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I culti di Gesù (letto 2687 volte) |
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on 06.02.2014 alle ore 13:22:01, ester2 wrote:| non so da dove sia venuto fuori il pastore sul pulpito... |
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 facciamo la caccia al tesoro.
Te lo immagini un pastore davanti a tutti con il bastone alla mano (mi viene in mente il salmo 23 e sono commossa)...e noi con la lana che facciamo le pecore...mèèèèèèèè...
...l`ingegnere edile sa bene che la pietra angolare è la più importante.
Vedi ? Anche in una casa c`è la parte più importante...e come le pecore...abbiamo bisogno di una guida che stà davanti a noi e che al tempo stesso stà dietro
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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Stefanotus
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Ciao a tutti.
Bella discussione, posso intromettermi?
Spero di dare qualche risposta a domande tipo: da dove è venuto il "dominio del pastore unico" piuttosto del "governo collegiale di più pastori" .... o altre simili domandine.
Permettetemi di parafrasare... mi piace argomentare in modo simpatico o "colorato", non fraintendetemi.
Qualcuno ha citato che vi sono chiese che alle origini della loro organizzazione interna hanno "scelto" un governo piuttosto che un altro. I più esperti in questioni storiche sanno che si parla di modalità di organizzazione presbiteriana, congregazionalista o addirittura presbitero-congregazionalista. Tutto chiaramente nasce (come sempre) da un minimo di motivazioni bibliche. Alcuni di voi infatti hanno citato che la chiesa del Nuovo Testamento godeva di una collegialità pastorale, ossia più pastori amministravano una stessa comunità. Come si fa a dire così? Vi sono evidenze bibliche?
Credo di si. Sapete citarli per completezza di discussione?
Ma altri pastori invece, sempre discutendo su quale genere di organizzazione adottare, utilizzando le lettere di apocalisse, in cui il Signore Gesù Cristo diceva: "All'angelo della chiesa di xxx scrivi....", interpretando che l'angelo di cui si parlava fosse il pastore... decisero di utilizzare un'organizzazione di tipo presbiteriano.
Altri ancora invece, ritenendo entrambe le evidenze e relative interpretazioni valide e accettabili, decisero di adottare una via di mezzo, ossia un singolo pastore circondato da un gruppo di consiglieri.
Questi elementi credo siano necessari a farci intendere, senza malizia alcuna, il perché vi siano diversi tipi di organizzazione in seno alle varie denominazioni evangeliche. Di certo però... quando citate la dittatura di un pastore piuttosto che altre situazioni spiacevoli che avvengono nella vita pratica... beh. Qualche domanda bisogna farsela. Ma io se devo esser sincero non credo che i problemi nascano in quanto indotti dall'organizzazione ecclesiale. Credo che nascano perché l'uomo è peccatore e non sempre si lascia guidare dallo Spirito Santo. Sia che vi sia il pastore singolo, sia che vi sia la collegialità. I problemi nascono sempre per colpa dell'uomo, che per un motivo o per un altro... si lascia guidare dalla propria carnalità e alle volte influenza anche i suoi vicini. Quindi anche un intero collegio di pastori.
Tornando invece al paragone con Gesù. Se è vero che tutti sappiamo che il Signore Gesù è il sommo pastore, di certo dovremmo anche sapere che questo non significa che era "pastore evangelico". Il riferimento di Gesù sommo pastore è come pastore di pecore, non come pastore. Infatti io concordo con quanti hanno detto che questo accostamento è piuttosto forzato.
Gesù ci mostra le qualità che deve avere un figlio di Dio, un servitore di Dio a maggior ragione come esempio... ma in generale le qualità di Gesù dovrebbero risplendere in ciascuno di noi. Un ministro, quindi un servitore della chiesa, a maggior ragione dovrebbe sentire il peso e la responsabilità di riflettere queste qualità spirituali.
Gesù non aveva quindi dei culti. A fare gli esegeti estremisti, alcuni sostengono con tranquillità che la preghiera del Padre nostro insegnata da Gesù non era letteralmente una preghiera per il culto cristiano, non è nemmeno una è una preghiera cristiana. Perché non finisce nel nome di Gesù. Perché Gesù era in terra (la stava insegnando) e non era ancora morto per espiare i nostri peccati. Ed un fondo di verità in queste affermazioni c'è.
Quindi quella preghiera non era una preghiera "da ripetere" ai culti di Gesù e non abbiamo nessuna evidenza che Gesù si intrattenesse in culti comunitari. La preghiera del padre nostro era ed è un insegnamento a pregare, a come rivolgersi al Padre e a badare alla sostanza e non al "numero delle parole" come fanno quelli che vogliono farsi notare.
Detto questo quindi... credo che concorderete con me che i culti non sono nati con Gesù, ma sono nati con la Sua resurrezione. Perché quando è risorto, promettendo l'arrivo del consolatore, invitò la "nascente" chiesa ad attenderlo insieme. E se non sbaglio, da là in poi la storia ci insegna che i discepoli, divenuti apostoli iniziarono a evangelizzare, radunarsi e pregare insieme.
