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(Moderatore: andreiu)
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   Autore  Topic: Pensieri in Movimento  (letto 62149 volte)
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #495 Data del Post: 19.10.2010 alle ore 11:58:13 »
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La generazione incredula

 
E Gesù, rispondendo, disse: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me». - Matteo 17:17
 
Il verbo "anechomai" oltre che "sopportare" significa anche "sostenere" e a me piace leggere il versetto con quest'ultimo significato, perché il senso traduzione diventa: "Quando non sarò più presente fisicamente tra voi per sostenervi come farete?", In altre parole: "Se siete ancora increduli, come farete quando vi avrò mandato lo Spirito Santo, ma non sarò più presente in forma corporea?".  
 
Gesù aveva spiegato e aveva fatto vedere ai discepoli come si scacciano i demoni e, vedi Marco 3:15, aveva dato loro potere di scacciarli.  
 
Ma fu la loro incredulità ad impedire ai discepoli di scacciare il demone dell'epilessia dal ragazzo:  
 
E Gesù disse loro: «Per la vostra incredulità; perché io vi dico in verità che, se avete fede quanto un granel di senape, direte a questo monte: "Spostati da qui a là", ed esso si sposterà; e niente vi sarà impossibile. - Matteo 17:20
 
E oggi Gesù non è presente fisicamente tra noi, ma questo non ci deve impedire di scacciare i demoni, perché sappiamo che il Signore Gesù è spiritualmente sempre con noi e allora dobbiamo andare all'attacco e scacciare nel Suo Nome i demoni e se necessario prepariamoci anche con il digiuno, ma non possiamo non liberare le persone!
« Ultima modifica: 19.10.2010 alle ore 11:58:33 by New » Loggato
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #496 Data del Post: 20.10.2010 alle ore 18:13:22 »
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“Beato l'uomo che sopporta la prova;  
perché, dopo averla superata,  
riceverà la corona della vita,  
che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.”
Giacomo 1:12
 
Continuiamo l’ascesa!
 
Nelle Alpi svizzere si trova un rifugio a metà strada della scalata a una delle sue montagne più belle. Ci vuole una giornata buona per arrivare in vetta, ma il rifugio si trova a metà strada e una sosta in questo posto verso mezzogiorno diventa ideale.
 
Questa sosta fa la differenza fra gli alpinisti amatoriali e quelli veri! I primi, quando scoprono il calore dell’ingresso del rifugio e sentono i profumini del buon pasto che stanno preparando in cucina, decidono di rimanere in questo luogo confortevole e dicono ai compagni più temerari: “Vi aspettiamo qui, continuate fino alla vetta e poi ridiscenderemo assieme a valle”. E si piazzano davanti al fuoco del camino, con un sorriso soddisfatto sulle labbra oppure si mettono a cantare qualche canto di montagna! Ma verso le tre e mezza del pomeriggio, il loro umore cambia. Cominciano a guardare verso la cima della montagna che i loro compagni hanno già sicuramente raggiunto, pensando con tardivo rammarico : “Se solo avessi avuto il coraggio di continuare!”
 
Rischi di essere distolto dal tuo obiettivo per tre diverse ragioni:
 
1.        Per un sentimento di stanchezza mentale.  
Gesù dice a Pietro: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli» (Luca 22:31-32). Prima o poi dobbiamo tutti far fronte alla sindrome di una fede che vacilla e dubita.
 
2.        Per un sentimento di paura.  
A volte le montagne ci sembrano troppo alte e siamo tentati di rimanerne ai piedi. È a questo punto che una piccola voce ci viene suggerire all’orecchio: «Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai» (Giosuè 1:9).
 
3.        Per via di una nostra situazione troppo confortevole.  
«Guai a quelli che vivono tranquilli – nell’agiatezza - a Sion e fiduciosi sul monte di Samaria» (Amos 6:1). Le difficoltà e le situazioni di conflitto hanno il dono di farci stare in guardia e di farci cadere in ginocchio davanti a Dio! Troppo confort invece ci porta a perdere di vista il nostro scopo!  
 
Allora, continuiamo l’ascesa!
 
Tratto da «Sa Parole pour aujourd’hui» di Bob Gass
riprodotto con permesso di www.donnecristianenelweb.it

 
« Ultima modifica: 20.10.2010 alle ore 19:59:48 by alle » Loggato

" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #497 Data del Post: 22.10.2010 alle ore 16:22:56 »
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Le due spade

 
Quando Pietro recise l’orecchio di Malco, il servo del Sommo Sacerdote (Giovanni 18:10), Gesù non approvò quel gesto e guarì il ferito:
 
Ma Gesù disse a Pietro: «Riponi la tua spada nel fodero; non berrò io il calice che il Padre mi ha dato?». - Giovanni 18:11
…. «Lasciate, basta così». E, toccato l'orecchio di quell'uomo, lo guarì. - Luca 22:51
 
Petro aveva colpito Malco per reazione, non si era controllato e aveva agito d’istinto, non aveva capito che il più forte non è quello che reagisce, ma quello che resiste.
 
