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(Moderatore: andreiu)
   Come vivo la Santa Cena?
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   Autore  Topic: Come vivo la Santa Cena?  (letto 6160 volte)
Marmar
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #60 Data del Post: 29.05.2016 alle ore 23:23:47 »
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Secondo me la S. Cena è il ricordo della sera del commiato quando Gesù ufficializzò il passaggio di consegne.
 
Quel pane intero, di cui disse essere il suo corpo, venne spezzato e ciascuno ne mangiò, così che da allora in poi il corpo di Gesù sarebbero stati i suoi seguaci, quelli che avrebbero continuato l'opera sua durante la sua assenza fisica.
 
Il terzo calice del Sèder Pasquale, quello che Gesù benedì è chiamato della redenzione, vino rosso per ricordare il sangue dell'agnello che gli ebrei posero sulle porte delle loro case quando lasciarono l'Egitto. E' questo il calice che è diventato il ricordo del nuovo patto nel suo sangue. Quel calice lo versò, probabilmente, dopo il lavaggio dei piedi ai suoi. Quel calice è anche l'unico che è rimasto nella nostra celebrazione della S. Cena.
 
Quel vino ci ricorda che nel sangue di Cristo siamo liberati dai nostri peccati per un patto che Dio stesso ha stipulato con noi, e che riguarda il nostro regnare con lui durante il "Regno dei cieli" che presto arriverà palesemente anche in terra.
 
Ci ricorda anche un appuntamento che abbiamo con Cristo, poiché lui stesso affermò di attendere con ansia il giorno in cui saremo seduti alla stessa mensa e lui ci servirà.
 
Paolo, scrivendo alla comunità di Corinto, afferma che vi era l'usanza di riunirsi per la Cena del Signore in modo non conforme allo spirito del rito stesso, che sarebbe quello di ricordare che siamo di fatto un corpo unico, strettamente collegato dall'amore nello Spirito Santo, il collante che unisce di nuovo in noi quel pane spezzato.
 
In quelle occasioni erano soliti consumare ognuno il proprio pasto, non interessandosi di chi non era in condizioni di poterlo fare restando con la fame. Il tutto aggravato dal fatto dell'ubriachezza. In quel comportamento veniva a mancare nettamente lo spirito di unità che è lo scopo promosso dal rito stesso.
 
Paolo fu categorico nella sua condanna, poiché partecipare a quel rito-ricordo, è cosa importante. Con il prendere il pane ed il vino noi attestiamo di appartenere a Cristo, e se la nostra condotta non è in linea con i requisiti richiesti al suo corpo, l'infamia può ricadere direttamente su Cristo, che quel corpo ha istituito; quindi chi non è degno è responsabile.
 
L'esortazione di Paolo è di esaminarci, se abbiamo riconosciuto quali sono le implicazioni che l'appartenere a quel corpo esige, allora possiamo prendere gli elementi, altrimenti è meglio astenersi.
 
Naturalmente quello che ci fa un solo corpo è l'amore, se questo sentimento verso i fratelli esiste, allora è tutto in regola, tutti riconosceranno che siamo suoi discepoli, poiché l'amore è ciò che Gesù ha predicato più di ogni altra cosa.
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #61 Data del Post: 30.05.2016 alle ore 11:10:05 »
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Il contesto della S. Cena porta anche ad altre considerazioni importanti, che potrebbero essere considerate per valutare quanto vi sia di valido.
 
Per Esempio:
 
Matteo 11:11
In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il battista; eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
 
Luca 7:28
Io vi dico: fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni; però, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
 
Lasciamo da parte, per ora, se il Regno di Dio e Regno dei cieli siano o no la stessa cosa.  
 
Veniamo al dunque.
------------------------------------------------------------------------ -------------------------------
1) Nessuno è più grande del Battista tra i nati di donna.
2) Il minore , nel Regno dei Cieli (o di Dio) è maggiore del Battista.
------------------------------------------------------------------------ ---------------------------------
QUINDI:
1 Tra i nati di donna nessuno è superiore al Battista. Quindi il Battista è il maggiore di essi; egli è più che un profeta, è l'Elia che doveva venire, la voce che grida nel deserto.
 
