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   Bibbia e cultura americana
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   Autore  Topic: Bibbia e cultura americana  (letto 2073 volte)
questionfab
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Bibbia e cultura americana
« Data del Post: 06.12.2004 alle ore 16:35:23 »
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Vorrei sensibilizzare tutti i fratelli sul tema  della "Gerusalemme terrestre" e come questa venga considerata ancora il centro della nostra fede, non solo ebraica. Sull'invito dei "predicatori" ad appoggiare Israele e la sua politica ( attualmente molto lontana dai valori evangelici ) possa considerarsi un passo indietro ( non è infatti un'idea innocua ) sotto due punti di vista: 1) quello della sofferenza del popolo palestinese;  2) dal fatto che il Signore Gesù ha dato un senso nuovo alla legge che Dio diede all'antico popolo d'Israele, non ha annullato la legge: nella grandezza di questo nuovo significato è compresa la figura di Gerusalemme come città dei salvati, questa Gerusalemme è il luogo della nuova vita che ci attende presso Dio Padre, per la grazia in Gesù Cristo!  Vi prego di diffidare di questi predicatori che probabilmente sono finanziati da "lobby" che hanno interessi nello stato di Israele...[font=Verdana][/font]
« Ultima modifica: 06.12.2004 alle ore 19:04:25 by Marmar » Loggato
madstar
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #1 Data del Post: 06.12.2004 alle ore 20:08:32 »
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Sono credente e non ho mai ritenuto Gerusalmme come riferimento, in qualsivoglia maniera, della mia fede. Pur ritenendo che i palestinesi sono un popolo avente diritto ad una patria, mi schiero dalla parte di Israele per motivi già discussi in altre parti di questo forum.  
In oltre, riguardo i miei orientamenti op simpatie politiche, non sono mai stato influenzato da predicatori ne pagato da lobby israelite.
Considerando quanto siano state accese le discussioni tra parti pro e contro sull'argomento, ritengo che esse siano state dettate da passioni  e non da denaro.
A mio giudizio, quanto tu affermi mi sembra fuori dalla realtà.  
Puoi dare dimostrazione che quanto asserisci sia realmente accaduto?
 
Quest'oggi, sul Corriere delle S. è pubblicato un articolo dedicato alle conversioni forzate ed abiure dalla fede a cui gli ebrei erano sottoposti per ordine dei papi, fino al diciottesimo secolo. Ed è inutile ripetere ciò che per secoli hanno subiro per la loro fede.
 
Credo che da parte nostra di europei ci dovrebbe essere un ben altro atteggiamento nei riguardi di Israele.
Visto che il Vaticano è la più alta concentrazione di ricchezze al mondo, la Germania è ricca, l'Italia è benestante (approvò le leggi razziali) e probabilmente anche la Francia di Vichy, queste nazioni potrebbero mettere a disposizione per il medio oriente delle risorse economiche.
Non mi risulta che ciò sia stato fatto, ma anzi è stato formato un tribunale che si permette di giudicare come Istraele si difende da chi lo vorrebbe sterminare.
Non metto in discussione la causa dei palestinesi, ma se permetti ancora di meno discuto quella israeliana.
Se poi dopo secoli di odio esiste una nazione che sostiene Israele, io non la disprezzerei tanto.  
Mi sai dire a quale lobby dovrei rivolgermi per incassare qualche soldo?
« Ultima modifica: 06.12.2004 alle ore 23:28:35 by Marmar » Loggato
david777
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #2 Data del Post: 07.12.2004 alle ore 00:17:37 »
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Arafat ed i Palestinesi hanno commesso un grosso errore strategico: hanno rifiutato le concessioni sotto il governo Barak.
 
Lì si è vista l'agenda PLO e Co. in tutto il suo splendore ed Israele si è fatta 4 conti.
 
Purtroppo la guerra è una gran brutta bestia e non si possono cantare le serenate a chi è pronto a farti saltare in aria.
 
Il governo israeliano avrà pure le sue lacune e non ignoro che siano state commesse crudeltà dalle truppe, ma non si deve perdere di vista l'insieme della faccenda.
 
