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(Moderatore: andreiu)
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   Autore  Topic: Pensieri in Movimento  (letto 62154 volte)
linchen
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Fin qui l'Eterno ci ha soccorsi! (9/9/2013)

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #300 Data del Post: 19.04.2009 alle ore 11:15:51 »
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Tradotto dall'inglese.
 
Ritornano i ....
 
Pensieri del Fratello Doc!
 
*****
 
C'e' una cosa della quale possiamo stare certi quando pensiamo alla vita di Gesu' sulla terra.
 
Egli non cerco' la lode degli uomini
e non considero' l'approvazione della gente
un elemento importante per l'adempimento della sua
missione.
 
Purtroppo molto spesso ci comportiamo in modo diverso.
 
Combattiamo, ci stanchiamo e stressiamo nello sforzo di guadagnare
il benestare degli altri.
Questo perche' consideriamo la reazione della gente il "metro" del nostro successo.  
 
Se facciamo la Sua Volonta' Egli  ci sosterra' e ci dara' forza con
la certezza della Suo benestare.

 
 Bacio
 
*************

 
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l'AMORE edifica!
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #301 Data del Post: 20.04.2009 alle ore 13:02:23 »
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Una matrona romana disse un giorno a un rabbino: “Il vostro Dio chiama a Sé chi vuole, senza riguardo alla giustizia!”.
  Il rabbino mise allora davanti a lei un paniere di fichi ed ella, selezionati i migliori di essi, cominciò a mangiarli.
  Allora il rabbino le disse: “Tu sai come si fa a scegliere bene e vorresti che il Santo che benedetto sia, non lo sapesse! Egli sceglie e chiama a Sé coloro che agiscono rettamente”.
  Sei tu un fico buono?
 
(Da Aurore e Tramonti - 30 aprile - di Armando Macrillò
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #302 Data del Post: 20.04.2009 alle ore 14:46:47 »
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“Ora noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio…” (Romani 8:28)
 
   Un antico detto ebraico così recita: “L’uomo (di Dio) dovrebbe abituarsi a dire sempre: “Tutto ciò che fa il Misericordioso, lo fa per il meglio”.
   Un uomo di Dio, viaggiando, arrivò in una città e vi chiese ospitalità; ma gli fu rifiutata. Allora egli esclamò: “Tutto ciò che fa il Misericordioso, lo fa per il meglio!”.
   Quindi, senza protestare, se ne andò in un campo vicino per passarvi la notte.
   Aveva con sé un gallo (perché lo svegliasse all’alba), un asino (per cavalcare) e un lume (per poter leggere le Sacre Scritture durante la notte).
   All’improvviso, un soffio di vento gli spense il lume, venne un gatto che gli mangiò il gallo e un leone gli divorò l’asino.
  Ma egli, invece di lamentarsi di coloro che non gli avevano dato riparo in città, di nuovo esclamò: “Tutto ciò che fa il Misericordioso, lo fa per il meglio!”. E ritornò a dormire…
  Quella stessa notte la città fu assalita da una banda di feroci ladroni che la saccheggiarono, la distrussero e fecero strage dei suoi gli abitanti.
  Allora l’uomo di Dio, passando di là, disse ai pochissimi superstiti: “Non vi avevo detto che tutto ciò che fa il Misericordioso, lo fa per il meglio? Se fossi stato ospitato da voi per la notte, forse a quest’ora sarei morto!”.
   Non prendertela con Dio per un’ospitalità negata e “un asino, un gallo e un lume” distrutti. Tutto ciò che fa il Misericordioso, lo fa per il meglio!
 
