Progetto Archippo - Seminari a domicilio
Benvenuto Visitatore. Fai Login o Registrati.   Regolamento Leggi il regolamento completo

Indice Indice   Help Help   Cerca Cerca   Utenti Utenti   Calendario Calendario   Login Login   Registrati Registrati

 
   I Forum di Evangelici.net
   Chi sono i cristiani evangelici? Cosa dice la Bibbia? - Rispondono i moderatori
   Filo diretto con i moderatori
(Moderatori: elovzu, andreiu, ilcuorebatte, Asaf, Marmar)
   Matteo 13,33-Lievito:che significa la parabola?
« Topic Precedente | Prossimo Topic »
Pagine: 1  · vai in fondo · Rispondi Rispondi   Abilita notifica Abilita notifica    Invia il Topic Invia il Topic    Stampa Stampa
   Autore  Topic: Matteo 13,33-Lievito:che significa la parabola?  (letto 850 volte)
Sandro_48
Membro familiare
****




W questo FORUM!!!

   
WWW    E-Mail

Posts: 2051
Matteo 13,33-Lievito:che significa la parabola?
« Data del Post: 16.09.2014 alle ore 19:14:52 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Matteo 13:33  - "Il lievito
33 Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata».
 
Mi spiegate questa parabola ?  (io non so cucinare la pasta, e quindi non capisco  i concetti ).
« Ultima modifica: 16.09.2014 alle ore 19:39:35 by Sandro_48 » Loggato

http://studiandolateologia.ning.com
http://consulenzaebraica.forumfree.it
http://forumbiblico.forumfree.it
http://ebreieisraele.forumfree.it
ilcuorebatte
Admin
*****




"Noi ci battiamo per il nostro tutto" Atanasio

   
WWW    E-Mail

Posts: 2866
Re: Matteo 13,33-Lievito:che significa la parabola
« Rispondi #1 Data del Post: 17.09.2014 alle ore 14:45:07 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Buongiorno Sandro, così il commentario dal sito www.laparola.net
 
Il lievito Matteo 13:33
 
33. Disse loro un'altra parabola: il regno dei cieli è simile al lievito,
 
Questa parabola, al pari dell'ultima, dimostra l'estendersi del regno dei cieli ad universale dominio sugli uomini, ma in diversa maniera. Nella prima parabola, sono messi in rilievo solamente gli estremi: il piccolo seme e il grande albero che ricetta tutti gli uccelli dell'aria; in questa, si mette in rilievo il processo mediante il quale si ottiene il fine, vale a dire il lievito che penetra in ogni particella della farina, finché tutta la pasta non ne abbia sentita l'influenza. Il lievito adoperato in Palestina è fatto, come in Italia, di pasta inacidita, ridotta cioè a quel grado di decomposizione che produce la fermentazione. Nei sacrifici ebraici era vietato Levitico 2:11;6:17. La parola lievito, usata nella Scrittura, denota per solito, figuratamente, l'errore, il peccato, e la influenza loro corruttrice Matteo 16:6; 1Corinzi 5:6-8; Galati 5:9. Vi sono autori, i quali sostengono esser tale il suo significato in questa parabola, interpretandola qual profezia delle eresie e delle corruzioni che verrebbero ad adulterare le pure dottrine dell'Evangelo: una profezia, insomma, dell'azione futura del «mistero d'iniquità». Se questa interpretazione fosse la vera, se, in un'epoca qualunque, si potesse dire che la Chiesa è stata compenetrata dal lievito della falsa dottrina, «le porte degl'inferi» sarebbero veramente prevalse contro di essa; né sarebbe facile intendere come mai potrebbe venire di bel nuovo purificata. Stando però questo versetto in connessione stretta col precedente, è chiaro che siffatta interpretazione è da rigettarsi come erronea; poiché lo scopo del Signore è di mostrare la possente influenza che il regno dei cieli doveva esercitare in mezzo ad un mondo giacente nella malvagità. Si osservi inoltre, che l'azione della fermentazione è salutare, e rende la pasta leggera ed acconcia a servire d'alimento. Il regno di Dio di cui il Signore parla, non può essere che un lievito buono. L'errore degli interpreti da noi riferito sta in ciò, che essi non comprendono che la virtù espansiva e, trasformatrice del lievito, virtù ch'esso possiede, sia buono o cattivo, è l'unica cosa. In esso, che Gesù paragona col Vangelo. I principi buoni e cattivi, aventi origini piccole e nascoste, si diffondono con potenza e trasformano gl'individui e la società.
 
che una donna prende, e nasconde...
 
