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(Moderatore: andreiu)
   Glossolalia e chiese pentecostali
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   Autore  Topic: Glossolalia e chiese pentecostali  (letto 11209 volte)
lucia.mondella
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Glossolalia e chiese pentecostali
« Data del Post: 10.03.2017 alle ore 00:49:22 »
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Salve, ho pensato un pò prima di aprire questo topic proprio perchè potrebbe avere dei caratteri apparentemente polemici, ma come è mia abitudine non inizio una discussione se non animata da un sincero desiderio di confronto.
 
Premetto che frequento una chiesa pentecostale.
Non sono ancora battezzata ed in questi giorni ho cercato di interrogarmi su questo mio tentennamento.
 
E come se ci fosse qualcosa che mi frenasse... ma non ad accettare Gesù come mio salvatore personale... più che altro ad accettare lo "stile" della comunità.
 
La comunità che frequento è fatta tutte di persone apparentemente molto miti e connotate da una bontà quasi tangibile anche al solo dialogarci. Quello che mi rende perplessa di tale comunità è il momento del culto, in genere dopo la predica, dove la potenza dello Spirito Divino si manifesta...
 
Le lodi e le preghiere si susseguono sempre più freneticamente, in una miscellanea di manifestazioni glossolaliche molto calorose.
Spesso anche coronate di "profezie" interpretate...
A dire la verità io questa esperienza non la trovo molto edificante.
tutt'altro.
 
In questo periodo ho provaot proprio a comprendere meglio cosa diceva la Bibbia sull'ordine del culto.
in particolare ho trovato molto opportuno tutta la disamina che l'apostolo Paolo fa sulla manifestazione glossolalica della benedizione dello Spirito Santo nei capitoli 13 e 14 della prima lettera ai Corinzi.
 
devo dire che io condivido tutte le perplessità che Paolo avanza ai credenti di Corinto. E che altrettanto è inequivocabile sul comportamento in chiesa a riguardo. Cioè non c'è un dubbio interpretativo.
 
Ne ho parlato anche con qualche membro responsabile di questa mia valutazione e la reazione non è stata molto ortodossa, poichè la tendenza di membri e di credenti è quella di dare molto lustro alla manifestazione glossolalica poichè segno di una autentica benedizione divina... che la sua potenza così evidente è legata alla intensità di questa ultima pioggia di benedizioni (di questi ultimi 100 anni) e che sarebbe quasi blasfemo tentare di circoscrivere tali manifestazioni dopo secoli che non se ne vedevano più.
 
diciamo che anche l'assenza di tali manifestazioni genuine in altre tipi di denominazioni rappresenta quasi un tag distintivo di chi è veramente sotto l'egida diretta del Signore.
 
Ora io mi chiedo, visto che ho sentito solo il parere di alcuni membri di una comunità, alla luce dei capitoli da me citati...
... in genere il panorama evangelico come si approccia all'effervescenza delle manifestazioni di benedizione dello Spirito Santo delle comunità pentecostali?
possibile che in nessun altra denominazione vi sia mai la manifestazione glossolalica ?
 
Alla luce della Bibbia, perchè non viene rispettato l'ordine del culto cosi come chiaramente indicato da Paolo, agendo apparentemente in maniera così antiscritturale ?
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #1 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 09:52:06 »
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on 10.03.2017 alle ore 00:49:22, lucia.mondella wrote:
Salve, ho pensato un pò prima di aprire questo topic proprio perchè potrebbe avere dei caratteri apparentemente polemici, ma come è mia abitudine non inizio una discussione se non animata da un sincero desiderio di confronto.
 
Premetto che frequento una chiesa pentecostale.
Non sono ancora battezzata ed in questi giorni ho cercato di interrogarmi su questo mio tentennamento.
 
E come se ci fosse qualcosa che mi frenasse... ma non ad accettare Gesù come mio salvatore personale... più che altro ad accettare lo "stile" della comunità.
 
La comunità che frequento è fatta tutte di persone apparentemente molto miti e connotate da una bontà quasi tangibile anche al solo dialogarci. Quello che mi rende perplessa di tale comunità è il momento del culto, in genere dopo la predica, dove la potenza dello Spirito Divino si manifesta...
 
Le lodi e le preghiere si susseguono sempre più freneticamente, in una miscellanea di manifestazioni glossolaliche molto calorose.
Spesso anche coronate di "profezie" interpretate...
A dire la verità io questa esperienza non la trovo molto edificante.
tutt'altro.
 
