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(Moderatore: andreiu)
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   Autore  Topic: Pensieri in Movimento  (letto 62216 volte)
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Dio è amore

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #510 Data del Post: 12.12.2010 alle ore 22:13:33 »
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la mediocrità
 
la mediocrità è una piaga in qualsiasi società
ma sopratutto nella vocazione di tanti credenti.
Per mediocrità si intende una persona incompetente,
caratterizzata da poca conoscenza,
poca passione per il Regno.
la mediocrità viene da una mente inproduttiva,
passiva, che si arrende all'evidenza e rifiuta facilmente  
la meditazione della Scrittura,la correzione,lo
studio, semplicemente perchè non ha obiettivi.
la mediocrità porta le persone alla superficialità e vittime
di se stessi.Il nemico della mediocrità è lo zelo
, l'eccellenza, un cuore puro che si nutre della  
Parola per vivere.Noisiamo figli dell'Iddio eccelso
''salmo92:8 non possiamo essere mediocri.
La sfida è grande, ma restare mediocre è  
fuori da ogni logica biblica.
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L'amore è paziente, è benigno, l'amore non invidia, non si mette in mostra non si gonfia, non sospetta il male!!
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #511 Data del Post: 13.12.2010 alle ore 15:37:47 »
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Vinti e spogliati

 
La Bibbia dice che il Signore:  
 
ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce. - Colossesi 2:15
 
E' scritto che il Signore ha spogliato il diavolo ed i suoi demoni che sono stati sconfitti nella battaglia della Croce e il Signore ha trionfato e li ha spogliati! Nell'antica Grecia il vincitore spogliava il vinto e gli toglieva le armi, il diavolo e i suoi demoni sono stati spogliati, non hanno più armi, non possono più farci niente, possono solo raccontare menzogne, possono solo sperare che qualcuno creda alle loro menzogne e dica parole sbagliate per poter agire.  
 
Sono spogliati, messi a nudo, fanno solo ridere e il Signore ne ha fatto un pubblico spettacolo! Nell'antichità il vincitore faceva percorrere al vinto le strade delle città per farne uno spettacolo e tutti andavano a vedere lo spettacolo applaudendo al vincitore e deridendo il vinto!  
 
Satana ed i suoi demoni sono spogliati, messi a nudo, sono solo uno spettacolo pubblico!  
 
Quando allora il diavolo racconta menzogne cercando di colpirci con bugiardi complessi di colpa o pensieri che producono ansie, ecc. ecc. ricordiamogli che è sconfitto e facciamogli anche vedere la suola delle nostre scarpe perché presto il Signore lo farà finire schiacciato lì sotto:
 
Ora il Dio della pace schiaccerà presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. Amen. - Romani 16:20

 
SHALOM
« Ultima modifica: 13.12.2010 alle ore 15:40:20 by New » Loggato
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #512 Data del Post: 15.12.2010 alle ore 15:39:42 »
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La montagna

 
Il Signore ha detto:  
 
.... «Per la vostra incredulità; perché io vi dico in verità che, se avete fede quanto un granel di senape, direte a questo monte: "Spostati da qui a là", ed esso si sposterà; e niente vi sarà impossibile. - Matteo 17:20  
 
Non c'è scritto che dobbiamo pregare perché il monte si sposti, ma è scritto di dire al monte di spostarsi. In altre parole dobbiamo farlo noi, dobbiamo spostare noi quelle montagne che potrebbero essere una malattia o un bisogno finanziario o un altro problema!  
 
Il Signore ha detto a Mosè:  
 
....«Perché gridi a me? Di' ai figli d'Israele di andare avanti. - Esodo 14:15
 
Mosè aveva l'unzione e doveva agire e non lamentarsi!  
E così anche noi non dobbiamo lamentarci, dobbiamo andare avanti e spostare le montagne che ci stanno davanti.  
 
Cara sorella, caro fratello, sai perché ci sono le montagne?  
Le montagne ci sono per darci l'onore di spostarle nel Nome del Signore!  
 
E allora avanti, all'attacco con la spada dello Spirito che è la Parola di Dio e, come ha detto il Signore, niente ci sarà impossibile!  
 
 SHALOM
 
« Ultima modifica: 15.12.2010 alle ore 15:43:10 by New » Loggato
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #513 Data del Post: 15.12.2010 alle ore 22:54:44 »
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"Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto". (Matteo 7:7)
 
Queste parole sono un incoraggiamento alla preghiera. Essa è allo stesso tempo l'omaggio della creatura verso la maestà di Dio, suo Creatore e Redentore,e l'espressione della Sua dipendenza da Lui. Qui la preghiera è vista come espressione dei bisogni, della propria debolezza e della dipendenza dell'uomo da Dio. Noi CHIEDIAMO ciò che desideriamo, CERCHIAMO ciò di cui abbiamo bisogno, BUSSIAMO per ottenere che ci sia aperta la porta.  
 