Gesù non aveva culti quindi. Aveva continue sessioni di insegnamento, di training se così possiamo dire.
Egli aveva un mandato ben preciso e lo portò avanti.
Aggiungo una curiosità che ho letto su un commentario alle lettere di Paolo. Lo stile con cui queste lettere sono scritte, spesso è molto "colloquiale". Il tono dei suoi insegnamenti è quello di una "discussione". Si ritiene che molti scritti lui li dettasse, quindi ci si può immaginare un Paolo che, guidato dallo Spirito Santo stesse elaborando quando doveva dire e lo dettasse. Alle volte nei testi troviamo delle domande come: "Che diremo dunque che il nostro antenato Abramo abbia ottenuto secondo la carne?".
Oppure: "Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi?".
Questo ci fa pensare che forse Paolo ponesse queste domande perché in precedenza egli avesse trattato questi argomenti in un culto. E in questo culto è possibile che i suoi astanti intervenissero facendogli queste domande. Ed è per questo che lui nello scrivere alle varie chiese espone le stesse domande e pone una risposta, perché era cosciente che nella chiesa nascente, proveniente da estrazioni giudaiche e pagane, queste domande nascevano frequentemente e in ogni dove.
Possiamo allora pensare che forse, un pastore allora era abituato ad un'esposizione del messaggio intervallata da interventi degli uditori. Oggi saremmo capaci?
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| « Ultima modifica: 25.02.2014 alle ore 12:09:20 by Stefanotus » |
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on 06.02.2014 alle ore 13:22:01, ester2 wrote:
I culti li faceva la chiesa |
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...In un certo qual senso hai percepito la "farfalla che vola"...che prima è nascosta e poi ti svolazza proprio davanti al naso...flap...flap...flap.......anzi....flapflapflapflap...
Non avevo mai captato che a dire il vero...Gesù non faceva i culti a se stesso...ma erano e sono gli altri che Lo adorano...non ho mai sentito dire che Dio adora se stesso (...o sì?...)
Come si possono definire i Suoi raduni?
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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on 14.03.2014 alle ore 17:11:11, Virtuale wrote:| Gesù non faceva i culti a se stesso |
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Il Signore Gesù pregava il Padre e anche in ginocchio, anche con la faccia a terra .......
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| « Ultima modifica: 15.03.2014 alle ore 15:09:35 by New » |
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on 15.03.2014 alle ore 15:08:54, New wrote:
Il Signore Gesù pregava il Padre e anche in ginocchio, anche con la faccia a terra ....... |
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Il Padre è la cosa più alta che ci sia.
La terra è la cosa più alta della "terra".
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on 07.02.2014 alle ore 12:51:08, ester2 wrote:
non mi pare che Egli frequentasse culti così come li intendiamo noi
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Il culto = letteralmente la "CURA".
La terminologia di "culto" deriva direttamente dal latino "cultus" che significa anche "COLTIVAZIONE"
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on 10.02.2014 alle ore 15:42:10, ester2 wrote:
Il governo della chiesa è una questione importantissima e nessuno si sarebbe dovuto prendere la libertà di cambiare l'organizzazione delle assemblee locali ignorando le istruzioni che ci sono state tramandate dagli apostoli.
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...forse se fosse dipeso da Gesù...Lui non avrebbe fatto sempre i culti nelle sinagoge al mattino...ma anche alle 17.30 della sera...(io vado alle 17.30 e dopo mangiamo insieme)...
...Lui, secondo me, inculcava il culturismo spirituale nelle menti flessibili o meno...e rendeva elastico e allenato il cuoricino così colmo di tante emozioni e vicissitudini...con Gesù è simile al pienone...ma noi abbiamo nostalgia anche del suo corpo...o forse...più che nostalgia...è una piccante voglia di stare con gli esseri umani...e credo che è indispensabile...come una casa necessita di un pilastro...è lui che ci ha creati così...è un dono...allora grazie Dio Padre, per mezzo di Gesù. Amen.
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| « Ultima modifica: 16.11.2014 alle ore 11:20:41 by Virtuale » |
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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on 11.02.2014 alle ore 19:15:19, New wrote:
...questa mattina durante il culto (eravamo cica 4 chiese riunite....una volta all`anno)...mi è venuto un pensiero che mi piace...ammesso che sia corretto...
Gesù disse: - Chi ha visto me ha visto il Padre.
Quindi...essendo la chiesa il corpo di Cristo...
quando noi vediamo il corpo di Cristo (solo i veri credenti) vediamo una parte di Gesù...
...e quando vedo un fratello o una sorella...vedo un membro del corpo di Cristo...
...quindi "vedo" una parte del Padre...perchè chi vede Gesù vede il Padre...
Forse è come se siamo in un bel culto con tanti cristiani...
e il Signore interrompe il bel culto...
e ci manda nel mondo per continuare il culto là...con la nostra presenza... per attirare quelli del mondo che non vanno in chiesa...
Perchè abbiamo in noi lo spirito del Padre...che attira le persone a Lui...
Nella storia c`è stata una donna...che convertiva molte persone...solo con lo sguardo...
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