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   Autore  Topic: Parlare in lingue  (letto 11796 volte)
Gedeone
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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #120 Data del Post: 29.06.2006 alle ore 14:12:43 »


on 28.06.2006 alle ore 19:15:23, danitek wrote:
E' vero andrea ... pero' devo dire che ormai, anche tra i pentecostali ci sono sempre piu' fratelli che alla luce della Parola , non considerano il parlare in lingue come L'UNICO segno evidente del battesimo con lo SS

 
A me non risulta quel che dici, anche se ho sempre avuto dubbi e poca chiarezza su questo punto della parola, ma allora dovremmo cambiare la dottrina che si è sempre avuta dal quale prendiamo il nome, non credi?  
 
Comunque non credo che adesso sia cambiato il battesimo con lo spirito santo, e che avvenga senza le lingue, fin ora che è: ci siamo sbagliati noi pentecostali? Se è cosi, diciamolo, ma a livello di pastori e di chiese.  
Mi chiedo cosa succederebbe se ciò avenisse, e deve avvenire se è come dite voi, non si può lasciare nella menzogna i credenti o nell'errore. Non credete?
« Ultima modifica: 29.06.2006 alle ore 14:22:30 by andreiu » Loggato

Salmi 94:17
Se il SIGNORE non fosse stato il mio aiuto,
a quest'ora l'anima mia abiterebbe il luogo del silenzio.


Gedeone
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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #121 Data del Post: 29.06.2006 alle ore 14:22:43 »


on 29.06.2006 alle ore 13:39:51, Caleb wrote:
Andreiu qui si parla di un’esperienza quella di Pentecoste (e non solo di quel particolare giorno vedi Atti 8/10/19 in tempi diversi), che si rivive ancora oggi.
Cercando di non sconfinare in altri passi, onde evitare confusione, tratterei esclusivamente l’esperienza di Pentecoste, ossia il Battesimo nello S.S.
Il Il Battesimo nello S.S. è l’azione dello S.S. che riveste di potenza il cristiano che ha già creduto, per cui non è necessario per ricevere la salvezza.
Il Bettsimo  nello S.S. è il Rivestimento di potenza che opera lo S.S.  (Luca 24:49/Atti 1:8).
Il Bettsimo  nello S.S. è il dono di Dio (Atti 8:20).
Il Bettsimo  nello S.S. è il dono dello S.S. (Atti 2:38/10:45/11:17)
Il Bettsimo  nello S.S. è  espresso con  “discesa dello S.S”. (Atti 10:44/11:15/19:6)
Il Bettsimo  nello S.S. è essere ripieni dello S.S. (Atti 2:4/9:17)
Il Bettsimo  nello S.S. è espresso con “spandere lo S.S.” (Is.32:15/Atti 10:45/Gl.2:28-29)
Il Bettsimo  nello S.S. è la promessa del Padre (Luca 24:49/Atti 1:4)
Tanta varietà di espressioni indica che un solo termine non è sufficiente per comprendere tutto quel che implica l’esperienza presa in esame.  
Ad ogni modo, l’espressione “battezzati nello S.S.” è la più frequente e si trova, in particolare, in tutti i Vangeli (Mat.3:11/Mr.1:8/Lu.3:16/Gv.1:33).
Ora dalla Scrittura si evince che il Batt. Nello S.S. è un evento spirituale in cui lo S.S. che abita “dentro” il credente rendendolo il tempio di Dio, pervade l’uomo, lo riempie, come l’esempio del vaso che può contenere l’acqua (lo S.S.) anche senza esserne ripieno (battezzati in S.S., Ripieni).
Ora qual è il segno che evidenzia l’avvenuto battesimo nello S.S.?
Ecco che c’è una testimonianza interiore per quelli che “lo ricevono”, e una testimonianza esteriore per quelli che vedono e odono.
Quando si esaminano le circostanze in cui Luca presenta i credenti battezzati nello S.S. o ripieni di S.S. l’enfasi è posta sempre sulla manifestazione del parlare in altre lingue, come segno iniziale del batt. Nello S.S.
La glossolalia è l’evidenza esteriore per capire che lo S.S. è sceso con potenza nella vita di un credente,….” E tutti i credenti che erano venuti con Pietro, rimasero meravigliati che il dono dello S.S. fosse stato sparso anche sui gentili, perché…..perchè li udivano parlare in altre lingue…” Pietro riconobbe ch’essi erano ripieni di S.S., battezzati nello Spirito,…perché parlavano in altre lingue, tanto che più tardi disse: “lo Spirito Santo scese su loro, com'era sceso su noi da principio. Mi ricordai allora della parola del Signore, che diceva: "Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo".
 
