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   La Musica non come metodo di Evangelizzazione
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   Autore  Topic: La Musica non come metodo di Evangelizzazione  (letto 3953 volte)
udp
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La Musica non come metodo di Evangelizzazione
« Data del Post: 30.06.2004 alle ore 20:47:28 »
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Il ministerio della musica per evangelizzare non esiste
 
molte volte la musica, nell'ambito evangelico, è tesa più a glorificare l'uomo o a essere espressione artistica di talenti, piuttosto che a glorificare Dio e se sei stato a molti concerti cosiddetti "Cristiani" te ne sarai accorto sicuramente.  
ma la mia riflessione nasce da uno studio della Bibbia e non da pregiudizzi dettati dall'uso sbagliato che se ne fa della musica, che non escluderebbe comunque questo (presunto) ministerio.  
ma andiamo a vedere perchè la musica non è un metodo di evangelizzazione. l'ultimo comandamento di Gesù è stato <<Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura.>> perciò la prima cosa che il credente deve fare come testimone è di dire quello che Dio ha fatto nella sua vita. ora sappiamo che tutti i mezzi (radio, televisione, libri, ecc.) leciti sono idonei per evangelizzare, ma non lo sono altrettanto tutti i metodi. la Chiasa, per fare molti più proseliti, si è data al pragmatismo (concezione secondo cui l'importanza di una cosa dipende dalla sua funzionalità) e cerca di praticare ciò che è più efficace. se una serie di azioni producono l'effetto desiderato, allora devono considerarsi, per forza di cose, giuste. per avere una maggiore efficacia la chiesa guarda al mondo e ne copia i metodi, ma i metodi del mondo non sono altro che seduzioni. musica e canto sono ampiamente presenti nell'antico testamento, ma sono quasi assenti nel nuovo. questo dovrà pur dire qualcosa! il canto e la musica sono un metodo per lodare il Signore <<Buona cosa è celebrare l'eterno e salmeggiare al tuo nome, o Altissimo...>> Salmo 92:1, ma non per evangelizzare dato che non ne troviamo nessun esempio nella Bibbia.  
Gesù alla conclusione della pasqua canta l'inno del Signore con i discepoli, ma lo fa da Giudeo che segue la tradizionale celebrazione della pasqua e non certo per evangelizzare. solo in altri due passi troviamo troviamo il canto nel nuovo testamento in Efesini 5:19 <<Parlandovi con salmi ed inni e canzoni spirituali, cantando e salmeggiando col cuo vostro al Signore.>> è molto chiaro che siamo in un contesto di culto e che la musica e il canto hanno perso tutta l'appariscenza della manifestazione del culto dell'antico testamento per assumere connotati più interiori, abbandonando l'aspetto esteriore caratteristico del culto prima di Cristo (vedi anche lo sfarzo del tabernacolo, ecc.). in Colossesi 3:16 <<La parola del Signore abiti in voi doviziosamente; ammaestrandovi e ammonendovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, Salmi, inni e cantici spirituali.>> siamo ancora nell'ambito del culto e si capisce perfettamente che il canto che Dio gradisce è quello spinto dalla Grazia e non quello enfatizzato da grandi corali e orchestre.  
nel nuovo testamento solo Gesù, Paolo e Sila cantano (il che comunque non esclude ovviamente che anche tutti gli altri credenti lo facessero); abbiamo visto che Gesù l'ha fatto durante la cena, mentre Paolo e Sila lo facevano mentre erano sofferenti in prigione. è questo il canto che maggiormente apprezza il Signore perchè in condizioni di sofferenza non c'è spazio per la carne. l'unico canto che troviamo oltre a questi è in Apocalisse nelle visioni angeliche, che ovviamente non ha scopo evangelistico!
con questo non voglio escludere tutte le attività legate alla musica, giustamente usata per lode ed edificazione, ma farti riflettere sul troppo tempo che gli si dedica rispetto al metodo stabilito da Gesù per evangelizzare, La parola!
 
saluti
 
FraZac
« Ultima modifica: 03.07.2004 alle ore 03:29:17 by udp » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #1 Data del Post: 30.06.2004 alle ore 22:01:52 »
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Uhm .... l'argomento promette di essere scottante.   Hu?!
Ma sono sicuro che sapremo trattarlo come si deve.
 Linguaccia
 
A tal fine, mi permetterei di fare una proposta: svolgiamo le nostre riflessioni in due fasi (anzi, tre).
 
