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(Moderatore: andreiu)
   PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
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   Autore  Topic: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...  (letto 3484 volte)
Lucio P.
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #30 Data del Post: 14.06.2010 alle ore 16:17:27 »
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on 14.06.2010 alle ore 12:09:58, alle wrote:
Continuiamo a pregare intensamente gli uni per gli altri, carissimo Lucio, e amiamoci. Dio asciugherà ogni lacrima, nostra e dei nostri cari nella fede.

 
Grazie, sorella!
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #31 Data del Post: 14.06.2010 alle ore 16:52:24 »
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Quote:
Non a caso ho citato "La Parola" per ultimo! Perchè è proprio quello che ho fatto.
La "ricerca" della spiegazione, mi portava a considerare me e il male, distogliendo la mia attenzione alla Parola.

 
Grazie anche a te Eliseo.
 
E' proprio per questa ragione che ho aperto il topic in questione.
 
Vorrei capire di più proprio dalla Parola infatti. E' proprio perchè ritengo che la Scrittura sia Parola di Dio ed è verità assoluta che vorrei coglierne il senso a proposito di tutti gli insegnamenti che vengono dati sul post aperto.
 

Quote:
Caro Lucio, le "spiegazioni valide" non servono, perchè esse non sono La Soluzione, ma solamente "la spiegazione", che non ha mai salvato nessuno.
È il Cristo, è la Potenza della Sua Parola che salva, guarisce e sana, tutte le infermità, tutte.

 
Caro Eliseo, di solito si cercano spiegazioni  perchè probabilmente si vuole capire dove si sta sbagliando. Che esse debbano venire dalla Parola mi sembra più che giusto e di fatti, tu hai trovato la via attraverso di essa.
 
So quello che vuoi dire: "Alzati e cammina!". Questo implica una fede non indifferente; ed qui che i dubbi ti assalgono.
 
Ma allora, che fede è la mia, si chiedono coloro che soffrono? Da qui, il rischio di sentirsi in colpa e cadere anche nella depressione è molto breve.  
 
Se la Scrittura dicesse cosa che in parte già ci viene detta:
 
"Non preoccuparti per questo corpo che va in disfacimento"
cosa vuoi che siano settanta-ottant'anni, quello che ti aspetta è la vita eterna. Ma non è così, altrimenti non staremmo a parlare di ciò.
 
Un caro saluto
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Lucio Peruggini

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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #32 Data del Post: 22.07.2010 alle ore 16:05:21 »
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Vorrei aggiungere qualcosa anche io su questo argomento.  
Sono state dette tante cose belle ed interessanti che mi danno l'opportunità di indirizzare la discussione su un argomento che ancora non è stato trattato.  
 
Avete parlato di Fede. Avere Fede che la richiesta che facciamo a Dio sia esaudita. Gesù stesso ci dice che se avessimo la fede come un granellino di Senape saremmo capaci di spostare le Montagne.
Il seme di senape è il più piccolo dei semi, che una volta piantato per terra e innaffiato fa crescere l'albero. Questo albero diventa il più grande di tutti.  
La Fede va coltivata, ogni giorno.  
 
Gesù ci dice anche che dobbiamo chiedere come se quello che chiediamo fosse già realizzato. Una prova di Fede oltremisura. Chi di noi chiede come se avessimo già ottenuto ? Chi di noi chiede la salute e si comporta come se ce l'avesse ? Chi di noi con problemi finanziari chiede a Dio di risolvere la nostra situazione e si comporta come se fosse già risolta ?  
Potrei citare tanti altri esempi ma rimane un fatto:"Chi pensa di aver ottenuto quello che sta chiedendo a Dio nella preghiera?"
Non credo che siano in tanti a pregare in questo modo eppure Gesù ci dice di fare così. Nella Bibbia è scritto. Non lo ha detto uno qualunque ma è DIO stesso attraverso la sua Parola.  
 
C'è un altro aspetto che va valutato quando chiediamo l'intervento di Dio in una determinata situazione. E' la preoccupazione. Più siamo preoccupati più non permettiamo a Dio di operare. Avete presente quando si va dal medico per un problema e gli si dice se è il caso di usare quel o quell'altro medicinale? Il medico potrebbe rispondervi "Che sei venuto a fare qui se già sai come curarti ?"
E lo stesso avviene nella richieste a Dio. Noi gli chiediamo di intervenire ma gli diciamo pure come deve farlo. Siamo noi che suggeriamo a Dio quali sono i passi che deve fare per risolvere la nostra situazione. Alla fine trattiamo Dio come un burattino alle nostre dipendenze. Ci avete mai pensato ? In questo modo la nostra Fede dove sta ? Come possiamo lasciare operare Dio se non ci fidiamo di Lui ?  
Sarebbe più logico affidare la situazione a Lui e distaccarcene, lasciando che sia il nostro Padre che ci ama, a preoccuparsene e ringraziarlo per quello che fa.
 