Per ora mi fermo. Ciao Andreiu.

 
Cosi come hai scritto tu, a me hanno insegnato e ho ricevuto il battesimo con lo spirito santo. Anche se molti fratelli si sono spesso chiesti, perchè: nel giorno di pentecoste si videto lingue di fuoco sul capo di coloro che furono battezzati, e in noi ai nostri giorni no?  Imbarazzato
« Ultima modifica: 29.06.2006 alle ore 16:30:01 by andreiu » Loggato

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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #122 Data del Post: 29.06.2006 alle ore 15:16:34 »

Carissimo Gedeone , cosa si puo' direHu?! ognuno ha la sua idea e crede di esser nel giusto Sorriso  
 
Alcuni vedono nelle esperienze della glossolalia citate negli atti degli apostoli la conferma che al momento del battesimo si parlino altre lingue ;
Altri ,come me e diversi fratelli di questo forum, vedono nelle lingue 1 manifestazione dello Spirito di Dio...ma UNA DELLE TANTE manifestazioni che possono accompagnare il battesimo , e non l'UNICA  Sorriso
 
« Ultima modifica: 29.06.2006 alle ore 16:30:15 by andreiu » Loggato

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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #123 Data del Post: 29.06.2006 alle ore 15:40:43 »


Quote:
quando si parla di "battesimo con, in, nello Spirito", Paolo ne parla come un'esperienza passata e globale (1 Co 12:13).  

Sono d’accordo infatti la frase “abbiamo ricevuto il battesimo” è al tempo aoristo, vede l’atto come compiuto. Infatti l’apostolo si riferisce alla Pentecoste.  
 

Quote:
No, attenzione. Ecco quale è il problema. At 2:4 evidenzia il "risultato del battesino nello Spirito" non li identifica come la stessa esperienza. Ovvero i 120 furono dapprima "battezzati con lo Spirito" ovvero lo ricevettero in loro e come conseguenza ne furono ripieni.

Non sono d’accordo i 120 ricevettero l’azione potente dello S.S., il rivestimento di potenza.
Il rivestimento di potenza è una delle tante azioni che può compiere lo Spirito Santo.
Andreiu lo S.S. come terza Persona della Trinità compie ed opera delle azioni “nell’individuo”.
Egli Convince, Rigenera, Santifica, Riveste di potenza, etc.
Tu puoi ugualmente avere relazione con Cristo ed essere suo discepolo, pur mancando dello speciale rivestimento di potenza menzionato in Atti 1:8. Non tutti nella scrittura sono rivestiti di potenza. Ora il compimento della promessa o rivestimento di potenza o battesimo nello S.S. fu accompagnato da manifestazioni soprannaturali di cui la frequente e costante è il parlare in altre lingue. Dalla scrittura si legge che quanto i discepoli venivano rivestiti di questa potenza ossia battezzati nello S.S. ossia nei 4 casi, 5 se inseriamo l’apostolo Paolo, c’è sempre questa manifestazione esteriore per coloro che appunto potevano udire e vedere del parlare in altre lingue…e questo è un dato di fatto. E’ chiaro che tale dono così come lo chiama Pietro, così come  in Atti 1:5, è descritto come battesimo.  
Non penso di metterci del mio, ma cerco di far parlare la scrittura.  
Questa immissione di potenza nel credente è descritta come l’essere ripieni dello Spirito.

Quote:
At 9:17 ti vorrei fare notare che non c'è scritto che Paolo "parlò in lingue", ma che "riacquistò la vista".