In questo periodo ho provaot proprio a comprendere meglio cosa diceva la Bibbia sull'ordine del culto.
in particolare ho trovato molto opportuno tutta la disamina che l'apostolo Paolo fa sulla manifestazione glossolalica della benedizione dello Spirito Santo nei capitoli 13 e 14 della prima lettera ai Corinzi.
 
devo dire che io condivido tutte le perplessità che Paolo avanza ai credenti di Corinto. E che altrettanto è inequivocabile sul comportamento in chiesa a riguardo. Cioè non c'è un dubbio interpretativo.
 
Ne ho parlato anche con qualche membro responsabile di questa mia valutazione e la reazione non è stata molto ortodossa, poichè la tendenza di membri e di credenti è quella di dare molto lustro alla manifestazione glossolalica poichè segno di una autentica benedizione divina... che la sua potenza così evidente è legata alla intensità di questa ultima pioggia di benedizioni (di questi ultimi 100 anni) e che sarebbe quasi blasfemo tentare di circoscrivere tali manifestazioni dopo secoli che non se ne vedevano più.
 
diciamo che anche l'assenza di tali manifestazioni genuine in altre tipi di denominazioni rappresenta quasi un tag distintivo di chi è veramente sotto l'egida diretta del Signore.
 
Ora io mi chiedo, visto che ho sentito solo il parere di alcuni membri di una comunità, alla luce dei capitoli da me citati...
... in genere il panorama evangelico come si approccia all'effervescenza delle manifestazioni di benedizione dello Spirito Santo delle comunità pentecostali?
possibile che in nessun altra denominazione vi sia mai la manifestazione glossolalica ?
 
Alla luce della Bibbia, perchè non viene rispettato l'ordine del culto cosi come chiaramente indicato da Paolo, agendo apparentemente in maniera così antiscritturale ?

...visto che ti danno fastidio certe specialità...perché non vai in una chiesa evangelica riformata ?...
...(ma anche lì ti renderai conto che finché lo puoi fare...il battesimo è importante).....
« Ultima modifica: 10.03.2017 alle ore 09:53:10 by Virtuale » Loggato

"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #2 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 10:46:40 »
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on 10.03.2017 alle ore 09:52:06, Virtuale wrote:

...visto che ti danno fastidio certe specialità...perché non vai in una chiesa evangelica riformata ?...
...(ma anche lì ti renderai conto che finché lo puoi fare...il battesimo è importante).....

 
virtuale ma che problema hai con me? ho cercato di ignorare sempre i tuoi commenti a sproposito, ma sul serio non riesco nemmeno a comprenderti a fondo quando ti esprimi.
 
Hai dato la stessa risposta "se non ti piace te ne vai" ...che è degna di persone che fanno della violenza dialettica il proprio credo.
 
Ho fatto una domanda.
Se hai voglia di rispondermi a quella bene.
 
se hai voglia di partecipare costruttivamente alla conversazione puoi gentilmente dirmi cosa ne pensi su questi versi
 
1 Corinzi 14
"9. Così anche voi, se per il vostro dono di lingue non proferite un parlare intelligibile, come si capirà quel che dite? Parlerete in aria.
10. Ci sono nel mondo tante e tante specie di parlari, e niun parlare è senza significato.
[...]
15. Che dunque? Io pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l’intelligenza.
16. Altrimenti, se tu benedici Iddio soltanto con lo spirito, come potrà colui che occupa il posto del semplice uditore dire «Amen» al tuo rendimento di grazie, poiché non sa quel che tu dici?
[...]
23. Quando dunque tutta la chiesa si raduna assieme, se tutti parlano in altre lingue, ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno essi che siete pazzi?
[...]
27. Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al più, a farlo; e l’un dopo l’altro; e uno interpreti;
28. e se non v’è chi interpreti, si tacciano nella chiesa e parlino a se stessi e a Dio.
[...]
37. Se qualcuno si stima esser profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo son comandamenti del Signore.
38. E se qualcuno lo vuole ignorare, lo ignori.
39. Pertanto, fratelli, bramate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue;
40. ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine."
 
quindi, di questi precetti che non lasciano spazio ad interpretazioni equivoche e che sono comandamenti del Signore, cara Virtuale dalla dialettica propositiva e costruttiva, cosa ne pensi ?
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #3 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 11:09:31 »
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on 10.03.2017 alle ore 10:46:40, lucia.mondella wrote:

 
Ho fatto una domanda.
Se hai voglia di rispondermi a quella bene.
 
se hai voglia di partecipare costruttivamente alla conversazione puoi gentilmente dirmi cosa ne pensi su questi versi
 
