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pastori (letto 1261 volte) |
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principessa75
Membro familiare
ISAIA 43 :10
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come si diventa pastori tra gli evanglici. c e un limite d eta' e di sesso ?
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2Timoteo 3:16-17 16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buo
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Leona
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Gesù è vita e luce
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In italiano cosa è più corretto: pastora o pastoressa? A parte questo piccolo dubbio, se ritengo che un pastore è la guida di una comunità penso che ogni persona potrebbe essere considerata pastore (guida) del suo gruppo, fermo restando che il gruppo riconosca in lei/lui il carisma cristiano necessario. Se poi il gruppo si ingrandisce, ecco che il pastore si trova a capo di una gerarchia, che a volte dirige non proprio democraticamente, dimenticando che il capo di una chiesa deve essere il Signore Gesù e non lui. Questo credo sia il caso di piccoli movimenti evangelici che non sono affiliati a nessuna denominazione, mentre per le chiese evangeliche istituzionalizzate, lascio la parola a chi meglio di me conosce come si fa ad essere nominati pastori. Oggi – personalmente – conosco due tipi di pastori: coloro che hanno alle spalle importanti studi nelle diverse università teologiche e ne seguono la linea guida e coloro che si sentono prescelti da Dio ed iniziano a voler guidare delle comunità, avendo la convinzione di capire tutto (ma proprio tutto) della Bibbia. Generalmente i pastori sono uomini. Ma a volte sono anche donne. E qui devo confessare che una donna pastora ancora non mi fa sentire a mio agio. Mi trovo molto bene se una donna insegna, dirige qualsiasi servizio, se organizza le attività, se è mia amica, ma considerarla pastora di una chiesa....... ecco questo no, sono troppo vecchia per accettare questo titolo per una donna. Anche se riconosco alle donne grandissime capacità spirituali, intellettuali e soprattutto dirigenziali. Dio ci ha creati simili ma non uguali. E la società in cui abbiamo vissuto in tutti questi secoli passati è stata una società maschilista in cui i pastori dovevano essere uomini. Ed io non arrivo ad accettare che una donna abbia il titolo di pastora.
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Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me (Ap 3:20)
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Leona
Membro familiare
Gesù è vita e luce
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Grazie new. Ho letto con grande interesse tutti gli interventi. Ma non credo di aver capito se alla domanda posta da principessa sia stata data una risposta esauriente. Cioè, come si diventa pastori in una comunità evangelica? Io penso di saperlo, ma non so per lei.
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Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me (Ap 3:20)
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principessa75
Membro familiare
ISAIA 43 :10
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on 04.10.2018 alle ore 18:02:32, Leona wrote:Grazie new. Ho letto con grande interesse tutti gli interventi. Ma non credo di aver capito se alla domanda posta da principessa sia stata data una risposta esauriente. Cioè, come si diventa pastori in una comunità evangelica? Io penso di saperlo, ma non so per lei. |
| infatti manca solo questa risposta per il resto
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2Timoteo 3:16-17 16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buo
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Domenico
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Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)
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on 01.10.2018 alle ore 14:51:35, principessa75 wrote: come si diventa pastori tra gli evanglici. c e un limite d eta' e di sesso ? |
| Prima di tutto c’è da precisare che il “pastore” è uno dei cinque ministeri come chiaramente l’apostolo Paolo l’ha specificato in Efesini 4:11 "Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori". Quindi, il “pastore” (non è un professionista di mestiere, intesa dal punto di vista umano come una comune specializzazione) ma come un dono ricevuto dal Signore Gesù Cristo, ha una missione da svolgere in seno a una comunità, cioè ha un mandato divino, vale a dire un preciso carisma che lo rende idoneo a questo tipo di attività; che poi questa sua attività viene sviluppata e arricchita da studi biblici, rientra nella normalità. Questo però non significa che uno “Istituto Accademico” forma un “pastore”; fornisce solamente quella conoscenza utile per lo svolgimento della sua attività e non quel carisma che è di origine divina. Quello che il Signore da’ (visto che l’attività del “pastore” non è qualcosa che riguarda se’ stesso, ma gli altri) viene palesato in modo che altri lo possono vedere, visto che ha a che fare con il “pascere il gregge” e non per “signoreggiarlo” (1 Pietro 5:2-3). In questo modo l’attività pastorale risulterà a beneficio del popolo del Signore. Non si tratta quindi si sapere cosa dovrà fare una persona per diventare “pastore”, perché come ho detto, è il Signore Gesù Cristo che dà il carisma per tale attività. Non c’è quindi una limitazione di età e di sesso. Per quanto riguarda il sesso, c’è da precisare che il Nuovo Testamento non parla di “pastoresse” ma di “pastori”.
