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(Moderatore: andreiu)
   Le testimonianze nel culto
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   Autore  Topic: Le testimonianze nel culto  (letto 3150 volte)
Joe75
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Le testimonianze nel culto
« Data del Post: 16.04.2010 alle ore 15:11:18 »
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Sono un elemento importante del culto in molte chiese evangeliche, ma non in tutte.
So che in alcune chiese non c'è uno spazio per le testimonianze.
Hanno un fondamento biblico nel concetto di culto? Ritengo di sì. Occhiolino
Possono essere occasione di edificazione per la comunità e per le nuove anime che frequentano le riunioni.
Tuttavia, se non sono guidate, possono diventare la parte più vulnerabile del culto costringendo chi guida ad essere restrittivo.
Che ne dite di parlarne tra noi credenti?
Qual'è la vostra esperienza?
Io personalmente penso che la possibilità di testimoniare nella chiesa rientra tra quell'edificazione reciproca che deve caratterizzare il culto cristiano, eppure a volte mi accorgo che questa "libertà" è usata assai male.
Attendo interventi numerosi.
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #1 Data del Post: 16.04.2010 alle ore 16:36:39 »
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on 16.04.2010 alle ore 15:11:18, Joe75 wrote:
Hanno un fondamento biblico nel concetto di culto?

 
Perché tu gli devi essere testimone presso tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. - Atti 22:15
Naturalmente le testimonianze devono essere disciplinate, cioè bisogna essere sicuri che non vengano dette per esempio cose ruba fede, se ci conosciamo non c'è pericolo, se invece arriva uno nuovo è meglio accertarsi prima.
« Ultima modifica: 16.04.2010 alle ore 16:37:48 by New » Loggato
plutino77
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #2 Data del Post: 16.04.2010 alle ore 18:00:34 »
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Pace a tutti. Spero di potere intervenire anch'io anche se non sono evangelico. In che senso non dire delle cose che possano rubare la fede? Io potrei ad esempio fare una testimonianza in cui ammetto di avere un momento di crisi, un momento in cui mi sembra di aver smarrito Dio dalla mia vita? Oppure faccio una testimonianza in cui ammetto di aver compiuto un grave peccato? A me sembrerebbe non scandaloso ammetterlo, perché metto in comunione una difficoltà enorme. In questo caso come si comporterebbe la comunità? Perdonate la mia curiosità. Sorriso
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #3 Data del Post: 16.04.2010 alle ore 18:06:31 »
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on 16.04.2010 alle ore 18:00:34, plutino77 wrote:
In che senso non dire delle cose che possano rubare la fede?

Intendevo dire cose che possono seminare il dubbio specialmente ai novellini, cioè nel senso che sono fuori dottrina, vedi 2Giovanni10.
« Ultima modifica: 16.04.2010 alle ore 18:17:11 by New » Loggato
plutino77
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #4 Data del Post: 16.04.2010 alle ore 18:29:31 »
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ah ok. però cosa ne pensi di quello che ho scritto? mi piacerebbe avere un'opinione.
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eliseob.
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #5 Data del Post: 16.04.2010 alle ore 18:50:02 »
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Secondo me, questo momento è "l'anima" dell'Assemblea.
 
Parlo di proposito di Assemblea e non di "Culto", proprio perchè a svolgere il "Culto", è l'Assemblea.
 
Lo zelo e il desiderio dei salmisti, era quello di "proclamare" nell'Assemblea le meraviglie dell'Eterno, di far sentire la sua voce, in mezzo a quell'Assemblea; Chiaramente per raccontare e proclamare le meraviglie.
 
Ricordo che da bambino, spessissimo andavamo dai nonni, ed era quasi un "rituale" (nel senso migliore del termine), un'appuntamento, un'impegno, prepararsi, magari da tutta una settimana, per partecipare al Culto, portando la "parte" nostra, quale poteva essere un Canto, oppure un brano da leggere accompagnato da qualche parola.
Ma anche nella nostra Comunitá, nonostante i membri fossero molti, era sempre un'impegno, "dare"/fare una parte, in quel momento dedicato appunto all'Assemblea.
 
È vero che potevano sorgere "disordini", ma è proprio per questo, che c'è un Conduttore.
 
Ad essere sincero, non capisco, non riesco a concepire come si possa "derubare" l'Assemblea della sua "anima".
E non capisco nemmeno come l'Assemblea, non senta la necessità di proclamare le meraviglie dell'Eterno, con la propria voce, in mezzo all'Assemblea.

Quote:
...questa "libertà" è usata assai male.

È vero, o può essere vero, ma come detto, per questo c'è lo Spirito, e c'è pure un Conduttore.
 
Purtroppo però, forse c'è carenza di "Spirito", e dunque, per mantenere l'ordine, si percorrono altre strade.
 