1 Corinzi 14
"9. Così anche voi, se per il vostro dono di lingue non proferite un parlare intelligibile, come si capirà quel che dite? Parlerete in aria.
10. Ci sono nel mondo tante e tante specie di parlari, e niun parlare è senza significato.
[...]
15. Che dunque? Io pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l’intelligenza.
16. Altrimenti, se tu benedici Iddio soltanto con lo spirito, come potrà colui che occupa il posto del semplice uditore dire «Amen» al tuo rendimento di grazie, poiché non sa quel che tu dici?
[...]
23. Quando dunque tutta la chiesa si raduna assieme, se tutti parlano in altre lingue, ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno essi che siete pazzi?
[...]
27. Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al più, a farlo; e l’un dopo l’altro; e uno interpreti;
28. e se non v’è chi interpreti, si tacciano nella chiesa e parlino a se stessi e a Dio.
[...]
37. Se qualcuno si stima esser profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo son comandamenti del Signore.
38. E se qualcuno lo vuole ignorare, lo ignori.
39. Pertanto, fratelli, bramate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue;
40. ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine."
 
quindi, di questi precetti che non lasciano spazio ad interpretazioni equivoche e che sono comandamenti del Signore, cara Virtuale dalla dialettica propositiva e costruttiva, cosa ne pensi ?

 
....cara lucia.mondella...io penso che il Signore ha ragione....
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #4 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 15:18:19 »
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on 10.03.2017 alle ore 00:49:22, lucia.mondella wrote:
Salve, ho pensato un pò prima di aprire questo topic proprio perchè potrebbe avere dei caratteri apparentemente polemici, ma come è mia abitudine non inizio una discussione se non animata da un sincero desiderio di confronto.
 
Premetto che frequento una chiesa pentecostale.
Non sono ancora battezzata ed in questi giorni ho cercato di interrogarmi su questo mio tentennamento.
 
E come se ci fosse qualcosa che mi frenasse... ma non ad accettare Gesù come mio salvatore personale... più che altro ad accettare lo "stile" della comunità.
 
La comunità che frequento è fatta tutte di persone apparentemente molto miti e connotate da una bontà quasi tangibile anche al solo dialogarci. Quello che mi rende perplessa di tale comunità è il momento del culto, in genere dopo la predica, dove la potenza dello Spirito Divino si manifesta...
 
Le lodi e le preghiere si susseguono sempre più freneticamente, in una miscellanea di manifestazioni glossolaliche molto calorose.
Spesso anche coronate di "profezie" interpretate...
A dire la verità io questa esperienza non la trovo molto edificante.
tutt'altro.
 
In questo periodo ho provaot proprio a comprendere meglio cosa diceva la Bibbia sull'ordine del culto.
in particolare ho trovato molto opportuno tutta la disamina che l'apostolo Paolo fa sulla manifestazione glossolalica della benedizione dello Spirito Santo nei capitoli 13 e 14 della prima lettera ai Corinzi.
 
devo dire che io condivido tutte le perplessità che Paolo avanza ai credenti di Corinto. E che altrettanto è inequivocabile sul comportamento in chiesa a riguardo. Cioè non c'è un dubbio interpretativo.
 
Ne ho parlato anche con qualche membro responsabile di questa mia valutazione e la reazione non è stata molto ortodossa, poichè la tendenza di membri e di credenti è quella di dare molto lustro alla manifestazione glossolalica poichè segno di una autentica benedizione divina... che la sua potenza così evidente è legata alla intensità di questa ultima pioggia di benedizioni (di questi ultimi 100 anni) e che sarebbe quasi blasfemo tentare di circoscrivere tali manifestazioni dopo secoli che non se ne vedevano più.
 
diciamo che anche l'assenza di tali manifestazioni genuine in altre tipi di denominazioni rappresenta quasi un tag distintivo di chi è veramente sotto l'egida diretta del Signore.
 
Ora io mi chiedo, visto che ho sentito solo il parere di alcuni membri di una comunità, alla luce dei capitoli da me citati...
... in genere il panorama evangelico come si approccia all'effervescenza delle manifestazioni di benedizione dello Spirito Santo delle comunità pentecostali?
possibile che in nessun altra denominazione vi sia mai la manifestazione glossolalica ?
 
Alla luce della Bibbia, perchè non viene rispettato l'ordine del culto cosi come chiaramente indicato da Paolo, agendo apparentemente in maniera così antiscritturale ?

 
Cara Lucia, nelle chiese pentecostali c'è molto uso di come viene compreso in quegli ambienti il "dono delle lingue" in quanto essa rappresenterebbe la dimostrazione del battesimo dello Spirito Santo. Personalmente io ho un'altra comprensione del dono delle lingue,ma al di là di questo, il senso del tuo topico è il disagio che provi quando ci sono quelle manifestazioni. Credo che il tuo disagio rimarrà in quanto sono proprio quei momenti ad essere,credo, culminanti nel culto.  
 
Come dici bene nel mondo variegato evangelico, solo nelle chiese pentecostali vi sono queste manifestazioni,  non mi pare che vi siano in altre chiese evangeliche. Ma non ho compreso una cosa: vuoi approfondire l'argomento a livello dottrinale?
 