Ci avete fatto caso che parola ho utilizzato ?
 
Ho parlato di ringranziamento. E già. E' questa la novità.  
Chi di noi ringrazia Dio ? Vi ricordate quei 10 lebbrosi guariti da Gesù ? Quanti tornano a ringraziare Gesù per la guarigione ? Uno solo! uno su dieci ringrazia Gesù per la guarigione. E' quello che facciamo noi, chiediamo, chiediamo, chiediamo e quando otteniamo non siamo nemmeno capaci di ringraziare.  
 
Peggio ancora quando Dio non ci esaudisce oppure quando ci capita una cosa negativa. Chi di noi ringrazia Dio per le sventure che capitano nella nostra vita ?  
Non mi prendete per pazzo!  
Credete che Dio ha il controllo delle vostra vita ? Oppure pensate che quando camminate con la vostra macchina e vi scatti il rosso Dio non c'entri nulla ? Magari quando andiamo proprio di corsa perchè siamo in ritardo, PAF! il semaforo diventa rosso. Magari è proprio in quel momento che ci attraverso la strada una persona che ha bisogno delle nostre preghiere. Dio è intervenuto perché quella persona fosse nei nostri pensieri perché bisognosa di aiuto. Ma questo è solo un esempio.
 
Dicevo, chi di noi loda Dio per le proprie sventure ?  
Dio in questi momenti è vicino a noi più che mai.  
La preghiera di Lode è importante. Ringraziare Dio in ogni momento. Cosa significa in ogni momento ? Sempre: nei momenti belli e meno belli. Anche qui ci viene in aiuto la scrittura:
 
SIATE SEMPRE GIOIOSI;
NON CESSATE MAI DI PREGARE;
IN OGNI COSA RENDETE GRAZIE,  
PERCHE' QUESTA E' LA VOLONTA' DI DIO
IN CRISTO GESU' VERSO DI VOI.
 
1 TESSALONICESI 5:16-18
 
Un versetto magnifico a mio modo di vedere.  
Lodando il Signore possono avvenire miracoli nella nostra vita. E' in questo modo che saggeremo la Potenza di Dio.  
Pregate sempre e rendete grazie a Dio per ogni cosa.
 
Cosa vuol dire ?
 
Che non dobbiamo lamentarci, imprecare, pensare che Dio ci ha abbandonato, che siamo dei buoni a nulla, che non serve a niente pregare e via cantando.  
Dobbiamo avere la forza di pregare Dio lodandolo anche quando sembra che non c'è più speranza, che tutto è difficile. Lodare Dio per ogni cosa.  
 
Spero che questo posts possa essere d'aiuto a tutti voi.  
« Ultima modifica: 22.07.2010 alle ore 16:09:19 by carpediem » Loggato

In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà.
Domenico
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #33 Data del Post: 24.07.2010 alle ore 03:20:18 »
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Quote:

Gesù ci dice anche che dobbiamo chiedere come se quello che chiediamo fosse già realizzato. Una prova di Fede oltremisura. Chi di noi chiede come se avessimo già ottenuto ? Chi di noi chiede la salute e si comporta come se ce l'avesse ? Chi di noi con problemi finanziari chiede a Dio di risolvere la nostra situazione e si comporta come se fosse già risolta ?  
Potrei citare tanti altri esempi ma rimane un fatto:"Chi pensa di aver ottenuto quello che sta chiedendo a Dio nella preghiera?"  
Non credo che siano in tanti a pregare in questo modo eppure Gesù ci dice di fare così. Nella Bibbia è scritto. Non lo ha detto uno qualunque ma è DIO stesso attraverso la sua Parola.
 

C’è qualcosa che deve essere chiarito intorno alle parole di Gesù. Riporto il testo così come lo leggiamo nel vangelo:
 
In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: "Togliti di là e gettati nel mare", se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto.
Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete
(Marco 11:23-24).
 