    Benedicilo, invece, del continuo per la tua vita perduta e ritrovata!  
 
da Aurore e Tramonti - 22 novembre - di Armando Macrillò
 
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #303 Data del Post: 20.04.2009 alle ore 18:01:12 »
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Risata  Cari, anche qui vale la regola di evitare post multipli, soprattutto nello stesso giorno.   Bacio    Ciao
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
(Gesù, in Matteo 28:20)
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #304 Data del Post: 23.04.2009 alle ore 12:25:26 »
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“Infatti non abbiamo un sommo sacerdote incapace di simpatizzare con
noi nelle nostre debolezze. Anzi, Egli è stato messo alla prova in tutto, come
noi, ma senza commettere peccato” (Ebrei 4:15)
 
NON TROVERAI NESSUNO
 
L’Iddio dei cristiani è più umano di alcuni uomini che fanno della
disumanità la loro legge di vita.
Egli è diverso dal modello di “Dio” che gli uomini hanno sempre idolatrato
su qualche più o meno prezioso piedistallo.
L’Iddio dei cristiani non basa la Sua conoscenza dell’uomo sofferente
sulla Sua onniscienza: Egli non è affatto un Dio “teorico”!
L’Iddio dei cristiani è nato umile in una stalla maleodorante. E’ cresciuto
da povero in una famiglia povera. Ha conosciuto le ristrettezze e i bisogni. Ha
lavorato da falegname, facendosi venire i calli alle mani. Ha attraversato il
terribile deserto delle tentazioni carnali. Le ha conosciute tutte, senza cedere a
nessuna di esse. Ha avuto fame, sete e sonno. Si è trovato alle prese con
l’ingratitudine, l’invidia, la gelosia, l’egoismo, l’adulazione, il tradimento, l’odio,
la violenza. Ha subito insulti di ogni genere. Ha subito calunnie, pettegolezzi,
menzogne. Ha affrontato una morte iniqua e terribilmente dolorosa dopo
essere stato sputato, deriso, schiaffeggiato, massacrato di percosse, flagellato.
L’Iddio dei cristiani è unico perché non solo ha percorso la via tribolata
dell’umanità che soffre, ma è stato anche il solo a morire e poi a risorgere,
lasciando al mondo una tomba vuota su cui meditare.
Perciò, non troverai nessuno, mai, nell’intero universo o in mille vite, che
come Lui possa comprendere e consolare le pene del tuo cuore…e trasformarle
in gioia!
 
da Aurore e Tramonti di Armando Macrillò
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«Non temere; soltanto continua ad aver fede!»

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #305 Data del Post: 01.05.2009 alle ore 17:36:39 »
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Lo scoraggiamento
 

 
Quando sei attaccato dallo scoraggiamento, non ti senti di pregare.
Tuttavia, devi assolutamente andare nel tuo luogo segreto per stare alla presenza di Gesù.
 
Non occorre che tu stesso ti sforzi di pregare per chiedere di essere tratto fuori dalla disperazione.
 
Questo è il momento in cui lo Spirito di Dio deve operare in te.
Tirarti fuori dal fosso è compito suo.
 
Quando vai al Signore, sii onesto con Lui.
Digli quanto ti senti debole e senza aiuto.
Lascia che Lui lo sappia:"Gesù, sono arido.
 Non mi è rimasta più alcuna forza da questa depressione,
 potrà essere solo perché tu lo avrai permesso”.
 
In questi tempi così tristi , il Signore è molto paziente verso di noi.
Egli non si aspetta che esercitiamo uno sforzo di preghiera intensa e fervida.
Conosce la nostra situazione e simpatizza con noi.
 
Perciò rimani semplicemente seduto alla sua presenza
 ed abbi fiducia che lo Spirito farà in te esattamente ciò che è stato mandato a fare.
 
Non importa quanto tu sia abbattuto.
Egli non ti abbandonerà mai.
 
Giovanni 14:26
ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome,  
vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.

 


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"Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna. "(Giov. 6:68)
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #306 Data del Post: 05.05.2009 alle ore 12:19:14 »
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“Onora tuo padre e tua madre, perché tu possa vivere a lungo sulla terra
che io, il Signore Dio tuo, ti do” (Esodo 20:12)
 
