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(Moderatore: andreiu)
   Pensieri in Movimento
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   Autore  Topic: Pensieri in Movimento  (letto 62201 volte)
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #480 Data del Post: 28.07.2010 alle ore 22:38:28 »
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A parte il linguaggio, mi è sembrato validamente scritto per i nostri tempi. Ve lo copio.
 
Guardatevi dal risultato dell'orgoglio, il fanatismo. Tenetevi alla massima distanza da esso. Non date luogo ad un'immaginazione infiammata. Non ascrivete cose a Dio frettolosamente. Non supponete facilmente che sogni, voci, impressioni, visioni e rivelazioni vengano da Dio.
Possono essere da Lui; possono essere dalla natura; possono essere dal diavolo. Perciò "non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti se son da Dio". Provate tutte le cose per la parola scritta, e si inchini ogni cosa ad essa. Voi siete in pericolo di fanatismo in ogni ora, se vi sviate per quanto poco dalla Scrittura, sì, o dal chiaro significato letterale di qualsiasi testo, preso in connessione col contesto.
 
E la stessa cosa è vera, se disprezzate o stimate con leggerezza la ragione, la conoscenza o il sapere umano; ognuna delle quali cose è un dono eccellente di Dio e può servire ai più nobili proponimenti.
 
Vi consiglio di non usare mai le parole sapienza, ragione o conoscenza per un rimprovero. Al contrario, pregate di abbondare voi stessi sempre più in esse. Se volete dire la sapienza mondana, la conoscenza inutile, o il ragionamento, dite così; e gettate via la pula, ma non il grano.
 
Un ingresso generale al fanatismo è l'aspettare il fine senza i mezzi; l'aspettare la conoscenza, per esempio, senza esaminare le Scritture e senza consultare i figliuoli di Dio; l’aspettare la forza spirituale, senza costante preghiera e continua vigilanza; l'aspettare qualsiasi benedizione senza udire la parola di Dio ad ogni opportunità.
 
John Wesley, predicatore (1703-1791)
Dal libro “La perfezione cristiana”, pag 102-103, Claudiana ed./ed. GBU
« Ultima modifica: 28.07.2010 alle ore 22:39:39 by alle » Loggato

" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
(Gesù, in Matteo 28:20)
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #481 Data del Post: 02.08.2010 alle ore 22:51:34 »
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“Pascur, figlio d'Immer, sacerdote e capo-sovrintendente della casa del SIGNORE, udì Geremia che profetizzava queste cose.
Pascur percosse il profeta Geremia e lo mise nei ceppi nella prigione che era presso la porta superiore di Beniamino, nella casa del SIGNORE.”  
(Geremia 20:1-2)

 
Persecuzione per la fede
 
«Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.» (2 Timoteo 3:12).  
 
Per molti la persecuzione compare sotto forma di scherno e di sfottò. Altri perdono il proprio impiego o devono attraversare problemi finanziari. Alcuni sono buttati in prigione, torturati e persino messi a morte.
 
Ricordiamoci oggi di questi fratelli e sorelle in Cristo che sono perseguitati.
 
Nel nostro mondo attuale, milioni di cristiani soffrono per la loro fede. Secondo un rapporto annuale tedesco (“Maertyrer 2007”, Martiri 2007), almeno 200 milioni di cristiani subiscono la persecuzione e la discriminazione per la loro fede.
 
La situazione di numerosissimi credenti si è deteriorata. Ad esempio “tre credenti irakeni su quattro hanno lasciato il proprio paese per paura di essere braccati, assassinati o rapiti”. In diversi paesi a maggioranza musulmana, i cristiani sono continuamente oggetto di persecuzioni e molti sono già stati assassinati. Molti sono coloro che devono scegliere se convertirsi all’Islam oppure essere espulsi dal paese, oppure uccisi.
 
Geremia conobbe la persecuzione a più riprese, anche da parte di capi religiosi come Pascur. Le parole del profeta fecero così arrabbiare questo sacerdote che lo fece picchiare e buttare in prigione. Questa persecuzione particolare durò poco, perché Geremia fu rilasciato il giorno successivo. Dio sapeva cos’era successo. Non aveva dimenticato il suo servitore Geremia che aveva fedelmente risposto al suo appello.
 
Per giunta, massima ironia, “Pascur” significa “libertà”. Il sacerdote si sentì senza dubbio libero di buttare Geremia in prigione, ma fu quest’ultimo a sperimentare la vera libertà, perché aveva fiducia in Dio e gli ubbidiva fedelmente. Sapeva che Dio si prendeva cura di lui.
 