Gesù qui sottintende a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere, perché i Suoi uditori sapevano che non è lecito pregare la creatura, ma soltanto il Padre che è nei cieli (Matteo 6:8-9). Sia che il Signore ci esaudisca, sia che non risponda subito alle nostre richieste, non dobbiamo mai stancarci di pregare, perché la preghiera è il respiro dell'anima.  
 
[s.b.]
 
Da “Una parola per oggi” 2009
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
(Gesù, in Matteo 28:20)
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #514 Data del Post: 16.12.2010 alle ore 16:18:30 »
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Tre vecchi uccelli

 
C'era una volta un uomo di nome George Thomas, era pastore protestante e viveva in un piccolo paese. Una mattina della Domenica di Pasqua stava recandosi in Chiesa, portando con sé una gabbia arrugginita. La sistemò vicino al pulpito. La gente era alquanto scioccata. Come risposta alla motivazione, il pastore cominciò a parlare:
 
'Ieri stavo passeggiando quando vidi un ragazzo con questa gabbia. Nella gabbia c'erano tre uccellini, tremavano dal freddo e per lo spavento. Fermai il ragazzo e gli chiesi:  
'Cos'hai lì figliolo?' 'Tre vecchi uccelli' fu la risposta. 'Cosa farai di loro?' chiesi, 'Li porto a casa e mi divertirò con loro', ripose il ragazzo. 'Li stuzzicherò gli strapperò le piume cosi litigheranno. Mi divertirò tantissimo'.  
'Ma presto o tardi ti stancherai di loro. Allora cosa farai?' 'Oh, ho dei gatti' disse il ragazzo. 'A loro piacciono gli uccelli, li darò a loro'. Il pastore rimase in silenzio per un momento. 'Quanto vuoi per questi uccelli, figliolo?' 'Cosa??!!! Perchè? mica li vuoi, signore, sono uccelli di campo, niente di speciale. Non cantano. Non sono nemmeno belli!' 'Quanto?''chiese di nuovo il pastore. Pensando fosse pazzo il ragazzo disse, '10 dollari!' Il pastore prese 10 dollari dalla sua tasca e li mise in mano al ragazzo. Come un fulmine il ragazzo sparì. Il pastore prese la gabbia e con delicatezza andò in un campo dove c'erano alberi ed erba. Aprì la gabbia e con gentilezza lasciò liberi gli uccellini.Cosi si spiega il motivo per la gabbia vuota accanto al pulpito.  
 
Poi iniziò a raccontare questa storia:  
 
Un giorno Satana e Gesù stavano conversando. Satana era appena ritornato dal Giardino di Eden, era borioso e si gonfiava di superbia. 'Si, Signore, ho appena catturato l'intera umanità. Ho usato una trappola che sapevo non avrebbe trovato resistenza, ho usato un'esca che sapevo ottima.Li ho presi tutti!' 'Cosa farai con loro?' chiese Gesù, Satana rispose, 'Oh, mi divertirò con loro!. Gli insegnerò come sposarsi e divorziare, come odiare e farsi male a vicenda, come bere e fumare e bestemmiare. Gli insegnerò a fabbricare armi da guerra, fucili e bombe e ad ammazzarsi fra di loro. Mi divertirò un mondo!' 'E poi, quando avrai finito di giocare con loro, cosa ne farai?', chiese Gesù.'O, li ucciderò, esclamò satana con superbia.'Quanto vuoi per loro?' chiese Ges?'Ma va, non la vuoi questa gente.Non sono per niente buoni, sono cattivi.Li prenderai e ti odiaranno.Ti sputeranno addosso, ti bestemmieranno e ti uccideranno.No, non puoi volerli!!' 'Quanto?' chiese di nuovo Gesù. Satana sogghignando disse: 'Tutto il tuo sangue, tutti le tue lacrime e la tua vita.'Gesù disse: 'AFFARE FATTO'! E poi pagò il prezzo.  
Il pastore prese la gabbia e lasciò il pulpito.  
 
N.B. Non è strano come la gente possa scartare Dio e poi chiedersi come mai il mondo sta andando a rotoli? Non è strano che alcune persone possono dire 'Io credo in Dio' ma ciò nonostante seguire Satana (che, guarda caso, anche lui 'crede' in Dio)? Non è strano come noi possiamo inoltrare migliaia di barzellette per e-mail che a loro volta si moltiplicano,ma quando inizi a mandare una e-mail che riguarda il Signore, la gente ci pensa due volte prima di condividerla? Non è strano che quando pensi di mandare questa e-mail a qualcuno, ci penserai due volte prima di spedirla agli indirizzi nella tua rubrica perchè hai paura di ciò che possono pensare di te?Non è strano che io posso avere più paura dell'opinione che hanno gli altri su di me di quella che ha il Signore?
« Ultima modifica: 16.12.2010 alle ore 16:21:09 by New » Loggato
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L'anima mia si lega a Te per seguirTi;(sl 63:8)