Sono dispiaciuto per le sofferenze del popolo palestinese e spero che i suoi leaders imbocchino la strada della vita anzichè quella della distruzione.
 
Le lobbies ci sono da una parter e dall'altra: anzì, finchè ci saranno pericoli e confusioni la maggioranza di esse ingrasseranno con la pelle e le risorse altrui.
 
Ci sono però lobbies e lobbies!
 
Certamente qualche profeta mercenario ci marcia e sarebbe pronto a saltare dall'altra parte se ve ne fosse l'oro, ma che vuoi... è parte del gioco. Se vuoi avere successo oggi in Occidente adotta la stessa equazione dei governatori coloniali e metteci dentro anche Israele, a prescindere dalla sincerità nei suoi confronti.  
 
« Ultima modifica: 07.12.2004 alle ore 08:15:36 by Nicodemo_Asset » Loggato
pauline
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #3 Data del Post: 07.12.2004 alle ore 08:05:51 »
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Non "saltate subito addosso" a questionfab, cercate di comprendere il suo approccio spirituale alla questione.  
Beh, non vi nascondo che sono d'accordo con lui Linguaccia
« Ultima modifica: 07.12.2004 alle ore 08:16:57 by Nicodemo_Asset » Loggato




madstar
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #4 Data del Post: 07.12.2004 alle ore 11:42:23 »
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on 07.12.2004 alle ore 08:05:51, pauline wrote:
Non "saltate subito addosso" a questionfab, cercate di comprendere il suo approccio spirituale alla questione.  
Beh, non vi nascondo che sono d'accordo con lui Linguaccia

 
Non spevo che il punto di riferimento della tua fede fosse gerusalemme! ne pensavo che per sostenere le tue tesi tu fossi pagata da una lobby!
 
Dico, ma abbiamo capito bene cosa questionfab ha scritto?  No, neache una parola per Israele. Stiamo diventando nazicattolici?
« Ultima modifica: 07.12.2004 alle ore 14:12:48 by Nicodemo_Asset » Loggato
questionfab
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #5 Data del Post: 07.12.2004 alle ore 12:15:07 »
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Innanzi tutto ringrazio madstar, david777 e Pauline per avere risposto al mio messaggio...
Io ho sollevato prima di tutto una questione dottrinale e non politica, ci tengo a precisare che sono i "predicatori" da me citati a introdurre la politica, cercando di farci passare dottrine superate per dottrine nuove, e non sono certo imparziali; perchè questi personaggi di riferimento sono solo americani? Io vorrei tanto che ci raggiungesse la predica di qualche sudamericano o europeo.  
 
Carissimo madstar, effettivamente io non ho prove e non le avrò mai probabilmente, ma permettimi, come cristiano evangelico, di fare delle supposizioni, che non sono supposizioni astratte, cerco solamente di risalire alle cause dagli effetti che vedo, questo, grazie anche alla capacità di astrarre che il mio Signore Gesù Cristo mi ha dato!
 
Una cosa che la storia ci insegna ( e questo noto con piacere dai tuoi riferimenti al cattolicesimo che lo riconosci ) che,  la storia si ripete, e una tendenza umana recidiva è quella di usare la religione per scopi politici, e se noi cristiani non vigiliamo abbastanza il rischio per noi c'è, come c'è stato in passato!
 
"Apocalisse 13:18 Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei."  
 
Questo è un chiaro invito a usare l'intelligenza, e in quanto al numero 666, gli esegeti moderni sono concordi nel ritenere che è riferito al nome di "Cerare Nerone" che in questa istanza rappresenta un potere politico.
 
Invito chiunque a riflettere su questa mia interpretazione (che qualcuno riterrà bizzarra): la bestia compie un prodigio su una sua testa colpita a morte, e si serve di questa ferita per giustificare una guerra:
 
Apocalisse 13:12 Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia la cui piaga mortale era stata guarita.
Apocalisse 13:13 E operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini.
 
esempio storico: Il 27 febbraio 1933 c'era stato l'incendio del Reichstag. Da allora si era scatenato l'inferno. I nazisti, che verosimilmente lo avevano appiccato, accusarono dell'incendio gli oppositori. Un comodo pretesto per per avere poteri speciali e perseguitarli.
Anche oggi potrebbe accadere qualcosa di simile ma in modo più sottile, più difficile da riconoscere...
 