Oggi, ricordiamoci di questi fratelli e sorelle in Cristo che son perseguitati. Non accettate i compromessi ma difendete fermamente la fede biblica. Sostenete i ministeri che portano il Vangelo nel mondo. Pregate e date affinché delle vite siano cambiate.
 
Una preghiera per oggi
“Padre, ti prego per coloro che sono perseguitati per la loro fede.  
Ti consacro il mio tempo, i miei talenti e la mie risorse.  
Utilizzami per aiutare a portare il Vangelo al mondo.  
Nel nome di Gesù. Amen.”
 
Tratto da “La pensee du jour” - John Roos
 

Pubblicato con permesso di "Manna per oggi"
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #482 Data del Post: 05.08.2010 alle ore 18:51:39 »
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“Dio le aprì gli occhi ed ella vide un pozzo d'acqua.”
(Genesi 21:19)

 
 Dio vuole aprirti gli occhi!

 
Serva rifiutata, moglie ripudiata e ragazza madre disperata … com’è triste Agar! Ecco che si è persa nel deserto, con suo figlio Ismaele, quando in modo incredibile, l’Eterno la soccorre. La sua liberazione è un incoraggiamento per la tua fede: è la porta del miracolo che si apre, proprio in mezzo alle tue difficoltà …
 
Dio ti vuole aprire gli occhi, se sei nel deserto della colpevolezza, senza dubbio ti ritieni condannato per aver commesso l’irreparabile, oppure ti senti indegno, cosciente della tua povertà spirituale. Vai alla croce dove Gesù, il divino crocefisso, ti prova il suo amore. Là sperimenterai che ti ama, ti perdona e ti rialza !
 
Dio ti vuole aprire gli occhi, nel deserto dell’abbandono, in cui le circostanze e gli uomini ti hanno tagliato fuori. Non tenerti neanche la minima siccità nel cuore, perché non morirai in questo deserto. Al pozzo della Parola attingerai la compassione del Padre che ti consola, prendendoti fra le braccia (Isaia 49:15; Salmo 68:5-6).
 
Dio ti vuole aprire gli occhi nel tuo deserto di silenzio, se aspetti una risposta che non arriva. Siine certo: il Cielo ha una porta … aperta! Il tuo miracolo non è mai stato così vicino. Stendi la mano della fede per riempire il secchio e dare a bere a tutti gli Ismaele che dipendono da te …
 
Dio ti vuole aprire gli occhi, nel deserto della solitudine. Se sei triste, depresso, se ti senti inutile e sterile, vivi l’esperienza di Elia a cui l’Eterno mostra che non è solo (Romani 11:3-4). Vai verso la famiglia della chiesa dove ci sono persone che ti amano; amale anche tu!
 
Una preghiera per oggi
“Signore Gesù, apri i miei occhi affinché io ti veda e capisca che mi ami.  
Apri i miei occhi sulle meraviglie della tua Parola e che ne possa essere dissetato.  
Apri i miei occhi sui miracoli che hai preparati per me.  
Apri i miei occhi sui miei fratelli affinché anch’io li ami. Amen.”
 
Tratto da «La pensée du jour» - Paul Ettori
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siate sempre allegri Tessalonicesi 5:16

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #483 Data del Post: 11.08.2010 alle ore 08:04:29 »
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“«Ora sorgerò», dice il SIGNORE;  
 
«ora sarò esaltato,  
 
ora mi innalzerò. »”
 
Isaia 33:10
 
Dio stesso lavorerà
 
Quando il paese era stato devastato dagli sciacalli e reso simile ad un campo divorato dalle cavallette, quando i guerrieri che lo difendevano si sedevano per terra e piangevano come delle donne, allora l’Eterno veniva in suo aiuto.  
 
Quando i viaggiatori abbandonavano le strade di Sion e che le pendici di Basan e del monte Carmelo assomigliavano a vigne bruciate, l’Eterno appariva.  
 
Dio è esaltato in un popolo afflitto, mentre questi cerca il Suo volto e riprende fiducia. Lo è ancora di più quando, in risposta ad un grido degli infelici, si alza personalmente per liberarli rovesciando i loro nemici.
 
Oggi è per noi un giorno triste? Contiamo sul fatto che Dio si glorificherà con la nostra liberazione.  
 
Siamo tormentati da un soggetto di ansiose preghiere, e gridiamo a Lui notte e giorno? Il Suo momento per farci grazia è vicino.  
 
Dio si alzerà al momento giusto, quello che sarà più propizio allo splendere della Sua gloria.  
 
Desideriamo la Sua gloria più ancora della nostra liberazione.  
 
Che il Signore sia esaltato, e il nostro desiderio principale sarà esaudito.
 
“Signore, aiutaci in modo che possiamo vedere che stai operando.  
 
Che Ti possiamo magnificare nel segreto dei nostri cuori.  
 