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #515 Data del Post: 20.12.2010 alle ore 23:07:01 »
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Ho voluto condividere con voi questa" lettera di Gesù" perchè mi è piaciuta  molto ,  c'è anche in formato video e credo sia  un buon modo per evangelizzare o perlomeno far riflettere. Amici Ciao
 
http://evantv.wordpress.com/2008/12/20/video-di-natale/
 
Party natalizio senza il nato
 
Come tutti saprete, ci avviciniamo nuovamente a quello che il mondo definisce il «giorno del mio compleanno».  
Tutti gli anni si fa una grande festa in mio onore, e credo che anche quest’anno si farà la stessa cosa.
In questi giorni la gente fa molte compere, ci sono annunci in televisione, alla radio, si diffondono suonerie natalizie per i cellulari, buoni propositi tra i blog in internet.
Dovunque non si parla d’altro.  
È vero, è gradevole sapere che, almeno una volta all’anno, c’è qualcuno che mi pensa un po’.  
Come già saprai, è da molti anni che si festeggia il mio compleanno. Agli inizi non riuscivo a comprendere, ho fatto molto per gli uomini, però oggigiorno, in fondo, nessuno sa perché si celebra.  
La gente ride e si diverte molto, però non sa di che si tratta.  
Ricordo che l’anno scorso, nel giorno del mio compleanno, fecero una gran festa in mio onore.
 
C’erano cibi deliziosi sulla tavola, tutto era decorato e ricordo molti regali… però — sai una cosa? — non mi hanno neanche invitato!  
Io ero l’invitato d’onore! La festa non era per me, e quando arrivò il momento d’inizio della festa, mi chiusero la porta e mi lasciarono fuori, mentre io volevo condividere la tavola con loro.  
La verità? Non mi sorprese! Perché negli ultimi anni perlopiù tutti mi chiudono la porta. E siccome non mi hanno invitato, io sono entrato comunque, senza fare rumore, per vedere cosa stesse succedendo. Entrai e rimasi in un angolo. Stavano tutti bevendo, anzi c’erano anche alcuni un po’ «brilli», raccontavano barzellette e ridevano a crepapelle.
Ad un certo punto arrivò un vecchio, grasso, vestito di rosso, con una lunga barba bianca, e tutti i bambini, correndogli incontro, lo chiamavano esultando: «Babbo Natale, Babbo Natale!», come se la festa fosse stata fatta in suo onore.
 
Poi giunse mezzanotte, e tutti cominciarono ad abbracciarsi… e — sai? — io stesi le mie braccia, sperando che qualcuno m’abbracciasse, ma nessuno m’abbracciò.
 
Improvvisamente tutti cominciarono a scambiarsi dei regali: li aprirono uno alla volta; ma prima che fossero scartati tutti, io m’avvicinai per vedere se per caso ce n’era uno anche per me, ma non ne trovai. Come ti sentiresti tu, se nel giorno del tuo compleanno nessuno ti facesse regali? Compresi, a questo punto, che in quella festa ne avevo viste troppe. Uscii senza far rumore, chiusi la porta e mi ritirai…
 
Ogni anno che passa è sempre peggio: la gente si ricorda solo della cena, dei regali, delle feste… e di me non si ricorda nessuno! Desidererei che in questo Natale tu mi lasciassi entrare nella tua vita. Vorrei che riconoscessi che circa duemila anni fa venni in questo mondo per dare la mia vita per te sulla croce, e per mezzo d’essa per salvarti. Voglio che tu creda questo con tutto il tuo cuore.
 
Ti dico una cosa: ho pensato che, siccome molti non mi hanno invitato alla festa, ne faccio io una grandiosa! Nessuno potrà immaginare… una festa spettacolare!
Sto facendo gli ultimi preparativi, sto mandando molti inviti e in questo giorno ho proprio un invito per te! Voglio solo che tu mi dica se vuoi partecipare.
Ti prenoterò un posto e scriverò il tuo nome con lettere d’oro nel mio Gran Libro approntato per gli invitati della mia festa.
 
Parteciperanno solo quelli che avranno accettato l’invito e rimarranno fuori quelli che, purtroppo, non l’accetteranno. Preparati, perché quando tutto sarà pronto, verrò a prenderti e darò la Gran Festa! A presto!  
Gesù.
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Io amo il SIGNORE perché ha udito la mia voce e le mie suppliche.
Poiché ha teso l'orecchio verso di me, io lo invocherò per tutta la mia vita.
Salmo 116:1,2
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #516 Data del Post: 23.12.2010 alle ore 12:29:44 »
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Ascolta per essere ascoltato
 
Notiamo che, se vogliamo che Gesù ci ascolti, è necessario che anche noi Lo ascoltiamo.  
 
Se non abbiamo orecchi per Cristo, non ne avrà per noi. E in proporzione a ciò che ascolteremo, saremo pure ascoltati.
 
Inoltre, quello che è stato ascoltato deve dimorare e vivere in noi, poi agire sul nostro carattere come una forza e una potenza. Dobbiamo ricevere le verità che Gesù ha insegnate, i precetti che ha enunciato, ed ubbidire ai movimenti dello Spirito in noi, oppure non otterremo alcuna azione presso il Trono della grazia.
 