Le cose che si domandano e si credono di averle ricevute, non significa che nello stesso memento che si chiedono e si proclamano di averle ricevute, si ricevono. La frase terminale del testo lo specifica e dà il senso come deve essere intesa la parola di Gesù e voi le otterrete. Il “futuro” dell’ottenere, deve essere tenuto presente, per evitare delusioni. Per quanto riguarda l’esaudimento di una preghiera, dal punto di vista pratico, non sempre viene dato al richiedente nello stesso momento che fa la richiesta. Ci sono casi in cui, pur essendo esaudita la preghiera di un credente da parte di Dio, potranno passare giorni ed anche anni, prima che il fedele abbia quello che ha domandato.  
 
Questa nostra affermazione, può essere agevolmente illustrata da due episodi riguardanti due personaggi della Bibbia: Daniele ed Abramo. Del primo si afferma che fu un uomo che per tre settimane, fece cordoglio davanti al suo Dio, astenendosi dal mangiare cibi prelibati e da bere vino, allo scopo di avere intendimento degli eventi (Daniele 10:2). Davanti a questa posizione che Daniele assunse davanti a Dio, Gabriele venne mandato da Dio, per portare un preciso messaggio al suo servitore; ecco le parole del messaggio:
 
Egli mi disse: «Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d’umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole.
Ma il capo del regno di Persia mi ha resistito ventun giorni; però Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio soccorso e io sono rimasto là presso i re di Persia.
Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni; perché è ancora una visione che concerne l’avvenire»
Daniele 10:12-14).
 
Perché Gabriele venne bloccato dal capo del regno di Persia (sicuramente figura di una forza malefica) per ventun giorni, e per sbloccarlo dovette intervenire Michele, uno dei primi capi, perché potesse arrivare a Daniele per comunicargli il messaggio divino? Eppure, l’atteggiamento che questo servo di Dio aveva assunto davanti al suo Dio, non solo era stato gradito dal Signore, dall’Eterno, ma nello stesso giorno che Daniele si era umiliato davanti a Dio, la risposta fu data, ma a Daniele arrivò dopo ventun giorni.
 
Del secondo, cioè di Abramo, la Bibbia precisa che l’Eterno gli fece una promessa riguardante la sua progenie, paragonata come le stelle del cielo. Il testo Sacro precisa che in quel giorno Abramo credette (Genesi 15:6). Però si sa che, per avere il figlio da sua moglie Sara, su cui sarebbe venuta l’abbondante progenie, trascorsero venticinque anni. Infatti, quando Dio fece la promessa, Abramo aveva settantacinque anni; quando nacque Isacco, ne aveva cento anni (Genesi 12:1-7; 17:24; 18:9-15).  
 
Questi due esempi dimostrano chiaramente che, non è sempre che il credente riceve da Dio, subito quanto richiesto anche se il fedele dichiara apertamente di aver ricevuto quello che ha domandato.
 
Concludo con questa testimonianza. Un credente pregava il Signore che gli avrebbe provveduto una bicicletta. Dal momento che ebbe la certezza che Dio aveva esaudito la sua richiesta, non indugiò a comunicarlo alla fratellanza della sua comunità in cui era anche il pastore. Un fratello della comunità, sorpreso e contento nello stesso tempo di quello che aveva detto il pastore, gli disse: “Pastore voglio venire a casa tua per vedere la bicicletta che Dio ti ha dato”. Il pastore, imbarazzato di quanto gli diceva quel fratello, (visto che non si aspettava un simile parlare), in un attimo, ebbe come una specie d'illuminazione, e rispose: “È in viaggio, non appena arriverà, te la farò vedere”.
 
Tutto il rimanente che hai scritto, caro carpediem, lo condivido.
« Ultima modifica: 24.07.2010 alle ore 03:35:24 by Domenico » Loggato
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #34 Data del Post: 24.07.2010 alle ore 12:24:16 »
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Quote:
Le cose che si domandano e si credono di averle ricevute, non significa che nello stesso momento che si chiedono e si proclamano di averle ricevute, si ricevono.

 
Preziosi esempi nel tuo contributo. Grazie caro Domenico.
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
(Gesù, in Matteo 28:20)
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #35 Data del Post: 24.07.2010 alle ore 17:39:02 »
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Pace a tutti.
 
Condivido anch'io quanto esposto da Carpediem, che trovo interessante e valido, come spunto di varie riflessioni.

Quote:
Le cose che si domandano e si credono di averle ricevute, non significa che nello stesso memento che si chiedono e si proclamano di averle ricevute, si ricevono. La frase terminale del testo lo specifica e dà il senso come deve essere intesa la parola di Gesù e voi le otterrete. Il “futuro” dell’ottenere, deve essere tenuto presente, per evitare delusioni.