A QUALUNQUE CHIESA APPARTENGA…
 
La madre di un rabbino era una squilibrata e a volte si comportava verso
di lui in pubblico in modo penoso; ma egli sopportava sempre con pazienza.
Una volta, mentre presiedeva un’assemblea dei consiglieri della città, sua
madre venne e lo colpì con una scarpa in pieno viso, alla presenza di tutti.
La scarpa, nella foga, le cadde di mano. Egli allora la raccolse e la porse
di nuovo a sua madre, perché non faticasse ad abbassarsi…
Chi onora il padre e la madre, sempre, fino alla fine, anche quando
avviene che essi “colpiscano in pieno viso”, onora Dio ed ha certamente
compiuto un passo (anche se solo un passo…) verso il cielo.
Ma chi percuote, maledice, maltratta o abbandona i propri genitori nel
bisogno, voltando loro le spalle e pensando egoisticamente ai fatti propri, ha
certamente un posto assicurato nel cuore dell’inferno…
…a qualunque chiesa appartenga!
_______
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #307 Data del Post: 07.05.2009 alle ore 08:57:13 »
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Prezioso e vile

 
C'era una volta, anzi c'è ancora, grazie alla Misericordia di Dio, Eliseo.
Eliseo, aveva ricevuto un'Anello d'Oro, non si sa quando; Eliseo aveva ricevuto un bell'Anello d'Oro, massiccio, prezioso, che gli era stato messo al dito.
Eliseo, sapeva nel suo intimo, di quel Prezioso, e lo conservava, lo riteneva preziosamente.
La sua consapevolezza, già solo per il fatto di essere uomo, polvere, pur essendo viva, non poteva essere di per sè eterna, ma come tutte le cose eterne, di valore, aveva ed ha da essere vivificata agni giorno, ogni istante dalla Parola di Dio, la quale sola dà Vita, Vita Eterna, e in abbondanza.
Egli dunque, nel suo pellegrinare, durante la sua fatica, durante il tempo che gli era stato dato da vivere su questa terra, ritenne sempre nel suo cuore, quel prezioso Anello d'Oro, quale simbolo di legame indissolubile, fra lui, e Colui il quale glielo aveva donato, posto al dito.  
Ma si sa, sotto il sole, il faticare non può che diventare, più si alza il sole, insostenibile. Il cammino, specialmente quando il tempo che hai ricevuto, lo hai ricevuto in un sentiero che passa spesso attraverso il deserto, non può per ragione di cose, che non diventare un camminare tutto il giorno sotto un sole cocente, che ti brucia, ti affatica, e ti rende inguardabile, come bruciato dal sole.
L'unica speranza, l'Acqua della Vita!
Eliseo, questo lo sapeva bene; Per Grazia infinita di Dio, egli, lo aveva ricevuto inculcato nella mente, fin dai primi giorni, di questa sua fatica; E come è scritto: "Inculca al fanciullo nella mente il Comandamento, Esso, non se ne dipartirà mai dalla sua mente" , così, anche per Eliseo, questo Comandamento non solo non se ne dipartì mai, ma fu il suo sostentamento, tutti i giorni, ogni istante del suo cammino.
Ma ahime, anche questo Comandamento, essendo parte di quell'Acqua Viva, ha bisogno, necessita necessariamente di un continuo rinnovamento e rinfrancamento, possibile solo se si attinge costantemente alla Fonte, di quell'Aqua Viva.
Ma nel deserto si sa, è dura resistere, e l'acqua, pur essendo Acqua Viva, evapora molto più facilmente e velocemente che altrove; Inoltre, il ricercare quella Fonte, nella quale rinnovare e vivificare le proprie riserve, la propria scorta, si fa di giorno in giono più difficile, fino a sembrare che quella Fonte, sia ormai irraggiungibile.
A questo punto, a nulla vale la conoscenza, a nulla il sapere; e il fare, è ridotto solamente ad un trascinarsi, nella sabbia di un deserto ardente.
La sola cosa che rimane, la Speranza, e l'ultimo spiraglio di Fede.
A quel punto, Eliseo, nel suo deserto, ma con ancora quell'Anello d'Oro al dito, conservato con gelosia sotto il sole, e difeso con forza da quella sua Speranza e quella Fede rimastagli, cedette alla forza e alla calura del sole, a attinse, solo per un attimo, ad un'altra fonte, che pur avendolo accompagnato per tutto il suo cammino, egli aveva con forza ignorato, disprezzato, condannato.
Quella fonte, è una fonte d'acqua amara, maledetta, ma sotto l'ardura del sole, e bruciacchiato da esso, Eliseo ne attinse un sorso, ed ecco che, in quell'istante, quel suo Gioiello Prezioso, quell'Anello d'Oro che gli era stato donato e posto al dito, si spezzò, candendo al suolo infranto!  
Sconvolto, si piegò a cercare di raccoglierne di pezzi, di ricomporlo, invano; Ormai quel Prezioso, non poteva più svolgere la sua funzione, di Anello.
Al suo posto, Eliseo si ritrovò un misero, miserabile anello d'argento! Che, come se nulla fosse, infilò al dito, continuando il suo cammino tutto contento, ignorando totalmente ormai, sotto gli effetti di quel piccolo sorso d'acqua contaminata, il valore di quel Gioiello Prezioso, che se pur raccolto, era stato posto semplicemente nella tasca, e al dito, si trovava ormai, solamente del ferro, senz'alcun valore di sorta.