Nella prima, propongo di trattare il tema: il canto (la musica) nella Bibbia.
Nella Scrittura, in quali casi si canta e per quali scopi?
 
Nella seconda fase, cercheremo di capire quale sia stata l'evoluzione e l'utilità del canto nella storia della chiesa, sia prima che dopo la Riforma.
 
Alla fine (terza fase) cercheremo di capire dove sta andando la chiesa di oggi.
 
Che dite, iniziamo col primo punto?  
 
« Ultima modifica: 30.06.2004 alle ore 22:03:35 by semplice » Loggato
udp
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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #2 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 03:34:30 »
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non è una cosa facile quella che proponi.
 
udp
« Ultima modifica: 01.07.2004 alle ore 13:10:34 by Rossella » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #3 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 08:51:40 »
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Il canto come mezzo evangelistico
 
Volevo dare il mio contributo a questa discussione mettendo in luce alcune prese di posizione che di fatto diventano dogmatiche.
1.      Efesini 5:19 il nostro caro udp afferma: «è molto chiaro che siamo in un contesto di culto». Mi spiace dissentire, ma questa analisi non tiene conto del contesto. Perché si tratterebbe di contesto cultuale quando non c’è alcun riferimento all’essere riuniti? Non soltanto, ma il discorso di Paolo verte piuttosto su consigli sul come comportarsi. Infatti ci sono nel testo diversi «imperativi»:
a.      Risvegliati…e Cristo ti inonderà di luce (la luce rende manifesto ciò che è tenebre. Si tratta di un consiglio su come vivere la propria vita cristiana)
b.      Considerate… cosa dobbiamo considerare? Il nostro modo di comportarci
c.      Riscattando… (nel testo greco è un participio con valore di imperativo). Questo mi sembra un consiglio su «come evangelizzare»
d.      Non siate disavveduti (nel testo greco imperativo medio-passivo). Altro consiglio su come comportarci e quindi anche nell’evangelizzazione
e.      Non ubriacatevi…siate ripieni… Due imperativi riguardanti il contesto generale della vita cristiana. È impensabile che qualcuno potesse ubriacarsi al Culto. A meno che non si beveva tutto il vino della Santa Cena
f.      Parlando… (nel testo greco anche questo è un participio con valore di imperativo). Fa riferimento ad una situazione generale. E nel contesto generale anche al culto.
2.      Il termine greco usato da Paolo è molto interessante: lalou/ntej, (laluntes) participio (con valore di imperativo) presente attivo nominativo maschile seconda persona plurale da lale,w. Ci sono alcune cose da considerare:
a.      Il verbo laleo significa parlare, ma anche predicare e proclamare. Nella traduzione dobbiamo scegliere ciò che più si confà al  contesto. La chiave è euatois (pronome riflessivo). Se usato al plurale come nel caso di Efesini 5:19 significa vicendevolmente, ma anche a proprio vantaggio.  
b.      Cosa può voler dire Paolo? Semplicemente che il canto deve esprimere la Parola. Per cui vanno bene tutti i cantici che «predicano la Parola»  
 
Per concludere, il testo di Efesini 5:19 non si può e non si deve limitare ad un contesto cultuale, ma ad una situazione di comportamento più generale che ci autorizza ad utilizzare lo strumento del canto per «predicare la Parola»
 