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Membro familiare
DIO È AMORE
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on 04.10.2018 alle ore 18:02:32, Leona wrote:Grazie new. Ho letto con grande interesse tutti gli interventi. Ma non credo di aver capito se alla domanda posta da principessa sia stata data una risposta esauriente. |
| on 04.10.2018 alle ore 21:52:36, principessa75 wrote: infatti manca solo questa risposta per il resto |
| Qui trovate delle risposte: on 21.05.2008 alle ore 16:02:26, andreiu wrote:La diakonia è da estendere a tutta la comunità, tuttavia gli anziani possono individuare nella comunità stessa dei credenti maturi e responsabili che possano gestire delle responsabilità importanti. E' giusto che gli "episkopos" abbiano al loro fianco dei "diakonoi" che possano aiutarli e collaborare con loro. Quindi tutti sono potenzialmente "diakonoi", ma in mezzo ai diakonoi si possono scegliere quelli più maturi per compiti importanti. |
| on 13.11.2008 alle ore 10:28:35, Asaf wrote:Mi ripeterei, quindi mi accodo a quanto detto da Andrea, aggiungendo e ribadendo che il governo della chiesa neotestamentaria (dal II sec. le cose iniziarono a cambiare) era tenuto da un collegio di anziani e non da un presbitero in particolare, d'altronde fatto naturale in una comunità dove chiunque poteva essere rivestito di doni per uno speciale ministerio. E' vero che gli anziani presiedevano alle riunioni e all'elezione di membri, ma le cose erano fatte in collaborazione con l'assemblea (At.6:3-6; 1Co.16:3). |
| Ogni ministero è costituito da Dio, infatti l'unzione per i vari ministeri viene da Dio, i ministeri sono poi confermati dalla Chiesa, ma è ovvio che nessuno può farsi Pastore da solo, non ha senso il "Pastore fai da te".
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« Ultima modifica: 05.10.2018 alle ore 19:52:06 by New » |
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Virtuale
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Abbi fiducia in Gesù
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on 05.10.2018 alle ore 19:34:43, New wrote: nessuno può farsi Pastore da solo, non ha senso il "Pastore fai da te". |
| Hai ragione.
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« Ultima modifica: 06.10.2018 alle ore 09:14:11 by Virtuale » |
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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Grande_Puffo
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W questo FORUM!!!
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Nelle chiese più strutturate ci sono delle scuole di formazione per i pastori. Nelle altre c'è molto "fai da te".
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tom_anad
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GESU' RITORNA
Posts: 1094
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on 30.10.2018 alle ore 13:36:25, Grande_Puffo wrote:Nelle chiese più strutturate ci sono delle scuole di formazione per i pastori. Nelle altre c'è molto "fai da te". |
| leggendo l'interessante post del fratello Domenico, che condivido, non sono le scuole di formazione che fanno i pastori, ma semplicemente danno la formazione per poter meglio esercitare quel carisma che dà il Signore. l'unzione la dà Gesù Cristo e non il diploma di laurea in teologia. Le cosiddette scuole di formazione, se utili da una parte per la conoscenza generale della parola, sono anche pericolose riguardo alla dottrina poiché inculcano negli studenti modelli interpretativi prestabiliti dalla denominazione a cui appartengono. Il fai da te non deve essere riferito al fedele che vuole farsi pastore da se o crede di esserlo, bensì deve essere inteso come il libero arbitrio, sotto la guida dello Spirito Santo nell'interpretare la Parola di Dio, senza condizionamenti dottrinali imposti dalla denominazione che si frequenta. Questo lo ritengo giusto e corretto.
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tom_anad
Membro familiare
GESU' RITORNA
Posts: 1094
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voglio fare una critica ai pastori di tutte le denominazioni, critica che poi sfocia in una domanda. A chi non è capitato di avere un confronto su alcuni temi dottrinali con il pastore della chiesa che frequenta? Ebbene, a prescindere la sigla della chiesa a me è sempre successo che il pastore non ha mai voluto verificare cosa dice la Bibbia rimanendo nella linea dottrinale stabilita dai capi. Io ci sono rimasto sempre male poiché ritenevo che solo i TDG fossero sordi e ciechi di fronte alla parola, ma con rammarico ho notato che è un virus che sta attaccando tutte le sigle. Per carità ci saranno sicuramente delle eccezioni ma in generale è così. LA DOMANDA CHE RIVOLGO A TUTTI E': Perché i pastori delle chiese costituite si rifiutano di verificare se le dottrine che insegnano corrispondono alla parola? Shalom
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