Se riceviamo le parole del Signore, e queste dimorano in noi, ci viene spalancato un campo illimitato di benedizioni e privilegi! Possiamo esprimere la nostra volontà nella nostra preghiera, perché l’abbiamo già sottomessa a quella di Dio. È in questo modo che vengono preparati gli Elia per maneggiare le chiavi del cielo, per aprirne o chiuderne le nubi.
 
Desideriamo umilmente essere intercessori per la Chiesa ed il mondo? Per fare questo, tendiamo l’orecchio alla voce del nostro Amatissimo e raccogliamo le Sue parole per ubbidirvi con cura. Chi vuole pregare con efficacia deve essere pronto ad ascoltare.  
 
Tratto da «Meditations» di Spurgeon
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #517 Data del Post: 26.12.2010 alle ore 08:35:15 »
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Realtà e Verità

 
La realtà è ciò che è reale, ciò che effettivamente esiste, ma noi vediamo la realtà attraverso ciò che i nostri sensi ci confermano.  
Ma non sempre la realtà che ci danno i nostri sensi corrisponde a ciò che è vero, cioè non sempre la realtà che percepiamo corrisponde alla Verità perché i nostri sensi non vedono nel mondo spirituale.
Ciò che noi vediamo è una realtà apparente, è logico che c’è e che non possiamo trascurarla, ma ciò che ci dice la Parola di Dio è la Verità.
Gli occhi ci danno una realtà apparente, la fede nella Parola di Dio ci dà la Verità, cioè la vera realtà.
 
La Bibbia dice:  Camminiamo infatti per fede, e non per visione. - 2Corinzi 5:7  
 
La Verità (che è la Parola di Dio) è il Signore Gesù (Giovanni 14:6).  
 
In Luca 9:49,53 è scritto che la figlia di Iairo era morta e questa era una realtà apparente, perché si vedeva che era morta e piangevano tutti (Luca 8:52), ma la Verità è invece che il Signore è la Risurrezione e la Vita (Giovanni 11:25) e il Signore (che è la Verità) aveva detto a Iairo:
 
.... «Non temere; credi solamente ed ella sarà guarita». - Luca 8:50  
 
Come sappiamo la Verità ha trionfato e la fanciulla ritornò in vita.
 
Se uno è malato la realtà percepita dai sensi è che è malato e si deve anche curare, ma la Verità dice:
 
.... per le sue lividure siete stati guariti. - 1Pietro 2:24  
 
e notiamo bene che il verbo è al passato, c'è scritto "stati guariti", quindi la guarigione è già stata fatta e ci appartiene:
 
Il diavolo vuol rubare la guarigione che ci appartiene, ma qui entra in gioco la fede, la malattia c'è, è ovvio che c'è e va curata, questo è ovvio, ma l'importante è che se crediamo alla Verità siamo guariti e la Verità è 1Pietro 2:24.
 
A chi crederemo allora? Cosa proclameremo allora?  
 
Proclamiamo sempre la Verità che dice:
 
Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti. - 1Pietro 2:24
 
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« Ultima modifica: 26.12.2010 alle ore 19:29:54 by New » Loggato
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #518 Data del Post: 26.12.2010 alle ore 23:01:53 »
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La verità è come una vasta grotta nella quale desideriamo entrare, ma che non siamo capaci di attraversare da soli.  
 
All'ingresso ci appare chiara e facilmente percorribile; se però vogliamo proseguire ed esplorarla nei recessi più profondi, dobbiamo disporre di una guida, diversamente siamo destinati a perderci.  
 
Lo Spirito Santo, che conosce perfettamente tutta la verità, è la sola guida autorizzata per tutti i veri credenti e li conduce da un ambiente interno all'altro, in modo che possano contemplare le cose profonde di Dio ed i Suoi segreti siano così resi comprensibili.  
 
Quale grande promessa è questa per una mente umile e disposta ad imparare!  
 
Siamo consapevoli della nostra tendenza a sbagliare ed avvertiamo l'urgente necessità di una guida.  
 
Lo Spirito di Dio è venuto per guidarci in tutta la verità: prestiamo quindi attenzione alle Sue parole con cuore ubbidiente e seguiamo diligentemente la Sua guida!
 
C.H. Spurgeron
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #519 Data del Post: 28.12.2010 alle ore 16:06:59 »
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Ambasciatori

 
Chi è nato di nuovo diventa cittadino del Regno dei Cieli:
 
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo, - Filippesi 3:20
 
La nazione dove adesso viviamo non è la nostra vera patria e siamo qui con la funzione d’ambasciatori:
 
Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo ........ 2Corinzi 5:20
 
Chi ha accettato Gesù come Signore e Salvatore, se lo crede con fede, diventa ambasciatore! L'ambasciatore è la carica più importante che una persona possa rivestire all'estero.  
L'ambasciatore lavora in terra straniera (1Giovanni 5:19) e anche noi lavoriamo all'estero perché la nostra patria è nei cieli, infatti noi siamo cittadini del regno dei cieli (Filippesi 3:20). Questa non è la nostra patria, ma qui noi siamo importantissimi, perché siamo ambasciatori di Cristo e quindi rappresentiamo il Signore Gesù!  
L'ambasciatore ha l'autorità delegata del governo che rappresenta e anche noi abbiamo ricevuto l'autorità delegata dal Signore Gesù (Matteo 10:1), quando ci troviamo davanti al diavolo è come se al nostro posto ci fosse Gesù Cristo!  
Quando parla l'ambasciatore è come se parlasse il suo governo e anche noi quando parliamo nel Nome di Gesù è come se parlasse il Signore (Giovanni 14:12-13).  
 