E che tutti quelli che ci circondano riconoscano la tua bontà e la tua grandezza!”
 
Tratto da «Meditations» di Spurgeon

 
 

 
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Gesù disse..Io verrò e lo guarirò. Matteo 8:7
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #484 Data del Post: 12.08.2010 alle ore 14:50:54 »
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"Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore;  
ma la più grande di esse è l’amore."  
1 Corinzi 13:13
 
LA COSA PIÙ IMPORTANTE
 
La maturità spirituale non dipende dal numero degli anni di conversione o dall’estensione della propria conoscenza biblica, o ancora dal numero di volte in cui si va in chiesa. La maturità spirituale si valuta dal modo in cui trattiamo gli altri. Si misura dal modo in cui lasciamo agire l’amore in noi.
 
L’epistola ai Corinzi ci dice che una delle caratteristiche dell’amore, è che non è “maleducato”.  
Ciò significa che quando si cammina nell’amore, trattiamo il prossimo con cortesia e rispetto.
Sei gentile con gli altri?  
Cortese con la cassiera che sembra essere troppo lenta, secondo te?  
Dolce e sereno quando, in autostrada un altro automobilista vi taglia la strada?  
Sei paziente con i tuoi familiari ed i colleghi?  
Queste sono tutte caratteristiche dell’amore.
 
La Bibbia ci dice che l’amore è paziente, pieno di bontà. Non invidia, non si vanta. Non fa nulla di male e non lo sospetta. Non si irrita e non fallisce mai. Tu puoi scegliere di camminare nell’amore verso gli altri, anche se non ne hai voglia!
 
Scegli di compiere il bene. Scegli oggi di dimostrare gentilezza e di essere cortese con gli altri. Cerca il metodo per coltivare e curare la cosa più importante della tua vita: l’amore! Quando lo farai, progredirai nella via di benedizioni che Dio ti ha riservato!
 
Una preghiera per oggi:
“Padre Celeste, grazie di lavorare nella mia vita.  
Grazie di amarmi perché io possa manifestare amore a coloro che mi circondano.  
Custodiscimi e aiutami ad essere uno strumento d’amore verso coloro che sono intorno a me.  
Nel nome di Gesù. Amen.”
 
Tratto da “La Pensée du jour” - Joël Osteen
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #485 Data del Post: 18.08.2010 alle ore 12:12:37 »
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La testimonianza personale cristiana  
è strettamente legata alla qualità della vita del testimone.
Questa qualità può esprimersi normalmente  
attraverso la proposta dei valori propri della vita di Cristo  
che ogni discepolo è chiamato a perseguire,  
pur se spesso in situazioni di diffidenza e ostilità.
 
Ma può esprimersi anche in modo sorprendente,  
quando all'ostilità e alla persecuzione  
si risponde con la benedizione.
 
Rinaldo Diprose, Il Cristiano, n. 8/2010

 
(letttura consigliata 1 Pietro 3:8-17)
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #486 Data del Post: 23.08.2010 alle ore 18:12:59 »
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La tempesta
  (non so chi sia l'Autore)