Nel prossimo intervento mi piacerebbe parlare di Paolo e Sila nella prigione
 
Ciao primo….
« Ultima modifica: 01.07.2004 alle ore 13:11:06 by Rossella » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #4 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 09:20:36 »
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Vorrei postare solo alcune considerazioni in merito all'intervento di UdP e al rapporto tra musica e Scrittura.  
La musica è stata creata da Dio, e come tutte le cose in vista di Lui;  per l'uomo nasce come forma di espressione "artistica" e nel tempo ha imparato a utilizzare la sua enorme forza mediatica, la sua capacità intrinseca di comunicare a livello psichico.  
Nella Scrittura la troviamo associata all'adorazione, in particolare al "canto dell'Eterno", e alla celebrazione (liturgia) del culto, in particolare i sacerdoti svolgevano questo servizio nella liturgia.  
Vediamo però dalla testimonianza della Scrittura che era usuale tra gli ebrei suonare degli strumenti, l'esempio di Davide, ma anche Maria dopo l'attraversamento del Mar Rosso, possiamo quindi considerare una dimenzione popolare qualla della musica nata sicuramente con la celebrazione all'Eterno.
Gli ebrei erano famosi nell'aria semitica, perchè ritenuti maestri nell'arte musicale. Sono state trovate incisioni, del periodo Babilonese in cui gli ebrei vengono raffigurati con degli strumenti in mano.
Trovo significatico che l'uomo che più ha contribuito alla rivelazione dell'adorazione all'interno della Scrittura, e che restaurato il culto di Dio in Israele Davide, sia stato colui che ha voluto un culto perpetuo in Isralele sotto la Tenda che porta il suo nome della durata ininterrotta di più di 40 anni; dove troviamo un ordine preciso di musicisti secondo le loro classi e con un ordine ben preciso.  
La musica era un elemento "strutturalmente" portante del culto davidico
Sono molti i biblisti che vedono grande analogia tra il modelo della tenda voluta da Davide e la descrizione del cielo narrata in Ap, 4.
Davide ha visto sicuramente la Gloria di cui Dio è circondato nei cieli, e ha desiderato che la tenda che portava il suo nome ne fosse stata una testimonianza.
I Salmi sono certamente l'eredità diretta di quel periodo che ha donato ad Israele e poi alla cristianità una spiritualità molto ricca attorno alla adorazione e alla celebrazione di Dio e alcuni di essi sono certamente di natura proclamativa, mi sembra che nella riflessione di UdP sia mancante tutta l’aspetto salmidico nella liturgia Ebraica.
Però preciso la musica è solo un mezzo un canale; io ritengo che Dio abbia dato la musica all'uomo come strumento per l'adorazione, di fatti la traviamo spessa associata alla sfera spirituale. Il mondo ha rubato la musica alla Chiesa è scimmiotta il modello che troviamo nella Scrittura usandola per i suoi eventi come strumento mediatico; quasi tutti i riti spiritici hanno la musica come strumento necessario e di sottofondo.
Il Nuovo Testamento certamente privilegia più l’interiore che l’esteriore, questo però non deve ingannarci il problema  è posto sull’enfasi non sulle formule. L’affermazione posta da Paolo “salmi, inni, e cantici spirituali” ci trasmette l’idea che alla base della spiritualità la musica fosse presente, e non rifiutata ma le condizioni in cui agivano e si movevano i cristiani della chiesa primitiva si riflette ovviamente anche nella testimonianza data dal Nuovo Testamento.
L’evangelizzazione pubblica era fatto con molta circospezione, e con mezzi limitati mi sembra fuori luogo rapportarsi ai nostri modelli attuali, vi era la paura delle persecuzioni o delle reazioni sia da parte degli Ebrei che dalle autorità per paura di disordini pubblici.  
  
« Ultima modifica: 01.07.2004 alle ore 13:11:47 by Rossella » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #5 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 09:27:33 »
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1Samuele 21:11 I servi del re dissero ad Achis: «Non è questi Davide, il re del paese? Non è egli colui del quale si cantava nelle danze:
"Saul ha ucciso i suoi mille
e Davide i suoi diecimila?"»