Caro Domenico, permettimi di fare alcune osservazioni.
Se si va alla "frase iniziale", "tutto quello che chiederete", abbiamo anche qui un verbo al "futuro".
 
Dunque il senso della "frase completa" è che tutto quello che "chiederete" (in futuro), lo otterrete (in futuro), cioè quando "chiederete" (futuro).
Non dice "tutto quello che chiedete (presente) lo otterrete (futuro)".
 
Il discorso che viene fatto tenendo conto di quanto esprimi tu, si basa soprattutto sull'evitare delusioni.
 
Ma mi chiedo io, quando mai chi ha confidato in Cristo è mai stato deluso?
Quando mai chi ha conosciuto il Cristo è mai stato deluso da Dio?
 
Chiunque dunque, a mio avviso, esprima la propria delusione riguardo una "preghiera" non esaudita, in verità non ha mai conosciuto il Cristo, e nemmeno Dio, o quantomeno, non l'ha conosciuto come Dio gradisce di essere conosciuto.
 
La Parola di Dio afferma categoricamente che chiunque confida nell'Eterno non mancherà di nulla.
Eppure, molti hanno patito la fame, molti sono stati gli uccisi, e non solo a motivo della testimonianza, ma anche a "motivo della torre di Siloe" (cioè "può capitare a chiunque"....).
 
Ora, tutti costoro, sono stati forse "delusi" nel constatare la propria condizione e nell'affrontare la morte, "in barba alle promesse"?
 
Niente affatto, perchè chi ha conosciuto il Padre, prenderà dalle Sue mani tutto ciò che Egli gli darà, ed avendo messo la propria vita nelle Sue mani, e avendo confidato in Lui per ogni cosa, saprà per esperienza che tutto è una Grazia dell'Eterno.
 
Non c'è posto per la delusione in chi ha per padre e per amico Dio.
 
Se io chiedo e poi manifesto la mia delusione, sarò il più miserabile di tutti gli uomini, perchè avrò sperato per questa vita soltanto, e non riesco a vedere in ciò che ho già, motivo di allegrezza e di ringraziamento, piuttosto, manifesto la mia "delusione"..., per un "no", o un "ritardo", o addirittura un mancato riconoscimento della grazia ricevuta, magari nella forma che non mi aspettavo.
 
I tre giovani nella fornace ardente, non mostravano segni di "delusione", piuttosto testimoniavano, mentre venivano gettati fra le fiamme, che il loro Dio, "per certo ci libererà dalle tue mani", e anche se non lo facesse, noi non piegheremo le nostre ginocchia davanti alla statua, altro che "delusione" e non "chiedere"/vivere nell'assoluta certezza dell'intervento di Dio a favore dei Suoi figli.

Quote:
Questa nostra affermazione, può essere agevolmente illustrata da due episodi riguardanti due personaggi della Bibbia: Daniele ed Abramo.

Un momento, se ciò è valido per Daniele, non è affatto valido per Abramo.
 
Daniele pregò, e dunque inoltrò delle richieste, e fu esaudito prontamente, sebbene la "risposta" arrivò più tardi.
 
Abramo invece, non ha chiesto nulla.
Iddio lo chiamò e gli fece una promessa.
Iddio lo visitò, e gli fece una promessa: Sarà ti partorirà un figliuolo.
Abramo in "cuor suo" non credeva più di "ricevere un figliuolo a centanni", e ringraziò Dio per Ismaele.
Ma Dio gli disse: No, ma Sara tua moglie ti partorirà un figliuolo, e tu gli porrai nome Isacco.
 
Fece tutto Dio dunque, la "prima" promessa, la "seconda" promessa, nella quale indicò persino il nome da dare al figlio. Abramo, non chiese nulla, ma ricevette a tempo dovuto la "realizzazione" di una parte di quella promessa eterna ricevuta alla sua chiamata.
 
Non possiamo dunque mischiare le richieste che noi facciamo a Dio per i nostri bisogni, o "tutto quello che chiederete", con le promesse di Dio date dalla Sua Parola.
Quelle sono Sue Promesse, e Lui è Fedele, e mantiene sempre le Sue Promesse.
Quant'anche non lo facesse, abbiamo "un si' gran nuvolo di testimoni" che ci testimoniano proprio di questo, non ci sarà mai e poi mai un sentimento che "richiami" il concetto di delusione, in chi ha sperato nell'Eterno.
 