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #5 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 17:44:38 »
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ebbene... il senso della mia domanda è capire confrontandomi gli aspetti del mio disagio.
 
Io ti dico sinceramente nutro dei sensi di colpa per questa cosa.
Nella comunità che frequenta e della quale il mio fidanzato/futuro marito è membro da sempre la manifestazione glossolalica è vista come quasi un segno di estrema benedizione.
 
Per dirti, anche se ti battezzi e non hai parlato in lingue ti considerano come un credente di serie b... tipica è la frase
"crede con la mente ma non col cuore"
 
Ora immagina me... che non solo non riceve la pienezza dello Spirito Santo con la manifestazione glossolalica ma che addirittura prova un certo disagio a vedere fedeli mani alte verso il cielo che ad alta voce parla in linguaggio incomprensibile alla fine di un culto ... e invece di trarne giovamento spirituale mi sento intimorita (non dico infastidita, ma mi fa strano assai).
Una volta una anziana fedele sussurrò al mio fidanzato che tale sensazione poteva essere anche data da una oppressione demoniaca ... che non tollera la presenza dello Spirito Santo...
 
Quindi... vorrei capire dalle altre denominazioni queste manifestazioni come vengono viste?
Perchè solo i pentecostali si sentono credenti particolarmente benedetti dalla potenza divina per la glossolalia?
Possibile che siano tutte manifestazioni "isteriche"?
Possibile che solo i pentecostali manifestano la glossolalia?
 
Voglio capire se il mio disagio è fondato o semplicemente è una mio pregiudizio inconscio.
vorrei confrontarmi con fedeli evangelici che valutino con una certa obiettività tale faccenda.
 
La dottrina l'ho inserita perchè in un altra discussione c'è stata una precisa dissertazione dottrinale sul termine infedele che compare in 2 Corinzi... dove io ho cercato di capire perchè un credente non battezzato è definito infedele.
 
Ora riportando quei passi a Virtuale, ho mostrato semplicemente che le mie perplessità sono legate anche alle considerazioni che Paolo fa ai Corinzi. tutto qui.
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #6 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 18:58:32 »
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on 10.03.2017 alle ore 15:18:19, andreiu wrote:

 
Cara Lucia, nelle chiese pentecostali c'è molto uso di come viene compreso in quegli ambienti il "dono delle lingue" in quanto essa rappresenterebbe la dimostrazione del battesimo dello Spirito Santo. Personalmente io ho un'altra comprensione del dono delle lingue,ma al di là di questo, il senso del tuo topico è il disagio che provi quando ci sono quelle manifestazioni. Credo che il tuo disagio rimarrà in quanto sono proprio quei momenti ad essere,credo, culminanti nel culto.

Molto uso uguale abuso e quindi svalutazione.
Sono d'accordo con te e col tuo condizionale. L'abuso porta a dire gli spropositi che hanno detto a Lucia, dando così un'immagine santa che Santa Non è.  
Paolo dice che quei doni sono dati alla bisogna, secondo le necessità della Chiesa. Un abuso getta un'ombra intrigante sull'origine della stessa grossolalia e sovente non si riesce a vedere l'edificazione, sopratutto quando si emanano certi giudizi.
 
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #7 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 19:02:57 »
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on 10.03.2017 alle ore 10:46:40, lucia.mondella wrote:

27. Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al più, a farlo; e l’un dopo l’altro; e uno interpreti;
28. e se non v’è chi interpreti, si tacciano nella chiesa e parlino a se stessi e a Dio.

Secondo me questo è fondamentale, ed è il motivo per cui non mi piace il culto ADI, ma non devi credere che tutti i pentecostali siano così. Ci sono anche chiese più "tranquille". Per esempio vicino a casa mia c'è una chiesa ELIM dove alcuni hanno il dono delle lingue, ma parlano uno per volta ed interpretano. Si fa così anche in alcune chiese battiste ed anche in alcune comunità cattoliche e luterane.
 
Comunque il problema è serio, e credo che non si possa frequentare una chiesa in cui non ci si trova bene. Mia moglie ed io quando ci siamo sposati ne abbiamo cercata una che garbasse ad entrambi, però devo aggiungere che vivendo in una grande città è facile.
« Ultima modifica: 10.03.2017 alle ore 19:04:46 by Grande_Puffo » Loggato
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #8 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 19:12:44 »
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Sono ormai quasi 30 anni che frequento la stessa comunità, che non ho problemi a definire post-pentecostale.
 