Non si può combattere le forze demoniache con reazioni umane, ma con azioni spirituali.
Non è la spada di metallo che dobbiamo usare, ma è la Spada dello Spirito che è la Parola di Dio (Efesini 6:17).
 
Gesù aveva pregato (Matteo 26:36,39) ed era pronto per la grande battaglia contro il diavolo. Aveva il pieno controllo di sé, non ha reagito nel modo che avrebbe impedito la nostra redenzione, infatti avrebbe potuto chiedere l’intervento di un esercito di angeli:
 
Pensi forse che io non potrei adesso pregare il Padre mio, perché mi mandi più di dodici legioni di angeli? - Matteo 26:53
Invece i discepoli avevano dormito:
 
Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: «Così non avete potuto vegliare neppure un'ora con me? - Matteo 26:40
 
Io sono persuaso che il non aver pregato è stato il motivo dell’errata reazione di Pietro che recise l’orecchio di Malco.
Pietro prese la spada e questo è l’errore che facciamo anche noi quando non preghiamo a sufficienza.
 
Gesù accolse l’invito dello Spirito Santo a pregare e anche noi, quando lo Spirito Santo ci invita a pregare intensamente, dobbiamo farlo anche se dovessero dirci che siamo diventati degli esaltati.
 
Abbiamo bisogno di ricevere forza per poter combattere. Quando si va in guerra ci vuole forza e la forza va anche rinnovata e allora potremo con fede prendere la Spada dello Spirito e colpire il nemico ed essere vincitori nel Nome del Signore Gesù.
« Ultima modifica: 22.10.2010 alle ore 16:24:40 by New » Loggato
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #498 Data del Post: 02.11.2010 alle ore 17:41:11 »
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Andare avanti

 
Quindi l'Eterno disse a Mosè: «Perché gridi a me? Di' ai figli d'Israele di andare avanti. - Esodo 14:15
 
Gli Israeliti erano appena stati liberati dalla schiavitù, avevano visto la potenza di Dio, avevano visto miracoli di ogni tipo, ma quando si accorsero di essere inseguiti dagli Egiziani ebbero  paura (v. 10). Avrebbero addirittura preferito esseri rimasti in Egitto come schiavi (vv. 11-12)! Il loro errore non fu tanto l'aver gridato a Dio, perché Dio ascolta  il grido del Suo popolo (vedi Nehemia 9:9), ma il loro sbaglio fu l'aver gridato per paura!
E noi invece, abbiamo forse paura? Purtroppo certe volte sì. E, se abbiamo paura, siamo ancora più ingiustificati degli Israeliti perché Gesù Cristo Signore e Dio in Persona ci ha fatto uscire dal nostro Egitto e ha pagato personalmente il prezzo del nostro riscatto. Il Signore non solo ha operato guarigioni e miracoli, ma ci ha dato l'autorità delegata perché anche noi potessimo operare nel Suo Nome guarigioni e miracoli (Marco 16:17-18).
 
Dio aveva detto a Mosè:
 
"Perché gridi a me? ..... alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo..." Esodo 14:15-16
 
E il Signore Gesù dice a noi:
 
«Perché avete paura, uomini di poca fede?».... - Matteo 8:26
 
Non dobbiamo avere paura, smettiamola di lamentarci! Usiamo la nostra autorità delegata! E nel Nome onnipotente di Gesù Cristo andremo di vittoria in vittoria perché, se abbiamo creduto in Lui, siamo diventati figli di Dio (Giov. 1:12) e il Signore ci ha promesso:

...... qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
- Giovanni 14:13
 
Gesù ha detto "qualunque cosa", e noi allora cosa gli risponderemo? Ecco cosa dobbiamo fare, non dobbiamo avere  più paura e proclamare con fede:
 
Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica. - Filippesi 4:13
 
Mosè ha usato il bastone e ha diviso il Mar Rosso e noi con la Parola di Dio possiamo guarire i malati, risuscitare i morti e fare miracoli, perché niente ci è impossibile:  
 
E Gesù disse loro: «Per la vostra incredulità; perché io vi dico in verità che, se avete fede quanto un granel di senape, direte a questo monte: "Spostati da qui a là", ed esso si sposterà; e niente vi sarà impossibile. - Matteo 17:20
« Ultima modifica: 02.11.2010 alle ore 17:42:56 by New » Loggato
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #499 Data del Post: 06.11.2010 alle ore 19:51:21 »
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Ho una piccola raccolta di versetti biblici sulla collera,
siccome ho messo in moto i miei pensieri per ricordarmi di averla, ve la inserisco. Eccola.
 