Noi riscattati siamo cittadini del regno dei cieli (Filippesi 3:20), siamo seduti con Cristo e in Cristo nei luoghi celesti (Efesini 2:6) e lavoriamo per il Signore come ambasciatori qui in terra straniera.  
 
L'ambasciatore, pur lavorando in un paese straniero, gode dell'immunità diplomatica che riguarda tutti gli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, in altre parole non può essere toccato da nessuno e di conseguenza anche noi non possiamo essere toccati dagli spiriti maligni (1Giovanni 5:18).  
 
Un buon ambasciatore deve tenere alto il prestigio della sua nazione e così anche noi dobbiamo tenere sempre alto il Nome del Signore Gesù e, da bravi ambasciatori, dobbiamo sempre proclamare a tutti che Gesù Cristo è il Signore e che è esaltato ed innalzato in eterno:  
 
.... affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre. - Filippesi 2:10-11  
 
L'ambasciatore deve mostrare le sue credenziali e far valere i suoi diritti e allora noi possiamo e dobbiamo proclamare che siamo i rappresentanti di CHI È INVINCIBILE, che abbiamo in LUI l'autorità delegata per usare la sua stessa potenza e il diavolo è terrorizzato davanti ad un ambasciatore coraggioso che tiene alto l'onore della sua nazione e che proclama con fede:  
 
Sono forte nel Signore e nella forza della sua potenza (Efesini 6:10)!  
Sono più che vincitore in virtù di Colui che mi ha amato (Romani 8:37)!  
Posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica (Filippesi 4:13)!
 

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« Ultima modifica: 28.12.2010 alle ore 16:09:52 by New » Loggato
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« Rispondi #520 Data del Post: 30.12.2010 alle ore 22:16:42 »
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E tu, chi dici che sia Gesù?
 
di Marcello Cicchese
 
[...]
 
    Essere affascinati dalla persona di Gesù non è di per sé un fatto rassicurante. E' scritto che quando Gesù parlò alla folla di Gerusalemme poco prima di essere condannato a morte "tutta la moltitudine era rapita in ammirazione della sua dottrina" (Marco 11:18). Questo non impedì che poco tempo dopo quella medesima moltitudine approvasse tacitamente la condanna della persona che l'aveva così tanto affascinata. I giudizi positivi su Gesù certamente non mancano nella storia: difensore dei poveri, amico dei fanciulli, primo taumaturgo, primo esorcista, primo socialista, primo pedagogo, primo psicologo, e via discorrendo secondo una lista che continuamente si aggiorna. L'ultimo aggiornamento è quello più pregnante e ricco di riferimenti all'attualità:  primo shadid (martire) palestinese. E' chiaro allora che, nel confronto con la lista di epiteti riportata, il titolo di Rabbi applicato a Gesù, oltre ad essere il primo in ordine di tempo, è anche quello più pertinente alla storia della sua persona. Ma è sufficiente?  
 
    Molti, anche tra gli atei, trovano interessanti i quattro Vangeli: i moralisti vi ricavano storielle istruttive, i credenti esempi edificanti, i teologi dottrine complicate. Ma leggendoli attentamente ci si accorge che i Vangeli sono stati scritti per rispondere a una precisa domanda: "Chi è Gesù?" E al lettore pongono a loro volta una precisa domanda: "E tu, chi dici che sia Gesù?" Dalla risposta a queste due domande dipendono tutte le dottrine e tutti gli insegnamenti pratici che se ne possono trarre.  
 
    Gesù stesso ha espresso la necessità di una precisa presa di posizione a suo riguardo in un serio e grave colloquio avuto con i suoi discepoli verso la fine del suo ministero:  
Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?» Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti» (Matteo 16:13-14)
Le risposte, come si vede, sono tutte positive, ma nessuna di queste è quella giusta. Gesù allora interpella direttamente i discepoli:  
Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» (Matteo 16:15).
Gesù chiede dunque una precisa presa di posizione.  
Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo [Messia], il Figlio del Dio vivente» (Matteo 16:16).
Questa, e solo questa, è la risposta giusta. Tutte le altre sono sbagliate, anche se le intenzioni di chi le dice sono buone. Gesù è il Cristo, cioè il Messia, il Figlio di Dio di cui si parla nelle Scritture (Salmo 2). Pietro riceve conferma dell'esattezza della sua risposta:  
Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli (Matteo 16:17).  Gesù non dice: «Bravo, Pietro! Risposta esatta!» E tanto meno promette un premio, come nei quiz televisivi. Quella confessione non è opera umana: a Pietro Gesù dice «Beato», cioè benedetto, toccato dalla grazia della rivelazione di Dio.  
 
