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Gaza: quando si dice fame... (letto 20986 volte) |
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Giamba
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Beh, è un opinionista, quindi la sua è un opinione, e conoscendo l'orientamento del giornale su cui scrive direi che è un'opinione piuttosto scontata Gli accordi si fanno in due, con chi bisognerebbe accordarsi? Hamas è riconosciuta come organizzazione terroristica a livello internazionale, non dimentichiamolo, e l'ANP non ha ancora riconosciuto l'esistenza di Israele. Poi si può discutere di tutto, e mi fa piacere che qui lo si stia facendo con pacatezza e rispettosamente. Io ho sempre detto che Israele è pur sempre un paese come tutti gli altri, e non è che quello che decide il governo in carica è dottrina biblica, è legittimo criticare quello che non condividiamo. Però ci sono dei fatti oggettivi sotto gli occhi di chiunque voglia vederli, che parlano chiaro sulla distribuzione delle responsabilità di questa tremenda situazione, sia a livello generale, che nella contingenza specifica di queste settimane. Condivido le parole di Martin Luther King al 100%: http://giacomokorn.wordpress.com/2009/04/02/m-l-king-lantisionismo/
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« Ultima modifica: 23.07.2014 alle ore 12:58:45 by Giamba » |
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Dai manichei che ti urlano "o con noi o traditore!", libera nos Domine!
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ester2
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Cosi' dice il Signore:"Io onoro quelli che mi onorano" 1Sam.2-30
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on 23.07.2014 alle ore 10:45:02, Giamba wrote:Beh, è un opinionista, quindi la sua è un opinione, e conoscendo l'orientamento del giornale su cui scrive direi che è un'opinione piuttosto scontata Gli accordi si fanno in due, con chi bisognerebbe accordarsi? Hamas è riconosciuta come organizzazione terroristica a livello internazionale, non dimentichiamolo, e l'ANP non ha ancora riconosciuto l'esistenza di Israele. Poi si può discutere di tutto, e mi fa piacere che qui lo si stia facendo con pacatezza e rispettosamente. Io ho sempre detto che Israele è pur sempre un paese come tutti gli altri, e non è che quello che decide il governo in carica è dottrina biblica, è legittimo criticare quello che non condividiamo. Però ci sono dei fatti oggettivi sotto gli occhi di chiunque voglia vederli, che parlano chiaro sulla distribuzione delle responsabilità di questa tremenda situazione, sia a livello generale, che nella contingenza specifica di queste settimane. Condivido le parole di Martin Luther King al 100%: http://giacomokorn.wordpress.com/2009/04/02/m-l-king-lantisionismo/ |
| Quotissimo La metropolitana di Gaza http://www.rightsreporter.org/la-metropolitana-di-gaza/
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kosher
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Neve Shalom Wahat al-Salam
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Doveva essere un attacco ad Hamas, ma 1) «A Gaza non c’è letteralmente alcun posto sicuro per i civili», a pronunciare queste parole non è un terrorista palestinese ma Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio dell’Onu per gli affari umanitari; 2) L’Unicef, e non Hamas, ha parlato di 900 bambini feriti, di 121 bambini morti, 107mila bambini hanno bisogno di sostegno psicologico, più di 200mila palestinesi non hanno accesso all’acqua e gli sfollati non si contano. 