 
Una sera in una Chiesa Evangelica il Pastore, prima di predicare, volle introdurre il suo ospite alla congregazione annunciando che si trattava di un suo carissimo vecchio, che conosceva fin da quando era giovane, ed ora gli dava l’opportunità di dire qualcosa.
Il vecchio si fece avanti sul pulpito e cominciò a dire: “Un giorno, un padre  insieme al proprio giovane figlio e un amico del suo ragazzo, si misero in una grossa barca per navigare nella costa del mare pacifico; quando si avvidero che una brutta e gran tempesta andava contro di loro e che bloccava loro di ritornare alla riva.   Le onde erano tanto alte che il vecchio pur essendo abbastanza esperto del mare, non riusciva a mantenere la barca in piedi, talché una forte onda si portò via nel mare tutti e tre le persone, e rovesciò la barca, ma il padre era riuscito ad acchiapparsi al rotolo della corda di salvezza.  
A questo punto il vecchio fece una pausa di pochi secondi, mentre con gli occhi guardava in faccia due giovani seduti nei primi banchi della chiesa che parevano interessati al racconto. Poi disse: quel padre che era aggrappato alla corda, aveva solo pochi secondi per fare la più gran decisione della sua vita, che consisteva a chi doveva tirare il resto della corda di salvezza, a suo figlio, oppure all’amico di suo figlio.  Or sapendo egli, che suo figlio era un salvato per grazia che apparteneva a Cristo; e sapendo pure che l’amico di suo figlio non conosceva Gesù Cristo, nell’agonia della decisione e sotto un torrente d’onde maree, gridò al figlio dicendo: “Figlio mio quanto ti voglio bene; arrivederci”, e gli dette l’Addio; mentre tirò la corda di salvezza al suo amico che non conosceva Cristo, e questi due riuscirono a scampare la morte, mentre, il figlio di quel padre sparì nel buio sotto le onde della tempesta.   Poi il vecchio aggiunse: quel padre sapeva che suo figlio sarebbe finito con Cristo nella gioia della vita eterna, ma non poteva portare con sé il pensiero che l’amico di suo figlio sarebbe finito nel regno delle tenebre, lontano da Cristo.   Perciò sacrificò il figlio, per salvare il suo amico. Poi concluse dicendo alla congregazione: “Se qualcuno vi tira la corda della salvezza afferratela, affinché scampiate dalla morte eterna”; e se n’andò a sedere, mentre un profondo silenzio aveva riempito la chiesa.
Il pastore poi, andò sul pulpito predicò il suo messaggio, e alla fine chiuse il servizio.   I due giovani a loro volta si avvicinarono al vecchio e gli dissero: “La storia che hai raccontato è stupenda, ma noi non crediamo che sia vero e realistico per un padre dare alla morte suo figlio per la speranza di salvare l’amico dalla morte”.  Il vecchio, mirando la sua vecchia Bibbia che aveva in mano, rispose: “Voi avete espresso il vostro punto di vista”. Poi disse loro: “Dite voi che non è una storia vera?”   A me invece fa capire quanto sia stato penoso per il Padre Celeste, di dare suo Figlio alla morte per salvare me peccatore. Oltre a ciò vi dico che io sono quel padre che lasciò mio figlio nelle mani della morte, e che il vostro Pastore è quell’amico di mio figlio….    
 
« Ultima modifica: 23.08.2010 alle ore 18:14:41 by New » Loggato
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #487 Data del Post: 24.08.2010 alle ore 00:19:36 »
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Riflessioni e incoraggiamenti di Spurgeon ai ... numeri esigui.
 
"Uno solo di voi ne inseguiva mille, perché il SIGNORE, il vostro Dio, combatteva per voi, com'egli vi aveva detto."
 
Giosuè 23:10
 
In maggioranza di UNO!
 
Perché dovremmo contare le teste, per vedere se siamo in maggioranza?  
 
Un uomo con Dio è già in maggioranza, quand’anche fossero in mille contro di lui. Potrebbe capitare che le nostre risorse umane siano troppo numerose, al punto che Dio non possa agire: questo accade anche a Gedeone, che fece aumentare le sue forze, diminuendo il numero dei suoi soldati (Giudici 7).
 
Gli eserciti di Dio non sono mai troppo esigui.  
 
Quando Egli volle fondare una nazione, chiamò un solo uomo, Abraamo, e lo benedisse.
 
Per vincere il superbo Faraone, utilizzò solo due uomini, Mosè ed Aronne.
 
Dio si servì sovente di un uomo solo, invece di truppe ben addestrate, guidate da abili ufficiali. Tutti gli uomini Israeliti, uniti in un esercito, riuscirono a combattere proprio come fece Sansone da solo!
 
Saul ed il suo esercito uccisero i loro mille, ma Davide ne uccise diecimila (1 Samuele 18:7).
 
Il Signore può dare al nemico dei grandi vantaggi, e poi batterlo alla fine.
 
Se abbiamo la fede, abbiamo anche Dio dalla nostra parte … cosa possono fare contro di noi migliaia di uomini? Il cane di un pastore può cacciare davanti a sé un grande gregge.
 
Se il Signore ti ha mandato, fratello mio, la Sua forza compirà in te il Suo piano divino.
 
Riposati dunque su questa promessa e mostra il tuo coraggio!
 
C.H.Spurgeon
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #488 Data del Post: 04.09.2010 alle ore 21:23:58 »
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L'opera della redenzione ci scandalizza, ci lascia perplessi, perché l'uomo naturale conosce il Dio astratto dei filosofi, non il Dio concreto e vivente dell'Evangelo.  
 
I preconcetti della nostra natura umana conducono soltanto ad una falsa redenzione, spogliando l'atto salvifico della grazia del suo carattere soprannaturale, del suo valore divino, della sua vera efficacia.  
 
La grazia rivelatrice di Dio, in primo luogo, si rivolge alla nostra fede, poi e soltanto allora, alla nostra ragione. Il paradosso è questo: molti uomini non rispondono positivamente alla chiamata di Dio perché troppo occupati a conoscerLo. Sopprimere la fede nella redenzione di Cristo, significa annullare la reale efficacia della grazia divina.
 