* “Il SIGNORE è misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di gran bontà.” ( Salmi 145:8 )
 
* “Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all'ira e di gran bontà, e non li hai abbandonati.” (Neemia 9:17)
 
* “Poiché l'ira sua è solo per un momento, ma la sua benevolenza è per tutta una vita. La sera ci accompagna il pianto; ma la mattina viene la gioia.” (Salmi 30:5)
 
* “Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira; perché l'ira dell'uomo non compie la giustizia di Dio.” (Giacomo 1:19-20)
 
* “Non ti affrettare a irritarti nello spirito tuo, perché l'irritazione riposa in seno agli stolti.” (Ecclesiaste 7:9)
 
* “Chi è pronto all'ira commette follie, e l'uomo pieno di malizia diventa odioso.” (Proverbi 14:17)
 
* “Chi è lento all'ira vale più del prode guerriero; chi ha autocontrollo vale più di chi espugna città.” (Proverbi 16:32)
 
* L'uomo collerico fa nascere contese, ma chi è lento all'ira calma le liti.” (Proverbi 15:18)
 
* “L'uomo collerico fa nascere contese, e l'uomo furioso commette molte trasgressioni.” (Proverbi 29:22)
 
* “Cessa dall'ira e lascia lo sdegno; non adirarti; ciò spingerebbe anche te a fare il male.” (Salmi 37:8)
 
* “Non fare amicizia con l'uomo collerico, non andare con l'uomo violento, perché tu non impari le sue vie ed esponga te stesso a un'insidia.” (Proverbi 22:24-25)
 
* “La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l'ira.” (Proverbi 15:1)
 
* “Padri, non irritate i vostri figli, affinché non si scoraggino.” (Colossesi 3:21)
 
* “Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira.” (Efesini 4:26)
 
* “Il senno rende l'uomo lento all'ira, ed egli considera un suo onore passare sopra le offese.” (Proverbi 19:11)
 
* “Meglio abitare in un deserto, che con una donna rissosa e stizzosa.” (Proverbi 21:19)
 
* “Ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale.” (Matteo 5:22)
 
* “Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.” (Efesini 4:31-32)
 
* “Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore. Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo». Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.” (Romani 12:19-21)
 
* “Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare; se ha sete, dagli dell'acqua da bere; perché, così, radunerai dei carboni accesi sul suo capo, e il SIGNORE ti ricompenserà.” (Proverbi 25:21-22)
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #500 Data del Post: 11.11.2010 alle ore 13:49:30 »
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Della stupidità
 
Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità. Contro il male è possibile protestare, ci si può compromettere, in caso di necessità è possibile opporsi con la forza; il male porta sempre con sé il germe dell'autodissoluzione, perché dietro di sé nell'uomo lascia almeno un senso di malessere. Ma contro la stupidità non abbiamo difese. Qui non si può ottenere nulla, né con proteste, né con la forza; le motivazioni non servono a niente. Ai fatti che sono in contraddizione con i pregiudizi personali semplicemente non si deve credere - in questi casi lo stupido diventa addirittura scettico - e quando sia impossibile sfuggire ad essi, possono essere messi semplicemente da parte come casi irrilevanti. Nel far questo lo stupido, a differenza del malvagio, si sente completamente soddisfatto di sé; anzi, diventa addirittura pericoloso, perché con facilità passa rabbiosamente all'attacco. Perciò è necessario essere più guardinghi nei confronti dello stupido che del malvagio. Non tenteremo mai più di persuadere con argomentazioni lo stupido: è una cosa senza senso e pericolosa.
 
Se vogliamo trovare il modo di spuntarla con la stupidità, dobbiamo cercare di conoscerne l'essenza. Una cosa è certa, che si tratta essenzialmente di un difetto che interessa non l'intelletto ma l'umanità di una persona. Ci sono uomini straordinariamente elastici dal punto di vista intellettuale che sono stupidi, e uomini molto goffi intellettualmente che non lo sono affatto. Ci accorgiamo con stupore di questo in certe situazioni, nelle quali si ha l'impressione che la stupidità non sia un difetto congenito, ma piuttosto che in determinate circostanze gli uomini vengano resi stupidi, ovvero si lascino rendere tali. Ci è dato osservare, inoltre, che uomini indipendenti, che conducono vita solitaria, denunciano questo difetto più raramente di uomini o gruppi che inclinano o sono costretti a vivere in compagnia. Perciò la stupidità sembra essere un problema sociologico piuttosto che un problema psicologico. È una forma particolare degli effetti che le circostanze storiche producono negli uomini; un fenomeno psicologico che si accompagna a determinati rapporti esterni. Osservando meglio, si nota che qualsiasi ostentazione esteriore di potenza, politica o religiosa che sia, provoca l'istupidimento di una gran parte degli uomini. Sembra anzi che si tratti di una legge socio-psicologica. La potenza dell'uno richiede la stupidità degli altri. Il processo secondo cui ciò avviene, non è tanto quello dell'atrofia o della perdita improvvisa di determinate facoltà umane - ad esempio quelle intellettuali - ma piuttosto quello per cui, sotto la schiacciante impressione prodotta dall'ostentazione di potenza, l'uomo viene derubato della sua indipendenza interiore e rinuncia così, più o meno consapevolmente, ad assumere un atteggiamento personale davanti alle situazioni che gli si presentano.  
 