3) 700 Palestinesi morti, 25 Ospedali colpiti, addirittura un ospedale delle Nazioni Unite è stato oggetto di bombardamento. Chi dice che tutto questo dipenda solo da Hamas - che non è immune da colpe, anzi – è liberissimo di farlo, chi dice, inoltre, che le immagini che gli organi di informazione trasmettono siano in realtà della Siria o delle guerre vicine non dovrebbe assolutamente pretendere che a queste fandonie, frutto della propaganda di guerrafondai di ogni specie, ci credano tutti. Assolutamente d’accordo con te sulla distribuzione delle responsabilità di questa tremenda situazione, ma non mi pare, Giamba, di aver notato nei vari interventi espressioni o pensieri che suggerissero una responsabilità da distribuire ad ambedue le parti in causa. La colpa, per qualcuno, è sempre da una parte. In merito alla tua affermazione: «Gli accordi si fanno in due, con chi bisognerebbe accordarsi? Hamas è riconosciuta come organizzazione terroristica a livello internazionale, non dimentichiamolo, e l'ANP non ha ancora riconosciuto l'esistenza di Israele» dico due cose: a) dici una cosa vera e condanno un simile atteggiamento; b) allo stesso tempo, però, provo tristezza e disgusto per affermazioni del tipo: “i Palestinesi come popolo non esistono”, affermazioni non solo stomachevoli e ripugnanti ma, per quanto mi riguarda, non meno gravi delle aberranti frasi pronunciate da Hitler contro gli Ebrei. Screditare un popolo, affermando che non ha storia o che non esiste, non solo è gravissimo ma farlo in nome di un presunto diritto territoriale e di un’ipotetica purezza di razza è un qualcosa che rasenta il ridicolo. Ciò che accade in M.O. è il frutto di diatribe e guerre millenarie, i cristiani, a mio avviso però, dovrebbero ricordare – a meno che non si voglia dar credito all’ipotesi del Gesù zelota - che a differenza dei messia che circolavano all’epoca del II Tempio, Gesù fu l’unico a non ergersi a condottiero di rivolte armate in nome di un nazionalismo volto a rivendicare «la terra» e dinanzi all’indignazione dei suoi apostoli trattò la samaritana come una sua pari e non come un essere inferiore da evitare. A Martin Luther King non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari, ma: 1) è una lettera del 1967, oggi la situazione è diversa 2) se essere antisionista significa essere antiebreo, il che non è assolutamente vero, allora molti Israeliani che hanno condannato e che condannano il progetto sionista - che non è solo il ritorno in patria, basti leggere le orribili frasi antipalestinesi di Herzl e Ben Gurion -, sono pazzi da rinchiudere; 3) l’errore che commettevano, e commettono, in molti è riportare l’equazione antisemita=antiebreo, assolutamente sbagliato. Gli Ebrei sono uno dei popoli semiti, non l’unico. Dire antisemita quindi dovrebbe voler dire non essere solo contro gli Ebrei , ma essere contro tutti quelli che discendono dalle popolazioni semite stanziate in un certo periodo in Mesopotamia e in Siria, contro coloro che discendono dagli Amorrei, dai Fenici, dagli Israeliti ecc. ecc. Una presunta rivendicazione di purezza di razza pari al 100% da parte di uno solo dei popoli di origini semitiche è tutta da dimostrare. Quella di Gideon Levy è un opinione, certo, ma è un opinione che, per il mio leggere la situazione non solo attuale, mi sento di condividere in pieno. Se dovessi scegliere tra l’ascoltare una conferenza di Neta Golan e la lettura di aforismi di David Ben Gurion sui Palestinesi non avrei dubbi nello scegliere la prima, se avessi due ore a disposizione le utilizzerei per ascoltare Norman Gary Finkelstein e non certo per partecipare ad un convegno sulle idee di Theodor Herzl, ma più di tutto non spenderei dieci centesimi per un eventuale libro di Benjamin Netanyahu Israele come tutti i popoli ha avuto tanti grandi uomini che meritano la mia stima, penso tra gli altri a Yitzhak Rabin, ma ha avuto e ha uomini al potere di cui non condivido la politica governativa. A proposito di opinioni, ne approfitto per condividere e sottoscrivere il pensiero in merito di Moni Ovadia. «Tutto fumo negli occhi. Finché il mediatore saranno gli Stati Uniti non c'è soluzione: non è un mediatore neutrale, sta dalla parte di Israele. Vedo un avvenire terrificante purtroppo, sarà una catastrofe anche per Israele, perché opprimendo gli altri perdi anche tu l'anima. E diventi un aguzzino» http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/07/09/news/io_dalla_parte_dei_ palestinesi_e_di_tsipras_una_sinistra_vera_in_europa_ovadia_si_racconta_in_libreria-91069899/
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Dominus noster Iesus Christus, Deus unigenitus, primogenitus totius creationis.