Se "proviamo" delusione dunque, faremmo bene ad esaminare noi stessi, piuttosto che piegare le Scritture a nostra propria vergogna, per non "rischiare" appunto, di rimanerne "delusi".
 
Io mi glorierò in Dio, diceva Paolo, nella miseria e nell'abbondanza, nella morte e nella vita, sempre e comunque.
 
Sia beninteso, questo è il mio pensiero, il mio "credo".
 
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #36 Data del Post: 24.07.2010 alle ore 18:31:51 »
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on 24.07.2010 alle ore 17:39:02, eliseob. wrote:

Un momento, se ciò è valido per Daniele, non è affatto valido per Abramo.
 
Daniele pregò, e dunque inoltrò delle richieste, e fu esaudito prontamente, sebbene la "risposta" arrivò più tardi.
 
Abramo invece, non ha chiesto nulla.
Iddio lo chiamò e gli fece una promessa.

Scusate  Sorriso
io veramente leggo che Abramo si "lamento' " col Signore per il fatto che non aveva eredi.
Quindi era una forma di richiesta...o no?
Genesi 15:1- e seguenti  
 
15:1 Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima».
2 Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai? Poiché io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco». 3 E Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato discendenza; ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede».
 
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #37 Data del Post: 24.07.2010 alle ore 20:51:04 »
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Quando faccio riferimento alla “delusione”, intendo riferirmi a tutti quelli che chiedono e credono di aver ricevuto quello che hanno domandato, ma, in effetti, non hanno ottenuto niente di quello che speravano di avere. Le persone che si sono trovate in simili circostanze, la loro delusione si è dimostrata nel fatto che, non hanno visto l’adempimento di quanto hanno letto nella Bibbia, nella loro vita, nei loro bisogni. Ci sono stati credenti che, trovandosi in situazioni disperate, come malattie dispensate dai medici, che hanno dichiarato apertamente di aver ricevuto la guarigione divina, e poco dopo sono morti. Davanti ad una simile tragedia, è facile notare la “delusione”, perché invece di verificarsi quello che loro hanno confessato di aver ricevuto, hanno avuto l’opposto, cioè la morte. In pratica si verifica quello che recita un proverbio mondano: “Gli occhi piene e le mani vuote”.
 
Quando le parole di Gesù non sono giustamente interpretate, non si verifica quello che viene affermato. In quel caso, non si può incolpare Gesù e le Sue parole, come se Egli non facesse fede alle Sue stesse parole, ma riconoscere la nostra colpevolezza per non aver compreso le Sue affermazioni.
 
Un tizio, aveva pregato per molto tempo che il Signore faceva cadere le mura di Berlino, visto che lui credeva che con la fede e la preghiera, potesse ottenere quello che domandava. Però, siccome non si verificava, un giorno si rivolse al Signore, per dirGli: “Perché non hai esaudito la mia preghiera?” Il Signore, rispondendo, gli disse: “Io non ho detto di pregare per fare cadere il muro; “ho detto di parlare alla montagna".
 

Quote:

Un momento, se ciò è valido per Daniele, non è affatto valido per Abramo.  
Daniele pregò, e dunque inoltrò delle richieste, e fu esaudito prontamente, sebbene la "risposta" arrivò più tardi.  
 
Abramo invece, non ha chiesto nulla.
 

È proprio vero che Abramo, non ha chiesto nulla?
 
Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima».
Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai? Poiché io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco».
E Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato discendenza; ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede».
Allora la parola del SIGNORE gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che nascerà da te sarà tuo erede».
Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Egli credette al SIGNORE, che gli contò questo come giustizia
(Genesi 15:1-6).
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #38 Data del Post: 24.07.2010 alle ore 21:52:20 »
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Quote:
Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima».
Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai? Poiché io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco».
E Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato discendenza; ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede».
Allora la parola del SIGNORE gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che nascerà da te sarà tuo erede».
Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Egli credette al SIGNORE, che gli contò questo come giustizia (Genesi 15:1-6).

Cari Noah e Domenico, se aveste letto più attentamente, vi sareste accorti che il parlare di Abramo non corrisponde a una "richiesta", infatti dice: Tu non mi hai dato...
 
"Non mi hai dato " cosa?
Quello che gli aveva promesso!
 
Genesi 12
2 e io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione: 3 e benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra'.  
 