Anche fra noi, nei tempi in cui arrivai tra loro, se in un culto non c'era una manifestazione carismatica era quasi come se il culto fosse andato perso. Poi, pian piano che le persone più anziane ci hanno lasciato, le cose hanno preso una direzione diversa: i nuovi non vedono nella profezia, per lo meno in quella esercitata in certi modi, e nelle lingue, cose di particolare importanza ai fini della fede.
 
Così i culti raramente comprendono cose come quelle, e quando dico raramente è proprio ciò che intendo: ossia, poche volte all'anno. Eppure io non vedo nulla di meno di ciò che era prima, anzi, ovviamente il passare del tempo ha fatto maturare molti fratelli anche senza quelle manifestazioni.
 
Io personalmente devo la mia presenza tra loro proprio ad una parola profetica. Il fatto si svolse così: già da sette anni circa mi interessavo alle scritture ed ero in cerca di una comunità da frequentare, non m'interessavano le comunità cattoliche con rosari e madonne, cercavo qualcosa di più adatto a me, dove le scritture fossero al centro.
 
Non conoscevo nulla riguardo all'evangelismo, ed alcune volte misi anche in preghiera la mia richiesta, aspettandomi risposte in campo cattolico, anche se di estrazione un po' più orientata allo studio scritturale.
 
Successe che un giorno trovai una tenda in città, mi pare fosse di Cristo è la risposta, ma non ne sono certo, entrai e presi un libro, di un teologo tedesco, che trovai interessantissimo, e più che altro in linea con ciò che avevo capito durante i miei studi privati.
 
Tornai per prenderne qualche altro, ma il banco libri non c'era più perché la tenda stava per essere smontata, e mi fu indicata una chiesa dove trovarli. La domenica mattina, come da orario, ero sul posto, ma il pastore non ebbe tempo da dedicarmi poiché il culto iniziava e mi disse di sedermi che a breve sarebbe venuto da me.
 
Ero spaesato perché era la prima volta che entravo in un ambiente come quello, ma mi sedetti per aspettare. All'improvviso ebbi una stranissima sensazione, qualcosa di molto forte che mi prese in pieno, quasi come un dito indice puntato dall'alto sulla mia testa e qualcosa che diceva che ciò che sarebbe stato detto in quel momento mi riguardava.  
 
Subito una donna poco più avanti si alzò, e guardando verso il pulpito disse: "ora sei nel posto che ho scelto per te", continuò con altre cose che non capii o non ricordo a causa dello spavento, e me ne andai, deciso a non rimetterci piede. Ma poi le cose andarono diversamente.
 
Così, nel mio caso, esiste la certezza che Dio, con il suo S. S. può intervenire direttamente nei culti per cose che riguardano il Regno, quindi la profezia esiste tuttora ed è potente. Altre testimonianze importanti ho ascoltato da fratelli anche di comunità diverse.
 
Quindi cosa voglio dire: le cose oggi sono un po' diverse da allora, meno frequenti, ma pur sempre possibili e potenti, anche se meno visibili. Diverso, per me, è ciò che riguarda la glossolalia, cosa cui non ho mai dato molta importanza.
 
Non credo che quelle manifestazioni siano la prova che lo S. S. è in mezzo a noi, la fede deve essere il centro del culto, la promessa di Cristo è la certezza, non c'è altro, almeno secondo me.
 
Quindi, io personalmente, credo che un culto ordinato sia da preferire ad uno in cui certe cose prendono il sopravvento, anche in modo poco scritturale, senza impedire allo Spirito di operare.
 
I discorsi riguardo all'impossibilità di  "avere" lo S. S. in noi se manca il segno delle lingue sono del tutto scomparsi, oggi il segno dello S.S viene ricercato in altre forme, quali la santificazione ad esempio. Non si corre più il rischio che qualcuno si senta inferiore per il fatto di non avere il dono, cosa del resto non scritturale.
 
Non si corre nemmeno il rischio della gara alla profezia, cosa che talvolta è sembrata apparire. Tutto ciò è accaduto spontaneamente, senza che nessuno sia intervenuto in alcun modo.
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #9 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 22:04:13 »
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Ciao Lucia, mi rispecchio molto in ciò che scrivi perché è lo stesso disagio che sento anche io. Non lo sentivo all'inizio, quando ho cominciato a frequentare la mia chiesa, ma adesso sì, perché studiando nel tempo le Scritture ho capito che qualcosa non andava.
 
Innanzitutto ti dico che il fenomeno di cui parli è tipico delle chiese ADI; non il parlare in lingue, attenzione, ma il parlare in lingue senza seguire l'ordine biblico: senza dignità e senza ordine, tutti insieme ad alta voce, spesso senza interpretazione, e quando questa arriva, spacciano il tutto per profezia.
Fai bene a sentirti a disagio, perché queste manifestazioni è GIUSTO che ci siano, ma nel modo che Dio ha prestabilito!  
Per fartela breve, se non ci sono persone che interpretano, chi parla in lingue dovrebbe parlare a sé stesso e non ad alta voce. Infatti il pensiero di coloro che vengono in chiesa sarà, appunto, che "sono pazzi" e nessuno viene edificato. E' vero che sta scritto che il parlare in lingue è un segno per i non credenti, ma solo in casi specifici in cui i "non credenti" conoscono la lingua che viene parlata, come è accaduto negli Atti il giorno della Pentecoste.
 