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Giamba
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Nessuno può seriamente negare che la situazione a Gaza si davvero drammatica, ma è altrettanto vero che le notizie da Gaza sono sistematicamente travisate o presentate in modo parziale, “mezze verità” insomma nel migliore dei casi, nel peggiore invece ci sono manipolazioni ad arte, come ad esempio, è stato dimostrato, le foto dei bambini siriani. La situazione è davvero terribile, ma è terribile perché gli israeliani sono mostri assetati di sangue, che non vedevano l'ora di entrare a Gaza e fare strage? Questa è l'immagine che passa sui media. Io non ho mai detto che il popolo palestinese non esiste, come tutti gli arabi sono semiti, discendenti di Abramo, che sarebbe un "iracheno" di oggi, su questo mi pare non ci piova. Ora, non è che perché fino agli anni '60 si parlava di "stato arabo" e dopo si inizia a parlare di "stato palestinese" per me cambi le cose, perfino un super "fondamentalista" come David Wilkerson era favorevole alla creazione di uno stato palestinese accanto ad Israele. Sicuramente però la sua storia è molto, molto più recente di quella di altre storiche nazioni arabe come gli egiziani, i siriani o i sauditi, su questo penso si possa concordare tranquillamente, ed è anche sufficientemente provato che prima dell’immigrazione ebraica di fine ‘800 la Palestina era sostanzialmente disabitata. Ora comunque la situazione è diversa, gli arabi ci sono, e naturalmente non significa che non debbano avere una sistemazione come stato, anzi se serve a mettere fine a questa guerra ben venga! Moni Ovadia lo apprezzo tantissimo come artista, ma è pur sempre un comunista e, come quasi tutti i comunisti, non si è accorto che gli anni '70 sono finiti da un pezzo, ed il '900 pure. Sono legati a schemi ideologici da Guerra fredda che hanno fatto il loro tempo: Palestina=proletariato=buoni, Israele=capitalismo=cattivi, non facciamoci intrappolare anche noi da questi schemi mentali. Direi che forse gli ebrei comunisti sono uno dei pochi o l’unico caso in cui antisionismo ed antisemitismo non vanno a braccetto, chi ha imbrattato la storica sinagoga di Vercelli qualche giorno fa con scritte antisioniste non ha fatto tutta ‘sta gran differenza, ma non è il solo caso, leggiamo con attenzione l’editoriale di Battista di oggi, c'è da rabbrividire, in Europa si sta risvegliando il mostro dell'antisemitismo eccome: http://www.corriere.it/editoriali/14_luglio_25/antico-veleno-pregiudizio -5b49778c-13b8-11e4-9950-e546b7448c47.shtml. Sulla politica israeliana dobbiamo essere apertissimi a qualunque discussione, anche critica, ci mancherebbe, io lo sostengo da sempre. La figura di Herzl a mio avviso andrebbe invece rivalutata, sopratutto "a sinistra". Il sionismo socialista di Herzl è l'ideologia che ha portato alla creazione di una delle socialdemocrazie più avanzate del mondo, nonché dell'unico socialismo che ha funzionato, e senza essere imposto da sanguinarie dittature, dovrebbero ricordarselo tutti quelli che criticano Israele "da sinistra", magari anche il simpatico professor Vattimo http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2014/07/23/haaretz-vattimo-violenz a-senza-precedenti-contro-israele_4LGFwTDIokscTlMpaY9ePO.html. Quanto ai governi israeliani conservatori, non piacciono nemmeno a me, però quando Arafat rifiutò a Camp David la pace sicura in cambio del 98% dei Territori, al governo in Israele c'erano i laburisti, la «svolta a destra» degli Israeliani è una conseguenza della scelta palestinese di continuare con la lotta terroristica anziché accettare la pace. Come moderatore ribadisco l'apprezzamento per la pacatezza ed il rispetto con cui questa discussione sta procedendo, veramente in modo cristiano, stiamo dando un buon esempio, nonostante l'argomento sia di quelli che dividono aspramente.