Si, Eliseo d'un tratto, trovò un posto ombrato, dai diretti raggi del sole, ma quel posto, come non poteva essere altrimenti, si rivelò essere in una via traversa, e non sul sentiero a lui assegnato da percorrere.  
A quel punto, tutte le sue vie, diventarono vie traverse, e quell'ombra, invece di dare ombra, amplificava il potere e la potenza di quel sole ardente, che ormai, era deciso a compiere il suo ultimo atto, quello di annientarlo, seccarlo completamente.
Eliseo non sa perchè, effettivamente, ma improvvisamente, ecco che quel Signore, che una volta gli aveva messo quell'Anello al dito, venne, e lo trasse fuori, lo trasportò in un attimo, dal deserto, nella Sua Oasi.
Evidentemente Eliseo, aveva almeno conservato fino all'ultimo, quella sua preziosa Speranza, e quel lucignolo di Fede!
In quell'Oasi, egli si riprese, acquistò vigore; l'Acqua Viva messagli a disposizione, tolse l'amaro dalla bocca, e riportò in vita tutti gli organi principali.
A quel punto, Eliseo era tornato in vita, e non poteva restare dal ringraziare in ogni momento, quel suo Signore.
Eliseo però, nonostante tutto, non si era ricordato di quell'Anello andato perduto, e cercó dunque di continuare il suo cammino.
In questo nuovo percorso, ormai reimmesso sul sentiero assegnato, egli fece un'altra preghiera, preghiera che lo avrebbe legato anch'essa indissolubilmente al suo Signore.
Disse: Signore, ora che Sei venuto, postati ti prego davanti a me, come un Leone! Si, come il Leone di Giuda! Prendimi ti prego nelle tue fauci, e ruggisci davanti a me, sul mio cammino, affinchè io sia, io stia al sicuro.
La Fede, non mancava certo ad Eliseo, ed ecco che piacque al suo Signore, di fare esattamente quanto gli era stato chiesto.
Ecco, adesso Eliseo, aveva e poteva vantare, e lo faceva anche, apertamente, di avere dalla sua parte niente meno che, Il Leone di Giuda, il quale, ruggendo spaventosamente, liberava solo con il Suo ruggito, il sentiero davanti a lui. Era spaventoso! Ma invincibile!
Ma Eliseo, avendo al dito ancora quello straccio di anello d'argento, pur essendo protetto e difeso dal Leone di Giuda, era e restava praticamente indifeso, contro se stesso.
Ed ecco che, nonostante quel Leone ruggisse, spazzando davanti a lui tutto ciò che si presentava, Eliseo si macchiò di una colpa ancora più grande di quella che fu, allora nel deserto, l'attingere un sorso d'acqua nella fonte amara.
Eliseo, quasi disturbato dall'invincibilità e dalla potenza e spavento del Leone di Giuda, gli chiese in cuor suo, nella sua mente, di allentare la presa, in modo di avere così, ancora un po', almeno per un ultima volta, un piccolo spazio per se stesso, per i suoi desideri.
Eliseo, nella sua follia, non si rendeva conto di ciò che chiedeva, ma dal momento che non era legato al suo Signore da nessun Anello, ecco che il suo Signore, ordinò al Leone di Giuda di allentare la presa!
Come non poteva essere altrimenti, Eliseo si ritrovò d'un tratto, di nuovo a terra, sul sentiero si, ma senz'Anello d'Oro al dito, e senza nemmeno quel Leone Ruggente!
Eliseo, ormai accecato dalla sua propria follia, continuò il suo cammino, su quel sentiero, continuando però a tenere ferma, posso dire solo per la moltitudine delle Compassioni di Dio, la sua Speranza e la sua Fede.
Ed ecco che arrivato ad un certo punto, ecco che il suo Signore, a questo punto, tenendo solo conto della propria Fedeltà, del proprio Amore, e della Sua propria Parola, non potendo più rivolgersi ad Eliseo, in quanto per già ben due volte lo aveva apertamente rifiutato, ecco che l'Eterno, il Santo d'Israele, assoldò dei pescatori, da ogni parte della terra, e li mandò a ripescare Eliseo, dandogli così probabilmente, l'ultima speranza di salvezza.
Questa volta Eliseo, ormai ridotto all'impotenza, dalla sua stessa follia, nonostante la sua Fede, la sua Speranza, la sua Conoscenza, il suo Amore, ecco che questa volta cedette, se non al suo Signore, almeno a quei Suoi servi, a quei pescatori d'uomini da Lui assoldati.
Piano piano, egli riapriva gli occhi, rinsaviva dalla propria follia.
A questo punto, grazie alla tenacia e alla fedeltà di quei Suoi servitori, Eliseo era stato portato al punto, di poter vedere coi propri occhi, tutte le colpe immense di cui si era macchiato, nella propria follia.
Eliseo, aperti gli occhi, si accorse, si ricordò di quell'Anello d'Oro!
A questo punto, gli occhi suoi si aprirono, ed egli realizzò che nella sua follia, aveva disprezzato non solo il legame di Sposo o fidanzato che aveva avuto con il suo Signore, ma anche che, con la sua ultima richiesta, aveva sprezzato fin'anche l'Onnipotenza e la Grazia del suo Dio, invitandolo a lasciargli un posto per se stesso, nella sua vita miserabile, mettendo così in catene, non solo il Leone di Giuda, ma addirittura mettendo alla porta, Iddio stesso.
 