    Il problema dunque non sta nel riuscire a trovare un equilibrato e pacifico rapporto tra ebraismo e cristianesimo, ma nell'assumersi personalmente la responsabilità di rispondere a una precisa domanda: "Chi dici tu che sia Gesù?" Dalla risposta che darò a questa domanda, e dal vaglio che ne sarà fatto riguardo alla mia sincerità e alle conseguenze che ne avrei dovuto trarre, dipenderà la mia collocazione personale nell'opera temporale ed eterna di Dio  
Or Gesù fece ancora molti altri segni in presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro. Ma queste cose sono state scritte, affinché voi crediate che Gesù è il Cristo [Messia], il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome (Giovanni 20:30-31).
 
da: (Notizie su Israele 497, 29 dicembre 2010)
 
http://www.ilvangelo-israele.it/news/isr_497.html#5. v. articoli 5 e 6
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #521 Data del Post: 11.01.2011 alle ore 19:27:12 »
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Dolori di parto

 
Figli miei, che io partorisco di nuovo, finché Cristo sia formato in voi! - Galati 4:19  
 
Come l’Apostolo Paolo ha "partorito", così tutti i discepoli del Signore, compresi noi uomini, siamo chiamati a "partorire" dei figli spirituali.  
Le donne che hanno avuto dei figli sanno che partorire è assai doloroso, ma anche noi quando dobbiamo "partorire" avvertiamo le doglie, cioè quell’intenso dolore che precede il parto.  
 
Sì, si prova tanto dolore perché quando evangelizziamo dobbiamo poi di conseguenza anche lottare in favore di chi dobbiamo partorire, dobbiamo infatti combattere contro le forze del male che non vogliono che un perduto giunga alla salvezza. Dobbiamo nel Nome del Signore legare l'uomo forte per poi saccheggiargli la casa e liberare i prigionieri:  
 
Nessuno può entrare in casa dell'uomo forte e rapirgli i suoi beni, se prima non ha legato l'uomo forte; solo allora potrà saccheggiare la sua casa. - Marco 3:27
 
La preghiera d’intercessione è espressa in ebraico con "Paga" che indica un incontro e uno scontro.  
 
L’incontro è col Signore che ci dà le giuste strategie di battaglia attraverso lo Spirito Santo che intercede per noi (Romani 8:26-27) e lo scontro è con i demoni che si oppongono con tutte le loro forze.  
 
L’intercessore è quindi un guerriero che ha Gesù (nostro intercessore Ebrei 7:25) come Signore e lo Spirito Santo come guida.  
 
L'intercessore è un soldato consapevole della sua autorità delegata ed è armato di potentissime armi spirituali per affrontare questo durissimo combattimento.  
 
La Bibbia ci dice che l'Apostolo Paolo ha combattuto per Onesimo, ha vinto la sua battaglia e Onesimo è stato generato e trasformato da inutile a utile.  
 
ti prego per il mio figlio Onesimo, che ho generato nelle mie catene, il quale un tempo ti è stato inutile, ma che ora è utile a te e a me. - Filemone 10-11  
 
Come una donna incinta non può fermarsi, non può tornare indietro, ma deve sopportare tutte le doglie fino alla conclusione parto, così noi, che il Signore ci ha messo nel cuore delle persone da partorire, non possiamo fermarci finché non le avremo partorite e allora non ci ricorderemo più delle doglie, ma saremo nella gioia per ché avremo collaborato col Signore alla nascita di un nuovo figlio di Dio.  
 
La donna quando partorisce sente dolore, perché è giunta la sua ora; ma appena ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia per la gioia che è venuto al mondo un essere umano. - Giovanni 16:21
 
SHALOM
« Ultima modifica: 11.01.2011 alle ore 19:29:10 by New » Loggato
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #522 Data del Post: 14.01.2011 alle ore 20:06:48 »
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Una dolce, breve meditazione di Charles Spurgeon (1834 – 1892)  
 
“Il SIGNORE ti guiderà sempre,
ti sazierà nei luoghi aridi,
darà vigore alle tue ossa;  
tu sarai come un giardino ben annaffiato,  
come una sorgente la cui acqua non manca mai.”
Isaia 58:11
 
Guidati sempre
 
Che cosa ti preoccupa?  
Hai perso la strada?  
Ti sei smarrito in qualche foresta scura, e non riesci a ritrovare il sentiero?  
Fermati, e guarda alla salvezza del tuo Dio. Lui conosce il sentiero e ti guiderà e ti condurrà, se lo invochi.
 
Ogni giorno porta con sé le sue perplessità particolari. Com’è dolce allora, sentire che la guida di Dio è continua! Se scegliamo il nostro proprio cammino, o se consultiamo la carne ed il sangue, rifiutiamo la direzione di Dio; ma se rinunciamo alla nostra propria volontà, guiderà ogni passo della nostra strada, ogni ora della nostra giornata, ogni giorno dell’anno, ogni anno della nostra vita.  
 