2) Il Battista è il maggiore tra i nati di donna.
Il più piccolo del Regno dei Cieli (o Regno di Dio) è maggiore dei nati di donna.
 
3) Il più piccolo del Regno dei Cieli (o Regno di Dio) non è un nato di donna.
 
MA ALLORA DI CHI SI TRATTA?
------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------
 
Giovanni 3
1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". 8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9 Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?» 10 Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d'Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti? 13 Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'uomo.
------------------------------------------------------------------------ -------------------------------------
QUINDI:
Non è sufficiente essere nati di donna per aver accesso al Regno dei cieli (o Regno di Dio), ma è necessario nascere di nuovo.
 
NASCERE DI ACQUA.
A questo proposito vi sono più punti di vista, alcuni vedono in questo l'acqua del battesimo, altri vi vedono l'acqua simbolo di verità, altri la rottura delle acque del parto, ed in quest'ultimo caso vi sarebbe affinità con il nascere di donna.
 
NASCERE DI SPIRITO.
E' la nuova nascita, quella da cui viene lo "upgrade" che trasforma il vecchio uomo in quello nuovo. Tale nascita può verificarsi solo dopo che Cristo ha incominciato ad effondere il suo Spirito sulla chiesa. Tutto il Nuovo Testamento è categorico su quest'affermazione.
------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------
E' del tutto fuori luogo pensare che non abbiano accesso alla vita eterna (Regno di Dio) tutti i santi dell'Antico Testamento, vi sono moltissimi passi che attestano che vi saranno, quindi è ovvio che il passo che parla del Battista ha un significato diverso, non afferma che i santi dell'Antico Testamento non saranno salvati, ma vuole comunicare qualcosa di diverso.
------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------
Vediamo ciò che dice Paolo.
 
1Tessalonicesi 4
16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.
 
Ossia: all'arrivo del Regno, prima risusciteranno I MORTI IN CRISTO, poi i restanti cristiani in vita saranno rapiti. Non c'è menzione dei santi dell'Antico Patto, ma solo di quelli del nuovo. Non dimentichiamo che il cristianesimo è (o sarebbe, purtroppo) essenzialmente un "servizio" a favore dell'umanità.
 
Anche la Santa Cena esclude dall'incontro in cielo dei credenti chi non è di Cristo, quindi tutti gli altri che fanno parte dell'antico patto, poiché il pane ed il vino sono il corpo ed il sangue di Cristo. Il vino, poi, è anche il nuovo patto nel sangue di Cristo, quindi non riguarda l'ebraismo in generale.
 
Vi sarebbero altre cose da considerare, ma limitiamoci.
 
In sostanza si potrebbe pensare che Cristo sia venuto per inaugurare un tempo nuovo, dal quale saranno tratti moltissimi individui, quelli che gli sono fedeli fino alla fine, per costituire un governo speciale che governi la terra per 1000 anni, dopo di che tutto sarà riportato in una condizione molto diversa, in sostanza una creazione 2.0 in cui saranno accolti tutti i santi, quelli dell'Antico Patto e quelli del nuovo.
 
Anche tutte le altre persone, che pur non facendo parte di nessuno dei due patti, hanno dimostrato di aver a cuore il loro prossimo anche senza conoscere la rivelazione biblica, avranno accesso alla vita eterna.  Quest'ultima parte emerge da Apocalisse ed il giudizio al trono bianco, nonché da Mt 25:31-46.
 
Può darsi?  
 
 Confuso
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #62 Data del Post: 31.05.2016 alle ore 00:03:40 »
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Pace del Signore

on 30.05.2016 alle ore 11:10:05, Marmar wrote:
... Veniamo al dunque.
1) Nessuno è più grande del Battista tra i nati di donna.
2) Il minore , nel Regno dei Cieli (o di Dio) è maggiore del Battista.
QUINDI:
1 Tra i nati di donna nessuno è superiore al Battista. Quindi il Battista è il maggiore di essi; egli è più che un profeta, è l'Elia che doveva venire, la voce che grida nel deserto.
2) Il Battista è il maggiore tra i nati di donna.
Il più piccolo del Regno dei Cieli (o Regno di Dio) è maggiore dei nati di donna.
3) Il più piccolo del Regno dei Cieli (o Regno di Dio) non è un nato di donna.
MA ALLORA DI CHI SI TRATTA?