Più tardi l’apostolo lo dirà.  
Non puoi dire che solo perchè nella descrizione lo scrittore pone enfasi sulla conversione dell’apostolo e sul riacquisto della vista, non parlò in lingue, benché tu sai bene che l’apostolo parlava in lingue….vedi è un continuo nascondersi dietro ad un dito, solo per dire che non è così.
Come il caso di Simon mago….vero Andreiu.
Tu lo sai meglio di me che nei casi descritti nel libro degli Atti, quando lo Spirito Santo riveste di potenza un credente, puntualmente anche se in qualche caso implicitamente, c’è sempre una manifestazione esteriore soprannaturale, la più frequente, come segno iniziale per cui tu dici che lo S.S. battezza, è il parlare in altre lingue. Questo è un dato di fatto.
Poi potremmo andare a interpretare ciò che Simon mago “vide” e nasconderci per dire che non c’è scritto letteralmente….

Quote:
Ogni credente che ha in se lo Spirito, ha in se la potenza di Dio.
Dipende da cosa intendi. Certamente non tutti hanno ricevuto il dono dello S.S. come lo chiama Pietro ossia battesimo. “,….” E tutti i credenti che erano venuti con Pietro, rimasero meravigliati che il dono dello S.S. fosse stato sparso anche sui gentili, perché…..perchè li udivano parlare in altre lingue…. “E tutti i credenti che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili;  poiché li udivano parlare in altre lingue”.                    “Mi ricordai allora della parola del Signore, che diceva: "Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo".

Quote:
Tutti i credenti che sono "tempio dello Spirito", possono essere strumenti di potenza nelle mani di Dio.  

 
Sono d’accordo. Possono tutti….
Ciao fratello
« Ultima modifica: 29.06.2006 alle ore 16:30:28 by andreiu » Loggato
Caleb
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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #124 Data del Post: 29.06.2006 alle ore 15:43:42 »

Hei Ged possono capirlo solo chi lo riceve "il battesimo nello S.S.".
Anzi preghiamo affinchè possano riceverlo e credere che ancora oggi il Signore, guarisce, libera e battezza nello S.S.
Ciao Ged
« Ultima modifica: 29.06.2006 alle ore 16:30:46 by andreiu » Loggato
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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #125 Data del Post: 29.06.2006 alle ore 15:59:42 »

ok caleb pregate per noi allora Sorriso
 
Un abbraccio  
Dany Occhiolino
« Ultima modifica: 29.06.2006 alle ore 16:30:59 by andreiu » Loggato

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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #126 Data del Post: 29.06.2006 alle ore 23:44:35 »

                       Imbarazzato  Indeciso  Hu?!  Scioccato  Labbra sigillate  Imbarazzato
 
          
                           To by? Do not to by? do not tubo!  Scioccato
« Ultima modifica: 29.06.2006 alle ore 23:53:58 by Virus » Loggato

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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #127 Data del Post: 29.06.2006 alle ore 23:51:14 »


on 14.09.2004 alle ore 13:06:18, semplice wrote:
Premesso che sul punto non c'è unanimità di vedute presso tutti gli evangelici, ti espongo per sommi capi quello che è l'insegnamento generalmente accettato dalle chiese pentecostali, che per l'appunto, sono quelle presso le quali si trova questa prassi.
 
Dunque, ciò che si crede presso i pentecostali è che all'esperienza della salvezza (conversione, nuova nascita, chiamiamola come vogliamo), segue una "seconda esperienza", chiamata per l'appunto "battesimo nello SS", che viene accompagnata dal segno esteriore della "glossolalia" (o parlare in lingue).
Questo insegnamento viene sostenuto, da un punto di vista di vista scritturale, dal racconto di alcuni episodi verificatisi nella chiesa primitiva e narrati nel libro degli Atti degli Apostoli.  
Di tali episodi, il più importante è sicuramente quello raccontato in Atti capitolo 2, che accade proprio nel giorno di Pentecoste (da qui il nome di "pentecotali"Occhiolino.
Anche se io stesso sono pentecostale, ribadisco che l'insegnamento che ho brevemente esposto non è condiviso da tutti gli evangelici.
Per il momento mi fermo qui.
Ovviamente, se sono necessari altri chiarimenti, non c'è che da chiedere ....  Occhiolino