"farò di te" come? attraverso la progenie...
"in te saranno benedette..." come? attraverso la progenie...
 
Genesi 12
7 E l'Eterno apparve ad Abramo e disse: 'Io darò questo paese alla tua progenie'. Ed egli edificò quivi un altare all'Eterno che gli era apparso.  
 
Genesi 13
14 E l'Eterno disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato da lui: 'Alza ora gli occhi tuoi e mira, dal luogo dove sei, a settentrione, a mezzogiorno, a oriente, a occidente. 15 Tutto il paese che vedi, lo darò a te e alla tua progenie, in perpetuo. 16 E farò sì che la tua progenie sarà come la polvere della terra; in guisa che, se alcuno può contare la polvere della terra, anche la tua progenie si potrà contare.  
 
Fino a ora dunque, Abramo non ha mai chiesto nulla, ma ha solamente ricevuto promesse su promesse, per sè e per la sua progenie.
 
...e il tempo passava, fino al cap. 15, nel quale Abramo ormai vecchio, dice: "....io me ne vado senza figli..." (nonostante le ripetute promesse di una progenie come la polvere della terra...).
 
Non è una "richiesta" la sua, dunque, ma quasi un "ridomandare": Che ne è delle tue promesse?, ...poichè io me ne vado senza figli..., chi riceverà l'eredità che mi hai promesso?
 
Dunque, resta di fatto che Abramo non chiese nulla, ma ricevette tutto per Promessa.
E anche questa volta Abramo credette (nonostante la vecchiaia e il lamento), e ciò gli fu messo in conto di giustizia.

Quote:
Davanti ad una simile tragedia, è facile notare la “delusione”, perché invece di verificarsi quello che loro hanno confessato di aver ricevuto, hanno avuto l’opposto, cioè la morte. In pratica si verifica quello che recita un proverbio mondano: “Gli occhi piene e le mani vuote”.

Scusami caro Domenico, e non vorrei apparire insensibile o cinico, ma piuttosto che fare ricorso ai "proverbi mondani", non sarebbe più onesto ricorrere agli "esempi biblici" di chi si aspetta una cosa, e invece se ne verifica un'altra (di tutt'altro genere)?

Quote:
Quando le parole di Gesù non sono giustamente interpretate, non si verifica quello che viene affermato. In quel caso, non si può incolpare Gesù e le Sue parole, come se Egli non facesse fede alle Sue stesse parole, ma riconoscere la nostra colpevolezza....

Esattamente, ma non la "colpevolezza di aver capito male" ciò che è scritto a chiare lettere in lungo e in largo per le Scritture, ma della nostra condotta in relazione sempre a quello che è scritto nelle Scritture, cioè al Comandamento.
 
Oppure, come nel caso di Paolo, una chiara risposta, con la relativa motivazione.
E anche in quel caso dunque, nessuna "delusione", ma appunto, il gloriarsi persino nella morte.

Quote:
Un tizio, aveva pregato per molto tempo che il Signore faceva cadere le mura di Berlino, visto che lui credeva che con la fede e la preghiera, potesse ottenere quello che domandava. Però, siccome non si verificava, un giorno si rivolse al Signore, per dirGli: “Perché non hai esaudito la mia preghiera?” Il Signore, rispondendo, gli disse: “Io non ho detto di pregare per fare cadere il muro; “ho detto di parlare alla montagna"

Non ho capito il senso dell'aneddoto, o voleva forse essere una "barzelletta"?
« Ultima modifica: 24.07.2010 alle ore 22:01:29 by eliseob. » Loggato
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #39 Data del Post: 24.07.2010 alle ore 22:38:45 »
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Non ho mai usato "barzellette" in ciò che scrivo; ho sempre riferito di casi successi e non immaginazioni fantasiose.
 
Beato te che sai sempre interpretare correttamente le Scritture.
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #40 Data del Post: 25.07.2010 alle ore 00:43:37 »
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on 24.07.2010 alle ore 22:38:45, Domenico wrote:
Non ho mai usato "barzellette" in ciò che scrivo; ho sempre riferito di casi successi e non immaginazioni fantasiose.

Scusa Domenico, ma non intendeva essere un'offesa.
 
Era solo che non capivo quel "Io ho detto di parlare alla montagna", in quanto la "montagna" sta appunto per la "qualsiasi cosa", anche quella che può apparire la "più impossibile".
 