Caro Marmar,
l'enunciato di Matteo 11:11 è in buona sostanza un "sillogismo perfetto" perchè le premesse portano deduttivamente ad una conclusione che è logicamente incontrovertibile.
Se è VERO che "il minore nel regno dei cieli è più grande del Battista" ed è VERO che "il Battista è il più grande tra tutti i nati di donna" allora è VERO che "il minore nel regno dei cieli è più grande tra tutti i nati di donna". La conclusione che proponi al punto 3) è FALSA perchè non è desumibile dalle premesse contenute in Matteo 11:11.

on 30.05.2016 alle ore 11:10:05, Marmar wrote:
... Giovanni 3   1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio»... 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio ...
QUINDI:
Non è sufficiente essere nati di donna per aver accesso al Regno dei cieli (o Regno di Dio), ma è necessario nascere di nuovo.
NASCERE DI ACQUA.
A questo proposito vi sono più punti di vista, alcuni vedono in questo l'acqua del battesimo, altri vi vedono l'acqua simbolo di verità, altri la rottura delle acque del parto, ed in quest'ultimo caso vi sarebbe affinità con il nascere di donna.
NASCERE DI SPIRITO.
E' la nuova nascita, quella da cui viene lo "upgrade" che trasforma il vecchio uomo in quello nuovo. Tale nascita può verificarsi solo dopo che Cristo ha incominciato ad effondere il suo Spirito sulla chiesa. Tutto il Nuovo Testamento è categorico su quest'affermazione.

Se mettiamo in relazione Giovanni 3:5 con Marco 1:9-11  
"In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. A un tratto, come egli usciva dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. Una voce venne dai cieli: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto»."
ma anche con Marco 16:16, Atti 2:38, Romani 6:4, Colossesi 2:12, 1Giovanni 5:5-8 etc.. appare evidente che l'acqua di cui Gesù parla dovrebbe essere proprio il battesimo che sancisce l'inizio della nuova nascita che si compirà con la perseveranza della fede e con la santificazione nello Spirito Santo. Questo ci accomuna (in minima parte) con il nostro Signore, infatti Gesù iniziò il Suo ufficio messianico attraverso il battesimo d'acqua e in quell'occasione lo Spirito Santo scese su di lui ricevendo la testimonianza del Padre. Ma Gesù non è venuto solo con "acqua", egli è venuto anche (e sopratutto) con "sangue" per compiere, mediante il Suo sacrificio, l'opera di redenzione per l'umanità.  
"Questi è colui che è venuto con acqua e con sangue, cioè, Gesù Cristo; non con l'acqua soltanto, ma con l'acqua e col sangue. Ed è lo Spirito che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre son quelli che rendon testimonianza: lo Spirito, l'acqua ed il sangue, e i tre sono concordi." (1Giovanni 5:6-8)
Marmar quando tu affermi che:
"Tale nascita può verificarsi solo dopo che Cristo ha incominciato ad effondere il suo Spirito sulla chiesa"
cosa intendi esattamente?
 
... CONTINUA
« Ultima modifica: 31.05.2016 alle ore 00:20:15 by Johannan » Loggato

Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #63 Data del Post: 31.05.2016 alle ore 00:05:44 »
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... CONTINUA
 

on 30.05.2016 alle ore 11:10:05, Marmar wrote:
... E' del tutto fuori luogo pensare che non abbiano accesso alla vita eterna (Regno di Dio) tutti i santi dell'Antico Testamento, vi sono moltissimi passi che attestano che vi saranno, quindi è ovvio che il passo che parla del Battista ha un significato diverso, non afferma che i santi dell'Antico Testamento non saranno salvati, ma vuole comunicare qualcosa di diverso.