Il canto è ANCHE parola.
 
Salmi 7:1 Lamento che Davide cantò al SIGNORE, a proposito di Cus il Beniaminita.
O SIGNORE, Dio mio, in te confido;
salvami da chi mi perseguita, liberami;

Si può pregare cantando.
 
1Cronache 25:3 Di Iedutun: i figli di Iedutun: Ghedalia, Seri, Isaia, Casabia, Mattitia e Simei, sei, sotto la direzione del loro padre Iedutun, che cantava gli inni sacri con la cetra per lodare e celebrare il SIGNORE.
Quando parliamo del Signore non lo lodiamo e lo celebriamo?
 
Esodo 15:1 Allora Mosè e i figli d'Israele cantarono questo cantico al SIGNORE:
«Io canterò al SIGNORE, perché è sommamente glorioso;
ha precipitato in mare cavallo e cavaliere.

Quando cantiamo le lodi al Signore non parliamo di Lui?
 
Salmi 106:12 Allora credettero alle sue parole,
e cantarono la sua lode.

Il canto è una conseguenza naturale del credere esattamente come predicare e confessare il Suo nome.
 
Per ora mi fermo.
« Ultima modifica: 01.07.2004 alle ore 13:12:16 by Rossella » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #6 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 14:27:57 »
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Ilcuorebatte scrive:  

Quote:
L’evangelizzazione pubblica era fatta con molta circospezione, e con mezzi limitati mi sembra fuori luogo rapportarsi ai nostri modelli attuali, vi era la paura delle persecuzioni o delle reazioni sia da parte degli Ebrei che dalle autorità per paura di disordini pubblici.  
   
 
elovzu scrive:

Quote:
Il canto è una conseguenza naturale del credere esattamente come predicare e confessare il Suo nome.  
 
 
 
Sono completamente d'accordo.
Sorriso Ciao.
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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #7 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 14:44:09 »
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on 30.06.2004 alle ore 20:47:28, udp wrote:
Il ministerio della musica per evangelizzare non esiste

Forse si  è dimenticato cosa facevano Paolo e Sila in carcere?
 
Atti 16:25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano.
« Ultima modifica: 01.07.2004 alle ore 16:49:16 by Rossella » Loggato

Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
udp
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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #8 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 14:50:08 »
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tira già aria di polemica. cmq sono sicuro che i moderatori sapranno regolare la discussione sul giusto tono.
 
Passando al primo punto proposto da semplice per prima cosa consideriamo come venivano utilizzati il canto e la musica nel vecchio testamento.
Lo scopo era lodare e adorare Dio (ovviamente) e quindi lo stesso del nuovo testamento, ma cambia il modo di farlo. nel Salmo 92 da versetto 1 a versetto 4 capiamo che il Signore gradiva il canto accompagnato da strumenti musicali. questo è del tutto coerente con il culto precedente alla grazia che era tutto basato sull'appariscenza e sulla manifestazione esteriore del culto con sfarzo e grandezza (da vedersi tutti i riti celebrati nel tabernacolo e il tabernacolo stesso). sappiamo anche che il canto era eseguito da enormi corali con molte voci e accompagnato da orchestre magnifiche. vi erano inoltre delle persone che dedicavano tutta la loro vita a questo aspetto del culto.
questo in modo sintetico era come venivano usati il canto e la musica nell'antico testamento...
 