Tuttavia, noi non siamo capaci di penetrarvi con le nostre forze. Infatti, l'uomo naturale lotta contro la grazia. La sua apparente apertura alla grazia molto spesso maschera una censura. Uno slancio ineluttabile porta l'uomo ad affermarsi, a comprendersi, ad auto-giustificarsi e lo porta ad affermare che può fare a meno della grazia di Dio.
 
Tuttavia, Cristo non è soltanto "la Via, la Verità e la Vita" in quanto è l'uomo perfetto - l'esempio unico per tutti gli uomini - lo è soprattutto in quanto è Dio;  
 
è la Vita perché è la sorgente vera di una nuova vita per l'umanità; è la Via da seguire, perché nel nostro sforzo verso Dio dobbiamo assolutamente passare attraverso di Lui, affinché l'atto compiuto abbia il suo valore; è la Verità, perché dobbiamo imparare da Lui quello che dobbiamo fare nell'ordine soprannaturale.  
 
Quindi, se rimangono il peccato e la possibilità della perdizione per alcuni, non è già per una carenza dell'opera redentrice compiuta da Cristo sulla croce, ma dal segreto della responsabilità personale, della libera determinazione lasciata all'uomo perché decida egli stesso della sua salvezza.
 
Dio vuole farci Suoi figli e per questo comunica una nuova natura, ci rende partecipi della Sua stessa vita. L'opera di Cristo non ha altro scopo se non quello di recarci questo dono divino, questa vita nuova. Ma è soltanto con una vita arresa al Maestro divino che questo dono si custodisce (cfr. Giovanni 15:5).  
 
C.H. Spurgeon

 
Per leggere tutto lo scritto:
http://camcris.altervista.org/spurgeon35.html
 
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« Ultima modifica: 06.09.2010 alle ore 18:50:00 by alle » Loggato

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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #489 Data del Post: 17.09.2010 alle ore 20:01:55 »
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AMORE  
(Matteo 5:43-48, un brano del Sermone sul monte)  
 
II crescendo che caratterizza l'interpretazione della Legge fatta da Gesù, giunge al suo apice con il tema dell'amore. Un amore non comune, non conforme alla natura umana, non romantico e sdolcinato, ma capace di rivolgersi con tutta la sua forza verso i nemici, verso coloro che ci odiano, ci maltrattano, ci perseguitano e ci maledicono. Un amore che si distingue e che ci distingue, un amore singolare, originale e straordinario che si classifica in modo diverso da ogni altra manifestazione d'amore.  
 
Il tocco-finale di questa pericope ci esorta a raggiungere la perfezione del Padre celeste, certamente non il livello della sua eccellenza spirituale e morale, ma quello della sua capacità d'amare, senza distinzione fra amici e nemici, fra familiari ed estranei, fra simpatici e antipatici. Davanti alle istanze della Parola del Signore, toccati dalle sue esigenze, ci poniamo umilmente ai suoi piedi riconoscendo i nostri umani limiti e le nostre mancanze, unendoci al grido dell'apostolo Paolo: "Chi è sufficiente a queste cose?" (2 Corinzi 2:14-17). Solo la grazia e il costante aiuto del Signore possono permetterci di progredire nel cammino che la Parola di Dio ci indica.  
 
L'amore è il segno distintivo dell'autentico cristianesimo. Dall'amore derivano l'unità, l'umiltà, la lealtà, la fedeltà, la premura, la disponibilità, la sollecitudine e ogni altro valore veramente cristiano. Tuttavia si deve riconoscere che il termine è inflazionato, il concetto svalutato, la pratica snaturata. Almeno nella maggior parte dei casi.  
 
Ancora una volta dobbiamo ricorrere alle Scritture Sante per essere illuminati e trovare autentica conoscenza. Nell'ebraico dell'Antico Testamento abbiamo un solo termine per indicare l'amore. "Habah" designa l'amore di Dio per l'uomo, ma anche l'amore dell'uomo e della donna, l'amore dei genitori e dei figli, del padrone e dello schiavo; tutti gli aspetti dell'amore vengono espressi attraverso, quell'unica parola che, senza alcuna svalutazione, segnala sia l'amore teologico nel più alto del suo significato, sia quello umano, terreno e sensuale. Il greco invece possiede diversi termini per indicare l'amore: "eros" denota la passione, il desiderio, lo slancio dell'anima verso ciò che le è superiore, il bello, il vero, il bene, la gloria e anche la sensualità. Attraverso I' "eros" si intendeva superare i propri limiti per avvicinarsi alla perfezione. Si tratta di un vocabolo del greco classico, ma completamente assente nel Nuovo Testamento. Anche "stergo" che indica l'amore naturale o familiare compare una sola volta nel Nuovo Testa mento (Rom. 12:10) per indicare l'amore naturale fra fratelli. Questi due termini possiedono una intensa connotazione antropocentrica non conforme al pensiero della Scrittura. Molto usato dagli scrittori sacri è "philia": l'amore, l'amicizia, l'affezione, l'attaccamento, la tenerezza. Abbiamo anche "epithymia" che corrisponde all'amore appassionato e che generalmente viene tradotto con brama, desiderio (Luca 22:15). Gli scrittori sacri del Nuovo Testamento, seguendo la scelta dei traduttori della Bibbia dei Settanta, preferiscono una parola poco usata per definire l'amore: "agape". Questo termine che in origine significa "tenere in onore", fu scelto per denotare l'amore di Dio, l'amore sublime, l'amore al suo più alto livello e di conseguenza il modo di vivere, di comportarsi e di amare che in tale amore trova il suo fondamento.  
 