Ora, tu chiedi anche come mai solo questo tipo di chiesa metta tanta enfasi sul parlare in lingue. Che poi non è solo questo, ma è il battesimo con lo Spirito Santo, che Dio ci ha promesso. La risposta è che è naturale che ciò accada, perché le manifestazioni come il parlare in altre lingue, le profezie, le interpretazioni, anche le guarigioni, sono tutte opera dello Spirito di Dio ed è necessario che una chiesa viva di questo! Come infatti accadeva anche nelle chiese antiche, se leggi la Bibbia. Negli Atti non si contano i battesimi con lo Spirito Santo, le guarigioni, i miracoli. Perché oggi dovrebbe essere diverso? Dio non cambia.
 
Piccolo appunto, non polemico. Tu hai scritto questo in un forum frequentato da molti cristiani provenienti da varie denominazioni; e alcuni già ti hanno detto che il battesimo con lo Spirito Santo non è necessario e che si vive bene anche senza. Attenzione, perché non è così. Fare resistenza a un dono di Dio ti priva di maggiore potenza, di conoscenza, di una vita spirituale intensa. Non dimenticare che Gesù disse agli apostoli di attendere a Gerusalemme il battesimo dello Spirito Santo prima di "andare tra i popoli".
Se ti senti a disagio non è per la manifestazione dello Spirito Santo in sé, ma per l'uso scorretto che ne fa la tua chiesa. E grazie a Dio che ti senti così! Non sei nemmeno "convertita" e sai già discernere più di molti credenti.
 
Ti consiglio caldamente di leggere questo: http://giacintobutindaro.org/2010/06/22/confutazione-della-dottrina-%E2%80%98le-lingue-piu-interpretazione-corrispondono-alla-profezia%E2%80%99/
 
Che Dio ti benedica.
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #10 Data del Post: 10.03.2017 alle ore 23:14:34 »
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Comunque so di andare OFF Topic adesso, ma rileggendoti ho notato alcune "stranezze".
 

on 10.03.2017 alle ore 00:49:22, lucia.mondella wrote:

Premetto che frequento una chiesa pentecostale.
Non sono ancora battezzata ed in questi giorni ho cercato di interrogarmi su questo mio tentennamento.
 
E come se ci fosse qualcosa che mi frenasse... ma non ad accettare Gesù come mio salvatore personale... più che altro ad accettare lo "stile" della comunità.

 
Prima parli di battesimo e POI di salvezza. Perché pensi già al battesimo? Non è che anche nella tua chiesa chiamano il battesimo "fare patto con il Signore"? Perché con il Signore fai "patto" quando ti ravvedi e ricevi Gesù come tuo Salvatore, solo allora sarai salvata. Parlare di battesimo in acqua mi sembra un po' prematuro.
 

on 10.03.2017 alle ore 00:49:22, lucia.mondella wrote:
Ora immagina me... che non solo non riceve la pienezza dello Spirito Santo con la manifestazione glossolalica ma che addirittura prova un certo disagio a vedere fedeli mani alte verso il cielo che ad alta voce parla in linguaggio incomprensibile alla fine di un culto

 
Perdonami, ma stai cercando la pienezza dello Spirito Santo senza nemmeno aver ricevuto la salvezza? E perché mai?
 
Io noto molta confusione nella chiesa di cui parli. Da quello che ho capito ti spingono a battezzarti in acqua e ad essere battezzata con lo Spirito Santo perché altrimenti sei di "serie B". Non ti spingono invece a ricercare la cosa più importante... la salvezza.
Sappi che questo modo di fare non è per niente biblico. Ma purtroppo è tipico delle chiese moderne.  
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #11 Data del Post: 11.03.2017 alle ore 09:13:35 »
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on 10.03.2017 alle ore 19:12:44, Marmar wrote:

Quindi cosa voglio dire: le cose oggi sono un po' diverse da allora, meno frequenti, ma pur sempre possibili e potenti, anche se meno visibili. Diverso, per me, è ciò che riguarda la glossolalia, cosa cui non ho mai dato molta importanza.
Non credo che quelle manifestazioni siano la prova che lo S. S. è in mezzo a noi, la fede deve essere il centro del culto, la promessa di Cristo è la certezza, non c'è altro, almeno secondo me.
Quindi, io personalmente, credo che un culto ordinato sia da preferire ad uno in cui certe cose prendono il sopravvento, anche in modo poco scritturale, senza impedire allo Spirito di operare.