Chiaramente, a parte la "montagna", basterebbe un po' più di "intendimento", per evitare di pregare per "il crollo del muro di Berlino".
Eppure..., chissà in quanti hanno pregato per "l'abbattimento dell'Apartheid" in SudAfrica, e chissà quanti oggi pregano per "abbattere" i vari "muri di Berlino"....

Quote:

Beato te che sai sempre interpretare correttamente le Scritture.

Non mi sembra una reazione consona...
 
Ha chiesto Abramo, o non ha chiesto?
Cosa ha ricevuto, ciò che ha chiesto o ciò che gli era stato promesso?
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #41 Data del Post: 25.07.2010 alle ore 02:44:00 »
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Quote:

Ha chiesto Abramo, o non ha chiesto?  
 

Per me la frase: “Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai?” (Genesi 15:2), è una forma di preghiera dal momento che il patriarca sta parlando con Dio, anche se è stata fatta sotto forma di una domanda.
 

Quote:

Cosa ha ricevuto, ciò che ha chiesto o ciò che gli era stato promesso?
 

Per l’una e per l’altra, dopo un lungo tempo.
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #42 Data del Post: 25.07.2010 alle ore 03:30:39 »
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Questa sera leggevo che il Signore Gesù ha insegnato a pregare:
 
venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra com'è fatta nel cielo.
Matteo 6:10
 
Pregare che si riesca a intendere e fare la Sua volontà sulla terra, ma anche noi stessi. Mi è sembrato che questo avesse attinenza con le preghiere che di solito rivolgiamo per chiedere.
 
Se vi sentite di allargare questo discorso che ho appena accennato, ve ne sarò molto grata.
 
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
(Gesù, in Matteo 28:20)
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #43 Data del Post: 25.07.2010 alle ore 12:56:24 »
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Quote:
Per me la frase: “Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai?” (Genesi 15:2), è una forma di preghiera dal momento che il patriarca sta parlando con Dio, anche se è stata fatta sotto forma di una domanda.

Si caro Domenico, in un certo senso, dopotutto ogni qualvolta ci rivolgiamo a Dio e parliamo con Lui, possiamo definirlo una "preghiera", anche quando gli confessiamo o affidiamo le nostre preoccupazioni o ansietà.
 
Ma questo secondo me è un discorso diverso da quello che dice Gesù: Tutto quello che chiederete al Padre nel nome Mio, lo otterrete.
 
Ora, la Bibbia è piena di promesse, e quelle "promesse" le dobbiamo "chiedere", il che "dimostrerebbe" il nostro desiderio di averle/ottenerle.
Ma queste (le promesse) non sono "venute" da noi, da quello che "noi vogliamo", sappiamo o pensiamo di avere bisogno o semplicemente "desideriamo", ma sono elencate nelle Scritture, sono "scritte", e perciò avendone avuto conoscenza, sappiamo "cosa chiedere", cioè ciò che ci è stato promesso, con desiderio "ardente".
Preghiamo dunque per "ricevere" le promesse, che è un po' quanto fece Abramo.
 
Ma ad Abramo appunto, gli era stata fatta una promessa!
 
Prendiamo Anna invece.
A lei non era stata fatta nessuna "promessa"!
E lei "desiderava" un figlio, non importa per quale motivo, era un suo "desiderio", una sua "necessità", lei pensava...., in quanto per Eli (suo marito) per esempio, questa "necessità" non era presente, anzi, non capiva perchè mai Anna non fosse "soddisfatta" di avere lui (non ti valgo io più di 10 figliuoli?).
 
Ecco, questa è una "richiesta", una preghiera che che risponde ai desideri del nostro cuore, secondo le parole di Gesù, "tutto quello che chiederete, lo otterrete".
 
Ben diverso che io so perchè è scritto che devo ricercare i Doni dello Spirito, e allora prego ardentemente che Dio mi dia il dono delle lingue, di profezia, etc...
 
E se io, dopo 30 anni ancora non ho "nessun dono", mi rivolgo a Dio e dico: "Che mi darai Tu?"
Questa non è una "richiesta", ma un "discutere con Dio" intorno alle Sue promesse. Fermo restando che giustamente, non appena apriamo la bocca per rivolgerci a Dio, la nostra è e sarà una "preghiera", inclusiva di Lode, Ringraziamento, Adorazione, Richiesta....
 
Davide chiese di poter "costruire un Tempio" per l'Altissimo.
Bene, e sebbene Dio non "abitasse in una casa", Egli glielo concesse, se non a lui personalmente, la sua richiesta però venne accolta e ricevette la promessa che sarebbe stato suo figlio a costruirlo.
 