 
Data la tua famosa disponibilità, te lo chiedo io:  
             com'è stà cosa?! Tubby?!  Scioccato
                 (mi riferisco a quanto detto fin qui. tubby?!  ) Imbarazzato
« Ultima modifica: 29.06.2006 alle ore 23:55:44 by Virus » Loggato

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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #128 Data del Post: 30.06.2006 alle ore 10:46:44 »


on 29.06.2006 alle ore 15:40:43, Caleb wrote:

Sono d’accordo infatti la frase “abbiamo ricevuto il battesimo” è al tempo aoristo, vede l’atto come compiuto. Infatti l’apostolo si riferisce alla Pentecoste
.
 
Questo suffraga quanto sto dicendo caro Caleb. Il battesimo nello Spirito per Paolo è una realtà avvenuta  e ne parla proprio per dire che grazie a tale avvenimento un individuo entra a far parte della Chiesa di Cristo. Nota "Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito". Ora io ti chiedo: quando un credente entra a far parte della Chiesa di Cristo?  Sorriso
 

Quote:
Non sono d’accordo i 120 ricevettero l’azione potente dello S.S., il rivestimento di potenza.
.
 
Carissimo, i 120 sono una categoria assolutamente unica in tutta la Bibbia. Basti pensare che essi sono a cavallo tra due diversi periodi (della legge e della Chiesa) e che ovviamente essi erano già credenti in virtù della parola che il Signore Gesù aveva trasmesso loro. Essi però non avevano ancora ricevuto "lo Spirito" se non dopo che il Signore ascese al Padre. Dopo pochi giorni tale promessa si adempì.  
 

Quote:
Il rivestimento di potenza è una delle tante azioni che può compiere lo Spirito Santo.
Andreiu lo S.S. come terza Persona della Trinità compie ed opera delle azioni “nell’individuo”.
Egli Convince, Rigenera, Santifica, Riveste di potenza, etc.

 
Sono d'accordo  Sorriso
 

Quote:
Tu puoi ugualmente avere relazione con Cristo ed essere suo discepolo, pur mancando dello speciale rivestimento di potenza menzionato in Atti 1:8. Non tutti nella scrittura sono rivestiti di potenza.

 
Scusa ma se è vero che il "battesimo nello Spirito" (concepito dai pentecostali) riveste di potenza allora come mai non tutti hanno fatto fino ad ora questa esperienza? Devo forse pensare che il Signore compie dei favoritismi? Io invece sono convinto che Iddio potenzia sempre i Suoi figli, a patto che Lo ricerchino e confidino in Lui.  
 

Quote:
Ora il compimento della promessa o rivestimento di potenza o battesimo nello S.S. fu accompagnato da manifestazioni soprannaturali di cui la frequente e costante è il parlare in altre lingue. Dalla scrittura si legge che quanto i discepoli venivano rivestiti di questa potenza ossia battezzati nello S.S. ossia nei 4 casi, 5 se inseriamo l’apostolo Paolo, c’è sempre questa manifestazione esteriore per coloro che appunto potevano udire e vedere del parlare in altre lingue…e questo è un dato di fatto.

 
Tornando a monte...per quanto concerne i samaritani no è scritto che parlarono in lingue, anche se il testo parla di un'evidenza. Ma perchè pensare per forza al fatto che si manifestarono le lingue? Potrei anche pensare che su di loro si formarono delle "lingue di fuoco" come a Pentecoste, oppure il sibilo di un vento impetuoso, oppure un terremoto...Nel caso di Paolo certo che 1 Co 14 conferma che egli parlava in lingue, ma il testo di At 9:17 annuncia la "pienezza di Spirito" di Paolo ma non c'è scritto che subito ci fu la manifestazione delle lingue. Anzi lo sai come si manifestò tale pienezza? Leggi At 9:20: "si mise subito a predicare nelle sinagoghe".
 
Ti posso parlare anche di Stefano il quale viene descritto come uomo "pieno di Spirito" (At 6:5) ed insieme a Stefano vi erano altri sei uomini "pieni di Spirito" e di tutti loro non c'è scritto che parlarono in lingue.  
 