Il fatto che lo stupido sia spesso testardo non deve ingannare sulla sua mancanza di indipendenza. Parlandogli ci si accorge addirittura che non si ha che fare direttamente con lui, con lui personalmente, ma con slogan, motti ecc. da cui egli è dominato. È ammaliato, accecato, vittima di un abuso e di un trattamento pervertito che coinvolge la sua stessa persona. Trasformatosi in uno strumento senza volontà, lo stupido sarà capace di qualsiasi malvagità, essendo contemporaneamente incapace di riconoscerla come tale. Questo è il pericolo che una profanazione diabolica porta con sé. Ci sono uomini che potranno esserne rovinati per sempre.
 
Ma a questo punto è anche chiaro che la stupidità non potrà essere vinta impartendo degli insegnamenti, ma solo da un atto di liberazione. Ci si dovrà rassegnare al fatto che nella maggioranza dei casi un'autentica liberazione interiore è possibile solo dopo esser stata preceduta dalla liberazione esteriore; fino a quel momento, dovremo rinunciare ad ogni tentativo di convincere lo stupido.
 
In questo stato di cose sta anche la ragione per cui in simili circostanze inutilmente ci sforziamo di capire che cosa effettivamente pensi il «popolo», e per cui questo interrogativo risulta contemporaneamente superfluo - sempre però solo in queste circostanze - per chi pensa e agisce in modo responsabile. La Bibbia, affermando che il timore di Dio è l'inizio della sapienza (Sal 111,10), dice che la liberazione interiore dell'uomo alla vita responsabile davanti a Dio è l'unica reale vittoria sulla stupidità.
 
Del resto, siffatte riflessioni sulla stupidità comportano questo di consolante, che con esse viene assolutamente esclusa la possibilità di considerare la maggioranza degli uomini come stupida in ogni caso. Tutto dipenderà in realtà dall'atteggiamento di coloro che detengono il potere: se essi ripongono le loro aspettative più nella stupidità o più nella autonomia interiore e nella intelligenza degli uomini.
 
Disprezzo degli uomini?
 
Il rischio di lasciarci spingere al disprezzo degli uomini è molto grande. Sappiamo bene di non aver alcun diritto di farlo e che ciò ci porterebbe ad un rapporto assolutamente sterile con gli uomini. Le considerazioni che stiamo per fare ci possono tenere lontani da una simile tentazione. Disprezzando gli uomini cadremmo esattamente nello stesso errore dei nostri avversari. Chi disprezza un uomo non potrà ottenerne mai nulla. Niente di ciò che disprezziamo negli altri ci è completamente estraneo. Spesso ci aspettiamo dagli altri più di quanto noi stessi siamo disposti a dare. Perché finora abbiamo riflettuto in modo così poco obiettivo sulla debolezza dell'uomo, e su quanto sia esposto alla tentazione? Dobbiamo imparare a valutare gli uomini più per quello che soffrono che per quello che fanno o non fanno. L'unico rapporto fruttuoso con gli uomini  - e specialmente con i deboli - è l'amore, cioè la volontà di mantenere la comunione con loro. Dio non ha disprezzato gli uomini, ma si è fatto uomo per amor loro.
 
Tratto da D. Bonhoeffer, Resistenza e resa,
Edizioni paoline, Milano 1988, pp. 64-67.
 
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« Ultima modifica: 12.11.2010 alle ore 01:23:26 by alle » Loggato

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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #501 Data del Post: 12.11.2010 alle ore 15:15:10 »
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Dai bagagli al monumento


 
Quando Saul fu scelto come Re era umile, Dio infatti chiama al ministero gli umili (Numeri 12:3). Saul si era nascosto perché molto probabilmente non voleva mettersi in risalto:
 
Allora consultarono di nuovo il SIGNORE: «Quell'uomo è già venuto qua?» Il SIGNORE rispose: «Guardate, si è nascosto fra i bagagli». - 1Samuele 10:22
 
Ma dopo un iniziale successo militare, Saul cominciò ad esaltarsi e offrì un olocausto assumendosi l’ufficio di sacerdote, arrivando poi a costruirsi un monumento:
 