FraZac
« Ultima modifica: 01.07.2004 alle ore 16:51:14 by Rossella » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #9 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 17:03:11 »
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Cioa a tutti,
Vorrei esprimere il mio parere su questo soggetto.
Credo che una delle cose più combattute dalla nascita della Chiesa è proprio il metodo che Dio ha stabilito per raggiungere i peccatori e cioè la predicazione.  
Sono convinto che la predicazione, strumento di follia scelto da Dio, è e deve restare l’unico mezzo per raggiungere il peccatore. Purtroppo in un’epoca dove il canto diventa sempre più biblico, intendo con questo che molti cantici sono in effetti dei salmi o porzioni di scrittura, devo notare che la vera predicazione, unta e strumento divino sta diventando una pietra preziosa che si trova raramente.
Sono pienamente d’accordo con udp nel dire che il canto non è uno strumento per evangelizzare.
Sono convinto che fra i lettori di queste righe ci siano molti che sono impegnati in un modo o in un altro nella predicazione della Parola, ed è per questo che mi permetto di fare due citazioni di Spurgeon (tratte dal libro: Io… mi vergogno del Vangelo, editato dal Alfa e Omega, di John MacArthur)
1)      Il fatto è che molti vorrebbero unire chiesa e palcoscenico, carte da gioco e preghiera, ballo e sacramenti! Se proprio non riusciamo ad arginare questo torrente, potremmo almeno avvertire gli uomini della sua esistenza ed implorarli di starne alla larga. Quando la vecchi fede tramonta e l’entusiasmo per il Vangelo si spegne, non c’è da meravigliarsi se la gente va in cerca di palliativi che la trastulli! Mancando il pane si nutre di cenere! Rifiutando le vie del Signore, si accalca con foga lungo i sentieri della follia…
2)      Pregate incessantemente e predicate la fedele Parola il più chiaramente possibile! Qualcuno ci taccerà d’immobilismo, mentre in realtà è in questo modo che facciamo intervenire Dio direttamente nella battaglia e quando sarà venuto lui, vendicherà l’offesa del suo Patto e compirà l’opera sua in un momento. Ergiti, o Dio, difendi la tua causa!
Spero che questo piccolo contributo sia utile a chi legge.
Saluti Acq.
 
ps. primo sono contento di leggerti di nuovo. Saluti fraterni.
« Ultima modifica: 01.07.2004 alle ore 19:44:30 by Rossella » Loggato
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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #10 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 19:37:10 »
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on 01.07.2004 alle ore 14:44:09, Virus wrote:

Forse si  è dimenticato cosa facevano Paolo e Sila in carcere?
 
Atti 16:25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano.

Paolo e Sila non stavano evangelizzando andiamo! che i carcerieri ascoltassero non c'entra niente coll'evangelizzare. non ho mica detto che una persona non possa convertirsi ascoltando una canzone, ma questo non ne fa certo un metodo di evangelizzazione. è un po' come se una persona passando davanti ad una nostra sala sente un  canto entra spinta dalla curiosità e in seguito si converte. allora anche in quel caso stavamo evangelizzando? non direi proprio! evangelizzare è un altra cosa.
 
FraZac
« Ultima modifica: 01.07.2004 alle ore 20:40:58 by Rossella » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #11 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 21:59:03 »
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Cari amici,
 
francamente, purché fatto con discernimento, come spesso succede, non vedo che differenza ci sia fra predicare con la voce parlata oppure con la voce cantata. Resta pur sempre la Parola del Signore quella che viene divulgata e la cosa importante è appunto la sua divulgazione.  Non vedo inoltre dove nella Bibbia sia sconsigliato questo modo di procedere.
 
Nel Nuovo Testamento non se ne parla molto ma come qualcuno ha bien spiegato, forse non era il momento adatto. Quello non era nemmeno il momento  di usare la stampa, i microfoni, le auto, le chitarre basso,
i pantaloni, la plastica, ecc... che adesso usiamo tranquillamente. La Parola di Dio è eterna ma il tempo passa e credo che anche noi cristiani siamo tenuti a cercare, in modo corretto, di adattarci all'epoca in cui viviamo.
 

on 01.07.2004 alle ore 17:03:11, acquilotto wrote:
1)     ...Quando la vecchia fede tramonta e l’entusiasmo per il Vangelo si spegne, non c’è da meravigliarsi se la gente va in cerca di palliativi che la trastulli! Mancando il pane si nutre di cenere! Rifiutando le vie del Signore, si accalca con foga lungo i sentieri della follia…
2) ...mentre in realtà è in questo modo che facciamo intervenire Dio direttamente nella battaglia e quando sarà venuto lui, vendicherà l’offesa del suo Patto e compirà l’opera sua in un momento. Ergiti, o Dio, difendi la tua causa!.