Mi chiedo, di quanta follia, può essere capace un uomo?  
Della semplice polvere si, del fango, che però, è in potere di mettere alla porta persino l'Onnipotente d'Israele!
Quanta follia!
 
Ma grazie siano rese al Signore del cielo e della terra, che il Suo Nome è Grande, per tutta la terra, e che tutte le cose, gli sono sottomesse.
Grazie anche, all'opera dei Suoi fedeli servitori, i quali per certo, avranno un premio grande, in cielo, ed anche sulla terra.
 
Spero di non avervi annoiato, con questa mia lunga lettera aperta. Ho postato qui, non sapendo esattamente se farlo qui appunto, o nello spazio riservato alle testimonianze. Alla Moderazione la libertà di decidere, se ha da essere spostato.
Grazie.
 
Pace e Grazia a tutti voi,
Eliseo
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #308 Data del Post: 10.05.2009 alle ore 21:18:01 »
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Immagina una situazione:
Dio sul suo trono.
Tu sulla terra.
E tra te e Dio , sospeso tra te e il cielo, c'è Cristo sulla croce.
I tuoi peccati sono stati posti su Gesù.
Dio, che punisce il peccato, rovescia la sua giusta ira contro i tuoi errori.
Gesù subisce il colpo, poichè tra Dio e te c'è Cristo, tu vieni risparmiato.
Il peccato viene punito , ma tu sei al sicuro  all'ombra della croce.
Considera cio' che Dio fece.
Diede suo Figlio, il suo unico Figlio.
Tu lo faresti? Offriresti la vita di tuo figlio per qualcun altro? Io non lo farei.
Ci sono persone per cui darei la mia vita,  
ma chiedimi un elenco di persone per cui ucciderei mio figlio
 e il foglio resterebbe immacolato.
Non ci sono candidati a quell'elenco.
Ma l'elenco di Dio contiene invece il nome di ogni persona mai vissuta.
Questa è la ragione della croce: Egli ama il mondo.
 
