclusione della donna dal ministerio di Pastore o Conduttore della Chiesa di Cristo (ancorata alle verità scritturali) lo fornisce lo stesso Paolo con il riferimento a Genesi 3:1-6.
 
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #47 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 08:16:04 »


on 02.08.2015 alle ore 21:34:05, andreiu wrote:
Per quanto concerne la tua aggiunta presa dal greco purtroppo non dimostri nulla, in quanto Priscilla ed Aquila erano collaboratori di Paolo in campo evangelistico ed è ovvio che una donna cristiana può e deve a tempo e fuor di tempo predicare il Vangelo alle anime perdute. Ma questo non significa che possa insegnare ai credenti a livello pubblico in una chiesa locale questo è proibito secondo 1 Ti. 2:11-15 e ricordo che in quell'epistola si parla propriamente della conduzione di una chiesa locale.

Però in Atti 18:18-19 è precisato che Aquila e Priscilla furono lasciati ad Efeso dall'Apostolo Paolo: quindi si deduce Aquila e Priscilla avevano avuto un mandato e dirigevano la Chiesa di Efeso (Chiesa nata in casa loro).
 
Andiamo adesso in Romani 16:1-2 dove si parla di Febe diaconessa della Chiesa di Cencrea:
 
Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa di Cencrea, perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi, e le prestiate assistenza in qualunque cosa ella possa aver bisogno di voi; poiché ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me. - Romani 16:1-2
 
"ha prestato assistenza" nel testo originale greco è "prostàsis" che significa "è stata presidente", ossia ha presieduto a molti nella Chiesa, quindi è stata una donna con incarichi di comando.
 
Ricordiamoci che con la nascita dei diaconi la sezione Ellenistica della Chiesa era presieduta 7 diaconi e i loro nomi sono tutti di lingua greca (Atti 6:5) e questi avevano con compiti di assistenza e amministrazione (Atti 6:1-2) ed anche di predicazione evangelistica (Atti 7; 8:5.26).
 
Ma veniamo al passo 1Timoteo 2:11-12: "La donne impari in silenzio…"
In quel tempo molte donne sia pagane che ebree si stavano convertendo al Signore. Sia nei templi pagani che nelle sinagoghe le donne stavano nei matronei separate dagli uomini che stavano avanti e inoltre non potevano parlare. Ora la Chiesa cristiana rivalutava il ruolo della donna e insegnava loro le verità rivelate. Ma le donne essendo messe ancora in fondo rumoreggiavano perché non capivano cosa veniva detto dal pulpito che era molto lontano da loro e anche si alzavano chiedendo spiegazioni. Inoltre le donne greche convertite non avevano paura né si vergognavano di porre domande magari oziose.  
 
Caro Andreiu devo quindi nuovamente dire che nei passi che mi sono stati mostrati non vedo alcun divieto alle donne di esercitare il ministero Pastorale.
« Ultima modifica: 03.08.2015 alle ore 08:47:16 by New » Loggato
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #48 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 09:04:33 »


on 03.08.2015 alle ore 08:16:04, New wrote:

Però in Atti 18:18-19 è precisato che Aquila e Priscilla furono lasciati ad Efeso dall'Apostolo Paolo: quindi si deduce Aquila e Priscilla avevano avuto un mandato e dirigevano la Chiesa di Efeso (Chiesa nata in casa loro).

 
Quando parliamo della parola di Dio non dobbiamo e non possiamo andare per deduzioni perché molto spesso portano fuori strada. Per non andare "oltre a ciò che è scritto" è detto solamente che Aquila e Priscilla rimasero ad Efeso, ma non ci viene parlato dell'incarico né di uno, né dell'altro e nel NT non viene mai detto che Aquila fosse un conduttore della chiesa di Efeso e maggior ragione Priscilla.
 

Quote:
adesso in Romani 16:1-2 dove si parla di Febe diaconessa della Chiesa di Cencrea:
 
Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa di Cencrea, perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi, e le prestiate assistenza in qualunque cosa ella possa aver bisogno di voi; poiché ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me. - Romani 16:1-2
 
"ha prestato assistenza" nel testo originale greco è "prostàsis" che significa "è stata presidente", ossia ha presieduto a molti nella Chiesa, quindi è stata una donna con incarichi di comando.