 Sorriso
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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #129 Data del Post: 30.06.2006 alle ore 11:26:43 »


on 29.06.2006 alle ore 15:59:42, danitek wrote:
ok caleb pregate per noi allora Sorriso
 
Un abbraccio  
Dany Occhiolino

 
Ma ci mancherebbe dany, ti voglio bene nel Signore. Sorriso
« Ultima modifica: 30.06.2006 alle ore 11:48:28 by andreiu » Loggato
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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #130 Data del Post: 30.06.2006 alle ore 11:35:34 »


on 14.09.2004 alle ore 13:06:18, semplice wrote:
Premesso che sul punto non c'è unanimità di vedute presso tutti gli evangelici, ti espongo per sommi capi quello che è l'insegnamento generalmente accettato dalle chiese pentecostali, che per l'appunto, sono quelle presso le quali si trova questa prassi.
 
Dunque, ciò che si crede presso i pentecostali è che all'esperienza della salvezza (conversione, nuova nascita, chiamiamola come vogliamo), segue una "seconda esperienza", chiamata per l'appunto "battesimo nello SS", che viene accompagnata dal segno esteriore della "glossolalia" (o parlare in lingue).
Questo insegnamento viene sostenuto, da un punto di vista di vista scritturale, dal racconto di alcuni episodi verificatisi nella chiesa primitiva e narrati nel libro degli Atti degli Apostoli.  
Di tali episodi, il più importante è sicuramente quello raccontato in Atti capitolo 2, che accade proprio nel giorno di Pentecoste (da qui il nome di "pentecotali"Occhiolino.
Anche se io stesso sono pentecostale, ribadisco che l'insegnamento che ho brevemente esposto non è condiviso da tutti gli evangelici.
Per il momento mi fermo qui.
Ovviamente, se sono necessari altri chiarimenti, non c'è che da chiedere ....  Occhiolino

 
Per mia mancanza non ho letto tutti i post, pure perchè ne sono parecchi, ma questo riproposto da Ged (del fratello Semplice), lo condivido appieno.
Aggiungendo una piccolissima cosa, che ancora oggi si rivive l'esperienza pentecostale del Battesimo nello S.S. descritto nel libro degli Atti (ovviamente chi come me, per esperienza personale).  
 
« Ultima modifica: 30.06.2006 alle ore 11:48:54 by andreiu » Loggato
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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #131 Data del Post: 30.06.2006 alle ore 14:06:28 »


on 30.06.2006 alle ore 10:46:44, andreiu wrote:

Questo suffraga quanto sto dicendo caro Caleb. Il battesimo nello Spirito per Paolo è una realtà avvenuta  e ne parla proprio per dire che grazie a tale avvenimento un individuo entra a far parte della Chiesa di Cristo. Nota "Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito".

Andreiu, è una realtà avvenuta a Pentecoste.
Tutti quei cristiani che a Pentecoste furono batt. nello S.S., furono introdotti tutti ugualmente, senza riguardo alla diversità della loro condizione sociale, in una stessa società, nella famiglia di Dio.
Questo è l'enfasi del pensiero di Paolo, che tutti quei cristiani a Pentecoste ricevettero il dono dello S.S. sin dalla conversione, a Pentecoste. Ma non è sempre stato così, il libro degli Atti c'è lo attesta, cioè non tutti alla conversione ricevono il batt. nello S.S. che è un dono in cui il Signore dà secondo il Suo proponimento.
Amplificando il discorso l'apostolo nei versi successivi mira a coloro che erano scontenti della parte a loro assegnata e guardavano con occhi d'invidia, a quei fratelli dotati di carismi migliori. Allora dice che tutte le membra del corpo non possono avere le stesse identiche funzioni, ma ognuno ha la funzione assegnatagli da Dio.
 

Quote:
Ora io ti chiedo: quando un credente entra a far parte della Chiesa di Cristo?  

Andreiu certamente non hai il bisogno di essere batt. nello S.S. per far parte della chiesa di Cristo.  
Ripeto il batt. nello S.S. è un dono.
Non è necessario per la salvezza.
 