Dov'era "scritto" che Dio aveva "bisogno" di un Tempio?
Da nessuna parte, ma furono le "nobili intenzioni" di Davide, mosso dallo zelo dell'Eterno, che resero la sua richiesta gradita e gli fu concesso.
 
Giosuè disse al sole: Fermati!  
Pensiamo alla "montagna"..., infatti, non era una "necessità scritturale", ma una necessità proposta dalle circostanze e resa possibile dalla Fede e dalle stesse circostanze, la Battaglia nel nome dell'Eterno, contro i nemici dell'Eterno e di Israele.
 
Ora, chiediamo noi per le "nostre battaglie" (vedi i vari muri di Berlino) o per dare la Gloria a Dio durante il "buon combattimento" della nostra vita, per ogni "circostanza" in cui ci veniamo a trovare? ...siano esse malattie, fame, nudità, o semplicemente un lavoro, una casa, un figlio, una macchina, etc..., secondo la nostra Fede e le nostre "necessità".

Quote:
venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra com'è fatta nel cielo.
Matteo 6:10
 
Pregare che si riesca a intendere e fare la Sua volontà sulla terra, ma anche noi stessi. Mi è sembrato che questo avesse attinenza con le preghiere che di solito rivolgiamo per chiedere.
 

Non saprei, ma secondo me quel "Sia fatta la Tua Volontà..." non è tanto una "preghiera", ma una "proclamazione", vedi l'imperativo "sia".
Noi "dichiariamo" che la Sua Volontà  "ha da essere fatta" in terra, esattamente come è fatta in Cielo, senza "discussioni".
 
Io non prego che io "possa fare la Sua Volontà", in quanto "io posso tutto in Cristo", e se voglio, posso fare la Sua Volontà, ma se non la faccio, è perchè non voglio, non perchè Dio non me lo "concede" o non mi "aiuta".
Gesù è venuto a liberare i prigionieri, e adesso possiamo tutto, siamo liberi di fare la Sua Volontà.
Come chiederei io a Dio "sia fatta la Tua Volontà" nel senso di "chiedere a Lui", quando invece sono io che devo farla, la Sua Volontà, esattamente come in Cielo la Sua volontà viene fatta senza "preghiere" e "supplicazioni"?
 
Dio parla, le le stelle si presentano!
Questo è fare la Sua Volontà.
Dio parla, e cosa faccio io? lo "prego" affinchè io possa "presentarmi" a Lui? affinchè io possa fare la Sua Volontà?
 
Dio però ci ha promesso che sarà Lui stesso a "prenderci sulle spalle", a "spianare le vie", a "sorreggerci" e a "guidarci", non glielo abbiamo "chiesto" noi, ma Lui stesso si è offerto in nostro aiuto.
Forti dunque di questa "conoscenza" della Sua Volontà, gli "gliederemo" quanto Egli ci ha promesso, tutto il Suo aiuto nel nostro cammino, che beninteso, dovrà essere (come quello di Abramo), un cammino che sia all'insegna della Fede, del "buon combattimento".
 
A questo punto, tutto quello che chiederemo al Padre nel nome di Gesù, lo otterremo, siano esse le promesse scritturali, che qualunque cosa gli chiederemo, se "necessario", che quella montagna si sposti da un posto all'altro, per esempio.
« Ultima modifica: 25.07.2010 alle ore 13:06:50 by eliseob. » Loggato
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Re: PREGHIERA, FEDE e quant'altro...
« Rispondi #44 Data del Post: 26.07.2010 alle ore 15:22:54 »
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Sono contento che siano nate ulteriori riflessioni sulla preghiera dopo il mio intervento.  
 
Condivido quanto detto da Eliseob, mi piace quello che scrive e come lo scrive. Gli faccio i miei complimenti.
 
Con questo non voglio ridimensionare gli interventi di nessuno, anzi, sono contento che ne sia nato un uleriore dibattito.
 
C'è una cosa però che ancora non state tenendo conto e che io ritengo fondamentale ( ma è la stessa Parola di Dio che ce lo dice ) ed è la Preghiera di Lode e Ringranziamento.
 
Non vorrei ripetermi ulteriormente per non apparire tedioso. Mi piacerebbe che ci riflettiate su, magari prendendo spunto dalle affermazioni che ho fatto partendo da 1 Tessalonicesi 5:16-18
 
Un caro saluto a tutti.  
 
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In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà.
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