Conosco persone che hanno un ministero musicale e lo svolgono con grande fede ed entusiasmo.
 
Le parole di acquilotto mi rattristano molto, non per  cantanti e musicisti, ma per lui stesso che le ha scritte.
 
Ciao.
 
« Ultima modifica: 01.07.2004 alle ore 22:24:04 by Rossella » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #12 Data del Post: 01.07.2004 alle ore 23:11:34 »
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on 01.07.2004 alle ore 21:59:03, Rossella wrote:
Cari amici,
 
francamente, purché fatto con discernimento, come spesso succede, non vedo che differenza ci sia fra predicare con la voce parlata oppure con la voce cantata. Resta pur sempre la Parola del Signore quella che viene divulgata e la cosa importante è appunto la sua divulgazione.  Non vedo inoltre dove nella Bibbia sia sconsigliato questo modo di procedere.
 
Nel Nuovo Testamento non se ne parla molto ma come qualcuno ha bien spiegato, forse non era il momento adatto. Quello non era nemmeno il momento  di usare la stampa, i microfoni, le auto, le chitarre basso,
i pantaloni, la plastica, ecc... che adesso usiamo tranquillamente. La Parola di Dio è eterna ma il tempo passa e credo che anche noi cristiani siamo tenuti a cercare, in modo corretto, di adattarci all'epoca in cui viviamo.

non è tanto questione se c'è differenza o meno o se è fatto con discernimento, ma che non è un ministerio dato dallo Spirito per evangelizzare.
poi cosa vuol dire non era il momento? non mi sembra che i discepoli abbiano dimostrato paura per il contesto storico in cui si trovavano e non si sono certo tirati indietro nell'evangelizzare, con le conseguenze che tutti conosciamo, ma anzi sono andati avanti inperterriti contro tutto e tutti e nelle loro evangelizzazioni non hanno mai usato la musica così come non l'ha mai usata Gesù quando predicava e non ne parlano quasì per niente non dandogli una importanza rilevante cosa che invece avviene con squilibrio nelle nostre chiese.
 
FraZac
« Ultima modifica: 02.07.2004 alle ore 07:21:33 by semplice » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #13 Data del Post: 02.07.2004 alle ore 00:56:58 »
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Prima di esprimere il mio parere vorrei chiedere a UdP quali mezzi di evangelizzazione ritiene idonei, e se tutti sono descritti e consigliati dalla Scrittura.
« Ultima modifica: 02.07.2004 alle ore 07:22:22 by semplice » Loggato

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Re: La Musica non come mezzo di Evangelizzazione
« Rispondi #14 Data del Post: 02.07.2004 alle ore 07:29:14 »
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Nel frattempo che udp risponde a vandertheater, vorrei inserire un paio di elementi di riflessione:
 
Sia nella Bibbia che nella storia della chiesa, il canto non è soltanto un fatto di adorazione, ma anche un veicolo di predicazione. Infatti, molti salmi sono delle vere e proprie predicazioni, ed anche i grandi riformatori (vedi Lutero o anche Wesley) scrivevano inni per istruzione del popolo, di modo che il popolo, cantando quelle cose, ricordasse meglio le grandi verità della fede.
Su questo punto, mi piacerebbe sentire qualche riflessione.
 
Altra importante questione è: esiste uno specifico ministerio del canto (o della musica) nell'evangelizzazione e/o fuori dell'evangelizzazione?
 
Quindi i punti sono due:
 
a) è utile e giusto usare la musica come elemento centrale dell'evangelizzazione?
 
b) esiste il ministerio del salmista?
 
Il punto b) lo sposto su un latro thread, così non faccimao confusione.
Loggato
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