Se vogliamo lasciarci guidare, lo saremo; se vogliamo rimettere la nostra vita all’Eterno, dirigerà la nostra corsa così bene che non ci potremo smarrire.
 
Ma nota a chi è fatta questa promessa. Guarda il versetto che precede:  
 «Se tu supplisci ai bisogni dell'affamato, e sazi l'afflitto,  
la tua luce spunterà nelle tenebre, e la tua notte oscura sarà come il mezzogiorno».  
 
Dobbiamo simpatizzare con gli altri e dare loro, non qualche crosta secca, ma le cose che vorremmo ricevere noi stessi. Se dimostriamo una tenera cura del nostro prossimo nel momento in cui è nel bisogno, allora il Signore si occuperà delle nostre proprie necessità e sarà sempre la nostra guida.  
 
Gesù è la guida, non degli avari e di coloro che opprimono il povero, ma di coloro che sono compassionevoli. Pellegrini di questo tipo non perderanno mai la strada.
 
.
 
« Ultima modifica: 15.01.2011 alle ore 01:36:20 by alle » Loggato

" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
(Gesù, in Matteo 28:20)
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #523 Data del Post: 16.01.2011 alle ore 07:50:14 »
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BacioEccolo nella sezione adatta mi e' piaciuto e lo condivido con tutti voi Dio vi benedica! Bacio
 
<<Ho trovato nel Web un piccolo metodo di preghiera
che parte dalle 5 dita della nostra mano.
É molto conosciuto nel mondo cristiano anglosassone e americano.
Mi è stato mandato da una carissima amica
e l'ho tradotto perché potesse essere utile anche per noi.
Considerando la forma della nostra mano, possiamo utilizzarla in un modo nuovo.>>
 
La mano, con le sue 5 dita, può diventare uno strumento utile alla preghiera: le cinque dita che la compongono possono diventare cinque suggerimenti di preghiera.
Spero che queste 5 diverse espressioni della preghiera, diventeranno parte integrante delle nostre vite.
Ma ricorda una cosa importantissima, senza la quale la tua preghiera non arriverebbe oltre il soffitto: devi pregare rivolgendoti al Padre celeste, nel Nome di Gesù Cristo!
"Quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò." (Giovanni 14:13)
1 Il nostro pollice è il dito più grande e più forte e ci ricorda il più grande di tutti, cioè Dio.
Allora possiamo cominciare la nostra preghiera partendo dalla nostra LODE al Padre Dio Onnipotente, Creatore dei cieli e della terra.
"Alleluia.
Anima mia, loda il SIGNORE.
Io loderò il SIGNORE finché vivrò,
salmeggerò al mio Dio, finché esisterò." (Salmo 146:1-2)
"Io benedirò il SIGNORE in ogni tempo;
la sua lode sarà sempre nella mia bocca.
Io mi glorierò nel SIGNORE;
gli umili l'udranno e si rallegreranno.
Celebrate con me il SIGNORE,
esaltiamo il suo nome tutti insieme." (Salmo 34:1-3)
Ma il pollice è anche il dito più vicino alla nostra persona, infatti punta nella nostra direzione.
perciò continueremo pregando per coloro che ci sono più vicini, per quelli di cui ci ricordiamo più facilmente perché coinvolgono i nostri sentimenti più intimi.
Pregare per i nostri cari, come ha detto C.S.Lewis è un "dolce dovere".
2 Il dito seguente è l'indice, e punta nella direzione opposta, in avanti.
Allora possiamo continuare la nostra preghiera indicando le cose che ci stanno davanti, quelle per cui siamo riconoscenti a Dio. Questa preghiera sarà una preghiera di RINGRAZIAMENTO a Dio per tutte le benedizioni di cui siamo fatti oggetto e che ci circondano.
"...  ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre,
nel nome del Signore nostro Gesù Cristo." (Efesini 5:20)
"Non cessate mai di pregare; in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi." (1 Tessalonicesi 5:17-18)
L'indice è anche il dito che indica, quello utilizzato nell'insegnamento: possiamo dunque pregare per coloro che ci insegnano, ci istruiscono e ci guidano, o ci curano nell'anima e nel corpo. Infatti i nostri anziani di chiesa, i nostri pastori, i nostri insegnanti, i nostri medici, ecc... hanno bisogno delle nostre preghiere, per essere sostenuti da Dio e per avere saggezza spirituale. Non dimentichiamoli!
"Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per la vostra vita come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità. Pregate per noi; infatti siamo convinti di avere una buona coscienza, e siamo decisi a condurci onestamente in ogni cosa." (Ebrei 13:17-18)
3 Il dito seguente è il maggiore, cioè il medio. Infatti la parte maggiore della nostra preghiera dovrebbe essere dedicata all'INTERCESSIONE.
"Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica;
vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi." (Efesini 6:18)
Questo dito, che è maggiore, ci ricorda anche quelli che hanno autorità: perciò possiamo pregare per i presidenti, per i responsabili del mondo degli affari e dell'industria. Queste persone hanno l'autorità di guidare l'opinione pubblica, e possono far sì che i cristiani abbiano la libertà di pensiero e di espressione della propria fede: hanno bisogno del consiglio di Dio.
"Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità." (1 Timoteo 2:1-2)
4 Il quarto dito è l'anulare, cioè il dito degli anelli e delle promesse. E' l'anello che ci lega agli altri, perciò possiamo pregare, facendo delle RICHIESTE a Dio specifiche, per delle situazioni particolari in cui i cristiani si vengono a trovare. Possiamo fare a Dio delle RICHIESTE straordinarie, delle SUPPLICHE che nascono dal profondo della nostra anima.
Ma il dito anulare è anche il dito più debole: dovrebbe ricordarci di pregare per quelli che sono deboli, per quelli che traversano il dolore, per quelli che sono afflitti dalle malattie. Essi hanno bisogno delle nostre preghiere giorno e notte. Non si pregherà mai abbastanza per coloro che stanno traversando la sofferenza.
"Vi esortiamo, fratelli ... a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti." (1 Tessalonicesi 5:14)
5 Arriviamo infine all'ultimo dito, il più piccolo, cioè il mignolo. Questo dito ci ricorda che siamo piccoli, fragili, di fronte alla grandezza e alla santità di Dio.
Questo piccolo dito dovrebbe ricordarci di pregare per noi stessi. La preghiera per noi stessi, deve partire dalla confessione dei nostri peccati:
"Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità." (1 Giovanni 1:9)
Successivamente, apriamo il nostro cuore al Padre celeste, dicendoGli i nostri problemi, le nostre angosce, i nostri tormenti. Se passeremo del tempo a confessare a Dio i nostri pensieri e i nostri sentimenti, i nostri bisogni personali acquisteranno pian piano una diversa prospettiva, e riusciremo persino a trovare delle soluzioni ai nostri problemi.  
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #524 Data del Post: 20.01.2011 alle ore 08:16:30 »
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Il terribile versetto 61