Poi si alzò la mattina di buon'ora e andò a incontrare Saul; ma vennero a dire a Samuele: «Saul è andato a Carmel, e là si è fatto un monumento; poi se n'è ritornato e, passando da un'altra parte, è sceso a Ghilgal». - 1Samuele 15:12
 
Persa l’umiltà, era sopraggiunta la ribellione e di conseguenza Saul fu rigettato come Re:
 
infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch'egli ti rigetta come re». - 1Samuele 15:23
 
La mancanza d’umiltà porta alla ribellione, che è idolatria perché adora quelle divinità che sono nascoste nella carnalità e che molte volte non si comprendono o non si ammette di avere e che vanno dall'idolatria delle varie cose materiali, grandi o piccole, all'idolatria della propria gratificazione. Queste idolatrie potrebbero essere presenti anche quando facciamo un servizio buono e lodevole per la Chiesa, perché se lo facciamo per essere gratificati dagli altri o per autogratificarci stiamo facendo idolatria perché stiamo servendo un idolo.
 
Ma la Bibbia, contro queste idolatrie nascoste, ci fornisce gli antidoti che sono la preghiera, il digiuno, l'obbedienza ai conduttori, l'assiduità alle riunioni, il non rifiutare mai i servizi più umili e meno gratificanti, lo studio e il considerare gli altri superiori a noi stessi:  
 
Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, - Filippesi 2:3

 
« Ultima modifica: 12.11.2010 alle ore 15:23:44 by New » Loggato
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #502 Data del Post: 16.11.2010 alle ore 11:57:11 »
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“Adiratevi e non peccate;  
il sole non tramonti sopra la vostra ira  
e non fate posto al diavolo.”
 
Efesini 4:26-27
 
Controllare la nostra collera
 
La collera non è un peccato, ma il non saperla controllare sì!  
 
Ogni volta che ti arrabbi con qualcuno è perché almeno ti interessi a questa persona!  
 
Non esprimeresti nessuna collera se questa persona ti fosse completamente indifferente. Devi solo imparare a controllare le tue emozioni e a esprimerle in modo più positivo.  
 
Piuttosto che gridare dietro ai tuoi figli perché non hanno fatto i compiti, fai toccare loro con mano l’importanza di una buona educazione per poter realizzare i loro sogni, poi dagli un aiutino quando hanno difficoltà.  
 
Non recitare sempre dei sermoni alle orecchie di quelli che ami… lascia che il tuo esempio di vita li attiri a Cristo.  
 
Ricordati queste parole: «non fate posto al diavolo» (Efesini 4:27).  
 
Il primo posto che il diavolo vuole conquistare è la tua famiglia.  
 
Non gli concedere nessuno spazio!  
 
Pensi di avere ottime ragioni per arrabbiarti, ma Giuseppe ne sapeva più di te.  
 
Pensa che nutrì quelli che lo avevano buttato in prigione anni prima e benedì quelli che lo avevano tradito.  
 
Facendo in questo modo, liberava il suo spirito da ogni collera. Più tardi, quando ebbe due figli, nominò il primo Manasse, che significa «Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre» (Genesi 41:51).  
 
Pensi che Giuseppe sarebbe diventato quel grand’uomo che conosciamo se fosse ritornato dai suoi per vendicarsi?  
 
Compì il suo destino e godette del favore divino, perché aveva saputo controllare le sue emozioni.  
 
Il secondo figlio lo chiamò Efraim «Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione» (Genesi 41:52).  
 
La tua ira si attenuerà quando ti renderai conto che, nonostante le sofferenze che hai sopportato, Dio non ha smesso di benedirti.
 
Tratto da «Sa Parole» di Bob Gass
pubblicato con permesso di: www.donnecristianenelweb.it
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #503 Data del Post: 20.11.2010 alle ore 22:24:38 »
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Signore nostro Dio! Tu sai chi noi siamo:  
uomini che hanno buona coscienza  
e uomini che hanno cattiva coscienza,  
gente contenta e gente scontenta,  
gente sicura di sé e gente ansiosa,
cristiani di convinzione e cristiani di tradizione,
dei credenti, dei mezzi credenti e dei non credenti.
 
E tu sai da dove veniamo:  
dalla cerchia dei nostri parenti, amici e conoscenti,  
o da una grande solitudine,  
da un benessere pacifico o da ogni specie di difficoltà e di tormenti,  
da rapporti familiari armoniosi o tesi o spezzati,  
dal cuore della comunità cristiana o dalla sua periferia.
 