Cercarono alcuni di attribuire nella parabola, un particolare significato alla donna, considerandola come emblema della sapienza divina o della Chiesa; ma dessa vi sta evidentemente e solamente per completare il quadro in cui una donna doveva rappresentare la sua parte. Come arare e seminare il campo era compito dell'uomo, così intridere la farina, manipolare la pasta, infornare e sfornare erano faccende donnesche. L'uomo prende il granel di senapa e nel suo campo lo semina: la donna prende il lievito e lo intride nella farina. Le due parabole, in questo rispetto, sono strettamente parallele; l'uomo del granello, la donna del lievito, hanno il medesimo significato. La mano divina che seminò la parola di vita eterna, come un granel di senapa, nel terreno, depose altresì la parola di vita eterna come lievito, nella farina.
 
In tre staia di farina, finché la pasta sia tutta lievitata.
 
Lo staio, scrivono i Rabbini, è la terza parte di un efa; e Girolamo, nel suo commentario a questo passo, lo lice equivalente ad un modio e mezzo dei Romani 1Samuele 25:18; 2Re 7:1. Le tre staia facevano un efa, quantità di farina impiegata, per solito, da una famiglia ebraica per una fornata di pane, come risulta da parecchi passi del Testamento Antico Genesi 18:6; Giudici 6:19. Parecchie fantastiche spiegazioni furono date di queste tre misure come, ad esempio, ch'elle rappresentino i tre figli di Noè, dai quali era stata ripopolata la terra; le tre parti componenti l'uomo: corpo, anima, e spirito, le tre parti del mondo allora conosciuto, e via discorrendo. Queste sono fanciullaggini da non meritare che se ne parli. Questa parabola ha un'applicazione individuale nonché una generale. Essa mette in rilievo il mistero della rigenerazione, il quale consiste nella formazione della vita divina nell'anima. e nella susseguente santificazione per mezzo dello Spirito Santo, il quale, simile al lievito, va operando in modo continuo e progressivo.
Loggato

"Per coloro che credono nessuna prova è necessaria, per coloro che non credono nessuna prova è sufficiente." Stuart Chase
Sandro_48
Membro familiare
****




W questo FORUM!!!

   
WWW    E-Mail

Posts: 2051
Re: Matteo 13,33-Lievito:che significa la parabola
« Rispondi #2 Data del Post: 17.09.2014 alle ore 17:22:40 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Grazie Maurizio  (mi sembra il tuo nome "il cuore batte" )
 
Già che ci sei sarebbe bello , nel caso specifico, cosa avrei dovuto  
digitare su  www.laparola.net
per accedere al commentario del Moderatore Richard Wilson.
Grazie.
 
Sandro Prada = Sandro_48
Loggato

http://studiandolateologia.ning.com
http://consulenzaebraica.forumfree.it
http://forumbiblico.forumfree.it
http://ebreieisraele.forumfree.it
ilcuorebatte
Admin
*****




"Noi ci battiamo per il nostro tutto" Atanasio

   
WWW    E-Mail

Posts: 2866
Re: Matteo 13,33-Lievito:che significa la parabola
« Rispondi #3 Data del Post: 18.09.2014 alle ore 12:10:20 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Ciao Sandro,
si mi chiamo Maurizio.
 
Devi inserire il riferimento del versetto o capitolo nel box: "brano da visualizzare", e poi selezionare sotto nel box: "versione da visualizzare", commentario...
 
Un saluto
Loggato

"Per coloro che credono nessuna prova è necessaria, per coloro che non credono nessuna prova è sufficiente." Stuart Chase
Pagine: 1  · torna su · Rispondi Rispondi   Abilita notifica Abilita notifica    Invia il Topic Invia il Topic    Stampa Stampa

« Topic Precedente | Prossimo Topic »

Evangelici.net è un sito di Teknosurf.it srl ‐ P.IVA 01264890052 ‐ Privacy policy