Pienamente d'accordo! I santi dell'Antico Testamento parteciperanno al "regno dei cieli" (o "regno di Dio"Occhiolino in virtù dell'obbedienza alla volontà di Dio che fu stabilita nelle dispensazioni per il loro tempo (Coscienza - Promessa - Legge).  
Matteo 8:11-12
Or io vi dico che molti verranno di Levante e di Ponente e sederanno a tavola con Abramo e Isacco e Giacobbe, nel regno dei cieli
Luca 13:28
Là ci sarà pianto e stridor di denti, quando vedrete Abraamo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi ne sarete buttati fuori
Io credo che, nell'ottica di tutto il Suo insegnamento, Gesù in Matteo 11:11 voglia dire che quanti guadagneranno il "regno dei cieli" in virtù della fede nell'Evangelo potranno godere di un privilegio superiore agli altri perché non saranno più considerati "servi" come Giovanni il battista ma acquisiranno la dignità di "fratelli" di Gesù Cristo (Matteo 7:21, 12:50).

on 30.05.2016 alle ore 11:10:05, Marmar wrote:
... Vediamo ciò che dice Paolo. 1Tessalonicesi 4...
Ossia: all'arrivo del Regno, prima risusciteranno I MORTI IN CRISTO, poi i restanti cristiani in vita saranno rapiti. Non c'è menzione dei santi dell'Antico Patto, ma solo di quelli del nuovo. Non dimentichiamo che il cristianesimo è (o sarebbe, purtroppo) essenzialmente un "servizio" a favore dell'umanità.
Anche la Santa Cena esclude dall'incontro in cielo dei credenti chi non è di Cristo, quindi tutti gli altri che fanno parte dell'antico patto, poiché il pane ed il vino sono il corpo ed il sangue di Cristo. Il vino, poi, è anche il nuovo patto nel sangue di Cristo, quindi non riguarda l'ebraismo in generale...

Parli dell'arrivo del Regno, quale regno? Il regno millenario?
L'argomento in questione è il rapimento della Sposa di Cristo e riguarda, come correttamente affermi, solo i santi del Nuovo Patto. Tuttavia tu dici che "la Santa Cena esclude dall'incontro in cielo dei credenti chi non è di Cristo" ed è vero per quanto attiene il rapimento, ma non puoi utilizzare questa affermazione per classificare coloro che potranno governare con Cristo nel millennio. E' vero che la Cena del Signore è una esclusiva prerogativa dei seguaci di Cristo che hanno usufruito della Sua grazia e ovviamente non riguarda l'ebraismo in generale ma io non credo che tale celebrazione rimarrà in uso durante il periodo della grande tribolazione perchè il Signore è già tornato e quindi non avrebbe alcun senso (1Corinzi 11:26); tuttavia quanti si convertiranno durante la grande tribolazione, e nello specifico "quelli che non aveano adorata la bestia né la sua immagine, e non aveano preso il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano", regneranno anche loro durante il millennio.  

on 30.05.2016 alle ore 11:10:05, Marmar wrote:
... In sostanza si potrebbe pensare che Cristo sia venuto per inaugurare un tempo nuovo, dal quale saranno tratti moltissimi individui, quelli che gli sono fedeli fino alla fine, per costituire un governo speciale che governi la terra per 1000 anni, dopo di che tutto sarà riportato in una condizione molto diversa, in sostanza una creazione 2.0 in cui saranno accolti tutti i santi, quelli dell'Antico Patto e quelli del nuovo...