 
Quando si va alla semantica greca bisogna conoscere in che modo un termine veniva usato. Ti cito una delle fonti più autorevoli ovvero il DENT secondo il quale tale termine ha come significato la funzione di soccorrere i forestieri. Infatti all'origine questo termine designava una donna che proteggeva in senso giuridico a favore dei forestieri e non una funzione direttiva (DENT, PAG.1167-1168)
 

Quote:
veniamo al passo 1Timoteo 2:11-12: "La donne impari in silenzio…"
In quel tempo molte donne sia pagane che ebree si stavano convertendo al Signore. Sia nei templi pagani che nelle sinagoghe le donne stavano nei matronei separate dagli uomini che stavano avanti e inoltre non potevano parlare. Ora la Chiesa cristiana rivalutava il ruolo della donna e insegnava loro le verità rivelate. Ma le donne essendo messe ancora in fondo rumoreggiavano perché non capivano cosa veniva detto dal pulpito che era molto lontano da loro e anche si alzavano chiedendo spiegazioni. Inoltre le donne greche convertite non avevano paura né si vergognavano di porre domande magari oziose.

 
E tutta questa spiegazione dove la trovi nella parola di Dio? La motivazione che Paolo evidenzia è di natura creazionale come Johannan ti ha sottolineato, non c'è nel testo nulla di quello che dici.
 

Quote:
Andreiu devo quindi nuovamente dire che nei passi che mi sono stati mostrati non vedo alcun divieto alle donne di esercitare il ministero Pastorale.

 
Per quanto mi riguarda io termino qui perché ci stiamo ripetendo. Puoi essere convinto del contrario, ma se leggi senza pregiudizi la Parola ti renderai conto che per una sorella in Cristo ci sono tantissime funzioni da svolgere, ma non quella della conduzione.
 
Un abbraccio in Cristo
 
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #49 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 09:23:55 »

Secondo me l'unico lato positivo dell'avere più "denominazioni" (e non una chiesa unica come i cattolici) consiste nel fatto di poter avere delle differenze su questioni che non vedono pieno accordo, ma le differenze possono costituire una valida testimonianza se sono vissute senza spirito di contrapposizione. Che ci siano pure comunità con donne pastore e comunità senza, ma che nessuna si ritenga migliore o neghi la legittimità dell'altra scelta.
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #50 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 12:14:32 »


on 03.08.2015 alle ore 08:16:04, New wrote:

Però in Atti 18:18-19 è precisato che Aquila e Priscilla furono lasciati ad Efeso dall'Apostolo Paolo: quindi si deduce Aquila e Priscilla avevano avuto un mandato e dirigevano la Chiesa di Efeso (Chiesa nata in casa loro).

 
Bisogna notare che tu utilizzi una serie di passi in cui, leggendo senza apriorismi, sembra più semplice dedurre una ministero di coppia, certamente apprezzabile e riconosciuto biblicamente, ma voler da questo inferire una posizione "femminista" mi pare un po' forzato.  
 

on 03.08.2015 alle ore 08:16:04, New wrote:


Ma veniamo al passo 1Timoteo 2:11-12: "La donne impari in silenzio…"
In quel tempo molte donne sia pagane che ebree si stavano convertendo al Signore. Sia nei templi pagani che nelle sinagoghe le donne stavano nei matronei separate dagli uomini che stavano avanti e inoltre non potevano parlare. Ora la Chiesa cristiana rivalutava il ruolo della donna e insegnava loro le verità rivelate. Ma le donne essendo messe ancora in fondo rumoreggiavano perché non capivano cosa veniva detto dal pulpito che era molto lontano da loro e anche si alzavano chiedendo spiegazioni. Inoltre le donne greche convertite non avevano paura né si vergognavano di porre domande magari oziose.  

 
Questa spiegazione, purtroppo, ha l'immenso difetto di voler aggiungere a ciò che sappiamo del mondo biblico una quantità immensa di preassunzioni per voler giustificare una visione; per carità, puoi anche farlo, ma dovresti avere l'onestà di ammettere che hai bisogno di tanti aiuti extrabiblici per far valere la tua opinione.  
 