In un tempo in cui il "numero" fa "numero", e che le "megachiese" sono segno di prosperità e approvazione, è chiaro che l'Assemblea, deve sacrificare un qualcosa, e cioè, la sua parte nel Culto.
 
Essa, viene "svolta" da "ministri" appositamente "creati", i quali "danno voce" all'Assemblea, decidono "dove andare", etc..., nasce così il momento della Lode e Adorazione, che sostituisce quello delle "testimonianze"; Questa "sostituzione", non solo deruba l'Assemblea della sua parte, ma quasi quasi "minaccia" persino il ruolo della Predicazione, nell'Assemblea, in quanto molto spesso, il "momento" dedicato alla "Lode e Adorazione", supera in termini di tempo e importanza, qualsiasi altro momento del Culto.
 
Ma ahimè, neanche qui appunto, "l'ordine" è assicurato, ma a questo sovviene appunto il "ministerio", e l'autorità da esso esplicata. Dunque, spesso e volentieri, quel disordine sarà identificato con l'ordine, o meglio, la "libertà dello Spirito".
 
Ciò che resta, è l'individuo che nel caso vorrebbe gridare e proclamare nel seno dell'Assemblea le meraviglie dell'Eterno, in quell'Assemblea non c'è posto (nè tempo) per questo genere di cose, o al massimo, dovrà "esporne" richiesta (magari scritta), per poi essere chiamato sul palco...
 
Naturalmente, questo è semplicemente il mio pensiero.
 
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #6 Data del Post: 16.04.2010 alle ore 18:53:34 »
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on 16.04.2010 alle ore 18:29:31, plutino77 wrote:
ah ok. però cosa ne pensi di quello che ho scritto? mi piacerebbe avere un'opinione.

 
Per quanto riguarda la testimonianza di un peccato grave, ci sono sempre state le testimonianze di chi ha spiegato come il Signore li ha fatti uscire da quella situazione di peccato, disperazione ecc.
Cioè l'importante a mio avviso è testimoniare che in Gesù c'è sempre una via d'uscita.
Se invece uno non riesce ancora ad andare da Gesù e quindi ad uscire dal peccato allora a mio avviso farebbe meglio a chiedere aiuto al Pastore.
« Ultima modifica: 16.04.2010 alle ore 18:57:24 by New » Loggato
plutino77
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #7 Data del Post: 16.04.2010 alle ore 19:05:36 »
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certo, sono d'accordo. di solito si ascoltano testimonianze di persone che si sono convertite o che raccontano di come siano uscite dal peccato, pregando il Signore e affidandosi alla Sua grazia. chiedo se invece sia mai capitato il contrario cioè che un fratello abbia raccontato di essersi macchiato di un peccato grave, come ad esempio un peccato sessuale quale omosessualità o aborto. se ciò è avvenuto come ha reagito l'assemblea?  grazie per le Vostre risposte.
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #8 Data del Post: 16.04.2010 alle ore 19:30:38 »
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on 16.04.2010 alle ore 19:05:36, plutino77 wrote:
certo, sono d'accordo. di solito si ascoltano testimonianze di persone che si sono convertite o che raccontano di come siano uscite dal peccato, pregando il Signore e affidandosi alla Sua grazia. chiedo se invece sia mai capitato il contrario cioè che un fratello abbia raccontato di essersi macchiato di un peccato grave, come ad esempio un peccato sessuale quale omosessualità o aborto. se ciò è avvenuto come ha reagito l'assemblea?  grazie per le Vostre risposte.

Ho ascoltato testimonianze in Chiesa di ex drogato, ex omosessuale, ex prostituta, ex adultero, ex indemoniato ecc. (ma tutti noi siamo degli ex di qualche cosa) e ti devo dire che poi abbiamo tutti ringraziato e lodato il Signore.
« Ultima modifica: 16.04.2010 alle ore 19:32:49 by New » Loggato
plutino77
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #9 Data del Post: 16.04.2010 alle ore 19:46:05 »
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Ti ringrazio molto per la tua risposta. Dio ti benedica!
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Joe75
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #10 Data del Post: 17.04.2010 alle ore 15:31:59 »
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Cerco di aggiungere qualcos'altro alla discussione. Occhiolino
 
Anch'io posso raccontare la stessa esperienza descritta da Eliseo: sono cresciuto in una comunità dove tutti si sentivano particolarmente motivati a portare il proprio contributo.
Leggere un passo biblico, condividere un canto, raccontare la propria esperienza sono i modi attraverso i quali partecipiamo attivamente al culto e non siamo solo spettatori.
E' vero che nelle grandi chiese questo diventa sempre più raro: si preferisce dare spazio al canto ed all'adorazione che possono essere meglio regimentati, ma alla fine il risultato è l'opposto perchè sono loro a dettare l'ordine del culto.
Non mi nascondo che a volte ho sentito gente alzarsi per dire banalità o cose che era meglio non condividere con gli altri.
Può accadere, ma questo dipende da come ci prepariamo per il culto: si dovrebbe trovare del tempo per stare in comunione con Dio prima della riunione ed andare già ben preparati.
 