Eccoci tutti davanti a te, nelle nostre differenze;  
tutti uguali per il fatto che siamo tutti in torto di fronte a te  
e gli uni riguardo agli altri;  
tutti uguali perché dovremo tutti morire un giorno;  
uguali perché saremmo tutti perduti senza la tua grazia;  
ma uguali anche perché la tua grazia ci è promessa e concessa
a tutti nel nome del tuo Figlio diletto, nostro Signore Gesù Cristo.
 
(Karl Barth,  da Preghiere)
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #504 Data del Post: 24.11.2010 alle ore 21:36:36 »
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Qualche pensiero, anzi ancora meglio: qualche versetto della Bibbia per chi soffre di  
 
solitudine.
 
Non vi lascerò orfani; tornerò da voi.” (Giovanni 14:18)
 
“Allora chiamerai e il SIGNORE ti risponderà; griderai, ed egli dirà: Eccomi!  
Se tu togli di mezzo a te il giogo, il dito accusatore e il parlare con menzogna; se tu supplisci ai bisogni dell'affamato, e sazi l'afflitto, la tua luce spunterà nelle tenebre, e la tua notte oscura sarà come il mezzogiorno; il SIGNORE ti guiderà sempre, ti sazierà nei luoghi aridi, darà vigore alle tue ossa; tu sarai come un giardino ben annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai.” (Isaia 58:9-11)
 
“Non temere, perché io sono con te; io ricondurrò la tua discendenza da oriente, e ti raccoglierò da occidente.” (Isaia 43:5)
 
“… sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente.” (2 Corinzi 6:18)
 
“Io sono con te, e ti proteggerò dovunque tu andrai e ti ricondurrò in questo paese, perché io non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto.” (Genesi 28:15)
 
“Voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza.” (Colossesi 2:10)
 
“Io sono misero e povero, ma il Signore ha cura di me.  
Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; o Dio mio, non tardare!” (Salmo 40:17)
 
“Dio è padre degli orfani e difensore delle vedove nella sua santa dimora;  
a quelli che sono soli Dio dà una famiglia, libera i prigionieri e dà loro prosperità;  
solo i ribelli risiedono in terra arida.” (Salmo 68:5-6)
 
“Egli lo trovò in una terra deserta, in una solitudine piena d'urli e di desolazione.  
 
Egli lo circondò, ne prese cura, lo custodì come la pupilla dei suoi occhi.” (Deuteronomio 32:10)
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #505 Data del Post: 25.11.2010 alle ore 09:16:28 »
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Dal forte il dolce

 
Nel capitolo 14 del Libro dei Giudici, è scritto che Sansone trovò del miele nel corpo del leone che aveva ucciso. Qui il leone rappresenta il nostro nemico, sempre agguerrito contro di noi.
Sansone, forte dell'unzione di Dio, lo ha vinto facilmente e poi ne ha ottenuto un premio:
 
... nel corpo del leone c'era uno sciame d'api e del miele. - Giudici 14:8.
 
Sansone aveva superato la prova ed era stato premiato, aveva trovato il dolce miele, superata la prova, è arrivata la dolcezza.
Anche noi possiamo trovarci davanti dei leoni ruggenti, che sono le tentazioni e le prove, ma se abbiamo fede nel Signore, come Sansone, non faremo fatica a vincerli, e saremo premiati.
Il Signore le permette per il nostro bene, infatti tutto concorre al nostro bene (Romani 8:28).
 
Sansone era un consacrato, un unto di Dio, ma anche noi da quando abbiamo accettato Gesù come Signore e Salvatore siamo i suoi unti e consacrati.
Il Signore non permette che sveniamo provati oltre le nostre forze (1Cor. 10:13), quindi abbiamo la certezza della vittoria e del premio, cioè della gioia che proveremo quando l'avremo superata.
Sansone era certo di vincere il leone, e anche noi per fede abbiamo questa certezza.
Il miele piace e dà forza, dalla prova si esce infatti gioiosi e rinforzati.
Sansone diede del miele ai suoi genitori, e così pure anche altre persone beneficeranno dei frutti della nostra vittoria.
Il Signore è buono, ci ama e possiamo star certi che da ogni situazione ricaverà qualcosa di dolce per noi e anche per gli altri.
 
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #506 Data del Post: 02.12.2010 alle ore 08:29:34 »
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Bocca e cuore

 
.... «La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede, che noi predichiamo; - Romani 10:8  
 
Quando ascoltiamo la Parola di Dio, Lei è vicina a noi, infatti è scritto "è presso di te". Poiché è vicina, non ci è difficile farla entrare nella nostra bocca, cioè pronunciarla con la nostra bocca, basta volerlo fare. Dobbiamo pronunciarla in modo da dimostrare la nostra fede che abbiamo nel cuore.  
 
