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Guerra Israele-Hezbollah: le cifre (letto 432 volte) |
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Abramo
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Il popolo di Israel vive
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Il conflitto fra Israele e Hezbollah è scoppiato il 12 luglio quando l’organizzazione terroristica sciita sostenuta dall’Iran ha ucciso otto soldati israeliani e ne ha presi in ostaggio altri due sul versante israeliano del confine internazionale fra Israele e Libano. L’attacco Hezbollah è avvenuto contemporaneamente a una massiccia raffica di razzi e colpi di mortaio contro postazioni militari e villaggi civili nel nord di Israele. Israele ha reagito con una vasta operazione nel sud del Libano volta a disarmare Hezbollah, colpendone anche i canali di rifornimento e i centri di comando, e a liberare i soldati sequestrati. Il lancio quotidiano di razzi e missili Hezbollah sulle zone più abitate del nord di Israele ha comportato pesanti perdite fra la popolazione civile, nonché ingenti danni economici e ambientali. Dall’inizio del conflitto 159 gli israeliani uccisi, di cui 43 civili (ebrei, cristiani, musulmani e drusi) e 116 militari (sia in combattimento che sotto il lancio di razzi) 4.262 i civili feriti (di cui 33 in condizioni molto gravi) Più di 2 milioni (circa un terzo della popolazione del paese) gli israeliani nel raggio della gittata dei razzi Hezbollah Fra 300 e 500mila i civili israeliani sfollati dalle loro case a causa dei lanci di razzi Hezbollah Più di un milione i civili israeliani che hanno vissuto nei rifugi antiaerei durante il mese di combattimenti 6.000 le case israeliane colpite da razzi e missili Hezbollah. All’inizio del conflitto, Hezbollah possedeva almeno 13.000 razzi e missili di vario tipo e gittata 3.970 sono stati i razzi lanciati da Hezbollah su città e villaggi israeliani. Di questi: più di 1.000 sono caduti nella zona di Kiryat Shmona 808 nella zona di Nahariya 471 nella zona di Tzfat (Safed) 176 nella zona di Karmiel 106 nella zona di Akko (Acri) 93 nella zona di Haifa 81 nella zona di Tiberiade. 530 i terroristi Hezbollah uccisi dalla Forze di Difesa israeliane 1.800 gli edifici utilizzati da Hezbollah distrutti dalle Forze di Difesa israeliane 309 le rampe di lancio missilistiche Hezbollah distrutte dalle Forze di Difesa israeliane 33 i tunnel Hezbollah scoperti e distrutti dalle Forze di Difesa israeliane. Danni all’economia israeliana 1,6 miliardi di $ il costo dei danni stimato per l’economia israeliana 5,3 miliardi di $ il costo della guerra per Israele 335,4 milioni di $ la stima degli indennizzi da versare alla popolazione colpita nel nord di Israele 460 milioni di $ l’ammontare degli aiuti da trasferire alle amministrazioni locali e ai servizi d’emergenza nel nord di Israele 20% il calo del turismo in Israele per una perdita del settore stimata in 222 milioni di $ 630 le fabbriche chiuse nel nord di Israele 1,5% la stima della perdita del PIL israeliano. Danni ambientali in Israele 6.178 gli acri di terreno da pascolo bruciati da incendi appiccati da razzi Hezbollah 618 gli acri di foreste naturali o piantate bruciati da incendi appiccati da razzi Hezbollah 50-60 anni il tempo stimato necessario per ripristinare le foreste danneggiate nel nord di Israele. Almeno 70mila i cittadini stranieri aiutati dalle Forze di Difesa israeliane nel quadro degli sforzi coordinati per sgomberare le zone di Libano usate da Hezbollah e quindi investite dai combattimenti 57 gli aerei di aiuti umanitari destinati ai civili libanesi cui è stato permesso di atterrare e scaricare all’aeroporto di Beirut durante i combattimenti nonostante i tentativi di Hezbollah di rifornirsi di armi per quella via 213 le navi passeggeri, 123 i convogli di terra, 196 gli elicotteri a cui è stato permesso di muoversi in Libano per sgomberare stranieri e turisti durante i combattimenti nonostante i tentativi di Hezbollah di rifornirsi di armi anche per quelle vie. (dal sito di Israele.net) http://www.theisraelproject.org/site/c.hsJPK0PIJpH/b.673803/apps/nl/cont ent2.asp?content_id={CA0043C2-BDEE-4DA2-9286-35DAE40057EE}¬oc=1
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Abramo
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Il popolo di Israel vive