« Ultima modifica: 07.12.2004 alle ore 14:13:12 by Nicodemo_Asset » Loggato
Marmar
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #6 Data del Post: 07.12.2004 alle ore 12:29:12 »
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Siamo già stati avvisati di questo, dobbiamo perciò essere accorti:
 
Matteo 24:24
perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigî da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.  
 
1Tessalonicesi 5
1 Or quanto ai tempi ed ai momenti, fratelli, non avete bisogno che vi se ne scriva; 2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. 3 Quando diranno: Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno affatto. 4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, sì che quel giorno abbia a cogliervi a guisa di ladro; 5 poiché voi tutti siete figliuoli di luce e figliuoli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre; 6 non dormiamo dunque come gli altri; ma vegliamo e siamo sobrî. 7 Poiché quelli che dormono, dormono di notte; e quelli che s'inebriano, s'inebriano di notte; 8 ma noi, che siamo del giorno, siamo sobrî, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza. 9 Poiché Iddio non ci ha destinati ad ira, ma ad ottener salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, 10 il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 11 Perciò, consolatevi gli uni gli altri, ed edificatevi l'un l'altro, come d'altronde già fate.

« Ultima modifica: 07.12.2004 alle ore 14:14:04 by Nicodemo_Asset » Loggato

Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
madstar
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #7 Data del Post: 07.12.2004 alle ore 14:48:14 »
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on 07.12.2004 alle ore 12:15:07, questionfab wrote:
effettivamente io non ho prove e non le avrò mai probabilmente, ma permettimi, come cristiano evangelico, di fare delle supposizioni, che non sono supposizioni astratte,

 
Caro questionfab
con le supposizioni, per quanto avvalorabili siano e quanto discutibili altrettanto siano, non si possono fare delle affermazioni come quelle che ho capito dal tuo primo post.
Comunque accetto l'invito alla calma ed all'amore fatto da Marmar.
« Ultima modifica: 15.12.2004 alle ore 14:33:02 by Nicodemo_Asset » Loggato
david777
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #8 Data del Post: 15.12.2004 alle ore 14:07:22 »
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Ad ogni modo e ritornando al tema centrale del thread, penso che gli USA siano, con l'attuale presidenza ed in considerazione delle circostanze internazionali, la nazione più vicina alle Scritture.
 
Nonostante qualsiasi disaccordo o discussione "di famiglia" mi sembra inevitabile ammettere che siamo entrati in una fase sia geopolitica che "escatologica" che non ammette più titubanze ed indecisioni circa le relazioni preferenziali con gli USA.
 
Negli USA vi sono varie "culture" sia tra gli anglosassoni che le molte etnie. Direi che Bibbia e cultura evangelica conservatrice sono oggi in una notevole sintonia, benchè con vari distinguo sia in teologia che in politica.
 
Trattandosi di tempi di crisi e pericolo si deve innanzitutto guardare alle priorità e rendersi conto che le discussioni (se vogliamo gli scontri e gli accesi dibattiti) e gli approfondimenti non devono far dimenticare che gli USA rappresentano un essenziale pilastro della libertà e della democrazia.
 
Non intendo con ciò annullare le questioni aperte nei confronti degli USA e della Chiesa Americana: questioni dottrinali come anche di etica politico-economica...  
 
Trovo che ormai ci siano più differenze e contrasti con la "Nuova Italia" che con gli USA.
 

 
Questi non sono più i tempi di Reagan, quando i motivi del dissidio e del contrasto potevano essere gravi ed insuperabili.  
 
Il "noi" e "loro" non ha dunque oltre per me senso: anzi, in considerazioni delle tentazioni anticostituzionali, la mia cultura italo-americana chiama in causa gli USA e l'EU alla pari per vigilare sulla democrazia Italiana e le evoluzioni del maggiore governo occidentale in conflitto d'interesse.
 