La Bibbia ci dà le istruzioni su come dobbiamo trattare la Parola di Dio con la nostra bocca e su come farla dimorare nel nostro cuore:  
 
Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, perché allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai. - Giosuè 1:8  
 
C'è scritto "non si diparta mai dalla tua bocca", quindi non dobbiamo mai smettere di pronunciare la Parola di Dio, ma dobbiamo pronunciarLa sempre ad alta voce ad ogni attacco del diavolo e poi dobbiamo meditarla "giorno e notte", quindi dobbiamo pensare alla Parola in continuazione e non concentraci sulle menzogne del diavolo.  
 
Il diavolo ti attacca con pensieri di malattia? Proclama 1Pietro 2:24!  
Ti attacca con pensieri di mancanza di soldi? Proclama Filippesi 4:19!  
 
Non smettere mai di pronunciare e di pensare alla Parola e la tua vita sarà vittoriosa; Giosuè è stato fedele alle istruzioni ricevute in Giosuè 1:8 e con la Parola di Dio ha fermato tutto il sistema solare!  
 
E non pensare che ci voglia una grandissima fede per fare grandi cose, ne basta un granello, perché il Signore ha detto:  
 
.... se avete fede quanto un granel di senape, direte a questo monte: "Spostati da qui a là", ed esso si sposterà; e niente vi sarà impossibile. - Matteo 17:20
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #507 Data del Post: 04.12.2010 alle ore 10:18:17 »
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Fede sì, paura no

 
La fede e la paura sono due realtà spirituali che agiscono potentemente nella nostra vita. Se abbiamo fede nel Signore realizziamo le sue benedizioni, se invece abbiamo paura diamo via libera all'azione del diavolo nei nostri confronti.  
O si ha fede o si ha paura, fede e paura non sono compatibili, non possono stare assieme perché aver paura è come aver fede in satana.  
Dio opera in noi con la fede, il diavolo ci deruba con la paura.  
La paura produce: Morte - condanna - malattie - maledizioni - depressioni - liti - menzogne - ribellioni.  
La fede produce: Vita - giustizia - benedizione - salute - gioia - pace - verità - amore - obbedienza.  
La paura è uno spirito maligno (2Timoteo 1:7) e non dobbiamo mai lasciarci vincere dalla paura, né pronunciare mai parole di paura che il diavolo userebbe subito contro di noi. Satana certamente ci attaccherà con le sue menzogne cercando di impaurirci, ma noi non dobbiamo spaventarci perché Dio è con noi, Dio è più forte del diavolo e ci ha dato un'arma d'attacco formidabile: LA PAROLA DI DIO, rispondiamo ai suoi assalti dicendo: STA SCRITTO e proclamiamo il versetto biblico che va bene per la nostra situazione; ad esempio se il diavolo ci dice che stiamo per ammalarci rispondiamogli con 1Pietro 2:24, se ci dice che i nostri soldi non basteranno rispondiamogli con Filippesi 4:19 ecc.  
Dio è Amore e vuol prendersi cura d’ogni dettaglio della nostra vita, affidiamoci a Lui e chiediamogli anche di rivelarci se nella nostra vita ci dovessero essere delle aree di debolezza e rafforziamoci subito con la Parola di Dio.  
Bisogna credere che Dio ci ama col Suo amore perfetto, se sappiamo di essere amati da chi è Onnipotente non si può più aver paura perché l’Amore scaccia la paura:  
 
Nell'amore non c'è paura, anzi l'amore perfetto caccia via la paura, perché la paura ha a che fare con la punizione, e chi ha paura non è perfetto nell'amore. - 1Giovanni 4:18
 
Riceviamo per fede l’Amore del Signore e ridiamo quando il diavolo racconta menzogne!  
Se crediamo che Gesù è il Signore della nostra vita che ci ama d’amore perfetto, cosa ci può succedere di male?  
Siamo figli di Dio, nessuno può toccare un figlio di Dio! Toccare noi è come toccare la pupilla del Suo occhio (Salmi 17:8)! Chi può toccare la pupilla dell’occhio di Dio?  
 
E proclamiamo sempre con fede la nostra vittoria, perché in Gesù tutte le promesse contenute nella Bibbia ci appartengono:  
 
Poiché tutte le promesse di Dio hanno in lui il «sì» e l'«Amen», alla gloria di Dio per mezzo di noi. - 2Corinzi 1:20
 
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #508 Data del Post: 07.12.2010 alle ore 16:03:07 »
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Barbieri di Dio
 
Un tizio si reca da un barbiere per farsi tagliare i capelli e radere la barba.
 
   Appena il barbiere comincia a lavorare, iniziano una conversazione.
 
    Parlano di tante cose e di vari argomenti. Quando alla fine toccano l'argomento Dio, il barbiere dice:
 
- Io non credo che Dio esista.
 
- Perché dice questo? chiede il cliente.
 