 
MarMar l'ordine del culto trovo anche io sia una questione fondamentale.
Perchè spesso trovo tale disordine come un fulcro in grado di invertire l'edificazione di una riunione di culto.
faccio un esempio pratico. Inizia la riunione di culto, cantici (magari corale), testimonianze (potrei anche qui aprire un topic a parte, ma non mi va adesso), messaggio con predica molto toccante...
Quindi inizia la preghiera e qua si aprono le cataratte del cielo: pianti, manifestazioni di lode ad alta voce, gloria a Gesù e alleluja ad alta voce... evvabbè e fino a qui, ci può pure stare.
Ma poi si affiancano le glossolalie... vi assicuro che in questo turbinio di manifestazioni risultano inquietanti. Ma non perchè possano sembrare quasi diabolici...
io li trovo per lo più isterici. Ora un disordine del genere rovina l'edificazione id una predica molto pregnante.
 

on 10.03.2017 alle ore 22:04:13, Roseline7 wrote:

Innanzitutto ti dico che il fenomeno di cui parli è tipico delle chiese ADI; non il parlare in lingue, attenzione, ma il parlare in lingue senza seguire l'ordine biblico: senza dignità e senza ordine, tutti insieme ad alta voce, spesso senza interpretazione, e quando questa arriva, spacciano il tutto per profezia.
Fai bene a sentirti a disagio, perché queste manifestazioni è GIUSTO che ci siano, ma nel modo che Dio ha prestabilito!  
[...]
 è naturale che ciò accada, perché le manifestazioni come il parlare in altre lingue, le profezie, le interpretazioni, anche le guarigioni, sono tutte opera dello Spirito di Dio ed è necessario che una chiesa viva di questo! Come infatti accadeva anche nelle chiese antiche, se leggi la Bibbia. Negli Atti non si contano i battesimi con lo Spirito Santo, le guarigioni, i miracoli. Perché oggi dovrebbe essere diverso? Dio non cambia.
[...]  
il battesimo con lo Spirito Santo non è necessario e che si vive bene anche senza. Attenzione, perché non è così. Fare resistenza a un dono di Dio ti priva di maggiore potenza, di conoscenza, di una vita spirituale intensa.
[...]
Se ti senti a disagio non è per la manifestazione dello Spirito Santo in sé, ma per l'uso scorretto che ne fa la tua chiesa. E grazie a Dio che ti senti così! Non sei nemmeno "convertita" e sai già discernere più di molti credenti.
[...]

 
Roseline7... tu hai detto ADI. Non mi va di fare nomi e cognomi, non è un processo in pubblica piazza...
Non dico di negare la potenza dello Spirito Santo, ma nella comunità che frequento... e mi sento di dire nell'organizzazione delle comunità che frequento... il non parlare in lingue in maniera potente (non voglio definire disordinata, non mi va di giudicare) è un handicap.
Significa non essere salvati al 100%. Ed è opinione diffusa.
 

on 10.03.2017 alle ore 23:14:34, Roseline7 wrote:

Perché con il Signore fai "patto" quando ti ravvedi e ricevi Gesù come tuo Salvatore, solo allora sarai salvata. Parlare di battesimo in acqua mi sembra un po' prematuro.
Perdonami, ma stai cercando la pienezza dello Spirito Santo senza nemmeno aver ricevuto la salvezza? E perché mai?
Io noto molta confusione nella chiesa di cui parli. Da quello che ho capito ti spingono a battezzarti in acqua e ad essere battezzata con lo Spirito Santo perché altrimenti sei di "serie B". Non ti spingono invece a ricercare la cosa più importante... la salvezza.

 
Su questo Roseline7 abbiamo già discusso in altra sede.
Chi ha fede è salvato. Chi è salvato è battezzato.
Se non sei battezzato, non sei salvato e sei infedele.
Abbiamo afforntaot a fondo tale argomento.
 
La pieneza dello Spirito non la sto cercando... nel senso mi sto interrogando su cosa sia... sul disagio... le mie perplessità a battezzarmi in quella comunità o almeno in quell'organizzazione...
significa cmq accettarne le direttive... mi sembra disonesto battezzarsi frequentando una comunità e poi dire... Amici cari per me voi non siete spirituali (dal basso della mia esperienza).
Voglio concludere, che non mi spingono a fare nulla. Massima libertà.
Però gli sguardi affettuosi alla infedele tenera che non riesce a fare l'esperienza con Gesù... sono la coperta che mi ammanta ad ogni fine riunione di culto...
 
tutto qui.
 