Quote:
Carissimo, i 120 sono una categoria assolutamente unica in tutta la Bibbia. Basti pensare che essi sono a cavallo tra due diversi periodi (della legge e della Chiesa) e che ovviamente essi erano già credenti in virtù della parola che il Signore Gesù aveva trasmesso loro. Essi però non avevano ancora ricevuto "lo Spirito" se non dopo che il Signore ascese al Padre. Dopo pochi giorni tale promessa si adempì.

Ma non è vero che i 120 sono una categoria assolutamente unica (permettimi fratello ma questo sà di test. di Geova), non esiste, la Pentecoste si è rinnovata anche in altri passi biblici "E come avevo cominciato a parlare, lo Spirito Santo scese su loro, com'era sceso su noi da principio". Atti 11:15
 

Quote:
Scusa ma se è vero che il "battesimo nello Spirito" (concepito dai pentecostali) riveste di potenza allora come mai non tutti hanno fatto fino ad ora questa esperienza? Devo forse pensare che il Signore compie dei favoritismi? Io invece sono convinto che Iddio potenzia sempre i Suoi figli, a patto che Lo ricerchino e confidino in Lui.

Fratello è un dono del Signore. Egli lo dà secondo la Sua Onniscienza. Poi potremmo discutere su come potremmo comportarci, su come ricercarlo,...ma apriremmo un'altra discussione (magari possiamo aprire un 3d).
Non posso dire che il Signore fa favoritismi perchè un mio fratello ha il dono d'interpretazione ed io no....ti sembra Andreiu.  
 
« Ultima modifica: 30.06.2006 alle ore 14:11:38 by andreiu » Loggato
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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #132 Data del Post: 30.06.2006 alle ore 14:07:34 »


Quote:
Tornando a monte...per quanto concerne i samaritani no è scritto che parlarono in lingue, anche se il testo parla di un'evidenza. Ma perchè pensare per forza al fatto che si manifestarono le lingue?

Recatosi a Samaria, Filippo aveva predicato la salvezza in Cristo Gesù e i samaritani avevavo creduto "..vi fu grande allegrezza in quella città", i nuovi credenti furono battezzati in acqua (a questo punto, questi credenti sono cristiani a tutti gli effetti, lo S.S. ha compunto i loro cuori, il sangue di Gesù ha purificato i loro peccati, il loro corpo è il tempio dello S.S., ovvero lo S.S. è dentro di loro e intorno di loro), ma non hanno fatto ancora l'esperienza del batt. nello S.S.
Lo scrittore degli Atti , infatti riporta che "...Pietro e Giovanni...essendo discesi là, pregarono per loro affinchè ricevessero lo S.S. (inteso come battesimo), poichè non era ancora disceso sopra alcuno di loro, allora imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo S.S. Da notare che le espressioni usate sono molto simili a quelle che descrivono l'episodio di Cesarea, quando "lo S.S. cadde o scese su tutti coloro che udivano la Parola" Atti 10:44.
Nel brano non sono contenute indicazioni sulla natura precisa della manifestazione, tuttavia l'osservazione di Simon mago e la sua insolita richiesta bastano a provare che in quella occasione deve essersi verificato qualcosa di percepibile attraverso i sensi, infatti è detto:"Simone vedendoche per l'imposizione delle mani degli apostoli era dato lo S.S., offerse loro del denaro".
In altre parole Simone fu testimone di un segno esteriore.  
Simone "vide", vuol dire che lo Spirito comunicato non consisteva in cose che non si possono vedere, tipo "purificazione del cuore", "santificazione", "convincimento" etc.di questi benefici dello Spirito i Samaritani avevano già goduto al momento della loro conversione (o si debba mettere in discussione l'intero credo Evangelico?).
In questo caso ai Samaritani avviene un fatto che produce degli effetti visibili e che perfino i profani come Simone, possono constatare.
Se accostiamo il passo in questione con Atti 2:4/10:45-46/19:6 e vogliamo essere obbiettivi, non nascondendoci dietro l'orgoglio umano, avremmo che la manifestazione fu quel parlare in altre lingue.