- Beh, basta uscire per strada per rendersi conto che Dio non esiste. Mi dica, se Dio esistesse, ci sarebbero così tante persone malate? Ci sarebbero bambini abbandonati? Se Dio esistesse, non ci sarebbero più sofferenza né dolore. Io non posso immaginare che un Dio amorevole permetta tutte queste cose.  
 
Il barbiere finisce il suo lavoro ed il cliente lascia il negozio.
 
Appena dopo aver lasciato il negozio del barbiere, vede un uomo in strada con dei capelli lunghi, annodati e sporchi e con la barba sfatta. Sembrava sporco e trasandato. Il cliente torna indietro ed entra di nuovo nel negozio del barbiere e gli dice:
 
- La sa una cosa? I barbieri non esistono.
 
- Come può dire ciò? chiede il barbiere sorpreso.
 
- Io sono qui e sono un barbiere. Ed ho appena lavorato su di lei!
 
- No! esclama il cliente. I barbieri non esistono perché se esistessero non ci sarebbero persone con lunghi capelli sporchi e barbe sfatte come quell'uomo là fuori.
 
- Ma i barbieri ESISTONO! Questo è ciò che succede quando la gente non viene da me.
 
- Esattamente! afferma il cliente. Questo è proprio il punto! Anche Dio ESISTE!
 
Questo è ciò che succede quando la gente non va da Lui e cerca il Suo aiuto.
 
Questo è il motivo per cui c'è tanto dolore e sofferenza nel mondo.
 
-------------------------------------------------
“Cercate prima il regno e la giustizia di Dio,  
 
e tutte queste cose vi saranno date in più.”
 
Matteo 6:33-34
 
“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi,
 
 e io vi darò riposo.”
 
Matteo 11:28
 
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« Rispondi #509 Data del Post: 11.12.2010 alle ore 15:17:05 »
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Chi deve comandare

 
Noi siamo fatti di tre parti:
 
.... l'intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo. - 1Tessalonicesi 5:23
 
L'uomo naturale nasce con uno spirito corrotto dal peccato d'Adamo e con l'anima (cioè la mente, la psiche) ed il corpo entrambi depravati, cioè soggetti alle infermità fisiche e mentali. In questo quadro lo spirito è vittima della mente che è a sua volta dominata dalle passioni della carne.  
Però chi ha accettato Gesù come Signore e Salvatore ha ricevuto uno spirito nuovo che non può più essere dominato, ma che adesso deve comandare, in altre parole non deve più comandare il corpo, il corpo deve invece obbedire e la mente non si deve ribellare allo spirito che abbiamo avuto da Dio, che è guidato dallo Spirito Santo e quindi deve essere lui comandare alla mente e al corpo. È lo spirito che deve comandare, le altre due nostre parti devono solo obbedire.  
Nell'uomo vecchio la mente era abituata a comandare e aveva fatto comunella con la carne e questa nuova situazione non le piace molto, non vuole facilmente accettare il nuovo padrone e deve essere rinnovata (Romani 12:2). Bisogna usare le maniere forti, bisogna mantellarla col Martello speciale che è la Parola di Dio (Geremia 23:29).
La mente non deve più ragionare in base ai vecchi schemi, deve ragionare in base alla Parola di Dio, può protestare fin che vuole, ma se la Parola dice una cosa, si deve farla, non può più pensare a quello che vuole lei, ma i suoi pensieri devono essere solo quelli che passano questo test biblico:  
 
.... tutte le cose che sono veraci, tutte le cose che sono oneste, tutte le cose che sono giuste, tutte le cose che sono pure, tutte le cose che sono amabili, tutte le cose che sono di buona fama, se vi è qualche virtù e se vi è qualche lode, pensate a queste cose. - Filippesi 4:8
 
Il corpo deve smetterla di pretendere i propri comodi, se per esempio lo spirito ordina che bisogna andare al culto, il corpo deve muovere le gambe e portare la mente e lo spirito al culto e deve sottomettersi alla Parola di Dio e funzionare nel modo giusto perché Gesù ha pagato anche il prezzo di tutte le nostre malattie e la mente non deve fare storie, non deve cercare scuse che le fanno comodo, come dire: che male c'è a fare invece una passeggiata, non la fanno tutti? Se è lo spirito ordina di pregare, si prega e non si fa altro, se lo spirito ordina di leggere la Parola di Dio, si legge la Bibbia e non si guarda la televisione.
 
1Tessalonicesi 5:23 esige che le nostre tre parti spirito, anima e corpo siano irreprensibili e solo con la mente e il corpo sottomessi possiamo essere irreprensibili e dobbiamo assolutamente essere così perché in 1Tessalonicesi 5:23 è scritto che bisogna esserlo per la venuta del nostro Signore Gesù Cristo.  
 
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