Non si tratta dell'amore che ama ciò che è degno di essere amato, ma dell'amore che crea la dignità per cui amare. È una nuova categoria d'amore, che non dipende dal sentimento naturale, ma dalla scelta, dall'impegno, dalla volontà d'amare anche procedendo contro i nostri naturali istinti e inclinazioni.  
 
Il nostro testo nell'originale greco usa il verbo "agapao". Questo significa che noi cristiani siamo chiamati ad amare come Dio ci ha amati, non scegliendo con cura coloro che riteniamo degni del nostro affetto, ma donandoci con "buona volontà" (Osea 14:4), amando di cuore anche i nostri nemici, concedendoci con serio impegno a tutti coloro che il Signore pone sul nostro cammino, sapendo che sono amati da Dio.  
 
Il Signore Gesù usò la croce, simbolo del- più grande sacrificio, come pulpito per annunciare al mondo intero l'infinita grandezza dell'amore di Dio. Lo fece mentre offriva interamente se stesso e questo lo rese perfetto nell'amore come il Padre celeste. Ora Lui ci chiama ad incamminarci verso la stessa perfezione e la via è senza dubbio quella del sacrificio.  
 
Carlo Bertinelli, dal libro “Il Sermone sul monte” edito da Soli Deo Gloria
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #490 Data del Post: 18.09.2010 alle ore 14:41:49 »
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La Buona Medicina

 
La Parola di Dio è anche la Medicina di Dio che agisce spiritualmente sulle malattie per darci la guarigione:
 
Egli mandò la sua parola e li guarì .... - Salmi 107:20
 
Come un medico quando prescrive un farmaco dà al paziente le istruzioni d'uso, così la Bibbia ci insegna come usare la Medicina di Dio.
La posologia della Medicina di Dio la troviamo qui:

Figlio mio, fa' attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; non si allontanino mai dai tuoi occhi, custodiscili nel centro del tuo cuore; perché sono vita per quelli che li trovano, guarigione per tutto il loro corpo.
- Proverbi 4:20-22
 
1) La Medicina di Dio è prescritta per i figli di  Dio, infatti c'è scritto Figlio mio quindi è per chi ha accettato il Signore Gesù.
 
2) C'è scritto fa' attenzione alle mie parole, quindi, quando si prende la Medicina, bisogna stare molto attenti alla Parola e solo alla Parola, si devono evitare tutte le distrazioni, non pensare ad altro, rifiutare di ascoltare i vari discorsi negativi e ruba fede anche se sono fatti da amici o parenti. Scegliamo allora dei versetti che ci parlano di guarigione e concentriamoci su loro.
 
3) C'è scritto porgi l'orecchio ai miei detti, quindi bisogna avvicinare il nostro orecchio e udire tante, tante volte per ricevere, perché la fede viene dall'udire (Romani 10:17). Udire non vuol dire capire come funziona, bisogna credere perché è scritto sulla Bibbia e se è scritto sulla Bibbia vuol dire che va bene.  
 
4) C'è scritto non si allontanino mai dai tuoi occhi. Gli occhi rappresentano come ci vediamo, quindi dobbiamo sforzarci di vederci sani, anche se la malattia c'è ancora, dobbiamo vederla come provvisoria, da curare sì, ma destinata ad andar via perché è al posto sbagliato. Dobbiamo vederci sani perché il Signore ha preso su di Sé tutte le malattie (Matteo 8:17) e quindi la malattia non ha nessun diritto di restare su noi e se ne deve andar via.  
 
5) C'è poi scritto custodiscili nel centro del tuo cuore, la Medicina di Dio è preziosa e deve essere custodita, quindi non bisogna farcela rubare dal diavolo che cercherà di scipparla con pensieri di dubbio, la Medicina deve giungerci nel cuore, cioè nel nostro spirito, al sicuro, e lì deve essere custodita con la preghiera di ringraziamento perché il Signore ha sofferto tanto per guarirci, con la preghiera di lode perché il Suo Sangue versato è più potente di ogni malattia e con la preghiera di adorazione in cui ci avviciniamo baciando chi ci ha dimostrato così tanto amore.  
 