Per essere pratico mi chiedo a cosa corrisponde negli USA la forza che governa oggi l'Italia.  
 
Esiste oggi in America un capitalismo laico che è ormai chiaramente schierato contro le "ingerenze" del Cristianesimo se non il Cristianesimo stesso - compreso quello del Presidente George Bush*.
 
La sua caratteristica fondamentale è la pretesa di una deregulation totale senza le remore dell'etica cristiana, la quale si vorrebbe rimpiazzare con quella di mercato: è proprio in seno a questa manovra che si deve anche collocare la diplomazia in atto tra Casa Bianca e Palazzo Chigi, il quale al momento è in realtà interessato al potere di George ed all'utilità dell'America, più che alla sua religione...  
 
Gli USA dovrebbero guardarsi dai tentativi di degenerazione della propria costituzione e dalla strumentalizzazione degli evangelici.
 
Americani di quale America? Quella di Capmag.com o quella dei Padri Pellegrini? L'accordo tra Bibbia e cultura americana è possibile ed in buona misura (finchè dura) oggi una realtà. The compassionate agenda di Mr Bush e dei conservatori è in potenziale contrasto con le manovre di annichilimento delle costituzioni su entrambe le sponde dell'Atlantico.
 
USA ed Israele: attenti agli amici ed alleati d'interesse che vi darebbero all'occasione, per potere e medesimo interesse in pasto al nemico - ed attenti al patto MO dietro l'angolo ed al suo cicerone!
 
*
http://www.capmag.com/article.asp?ID=215
http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/politica/viaggioberl/viaggioberl /viaggioberl.html
http://www.capmag.com/article.asp?id=244
 
Saluti  
 
  
« Ultima modifica: 15.12.2004 alle ore 23:37:24 by david777 » Loggato
questionfab
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #9 Data del Post: 16.12.2004 alle ore 16:22:50 »
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Credo che non ci sia una nazione vicina alle scritture, forse può esserci una nazione maggiormente neutra nei confronti delle scritture; credo piuttosto che più si attribuisca una vicinanza dei valori cristiani ad un potere politico e più il significato della fede cristiana venga vanificato.
Oggi come cristiani si può certamente dire che i nostri valori non appartengano alle nazioni islamiche, ma altrettanto possiamo dire che non appartengono a nazioni troppo compromesse nell'accentramento del potere, del dominio economico.  
 
QF
« Ultima modifica: 16.12.2004 alle ore 16:50:08 by Nicodemo_Asset » Loggato
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #10 Data del Post: 16.12.2004 alle ore 21:20:50 »
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d'accordo con te QF Sorriso
« Ultima modifica: 17.12.2004 alle ore 08:59:53 by Nicodemo_Asset » Loggato




david777
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #11 Data del Post: 16.12.2004 alle ore 23:49:01 »
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on 16.12.2004 alle ore 16:22:50, questionfab wrote:
Credo che non ci sia una nazione vicina alle scritture, forse può esserci una nazione maggiormente neutra nei confronti delle scritture; credo piuttosto che più si attribuisca una vicinanza dei valori cristiani ad un potere politico e più il significato della fede cristiana venga vanificato.
Oggi come cristiani si può certamente dire che i nostri valori non appartengano alle nazioni islamiche, ma altrettanto possiamo dire che non appartengono a nazioni troppo compromesse nell'accentramento del potere, del dominio economico.QF

 
Le "nazioni compromesse" col potere ed il dominio economico non rappresentano i valori evangelici.
 
Il potere ed il dominio economico in se stessi non sono malvagi... è il compromesso che li rende tali.
 
Dunque (parlando di USA ed alleati) è il compromesso che sacrifica i valori cristiani e rende iniqua una nazione ed il suo governo.
 
Ho già preso altrove le distanze dal neocostantinianesimo, ma allo stesso tempo la città dell'uomo deve essere in un qualche legittimo modo governata: gli USA ci stanno provando nonostante una certa misura di compromesso.
 