Su questo non sono d'accordo, come ho già detto precedentemente sembrerebbe che, in accordo con Apocalisse 20:4, il gruppo di fedeli che regnerà con Cristo durante il millennio sarebbe composto da:  
   (a) membri della chiesa salvati per grazia (credenti in Gesù Cristo);  
   (b) santi dell’Antico Testamento (morti prima della prima venuta di Cristo);  
   (c) persone che accetteranno Cristo durante la grande tribolazione.  
Apocalisse 20:4
"Poi vidi dei troni; e a coloro che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decollati per la testimonianza di Gesù (a) e per la parola di Dio (b), e di quelli che non aveano adorata la bestia né la sua immagine, e non aveano preso il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano (c); ed essi tornarono in vita, e regnarono con Cristo mille anni".
Per quanto riguarda (a) ovviamente si tratta della sposa di Cristo che partecipa al rapimento (1 Tessalonicesi 4:15-17); per quanto riguarda le anime dei decollati per la parola di Dio; (b) li avevano visti in Apocalisse 6:9-11 e sono anime che chiedono vendetta per il loro sacrificio; il fatto che chiedano vendetta li caratterizza, probabilmente, come persone vissute nel tempo della legge e non in quello della grazia. Inoltre in Matteo 27:51-53 si narra di una prima resurrezione dei santi (uomini di Dio vissuti prima della venuta di Cristo) dei quali non si fa più menzione in seguito. Potrebbero anche loro fare parte del governo? Forse si. Infine, per quanto riguarda (c) troviamo il riferimento in Apocalisse 7:9-14.

on 30.05.2016 alle ore 11:10:05, Marmar wrote:
... Anche tutte le altre persone, che pur non facendo parte di nessuno dei due patti, hanno dimostrato di aver a cuore il loro prossimo anche senza conoscere la rivelazione biblica, avranno accesso alla vita eterna.  Quest'ultima parte emerge da Apocalisse ed il giudizio al trono bianco, nonché da Mt 25:31-46

Qua occorre una precisazione perchè se non correttamente inquadrata questa affermazione potrebbe scardinare tutto l'impianto delle Sacre Scritture.
Chi sarebbero queste altre persone che, pur non facendo parte di nessuno dei due patti, hanno dimostrato di aver a cuore il loro prossimo anche senza conoscere la rivelazione biblica e quindi avranno accesso alla vita eterna? Immagino che tu ti riferisca a quanti, vissuti nelle generazioni tra Adamo e Mosè, camminarono (prima della legge) in ubbidienza al consiglio di Dio stabilito per il loro tempo. E non potrebbe essere diversamente perchè altrimenti ci sarebbe spazio per atei, taoisti, buddisti, induisti, isalmisti, etc..  Nel periodo tra Mosè e Cristo la salvezza è mediante l'osservanza della legge, dopo la venuta del nostro Signore Gesù Cristo la salvezza è solo per grazia mediante la fede in Lui.
Questo è quello che ho compreso io investigando le Sacre Scritture.
 
Pace del Signore
« Ultima modifica: 31.05.2016 alle ore 19:24:53 by Johannan » Loggato

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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #64 Data del Post: 31.05.2016 alle ore 08:28:24 »
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Ti ringrazio moltissimo della briga che ti sei preso nel rispondermi perché per me è cosa molto importante far luce su questo punto, che anche se non è essenziale per la fede è comunque rilevante per chi vuol condurre uno studio approfondito sull'escatologia.
 
Terrò conto di ciò che dici e ti ringrazio ancora.
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #65 Data del Post: 31.05.2016 alle ore 09:13:51 »
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Ciò che pensavo, riguardo al Battista può essere riassunto in questo grafico, ma mi rendo conto che può essere anche sbagliato.
 
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #66 Data del Post: 31.05.2016 alle ore 12:24:13 »
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A me piace molto tutto quello che avete scritto.
 Applauso Applauso Applauso
Anche il confronto.
 
Sul discorso di Battista, io mi domanderei prima cosa si intenda per grandezza o per "nato di donna".
Perchè a me l'espressione "nato di donna" fa pensare ad Eva, la matriarca diciamo... quindi noi tutti, nati sotto la maledizione del peccato.
Quindi nessuno è più grande del Battista tra i nati di donna, tra i peccatori che hanno vissuto nella terra.
Poi vi è il paragone tra questo battista, grande in terra secondo Dio, con i viventi del regno dei cieli, che qualunque cosa sia (non entriamo nel merito) ha a che fare con il regno di Cristo e da Lui predicato e avviato.  In questo senso quindi, il più piccolo di coloro che entra in questa "dispensazione" risulta più grande del Battista.
 