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HEZBOLLAH "GRANDE PADRINO"? lunedì 21 agosto 2006 Una notizia apparentemente molto significativa è passata già da molte ore sulla CNN, ma stranamente nessuno l'ha ancora raccolta nè replicata. Forse per "disattenzione estiva", forse perchè le sue implicazioni potrebbero essere tanto ampie quanto delicate da interpretare. QUESTO: http://dynamic.cnn.com/apps/tp/video/world/2006/08/18/clancy.hezbollah.m oney.cnn/video.ws.asx il servizio, che dovreste poter vedere direttamente in streaming. Pare infatti che Hezbollah in Libano stia facendo più miracoli di tutti i Santi della storia messi insieme: chiunque abbia avuto la casa distrutta dai bombardamenti israeliani, riceve dalla organizzazione paramilitare libanese la bellezza di 12.000 dollari in contanti, senza se e senza ma. E la pratica richiede, nei casi burocraticamente più complessi, due giorni al massimo, dalla firma del modulo iniziale al ricevimento dei contanti. Direttamente in dollari americani, tanto perchè il messaggio sia più chiaro. Se lo sapessero i nostri terremotati, che vivono ancora nell'attesa di un rimborso statale per ricostruirsi una casa distrutta più di trenta anni fa, probabilmente si trasferirebbero in blocco tutti in Libano. Non senza esser prima passati da Roma, a dare fuoco a un paio di ministeri almeno. Otto diverse missioni internazionali - ha riferito sempre Jim Clancy per la CNN - che portavano aiuti umanitari alle zone più disastrate, hanno raggiunto la loro destinazione solo per scoprire che gli uomini di Hezbollah avevano già provveduto a tutte le necessità più impellenti degli sfollati. Allo stesso tempo, alcuni intervistati dicono chiaramente che se gli stessi soldi fossero prima passati dalle mani del governo libanese, ben difficilmente i loro quartieri sarebbero mai stati ricostruiti. Invece, "finchè Hezbollah aiuta il popolo - dice un intervistato - come si fa a dargli contro?" Qui scatta infatti il secondo livello del problema, quello vero, che va ben oltre alla naturale curiosità di capire chi stia finanziando Hezbollah in questo momento. Il problema è che Hezbollah non è un gruppuscolo qualunque, che ha scelto di agire in Libano, ma "è" il Libano stesso. Lo è almeno quanto la mafia, nel bene e nel male, fa parte del tessuto sociale in molte regioni d'Italia, e questo il nostro Ministro degli Esteri non può fingere di non saperlo. Non può quindi a sua volta chiederci così impunemente di credere alla favoletta della missione internazionale, che "aiuterà l'esercito libanese a disarmare Hezbollah", quando sa benissimo che la cosa è del tutto impossibile, e che la missione è destinata quindi ad un fallimento garantito già in partenza. (Tratto da www.luogocomune.net)
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« Ultima modifica: 01.09.2006 alle ore 08:27:53 by andreiu » |
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yatirisgreen
Visitatore
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aggiungo un dettaglio, l' Unione Europea si è sempre rifiutata di iscrivere Hezbollah nel libro nero delle organizzazioni canaglia, lo considea invero un movimento politico a tutti gli effetti e viene regolarmente finanziato (120 milioni di euro)
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Andrew916
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Sola Grazia
Posts: 397
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Vorrei segnalare un'intervista del Corriere ad un ufficiale Unifil. http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/09_Settembre/02/cremonesi .shtml Molto interessante, anche perché fa capire chi siano quelle brave persone con cui va a braccetto il nostro simpatico ministro degli esteri.
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"Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia." (Rom. 9:16)
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yatirisgreen
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C' è un' ambiguità nel parlare di guerra e di forza di interposizione; in tal modo si riconosce pari dignità alle parti contendenti. Qui non mi sembra che le parti in causa siano equivalenti, non mi sembra che milizie mimetizzate tra inermi civili, che usano scuole e quartieri residenziali quali basi balistiche siano da equiparare ad un esercito regolare a cui interporsi. Ma l' ONU, si sa, non perde mai l' occasione di tenere in scacco lo stato d' Israele ed incassare così il plauso dei pacifisti professionisti.
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yatirisgreen
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La distruzione dello Stato d' Israele è il progetto politico-teologico del mondo arabo. Il militante jiadista non fa distinzione tra un israeliano in divisa da combattimento o uno scuola-bus pieno di bambini. Nel mondo arabo queste cose si proclama chiaro e tondo la soluzione finale per lo stato giudaico; poi nei sommari in lingua inglese qualcosa viene smussato, complice anche l' informazione politicamente corretta occidentale che traduce opportunamente, e sottace struzzamente. Far finta di non sentire questi proclami che invitano alla distruzione degli israeliani, significa esserne corresponsabili. Una postilla. L' Unione Europea ha finanziato un progetto per l' istruzione dei bambini palestinesi. Nobilissima iniziativa. Con un ma. Nessuno si è dato la briga di dare un' occhiatina ai contenuti dei libri di testo, dove si insegna l' odio contro gli ebrei. O i commissari europei sono fessi, o sono complici. Forse entrambe.
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