Non sto criticando... ma devo capire.
Se parlo solo con pentecostali, io non riuscirò mai a capire.
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #12 Data del Post: 11.03.2017 alle ore 10:09:17 »
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Hai tutta la mia stima. Continua così ad usare le scritture ed il cervello.  Buono!
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #13 Data del Post: 11.03.2017 alle ore 11:07:28 »
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Grazie marmar
 
Per Un troll di forum è un ottimo risultato ricevere un post del genere da un admin
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Re: Glossolalia e chiese pentecostali
« Rispondi #14 Data del Post: 11.03.2017 alle ore 12:20:19 »
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on 11.03.2017 alle ore 09:13:35, lucia.mondella wrote:

 il non parlare in lingue in maniera potente (non voglio definire disordinata, non mi va di giudicare) è un handicap.
Significa non essere salvati al 100%. Ed è opinione diffusa.

 
Questa è veramente un'assurdità. Non è scritto da nessuna parte che senza il battesimo con lo Spirito Santo non si è salvati. Che poi non esiste nemmeno una salvezza al 40%, 60% o 80%; o sei salvato o non lo sei. Non è che con il battesimo con lo S.S. diventi di serie A e quindi sei salvato più di un altro credente. Sono stupita, non pensavo che venissero dette certe cose nelle chiese. Non dovrei più stupirmi ormai, ma purtroppo non c'è limite al peggio.
 

on 11.03.2017 alle ore 09:13:35, lucia.mondella wrote:

Su questo Roseline7 abbiamo già discusso in altra sede.
Chi ha fede è salvato. Chi è salvato è battezzato.
Se non sei battezzato, non sei salvato e sei infedele.
Abbiamo afforntaot a fondo tale argomento.

 
"Se non sei bettezzato, non sei salvato e sei infedele" ma chi te lo ha detto? Ma come si fanno a dire cose del genere?
E il ladrone sulla croce, secondo te non andò quello stesso giorno con Gesù in paradiso, anche se non era battezzato? E Gesù a Nicodemo, disse forse "Se vuoi essere salvato vai a battezzarti" oppure "Sorridenteevi nascere di nuovo d'acqua e di Spirito"?
Non voglio sminuire il battesimo in acqua, che DEVE essere fatto, ma ci possono essere delle circostanze in cui questo non è fattibile SUBITO, ad esempio nelle chiese ti fanno aspettare per mesi (io ho dovuto attendere addirittura un anno). Perciò grazie al battesimo in acqua io avrei ottenuto la salvezza? Non l'avevo già ottenuta ravvedendomi e nascendo di nuovo in acqua e Spirito?
Il battesimo in acqua è il segno di una buona coscienza davanti a Dio, alla luce del cambiamento che è GIA' AVVENUTO dentro di te.
 
E poi, secondo questo ragionamento errato, io potrei benissimo battezzarmi in acqua e credermi salvata, ma senza essere nata di nuovo - passo fondamentale per la salvezza. E allora a che sarebbe servito il battesimo? Mi sarei fatta un bagno. Punto.
 

on 11.03.2017 alle ore 09:13:35, lucia.mondella wrote:

La pieneza dello Spirito non la sto cercando... nel senso mi sto interrogando su cosa sia... sul disagio... le mie perplessità a battezzarmi in quella comunità o almeno in quell'organizzazione...
significa cmq accettarne le direttive... mi sembra disonesto battezzarsi frequentando una comunità e poi dire... Amici cari per me voi non siete spirituali (dal basso della mia esperienza).
Voglio concludere, che non mi spingono a fare nulla. Massima libertà.
Però gli sguardi affettuosi alla infedele tenera che non riesce a fare l'esperienza con Gesù... sono la coperta che mi ammanta ad ogni fine riunione di culto...
tutto qui.
Non sto criticando... ma devo capire.
Se parlo solo con pentecostali, io non riuscirò mai a capire.

 
Allora, il battesimo in acqua è sempre un battesimo in acqua, fatto nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; e ha valore agli occhi di Dio ovunque tu lo faccia, in chiesa Adi, in un fiume, in un lago, nella vasca del tuo bagno (i casi non sono pochi!). E' come dire, se mi sono sposata in una chiesa cattolica non ha valore  agli occhi di Dio perché non condivido il credo cattolico. Certo che ce l'ha! E' fatto in nome di Dio, perciò ha valore davanti a Dio.
Questo per dire che il battesimo in acqua lo farai per Dio, non per la tua comunità. Non è che se tra un anno deciderai di cambiare chiesa, dovrai battezzarti di nuovo. Ormai l'hai fatto. Perciò se prendi questa decisione (ma mi sembra strano che parli già di battesimo in acqua, se non sei nemmeno salvata) lo farai per compiacere Dio e non la tua chiesa.
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