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« Ultima modifica: 25.07.2014 alle ore 15:11:42 by Giamba » |
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Benché la popolazione civile Israeliana sia sotto attacco di missili lanciati da Gaza, in questa difficile situazione, l'organizzazione israeliana umanitaria "Save a child’s heart" continua a curare bambini con malattie cardiache che arrivano da Gaza. http://www.youtube.com/watch?v=vFLRgYURoqs
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Giamba
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on 30.07.2014 alle ore 04:29:57, kosher wrote: ■ Milano, cancellato il concerto dell'israeliana Noa: "Le sue frasi pro Palestina danno fastidio" «Ho incontrato Abu Mazen a Ramallah. Credo che il leader palestinese voglia veramente la pace con Israele, ma purtroppo non posso dire lo stesso del mio premier». http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/07/27/news/noa-92474551/ |
| Mi dispiace per questo fatto, io sono contrario a qualunque forma di censura, sempre e comunque. Però ci sono artisti israeliani ed eventi a cui partecipano israeliani che vengono boicottati sistematicamente, anche quando non cadono bombe, e senza stare a sindacare sulle opinioni. L’arte andrebbe lasciata fuori ma questo dovrebbe valere sempre, io ricordo per esempio le contestazioni che ci furono a Torino al Salone del libro 2008, il paese ospite d’onore era Israele, ma non c’erano scontri. Il problema era Israele e basta. Possiamo comunque farci una domanda: se qualche artista palestinese dicesse la stessa cosa a parti invertite, se la caverebbe con la cancellazione di un concerto? on 30.07.2014 alle ore 04:29:57, kosher wrote: La reazione di Israele non è arrivata per l’uccisione dei tre ragazzi, che tra l’altro non è avvenuta nemmeno nella Striscia. La reazione di Israele è contro i razzi, e questi sono di Hamas senza alcun dubbio. on 30.07.2014 alle ore 04:29:57, kosher wrote: Caro Kosher, che ci sia una destra in Israele che non è molto simpatica lo sappiamo, però c’è libertà di pensiero per tutti, come dovrebbe succedere nelle democrazie. Qui il cristianesimo non c’entra, anche solo per ragioni storico-politiche preferisco un paese che garantisce perfino la possibilità di fare obiezione di coscienza ai militari, di uno dove ai terroristi è consentito usare i civili come scudi umani.
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kosher
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Neve Shalom Wahat al-Salam
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Scusami Giamba, ma non mi pare sia andata proprio così. Ecco cosa è successo dopo la tragica uccisione dei tre ragazzi Israeliani: ■ GAZA – “Hamas è responsabile e la pagherà“. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è pronto alla rappresaglia dopo che i corpi dei tre giovani israeliani rapiti sono stati trovati privi di vita ad Halhul, città vicina ad Hebron. Se Israele è sotto shock, Hamas si prepara a rispondere: “Ogni offensiva aprirà le porte dell’infermo”. http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/israele-hamas-paghera-per-rag azzi-rapiti-e-uccisi-raid-aprira-linferno-1915029/ ■ L’aviazione israeliana ha attaccato nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio 34 obiettivi di Hamas a sud di Gaza. Continua la rappresaglia di Israele e la caccia ai presunti assassini dei tre ragazzi ebrei rapiti il 12 giugno in Cisgiordania. Un razzo lanciato da Gaza è caduto nelle scorse ore in un campo aperto vicino Sderot in Israele, senza causare né vittime né danni. Poco prima – riferiscono i media – nella zona sono risuonate le sirene di allarme. http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/01/israele-trovati-morti-i-tre-r agazzi-rapiti-raid-su-gaza-colpiti-34-obiettivi-di-hamas/1045331/ ■ Nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio, Israele colpisce 34 target. Dalla Striscia viene lanciata una decina di missili, che esplodono in aree disabitate del sud di Israele. Hamas non rivendica i lanci: probabilmente è l’opera di fazioni estremiste, jihadisti che ormai sfuggono al controllo di Hamas. Ovviamante, Hamas non aspettava altro per lanciare i suoi missili. Fase 1: Il premier Netanyahu: « Hamas è responsabile e la pagherà» Fase 2: Il viceministro alla Difesa Danu Danon ha rincarato: «la fine tragica dei tre ragazzi deve essere anche la fine di Hamas». Le dichiarazioni di Netanyahu e Danon confermano che l’operazione militare di Israele ha avuto inizio subito dopo il ritrovamento dei tre ragazzi, Hamas che ha sempre rivendicato le sue azioni terroristiche ha smentito sin da subito il suo coinvolgimento. Il non coinvolgimento di Hamas - nessuno ha smentito, nemmeno l’intelligence Israeliana - nella barbara uccisione non solo è gravissimo ma non pone a favore di Israele (quella sana esclusa ovviamente) nella autentica mattanza che si sta perpetrando a Gaza. Fase 3: allora Israele, che ha subito parlato di rapimento accusando Hamas, ha mobilitato l’esercito per le ricerche, nell’ambito delle quali sono stati effettuati centinaia di arresti di palestinesi e membri di Hamas. Fase 4: Israele ha lanciato più di 30 raid aerei nella striscia di Gaza nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio e ha promesso una rappresaglia contro il partito palestinese Hamas, accusato di aver rapito e ucciso tre ragazzi israeliani.
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« Ultima modifica: 31.07.2014 alle ore 06:39:12 by kosher » |
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