Esiste un'ulteriore problematica in tutta questa discussione: tu affermi che il divieto di Paolo era solo temporaneo (ma noto che non hai ancora risposto a "quale tempo" avrebbe dovuto riferirsi) e porti l'esempio di Aquila e Priscilla.  
Però, sappiamo che Timoteo era stato messo a capo di varie chiese, tra cui Efeso. Quindi, in pratica dici che Paolo dice a Timoteo di vietare "per un certo tempo" di insegnare alle donne, in una chiesa che era gestita da una donna lasciata lì da Paolo? Mi sembra una spiegazione un pochino complicata.
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #51 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 12:33:39 »


on 03.08.2015 alle ore 12:14:32, Caste wrote:
Quindi, in pratica dici che Paolo dice a Timoteo di vietare "per un certo tempo" di insegnare alle donne, in una chiesa che era gestita da una donna lasciata lì da Paolo? Mi sembra una spiegazione un pochino complicata.

No, non ho detto questo. Il concetto è che quel divieto era allora necessario ed era anche temporaneo, ma temporaneo va inteso nel senso di finché durava una certa situazione di indisciplina.
E' quindi ovvio che se anche oggi in una Chiesa si dovesse verificare un quadro come quello di allora quella norma va sicuramente applicata anche oggi, insomma dipende dalla situazione locale di ogni Chiesa.
« Ultima modifica: 03.08.2015 alle ore 12:54:46 by New » Loggato
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #52 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 13:09:56 »


on 03.08.2015 alle ore 09:23:55, Grande_Puffo wrote:
Che ci siano pure comunità con donne pastore e comunità senza, ma che nessuna si ritenga migliore o neghi la legittimità dell'altra scelta.

A mio avviso soprattutto non bisogna negare la legittimità dell'altra scelta.
Le cose più importanti sono l'amore e il rispetto, solo così non ci saranno contese, ma ci sarà collaborazione.
A mio avviso quella delle diverse forme di governo della Chiesa non è una questione di principi di fede, ma di diverse visioni ed interpretazioni.
Quello che conta è che venga predicato l'Evangelo.  
 
Per quanto mi riguarda sono persuaso che non cambia niente se il Vangelo è predicato da un uomo o da una donna, cambia forse qualcosa se al ristorante un piatto viene servito da un cameriere o da una cameriera?
 
I ministeri ecclesiali sono spirituali e non è il sesso che capacita una persona, ma è l'Unzione e la Parola di Dio dice:
 
«Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. - Gioele 2:28
 
Su ogni persona c'è scritto, quindi non cambia niente se la persona è uomo o donna. Cosa cambia se l'annuncio lo dà un uomo oppure una donna? Cosa cambia se il Pastore è un uomo o una donna? E' lo stesso!

 
« Ultima modifica: 03.08.2015 alle ore 14:45:48 by New » Loggato
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #53 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 15:16:10 »

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on 03.08.2015 alle ore 13:09:56, New wrote:
[color=Blue] ...Quello che conta è che venga predicato l'Evangelo. Io sono persuaso che non cambia niente se il Vangelo è predicato da un uomo o da una donna, cambia forse qualcosa se al ristorante un piatto viene servito da un cameriere o da una cameriera? ...

 
New, senza nulla togliere al faticoso e dignitoso lavoro di cameriere, mi sembra che assimilare l'attività di chi serve "un piatto di lenticchie" al lavoro di ministrare la Parola di Dio in seno alla Chiesa di Gesù Cristo sia quanto meno azzardato se non irriguardoso. Ma ti rendi conto che ti arrampichi sugli specchi? Abbi almeno, come dice caste, l'onestà intellettuale di affermare che nessun insegnamento scritturale avvalora il ministerio di "Pastoressa" nella Chiesa. Forse dimentichi che la fede protestante, quella seria, si avvale della "sola scriptura" ed in essa non c'è nulla di quello che sei convinto di leggere. Fondare una dottrina su presunte deduzioni extra-bibliche (che non avvalorano comunque tale pratica) è quanto meno estremamente pericoloso e fuorviante.
 
2 Timoteo 4:2-4
2 Predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo. 3 Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d'udire si accumuleranno dottori secondo le loro proprie voglie 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.
 
La Parola di Dio è il discriminante, tutto ciò che non passa al Suo filtro rappresenta "favola" è solo chi ha "prurito di udire" può assimilarla a dottrina, soddisfacendo le proprie voglie!
Chi ritiene che le integrazioni extra-bibliche difformi alla Parola di Dio siano degne di qualche considerazione forse farebbe meglio a ritornare in seno alla madre chiesa, di la non ne mancano di certo.
 