Perchè Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unigenito Figlio( Giovanni 3:16)
 
Dio non ha tanto amato i ricchi...
o ..Dio non ha tanto amato i famosi...
o Dio non ha tanto amato i magri....o gli europei ...o gli africani...
..i sobri...le persone di successo...i giovani...gli anziani...
 
Ma Dio ha tanto amato il mondo.
 
Sei incluso nel mondo?
Allora sei incluso nell'amore di Dio.

Per quanto gli altri ti possano escludere, Cristo ti accoglie.
Colui che ha scritto il tuo nome in quell'elenco sa come pronunciarlo

 
Tratto da " Egli ha scelto i chiodi "di Max Lucado
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #309 Data del Post: 16.05.2009 alle ore 13:16:04 »
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Comprendo il vostro dolore
 

 
Prima che il chiodo venisse piantato Gli fu offerto da bere.
Ma Gesù rifiuto' di bere quel vino  che lo avrebbe fatto intontire,  
e scelse di sperimentare la sofferenza in tutta la sua intensità.
 
Perchè sopportò tutte quelle sensazioni?
 
Perchè sapeva che anche tu le avresti provate.
 
Sapeva che ti saresti stancato, meravigliato e adirato.
Sapeva che avresti avuto sonno, che ti saresti addolorato e che avresti avuto fame.
Sapeva che avresti affrontato la sofferenza,
 se non nel corpo, nell'anima...
una sofferenza troppo intensa perchè qualsivoglia droga possa possa alleviarla.
E sapeva che avresti patito la sete, se non sete d'acqua, almeno sete di verità.
 
La verità che cogliamo in Cristo è che Egli comprende.
Una sua mancanza di comprensione non ci terrebbe lontani da Lui?
La mancanza di comprensione non ci tiene forse lontani dagli altri?
Se tu avessi proplemi finanziari, ti rivolgeresti ad un milionario?
No, perchè non capirebbe, non si è mai trovato nella tua situazione e non puo' sapere come ti senti.
 
Tu hai bisogno di un amico che comprenda la tua situazione.
 
Gesù invece sa benissimo come ti senti.
Il Nostro Signore non ci tratta con condiscendenza nè si fa beffe dei nostri bisogni.

 
Ebrei 4:15-16
 
15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze,
 poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa,
senza commettere peccato.
 
16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia,
 per ottenere misericordia e trovar grazia  
ed essere soccorsi al momento opportuno.

 


 
Tratto da Egli ha scelto i chiodi di Max Lucado
« Ultima modifica: 16.05.2009 alle ore 13:20:55 by Noah » Loggato


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« Rispondi #310 Data del Post: 17.05.2009 alle ore 19:22:57 »
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #311 Data del Post: 17.05.2009 alle ore 19:24:38 »
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #312 Data del Post: 19.05.2009 alle ore 11:03:39 »
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L’importanza di avere la pace di Cristo
(by David Wilkerson )
 
Gesù disse ai Suoi discepoli: “Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do” (Giovanni 14:27).
Queste parole dovettero stupire i discepoli.
 Ai loro occhi, era quasi una promessa inconcepibile: la pace di Cristo sarebbe divenuta la loro pace.
 
Questi dodici uomini si erano meravigliati per la pace che avevano visto in Gesù negli ultimi tre anni.
 Il loro Maestro non aveva mai avuto paura.
 Era stato sempre calmo, mai ansioso per le circostanze.
 
Sappiamo che Cristo era capace di arrabbiarsi spiritualmente.
 A volte era irritato, e sapeva anche piangere.  
Ma aveva condotto la sua vita sulla terra come un uomo di pace.  
Aveva pace con il Padre, pace di fronte alla tentazione, pace nei momenti in cui lo rigettavano e lo beffavano.
 Aveva avuto pace anche durante le tempeste del mare, visto che era riuscito a dormire nella barca mentre tutti gli altri tremavano di paura.
 