George Bush Jr rappresenta le forze evangeliche conservatrici/fondamentaliste in primo luogo, ma sul medesimo carro ci sono pure altre componenti giudeocristiane e forze economiche (plutocratiche) che dal giudeocristianesimo prendono quel che conviene alla nuova etica di mercato, la cui origine atea ed evoluzionista è stata smascherata e sufficientemente provata e di cui gli evangelici non sono ancora  consapevoli: l'errore soldi = benedizione divina è un equazione illusoria.
 
Questi ultimi alleati rappresentano quella componente che tende a strumentalizzare gli evangelici ed il presidente, in quanto il loro obiettivo è forzare l'etica biblica a legittimare un uso estremo della libertà economica, fino a privarla (per l'appunto) dei valori della compassione cristiana e della sovranità di Dio - tutto per i soldi, il potere globale ed il dio delle fortezze/paperopoli.
 
Questa componente temporaneamente alleata sembra mettersi al dii sopra della Legge, interferendo con costituzioni, Magistratura, diritto internazionale, autonomia dei giudici, sindacati, democrazia elettorale, libertà dei media, etc.
 
In Italia il fenomeno è molto visibile, mentre negli USA la rete antitrust per il controllo dell'iperliberismo capeggiato dalla World Bank e WTO pone dei limiti chiari, oltre i quali l'alleanza si sfalderebbe (almeno come stanno le cose al momento e finchè si riuscirà a resistere alle pressioni).
 
I "valori evangelici" hanno dunque nemici o potenziali tali sia dentro che fuori: basta porre a confronto le profezie con l'evidenza per rendersi conto che l'origine dell'anticristo non sarà nè l'Islam, nè il Comunismo, bensì proprio l'amico dentro casa con il quale s'intingeva nello stesso piatto.  
 
Gli evangelici americani rappresentano oggi un avamposto di resistenza nonostante noi europei li abbiamo solitamente percepiti in un fronte comune col capitalismo laico ed indiscriminato.
 
Il tempo arriva quando queste forze si separeranno, benchè oggi siano "costrette" a coesistere per necessità: e con la separazione la Chiesa guarderà in faccia quel vero e più grande nemico in competizione con Cristo per il governo del pianeta e che per l'appunto porta il nome di "senza legge".
 
« Ultima modifica: 17.12.2004 alle ore 16:46:14 by david777 » Loggato
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Fin qui l'Eterno ci ha soccorsi! (9/9/2013)

   
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #12 Data del Post: 17.12.2004 alle ore 00:56:20 »
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on 16.12.2004 alle ore 23:49:01, David777 wrote:

 
Ho buoni motivi per credere che gli evangelici americani rappresentano oggi un fronte di resistenza nonostante noi europei li abbiamo solitamente percepiti in un fronte comune col capitalismo laico ed indiscriminato.
 
Il tempo arriva quando queste forze si separeranno, benchè oggi siano "costrette" a coesistere per necessità: e con la separazione la Chiesa guarderà in faccia il vero e più grande nemico, in competizione con Cristo per il governo del pianeta.

 
Non mi intendo di politica come David... (o meglio, non in modo cosi' articolato,) ma capisco ed apprezzo molto il suo punto di vista.
 
Abito in Gran Bretagna ed ho modo di confrontare  gli atteggiamenti dei "media" di molti paesi riguardo la fede.
 
Nei media laici britannici vedo solo atteggiamenti superficiali se non di derisione e di sarcasmo nei confronti della Bibbia e del "discorso" cristiano.
 
Nei media americani, invece,  c'e' ancora una porta aperta per chi vuole far sentire la sua voce nei riguardi del cristianesimo. Grazie a questa possibilita' parecchi evangelici statunitensi sono attivi nel contrastare il decadimento dei costumi e della fede.
(Ricordiamoci che i veri cristiani sono l'unico vero sale e l'unica vera luce del mondo. Risata  
 
Fino a poco tempo fa ero piu' critica verso l'America.  
 
Ora vedo che e' l'unica nazione a lasciare spazio ad ogni tipo di voce e di dibattito ed ho cambiato parere nei suoi confronti.  
 