6) C'è scritto che con la Medicina di Dio è vita. La Medicina è buona, non ha controindicazioni e non ha effetti collaterali. La medicina di Dio fa bene perché il Signore ci ama.
 
7) C'è infine scritto guarigione per tutto il loro corpo: c'è scritto tutto! Il Signore ci vuole sani e prosperi (3Giovanni2). La Medicina di Dio è indicata per tutte le malattie:
 
Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità - Salmi 103:3
 
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #491 Data del Post: 25.09.2010 alle ore 19:43:15 »
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«I passi dell'onesto son guidati dal SIGNORE; egli gradisce le sue vie.  
Se cade, non è però abbattuto,  
perché il SIGNORE lo sostiene prendendolo per mano.  
Io sono stato giovane e son anche divenuto vecchio,  
ma non ho mai visto il giusto abbandonato,  
né la sua discendenza mendicare il pane.  
Tutti i giorni è pietoso e dà in prestito, la sua discendenza è benedetta.  
Allontànati dal male e fa' il bene; dimorerai nel paese per sempre.»
 Salmo 37:23-28
 
ODIARE IL MALE E ALLONTANARSENE
 
Hai mai pensato che il cristiano deve imparare ad ODIARE?  
Mi risponderai sicuramente che un uomo che ama Dio, non può allo stesso tempo odiare … ebbene ti sbagli!
 
Mi sono stupita, cercando nella Bibbia, di quante volte il Signore ci esorta ad «odiare», proprio nei libri in cui si esprime la saggezza antica, cioè i Salmi e i Proverbi.
 
Gli scrittori biblici, quando utilizzavano la parola "odio", non si riferivano sicuramente ad un sentimento oscuro, ignobile ed abietto. Essi intendevano indicare piuttosto un comportamento: cioè volevano insegnare agli uomini che ci si deve allontanare, che si deve rifiutare, tutto ciò che Dio non può accettare perché è peccato.
 
Riporto alcuni esempi:
 «Voi che amate il SIGNORE, odiate il male!» (Salmi 97:10)
 «Odiate il male, amate il bene …» (Amos 5:15)
 «Il giusto odia la menzogna …» (Proverbi 13:5)
 «Chi odia il guadagno disonesto prolunga i suoi giorni.» (Proverbi 28:16)
 «Il timore del SIGNORE è odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa.» (Proverbi 8:13)
 
Dai versetti appena letti, puoi notare che il verbo «odiare» è sempre seguito da parole astratte e non da nomi di persone.  
 
Dio ci insegna a odiare «il male», «la menzogna», «il guadagno disonesto», «la superbia», «l’arroganza» e la «bocca perversa».
 
Mentre l’insegnamento di Gesù è «amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono,
fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano,  
affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli;  
poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.» (Matteo 5:44-45)

 
Qui il termine «amore» è sempre seguito da voci di persone e non da parole astratte.  
 
In questi versetti biblici riceviamo un insegnamento divino estremamente importante: Dio ci invita ad odiare dei comportamenti, dei peccati, ma ad amare gli uomini.
 
Dio non può fare a meno di amare tutti gli uomini, benché siano dei peccatori; in essi vede degli esseri vittime del diavolo e del proprio egoismo.  
 
Eppure Egli “fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”, è pronto a donare la Sua salvezza a chiunque crede, qualunque sia il suo peccato o la sua colpa.  
 
di: Claudia Guiati
« Ultima modifica: 25.09.2010 alle ore 19:45:01 by alle » Loggato

" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
(Gesù, in Matteo 28:20)
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #492 Data del Post: 03.10.2010 alle ore 16:09:48 »
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Go’êl

 
"Go’êl" è una parola ebraica che significa "colui che paga il prezzo per il riscatto di uno schiavo", cioè il riscattatore ed è ciò che Gesù è stato per noi morendo sulla croce.
 
Chi riscatta paga il debito altrui e il significato del riscatto potrebbe essere brevemente riassunto qui:
 
E se ti ha fatto qualche torto, o ti deve qualcosa, addebitalo a me. - Filemone 18
 
Addebitalo a me, c'è scritto! Quindi il nostro debito è addebitato al nostro Go’êl.
Il nostro debito deriva da tutti i nostri peccati e il salario del peccato è morte, malattia, miseria e il prezzo di queste cose l'ha pagato il nostro Go’êl!
Perciò la salvezza comprende: salvezza spirituale, guarigione, prosperità, vittoria!
 