Per quanto mi riguarda il topic può essere chiuso, ho avuto conferma che non esiste evidenza scritturale alla pretesa di ministerio pastorale da parte delle donne.
Ringrazio tutti ed in particolare andreiu per le puntuali precisazioni sulle terminologie.
 
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #54 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 16:29:37 »

Ecco, questo è il tipico atteggiamento che non mi piace perché porta a screditare chi ha fatto scelte differenti, un po' come fanno i cattolici quando ci chiamano "comunità ecclesiali" perché sono "vere chiese" solo quelle che seguono l'interpretazione del Vaticano.
 
Cosa succede se una chiesa ha "pastoresse"? I suoi membri non sono "veri cristiani"? I suoi battesimi non sono "validi"?
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #55 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 17:43:13 »


on 03.08.2015 alle ore 16:29:37, Grande_Puffo wrote:
Cosa succede se una chiesa ha "pastoresse"? I suoi membri non sono "veri cristiani"? I suoi battesimi non sono "validi"?

Caro Grande_Puffo, sono d'accordo con te!
Ho esperienza di Chiesa condotta da una donna Pastore e posso dire che l'Unzione c'è, eccome che c'é.
I membri di una Chiesa condotta da una donna Pastore sono Cristiani, come pure Cristiani sono i membri di una Chiesa condotta da un uomo Pastore.
E parimenti i battesimi sono tutti uguali sia che l'immesore sia un uomo o una donna.
Quello che importa è che la Chiesa è in continua espansione.
 
Ma noi non dobbiamo contendere. Dico questo: amiamoci, amiamoci, amiamoci e lasciamo perdere le critiche disfattistiche.
 
Cosa cambia se il Pastore è uomo o donna? Se un Pastore donna insegna bene la Parola di Dio, non è cosa buona? Se un Pastore donna dirige bene la Chiesa, non è cosa buona? Se ci sono tante conversioni, non è cosa buona?
 
Leggiamo questo discorso fatto a Efeso dall'Apostolo Paolo prima della sua partenza :
 
Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue. - Atti 20:28
 
Pascere c'è scritto, cioè cibare, ecco quello conta! E se chi ci ciba è un uomo o una donna, cosa cambia? Pastore è colui che (oltre che a governare) cura, cioè che pasce e che alimenta il gregge. Cosa cambia se chi ci istruisce è un uomo o una donna? Cosa cambia se chi ci porta da mangiare è un uomo o una donna?
 
Quello che importa è il cibo e non il sesso di chi ce lo serve.
Grazie Signore per tutti i Pastori che hai chiamato al ministero, grazie per i Pastori uomini e grazie per i Pastori donne.

« Ultima modifica: 03.08.2015 alle ore 17:45:59 by New » Loggato
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #56 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 18:12:42 »


on 03.08.2015 alle ore 16:29:37, Grande_Puffo wrote:
Ecco, questo è il tipico atteggiamento che non mi piace perché porta a screditare chi ha fatto scelte differenti, un po' come fanno i cattolici quando ci chiamano "comunità ecclesiali" perché sono "vere chiese" solo quelle che seguono l'interpretazione del Vaticano.
 
Cosa succede se una chiesa ha "pastoresse"? I suoi membri non sono "veri cristiani"? I suoi battesimi non sono "validi"?

 
Vedi, Grande Puffo, non ti offendere, ma mi pare che, come sempre, tu abbia un'opinione più da "politico" che da "cristiano". In pratica sembra che il tuo discorso sia: "chissenefrega della bibbia, finché tutti hanno la loro libertà di dire quello che vogliono". Personalmente, direi che invece sia meglio prima farsi una propria opinione partendo dalla bibbia, poi aggiungere quello che è il proprio pensiero.  
Io non ho nulla in contrario alla presenza di "donne pastore" ma, alla domanda se sia una pratica biblicamente giustificabile la risposta più onesta mi sembra "no, non lo è".  Poi, visto che non mi pare di vedere nulla di così terribilmente vincolante a riguardo, si può anche comprendere che ci sia chi la accetti.  
Però, se io accetto una cosa con poco (o nullo) fondamento biblico per questioni di coscienza va bene, ma se io pretendo che una cosa abbia fondamento biblico per questioni di "uguaglianza" allora direi che non va più bene.
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Re: Le Pastoresse
« Rispondi #57 Data del Post: 03.08.2015 alle ore 21:08:00 »

Bene credo che possiamo chiudere qui.
 
Grazie a tutti.
 
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