Ora se in questa "grandezza", contemplassimo la comprensione della rivelazione di Dio o del Suo piano per il mondo, ecco che Battista, come profeta di Dio, fu l'ultimo dell'Antico Testamento. Il più grande degli uomini di Dio, perché profetizzo il Cristo apertamente e chiaramente, non simbolicamente come avvenne per altri, come Isaia.
Loro infatti, i predecessori di Battista, predicarono per il loro tempo e nelle loro parole ispirate Dio nascose il piano di Cristo in embrione.
Battista invece, predicò apertamente al punto da vedere pure realizzarsi, compiersi ciò che profetizzava: la venuta del Figlio di Dio in terra. Chi può avere avuto privilegio più grande?
 
Ovvio che però, tutti noi, che non solo abbiamo gustato l'amore di Dio, ma lo viviamo e ne sperimentiamo Nuova Vita (nuova nascita) e carismi e benedizioni... ovvio che abbiamo una visione e una vita "più grande" di lui. Ma non in quanto "nati di donna". In questo nessuno di noi può considerarsi maggiore di Battista.... ma quanto a "cittadini del regno" si, abbiamo una rivelazione maggiore, non in termini di estensione ma di benedizione.
 
Vi chiedo ovviamente di prendere tutto questo discorso come un'opinione personale. Non ricordo di aver letto nulla a riguardo. Ho scritto il post così come è venuto, spinto dalle vostre riflessioni.
« Ultima modifica: 31.05.2016 alle ore 12:25:49 by Stefanotus » Loggato
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #67 Data del Post: 31.05.2016 alle ore 13:07:14 »
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Stefano mi pare molto buono.
 
siamo qui per capire.   Occhiolino
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #68 Data del Post: 02.06.2016 alle ore 01:15:46 »
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Pace del Signore

on 31.05.2016 alle ore 12:24:13, Stefanotus wrote:
... Ora se in questa "grandezza", contemplassimo la comprensione della rivelazione di Dio o del Suo piano per il mondo, ecco che Battista, come profeta di Dio, fu l'ultimo dell'Antico Testamento. Il più grande degli uomini di Dio, perché profetizzo il Cristo apertamente e chiaramente, non simbolicamente come avvenne per altri, come Isaia.
Loro infatti, i predecessori di Battista, predicarono per il loro tempo e nelle loro parole ispirate Dio nascose il piano di Cristo in embrione.
Battista invece, predicò apertamente al punto da vedere pure realizzarsi, compiersi ciò che profetizzava: la venuta del Figlio di Dio in terra. Chi può avere avuto privilegio più grande?
Ovvio che però, tutti noi, che non solo abbiamo gustato l'amore di Dio, ma lo viviamo e ne sperimentiamo Nuova Vita (nuova nascita) e carismi e benedizioni... ovvio che abbiamo una visione e una vita "più grande" di lui. Ma non in quanto "nati di donna". In questo nessuno di noi può considerarsi maggiore di Battista.... ma quanto a "cittadini del regno" si, abbiamo una rivelazione maggiore, non in termini di estensione ma di benedizione.
Vi chiedo ovviamente di prendere tutto questo discorso come un'opinione personale. Non ricordo di aver letto nulla a riguardo. Ho scritto il post così come è venuto, spinto dalle vostre riflessioni.

Caro Stefanotus  Buono!,
la tua riflessione è pienamente condivisibile.
Riflettevo anche su un altro aspetto. Giovanni il Battista fù consapevole del proprio ministerio di precursore del Messia (Giovanni 1:23) e rense piena testimonianza che Gesù fosse il Cristo (Giovanni 1:32-34) pur tuttavia, ad un certo punto della propria vita, come altri grandi prima di lui, lo scivolone!
Giovanni il Battista dubita e manda i suoi discepoli ad informarsi con Gesù, "Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro" (Matteo 11:3).
Il minimo nel regno dei cieli deve avere avuto, tra l'altro, una fede perfetta (incrollabile)?
 