Quote:
Potrei anche pensare che su di loro si formarono delle "lingue di fuoco" come a Pentecoste, oppure il sibilo di un vento impetuoso, oppure un terremoto...

E' vero tra le manifestazioni riportate nel libro degli Atti c'è: "Suono come di vento impetuoso" Atti 2:2
      "Lingue come di fuoco" Atti 2:3
      "Parlare in altre lingue" Atti 2:4/10:46/19:6
      "Profezia" Atti 19:6
      "Glorificazione di Dio" Atti 10:46
Tra tutte le manifestazioni elencate, soltanto una ricorre in tutti gli episodi, "il parlare in altre lingue".
E' evidente che quando si parla di batt. nello S.S. lo scrittore pone l'enfasi sulla manifestazione del parlare in altre lingue.
Solo per precisione Andreiu, il "suono era come quello di vento impetuoso che soffia", "le lingue come di fuoco", in realtà sono dei paragoni che fà lo scrittore. Sorriso
 
« Ultima modifica: 30.06.2006 alle ore 14:12:03 by andreiu » Loggato
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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #133 Data del Post: 30.06.2006 alle ore 14:21:44 »


on 30.06.2006 alle ore 14:06:28, Caleb wrote:
 
 
Andreiu certamente non hai il bisogno di essere batt. nello S.S. per far parte della chiesa di Cristo.  
Ripeto il batt. nello S.S. è un dono.
Non è necessario per la salvezza

 
Caro Caleb ti rispondo solo a questa parte di topic in quanto si discuterebbe all'infinito senza arrivare a capo di niente. Ma la mia domanda aveva un preciso scopo: Paolo in 1 Co 12:12-13 non dice che sta parlando di Pentecoste ma sta dando una precisa indicazione di cosa significhi essere "corpo di Cristo" e l'apostolo attesta lapidariamente che "noi siamo stati battezzati in un unico Spirito per essere un unico corpo". Perciò si entra a far parte della Chiesa grazie al "battesimo nello Spirito" che da quanto leggo è il momento in cui si riceve lo Spirito che è coincidente alla conversione e nuova nascita.  
 
Inoltre mi potresti spiegare, se è vero che il dono delle lingue è così importante tanto da essere la manifestazione iniziale della pienezza dello Spirito, come mai nelle episolte non si trova un solo passo dogmatico in cui gli apostoli precisano questo insegnamento. Se mi permetti i testi di Atti sono NARRATIVI e come ti ho già spiegato lo Spirito insegnò agli apostoli come comportarsi nelle varie circostanze. I Giudei furono battezzati prima e poi ricevettero lo Spirito, per i Gentili è l'opposto, per i samaritani ci fu il bisogno dell'imposizione delle mani ecc..Ma i testi DOGMATICI (e con questo non voglio dire che Atti non ci dia insegnamenti, anzi... Vago) li abbiamo nelle epistole e addirittura il dono delle lingue si trova all'ultimo posto dell'elenco dei doni spirituali (1 Co 12:30-31) e Paolo per "doni maggiori" non intende certo le lingue!
 
Con questo mi fermo qui, ringraziandoti per questo confronto  Sorriso
 
Un abbraccio  Sorriso
 
« Ultima modifica: 30.06.2006 alle ore 14:22:29 by andreiu » Loggato

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Re: Parlare in lingue
« Rispondi #134 Data del Post: 30.06.2006 alle ore 23:05:48 »

Io aspetto sempre il rientro in questo topic di semplice Sorriso, malgrado la ottima preparazione di Caleb a cui va tutta la mia stima, a voi tutti stima rispettto affetto.  Sorriso
 
Ma la discussione non si può chiudere cosi credo, soprattutto per il fatto che bisogna stabilire se un pentecostale può rimanere tale se non la pensa come dice la dottrina pentecostale e su cui si fonda, credo sia importantissimo chiarire questo punto per il bene e la corretta continuazione nel cammino di chi è pentecostale.
 
« Ultima modifica: 01.07.2006 alle ore 04:29:08 by andreiu » Loggato

Salmi 94:17
Se il SIGNORE non fosse stato il mio aiuto,
a quest'ora l'anima mia abiterebbe il luogo del silenzio.


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