Come dice David, pero', lo spirito dell'anticristo si sta facendo avanti...
....e da quello che vedo e sento dalle "notizie" sembra che lo stia facendo a grossi passi.
 
« Ultima modifica: 17.12.2004 alle ore 09:00:51 by Nicodemo_Asset » Loggato

l'AMORE edifica!
david777
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #13 Data del Post: 17.12.2004 alle ore 17:10:08 »
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on 17.12.2004 alle ore 00:56:20, linchen wrote:

 
... Nei media laici britannici vedo solo atteggiamenti superficiali se non di derisione e di sarcasmo nei confronti della Bibbia e del "discorso" cristiano.
 
Nei media americani, invece,  c'e' ancora una porta aperta per chi vuole far sentire la sua voce nei riguardi del cristianesimo. Grazie a questa possibilita' parecchi evangelici statunitensi sono attivi nel contrastare il decadimento dei costumi e della fede.
(Ricordiamoci che i veri cristiani sono l'unico vero sale e l'unica vera luce del mondo. Risata  
 
Fino a poco tempo fa ero piu' critica verso l'America.  
 
Ora vedo che e' l'unica nazione a lasciare spazio ad ogni tipo di voce e di dibattito ed ho cambiato parere nei suoi confronti.  
 
Come dice David, pero', lo spirito dell'anticristo si sta facendo avanti...
 

 
La GB risente di quell'atteggiamento umanista che ormai ritiene di aver capito tutto: ed in questo tutto il giudeocristianesimo è stato archiviato nella sezione "mitologica" dello scibile umano...
 
Dell'umanesimo molto è da salvare ma altrettanto da archiviare quale mitologia della presunta sufficienza umana.
 
Eppure la GB è proprio maggiormente candidata a capire i due mondi trovandosi sotto l'influenza americana ed europea allo stesso tempo.
 
Condivido pienamente: negli USA i termini della questione e dello scontro sono stati posti correttamente, avendo pure messo sufficientemente a fuoco il ruolo e la funzione della fede in relazione alla cultura, alla politica ed allo Stato.
 
Gli USA sono nuovo campo di battaglia contro le forze dell'Anticristo, ma allo stesso tempo è quì che si ritrovano il linguaggio, il codice e le categorie per esprimere al meglio la fede cristiana ed organizzare la resistenza spirituale che si renderà più acuta all'indomani dell'accordo israelo-palestinese che stà per essere catalizzato dall'ormai ben noto e riconoscibile cicerone-anticristo.
 
La percezione dei credenti europei sarà maggiormente compresa e valutata e tra i due continenti ci sarà per la Chiesa una convergenza senza precedenti, purchè ci sia la necessaria apertura verso la Verità.
 
Cheerio
« Ultima modifica: 17.12.2004 alle ore 17:44:10 by Nicodemo_Asset » Loggato
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Re: Bibbia e cultura americana
« Rispondi #14 Data del Post: 17.12.2004 alle ore 17:19:34 »
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Ad essere sincero mi sembra che la progressione dell'argomento si stia muovendo positivamente verso il chiarimento... (questo è il bello di non essere integralisti)
 
mi è piaciuto molto il discorso di david777 sui "valori evangelici" anche se non ho capito molto in che cosa consista l'avamposto di resistenza che gli evangelici americani rappresenterebbero oggi.
 
se noi europei li abbiamo "percepiti in un fronte comune col capitalismo laico ed indiscriminato" credo che una ragione ci sia: Storicamente oggi, sappiamo per certo che il capitalismo americano ha origini nel protestantesimo di origine calvinista che domina diffusamente nella mentalità statunitense, anche se ha perso il suo valore religioso (il discorso in sintesi è questo:"io non so se sono salvato, lo posso sapere dal mio successo nella società e nel lavoro"Occhiolino.
 
Devo però ammettere che la spinta (positiva) di rinnovamento cristiano evangelico viene proprio dagli USA (e non mi riferisco al fondamentalismo)
« Ultima modifica: 17.12.2004 alle ore 17:45:56 by Nicodemo_Asset » Loggato
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