 
Nel Capitolo 28 di Deuteronomio dal versetto 15 al 68 c'è un tremendo elenco di maledizioni per punire chi non avrebbe osservato con cura (V.15) tutti i comandamenti con tutti i relativi statuti della legge. Si tratta di una lunga lista di calamità e malattie di ogni tipo e, per essere sicuri che le malattie e le calamità ci siano proprio tutte, c'è il terribile versetto 61 che dice:
 
Anche tutte le malattie e tutte le calamità non scritte nel libro di questa legge, l'Eterno le farà venir su di te, finché tu sia distrutto. - Deuteronomio 28:61
 
Molti quando leggono tutte quelle maledizioni, si turbano, hanno paura e si fanno l'immagine errata di un Dio sempre arrabbiato che vuole distruggere chi sbaglia. Ma non è così, Dio è amore, è buono, non è Lui che manda i castighi e non vuole che noi subiamo tutte quelle brutte cose.
È un po' come quando noi diciamo ad un bambino di non attraversare la strada perché se lo facesse verrebbe travolto dalle automobili e poi potrebbe finire all'ospedale o addirittura morire, ma non siamo certamente noi a mandare le automobili per travolgerlo.
Dio è amore e ci manda solo buone donazioni e doni perfetti (Giacomo 1:17) e non ci manda i castighi…….. anzi i castighi se li è presi Lui per non farli subire a noi.
 
Il terribile versetto 61 comprende tutte le malattie che ci possano essere e sono le malattie destinate a chi è stato maledetto per non aver osservato tutta la legge; ma il Gesù Signore Dio si è preso su di Lui tutte le nostre maledizione di Deuteronomio 28 e così è stato maledetto per noi per riscattarci dalla maledizione della legge (Galati 3:13).
Gesù è diventato maledizione e, essendo diventando maledizione, pure le nostre malattie sono state maledette e quindi noi siamo liberati da tutte quelle brutte cose.
A questo punto il versetto 61 non è più terribile, ma è bellissimo, come pure sono bellissimi tutti i versetti delle maledizioni di Deuteronomio 28 ed è bellissimo leggerli, perché così possiamo ringraziare il Signore che ci ha liberati da tutte quelle tremende calamità.
Non importa che tipo di malattia possiamo avere, infatti nel  versetto 61 sono comprese tutte dal cancro alla tubercolosi, dall'AIDS ai disturbi mentali, dalla cecità alla sordità, ci sono proprio tutte e, se crediamo nel Signore Gesù, tutte le nostre malattie vengono maledette e distrutte dall'onnipotenza del Sangue di Gesù Cristo il Signore.
Se sei malato prendi questa medicina, proclama ad alta voce, perché la fede viene dall'udire (Romani 10:17), tutti i giorni e con fede la tua guarigione:
 
Grazie Signore che mi hai liberato dalla maledizione della legge, grazie che mi hai liberato dalla maledizione della malattia, grazie perché la mia malattia è stata maledetta ed io per le tue lividure sono stato guarito(1Pietro 2:24).
 
Ed aspettati la guarigione completa!
 
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