È tutto già pagato e per ricevere tutto devi fare una cosa semplicissima: accettare, proclamare Gesù come Salvatore e Signore assoluto della tua vita e credere che è risorto.
 
Sì è risorto e ha dato una nuova vita a chi crede in LUI.
La Bibbia dice:
 
perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; - Romani 10:9
 
E allora se non hai ancora preso questa decisione ripeti adesso con fede ad alta voce:

 
Dio Padre, io confesso che Gesù Cristo è il Signore e credo che lo hai risuscitato dalla morte.
Signore Gesù, io ti chiedo perdono per i miei peccati e ti ringrazio perché sei morto sulla croce per liberarmi da tutte le mie colpe e perché mi hai donato una vita nuova.
Riconosco che senza di te non posso far nulla e ti accetto come Signore della mia vita.
Nella certezza del perdono e della salvezza, mi dichiaro crocefisso e morto al peccato.
Voglio consacrarmi a Te, che sei Signore e Dio, e vivere solo per te con tutto quello che possiedo e sono.
 
AMEN
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #493 Data del Post: 11.10.2010 alle ore 16:15:22 »
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Il Sogno Meraviglioso

 
Giacobbe fece un sogno meraviglioso:

E sognò di vedere una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco, gli angeli di DIO salivano e scendevano su di essa. Ed ecco l'Eterno stava in cima ad essa .......
Genesi 28:12-13
 
Che meraviglia! Era la scala che portava in cielo!
 
E chi nasce di nuovo riceve non in sogno, ma in realtà, una scala meravigliosa, una scala che si sale senza fatica e si sale senza fatica perché il costo del biglietto per la salita è già stato pagato da Gesù Cristo e ci sono gli angeli che ci prendono in braccio e ci portano in cielo:

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».
- Giovanni 1:51
 
Infatti noi, che abbiamo accettato Gesù come Signore, siamo stati innalzati, sì siamo innalzati e siamo seduti nei luoghi celesti:
 
e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù, - Efesini 2:6
 
Siamo seduti col Signore e i demoni sono sotto:
 
Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi ...  Efesini 1:22
 
I piedi fanno parte del corpo e noi siamo parte del corpo di Cristo (vedi 1Corinzi 12:27), perciò il diavolo e le sue truppe malvagie sono sotto i nostri piedi!
Basta con i perfidi inganni del maligno che vuol legare i credenti con ansie, oppressioni, menzogne, paure, accuse, sensi di colpa! Basta col cadere nella sua schiavitù!
Gridiamo allora che siamo seduti in Cristo che ci ha dato autorità contro le forze del male!
 
Alleluia!
« Ultima modifica: 11.10.2010 alle ore 16:17:24 by New » Loggato
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #494 Data del Post: 14.10.2010 alle ore 22:01:38 »
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Quanto tu dici … Dio risponde
 
Quando tu dici: “É impossibile!”
Dio risponde: “Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio.” (Luca 18:27)
 
Quando tu dici: “Non ho più forze!”
Dio risponde: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.” (Matteo 11:28)
 
Quando tu dici: “Nessuno mi ama!”
Dio risponde: “Dio ha tanto amato il mondo.” (Giovanni 3:16)
 
Quando tu dici: “Non ne posso più!”
Dio risponde: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza.” (2 Corinzi 12:9)
 
Quando tu dici: “Mi sento confuso!”
Dio risponde: “Confida nel SIGNORE con tutto il cuore
e non ti appoggiare sul tuo discernimento.
Riconoscilo in tutte le tue vie
ed egli appianerà i tuoi sentieri.” (Proverbi 3:6)
 
Quando tu dici: “Non posso farlo!”
Dio risponde: “Tu puoi ogni cosa in Me che ti fortifico.” (Filippesi 4:13)
 
Quando tu dici: “Non ne vale la pena!”
Dio risponde: “Tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Me.” (Romani 8:28)
 
Quando tu dici: “Non ci riuscirò mai!”
Dio risponde: “Io provvederò a ogni tuo bisogno, secondo la Mia gloriosa ricchezza, in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:19)
 
Quando tu dici: “Ho paura!”
Dio risponde: “Io ti ho dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d'amore e di autocontrollo.” (2 Timoteo 1:7)
 
Quando tu dici: “Sono sempre ansioso e frustrato!”
Dio risponde: “… gettando su di Me ogni vostra preoccupazione, perché Io ho cura di voi.”  (1 Pietro 5:7)
 
Quando tu dici: “Non ho abbastanza fede!”
Dio risponde: “Abbi di te un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Io ho assegnata a ciascuno.” (Romani 12:3)
 
Quando tu dici: “Mi sento solo!”
Dio risponde: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò.” (Ebrei 13:5)
 
Dalla rivista «Pèlerins en marche» - maggio 2006
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