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #69 Data del Post: 02.06.2016 alle ore 07:18:44 »
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Credo che sarebbe bene definire cosa sia il Regno dei cieli e forse dopo non sarà difficile capire chi è il minimo maggiore di Giovanni.
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #70 Data del Post: 02.06.2016 alle ore 07:20:24 »
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Non ho seguito la discussione quindi non ho idea di cosa avete detto, mi sono imbattuta velocemente nell'ultimo post.
 
Johannan... Giovanni battista non ha avuto nessuno scivolone, non ha mai dubitato della messianicità di Gesù; vediamo un pò... secondo questo modo di credere che circola nelle chiese e al quale tu hai aderito, Giovanni il battista ha appena dubitato della messianicità di Gesù a tal punto da mandare due dei suoi discepoli da Gesù a chiedere:" sei tu colui che ha da venire o dobbiamo aspettarne un'altro?", subito dopo questo presunto dubbio del battista, precisiamo che il dubbio è peccato, Gesù si rivolge alla folla e cosa fa? Non rimprovera l'uomo che ha appena dubitato di Lui ma lo elogia, lo riempie di elogi e lo onora dicendo che Giovanni è più di un profeta ed è il più grande tra i nati di donna, niente male per qualcuno sopraffatto dal dubbio... no... qualcosa non torna.
 
Giovanni battista aveva avuto una rivelazione diretta da parte di Dio che Gesù era il Messia, ci sono vari versetti che lo testimoniano, per esempio quando vide lo Spirito Santo come una colomba che si posò su Gesù e la voce di Dio dal cielo; piuttosto furono i discepoli di Giovanni che dubitarono della messianicità di Gesù, il loro maestro(Giovanni) era in carcere e la popolarità di Gesù cresceva, i discepoli molto probabilmente si aspettavano un Messia liberatore che avrebbe, tra le altre cose, liberato anche Giovanni cosa che, invece, non avvenne, quindi è molto probabile che i discepoli del battista avessero bisogno di una conferma ed era anche arrivato il momento che si staccassero dal loro maestro e seguissero Gesù. La domanda di Giovanni era per dare conferma ai discepoli non a lui.
 
Inoltre Gesù chiese alle folle intorno a Giovanni:"Ma che andaste a vedere nel deserto, una canna dimenata dal vento? No vi dico..." ecc. Giacomo 1:6-8 paragona chi dubita a un'onda sbattuta dal mare, un'immagine quindi di qualcuno che è instabile e doppio in tutte le sue vie, ti pare che il battista fosse così? A me non risulta. Quindi ripeto e ne sono del tutto persuasa che la domanda di Giovanni era per calmare l'animo dei suoi discepoli e dare a loro la conferma che Colui che avevano davanti era davvero il Messia promesso.
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #71 Data del Post: 02.06.2016 alle ore 08:42:09 »
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O piuttosto per il fatto che forse l'attesa era per due Messia, uno politico e l'altro religioso?
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #72 Data del Post: 02.06.2016 alle ore 11:07:44 »
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Fino ad ora mi piace quel che ho letto; personalmente aggiungerei due pensieri accostandomi all'intervento di Salvo.
Il regno dei cieli, o regno di Dio, è l'instaurazione del nuovo (e ultimo e definitivo) patto che Dio stringe con l'uomo, attraverso Gesù Cristo che ne è contemporaneamente garante, re e sacerdote.
Tralasciando per ora le discussioni escatologiche relative alla fine dei tempi, che rischiano di portarci fuori strada, considererei che quando viene detto che Giovanni Battista è il massimo tra i nati di donna, si voglia intendere, come ha ben illustrato Stefano, che è il massimo tra tutti i profeti dell'Antico Testamento, perché, in effetti, è l'unico che può vedere dal vivo l'avvento del regno e tutte le cose di cui i profeti avevano parlato in speranza, nell'attesa del compimento delle promesse.
 
Quindi, a questo punto, mi pare che il minimo nel regno dei cieli non sia qualcuno non nato da donna ma qualcuno che viene identificato per il suo essere nato d'acqua e di Spirito, ovvero nato di nuovo come facente parte della nuova famiglia di Cristo, ovvero la chiesa.  
 