I discepoli avevano visto Gesù trascinato da una folla adirata e decisa ad ucciderlo.  
Eppure lo avevano uscire quietamente dalla scena, illeso e pieno di pace.  
Avevano sentito chiamare il loro Signore un demone.  
I capi religiosi lo avevano accusato di essere fraudolento. Alcuni gruppi avevano persino complottato di ucciderlo.
 Ma, in tutto questo, Gesù non aveva mai perso la sua pace.
 Nessun uomo, nessun sistema religioso, nessun demone aveva potuto rubargli la pace.
 
Tutto ciò avrà causato discussione fra i discepoli: “Ma come fa a dormire durante una tempesta?
 Che razza di pace deve essere questa?  
E come fa ad essere così calmo quando la folla sta per precipitarlo giù da un burrone?
 La gente lo insulta, lo beffa, gli sputa addosso, ma lui non controbatte.  
Niente sembra disturbarlo”.
 
Ora Gesù stava promettendo a questi uomini la stessa sua pace.
 Udendo queste parole, i discepoli si saranno guardati stupiti l’un l’altro: “Vuol dire che avremo la sua stessa pace?  
È incredibile”.
 
E Gesù aggiunse: “Il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi” (Giovanni 14:27).
 Non sarebbe stata la cosiddetta pace dei sensi, la pace di una società anestetizzata o morta.
 Né sarebbe stata la pace temporanea dei ricchi e dei famosi, che cercano di acquistare la tranquillità di mente con le cose materiali.
 Non sarebbe stata neanche la pace falsa di quelli che si danno ad una bugia, determinando nelle loro menti:
 “Avrò pace, anche se dovessi camminare nella stolidità del mio cuore”.
 
No, la loro sarebbe stata la pace di Cristo stesso, una pace che sorpassa ogni comprensione umana.
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #313 Data del Post: 19.05.2009 alle ore 12:34:13 »
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“Ora Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell’ora nona
(le tre del pomeriggio…)” (Atti 3:1)
 
CUORI CHE SI ELEVANO
 
E’ quando saliamo che ci troviamo più vicini a Dio.
No, non mi riferisco a templi e cattedrali costruiti sulle alture e perciò più
vicini al cielo.
Mi riferisco, invece, a cuori che si elevano in preghiera e si inginocchiano
ai piedi del Signore!
Questo è il segreto che permise a Pietro, quel giorno, di offrire una nuova
vita allo zoppo che se ne stava sempre alla porta “Bella” del tempio.
Sì, quella porta era bella, ma la sua vita di mendicante storpio non lo era
affatto.
La sua fortuna fu quella di incontrare due cristiani consacrati, ripieni di
Spirito Santo e con gli occhi pieni di stelle.
La sua fortuna fu quella di incontrare due cristiani che “salivano al
tempio”.
 
Perché è più facile, molto più facile, scendere…
______
Armando Macrillò da Aurore e Tramonti
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Fin qui l'Eterno ci ha soccorsi! (9/9/2013)

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #314 Data del Post: 19.05.2009 alle ore 12:57:36 »
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on 19.01.2007 alle ore 21:13:47, Asaf wrote:
Il mio migliore amico
 

Gianni e Francesco camminavano nel deserto.
   A un certo punto cominciarono a discutere e Gianni diede uno schiaffo a Francesco.
 
   Addolorato, ma senza di nulla, questo scrisse sulla sabbia:
 
   IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA DATO UNO SCHIAFFO.
 
   Continuarono a camminare finché trovarono un'oasi e decisero di fare un bagno.
   Francesco, che era stato schiaffeggiato, rischiò di affogare ma Gianni lo salvò.
 
   Sorridenteopo essersi ripreso, scrisse su una pietra:  
 
   IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA SALVATO LA VITA.
 
   Gianni allora chiese a Francesco: quanto ti ho ferito hai scritto sulla sabbia e adesso
   scrivi sulla pietra, perchè?  
 
Gianni rispose:quando qualcuno ti ferisce,dobbiamo scriverlo
   sulla sabbia,  
 
dove i venti del perdono possono cancellarlo  
 
ma quando qualcuno fa    
   qualcosa di buono per noi,  
 
dobbiamo scriverlo sulla pietra e nessun vento potrà
 
CANCELLARLO

 

 
Amen!

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