Plutino chiede se è mai capitato che qualche fratello abbia testimoniato di aver commesso qualche grave peccato dopo aver conosciuto il Signore.
Qui la questione è più sottile e spero di aver compreso bene.
Non si tratta del peccatore che ha conosciuto il Signore e racconta di com'era la sua vita prima di quell'incontro e di come Dio l'abbia aiutato e liberato: questa è la storia di tutti.
Stiamo parlando di una persona che conosce il Signore e si allontana dalla sua volontà commettendo peccato: se è tornato a Dio davvero con tutto il cuore ed ha riannodato i legami con la comunità di cui fa parte, può anche testimoniare la sua esperienza come monito per gli altri.
Ma affinchè questo accada è necessario un cammino assai più duro che tanti non sono intenzionati a fare.    
Ricordo un fratello che dopo aver conosciuto il Signore e frequentato per tanti anni, si allontanò per motivi futili e finì per riprendere i vecchi vizi e magari pure qualcuno nuovo.
Non gli importava più nulla del Signore o meglio pensava di poter servire Dio a modo suo, ma la moglie ha continuato a pregare per lui.
E' tornato al Signore chiedendo perdono a Dio, alla moglie ed alla comunità: allora è stato nuovamente riaccolto ed in un culto di S. Cena ha voluto testimoniare raccontando il suo peccato.
Quella testimonianza è servita a chi magari prendeva un pò alla leggera il rapporto con Dio.
 
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #11 Data del Post: 17.04.2010 alle ore 17:14:03 »
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@joe75 sì, intendevo più o meno questo. Sorriso
la comunità come ha preso la scelta del fratello di allontanarsi? io stesso, dopo essermi allontanato dalla comunità religiosa che frequentavo da 8 anni (NON mi sono però allontanato dal Signore) sono stato giudicato in malo modo e molte persone ancora oggi, non mi salutano. Triste
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #12 Data del Post: 18.04.2010 alle ore 14:58:03 »
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on 17.04.2010 alle ore 17:14:03, plutino77 wrote:
@joe75 sì, intendevo più o meno questo. Sorriso
la comunità come ha preso la scelta del fratello di allontanarsi? io stesso, dopo essermi allontanato dalla comunità religiosa che frequentavo da 8 anni (NON mi sono però allontanato dal Signore) sono stato giudicato in malo modo e molte persone ancora oggi, non mi salutano. Triste

 
Diciamo che il problema era soprattutto di chi si era allontanato.  
Certo, quando quella persona è entrata in chiesa la prima volta dopo tanto tempo, c'è stata molta sorpresa.
Magari alcuni hanno pensato "questo che ci viene a fare qui?", ma grazie a Dio nessuno ha avuto modi o parole scortesi.
Anche lui all'inizio è rimasto assai silenzioso, non ha subito rivendicato di essere riammesso: ha dato prova di aver rotto col passato riconoquistando la fiducia dei credenti fino a quel giorno quando ha chiesto perdono a Dio ed a tutti perchè voleva accostarsi alla Cena del Signore avendo fatto la pace con Dio e con gli altri.
Non aggiungo altro perchè andrei OT. Se v'è un'esigenza specifica, ne possiamo parlare in un topic a parte. Occhiolino
Diciamo che la testimonianza pubblica è sempre la tappa finale di un percorso sempre lungo ed articolato per tutti. Sorriso
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #13 Data del Post: 18.04.2010 alle ore 20:31:09 »
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Grazie per la testimonianza. Tuttavia magari una persona torna in chiesa senza avere rotto col passato, ma ritorna per avere un sostegno della chiesa, un incoraggiamento e per pregare il Signore, anche se il Signore lo si può pregare dappertutto.
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Re: Le testimonianze nel culto
« Rispondi #14 Data del Post: 19.04.2010 alle ore 15:03:41 »
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on 18.04.2010 alle ore 20:31:09, plutino77 wrote:
Grazie per la testimonianza. Tuttavia magari una persona torna in chiesa senza avere rotto col passato, ma ritorna per avere un sostegno della chiesa, un incoraggiamento e per pregare il Signore, anche se il Signore lo si può pregare dappertutto.

 
Scusami, ma stavolta sono io che resto perplesso: come si può pensare che Dio ci perdoni, se uno non rompe col proprio passato?
E' vero che Dio si può pregare dappertutto, ma dappertutto non sarà mai accettata una preghiera da Dio quando non camminiamo nella sua volontà.
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