Quindi, per rifarmi al senso del grafico di Marmar (mi mancavano i tuoi grafici! Linguaccia  Occhiolino direi che se identifichi il "nato da donna" come l'altezza, allora è giusto, se lo identifichi con l'essere di Pistoia, allora non va bene.
 
Almeno, questo è come la vedo io! Sorriso
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #73 Data del Post: 02.06.2016 alle ore 11:27:48 »
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on 02.06.2016 alle ore 08:42:09, Marmar wrote:
O piuttosto per il fatto che forse l'attesa era per due Messia, uno politico e l'altro religioso?

 
Non saprei... come diceva Gassman... questo lo ignoro, quello che è sicuro è che aspettavano un Messia-imperatore.
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Re: Come vivo la Santa Cena?
« Rispondi #74 Data del Post: 02.06.2016 alle ore 12:35:07 »
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on 02.06.2016 alle ore 11:07:44, Caste wrote:

Il regno dei cieli, o regno di Dio, è l'instaurazione del nuovo (e ultimo e definitivo) patto che Dio stringe con l'uomo, attraverso Gesù Cristo che ne è contemporaneamente garante, re e sacerdote.


Quote:
Quindi, a questo punto, mi pare che il minimo nel regno dei cieli non sia qualcuno non nato da donna ma qualcuno che viene identificato per il suo essere nato d'acqua e di Spirito, ovvero nato di nuovo come facente parte della nuova famiglia di Cristo, ovvero la chiesa.

Perdonami ma l'unico patto nuovo che Iddio ci abbia lasciato è il sangue di Gesù Cristo.
In quanto al Regno dei cieli o Regno di Dio, ciò che io vedo è legato proprio al Regno.
Non esiste un regno senza un Re. Gesù è l'Unico Re di quel regno. Il regno di Dio è anche ccomposto da persone che ubbidiscono al Re e alle sue leggi (del Re) (Matt. 11/30 e seg.).
Il Regno di Dio è composto da persone che vivono in quel regno, ovvero vivono a fianco al Re Gesù dal quale sono condotti, perchè ai sudditi di quel Regno, perchè possano prenderne parte , viene chiesto essere nati di nuovo secondo una natura nuova e non rinnovata (le pezze non sono contemplate).
Ad essi viene chiesto di avere lo stesso sentimento che abitava in Cristo.
Senza dilungarmi oltre, alla domanda chi è il minimo nel Regno dei cieli, rispondo con le parole di Gesù: "Ora, io sono nel mezzo di voi come colui che serve".
Chi più si abbassa più sarà innalzato. E Gesù si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. Per queste ragioni nessun essere umano danto da donna potrà mai abbassarsi più in basso di Gesù e di conseguenza elevarsi al di sopra di Lui.
Il tutto è nell'ambito del Regno di Dio, ovvero durante tutto il tempo in cui il lavoro di Gesù è incentrato alla raccolta dei figli di Dio dispersi sulla faccia della terra.
Il Re, ora governa solo su coloro che lo accettano quale Re; ora Gesù è Re in esilio in attesa di potere tornare per tiprendersi ciò che gli appartiene e vendicarsi su coloro che non lo avranno accettato.
Fra tutti costoro, la parabola dei talenti illumina, quando dice: "Ma i suoi concittadini gli mandarono una lettera dicendo: noi non vogliamo che costui regni sopra di noi".
Vi è un Regno di Dio, ora, sulla terra, dove coloro che hanno ricevuto i talenti e li trafficano, e vi sarà un Regno di Dio assoluto quando Gesù tornerà.
In questo senso, ovvero in relazione al Regno di Dio sulla terra il Battista è il più grande dei profeti nati da donna, e Gesù il minimo per il suo abbassamento, perchè il rapporto è fra i profeti, ma quando Colui a cui il Regno appartiene di diritto tornerà, i rapporti cambieranno e non sarà più questione di minore o maggiore, perchè tutti staremo di diritto davanti a Lui, piccoli e grandi.
 
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