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   Ma... la salvezza si può perdere?
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   Autore  Topic: Ma... la salvezza si può perdere?  (letto 24987 volte)
acquilotto
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #510 Data del Post: 27.09.2004 alle ore 19:35:03 »
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Caro fratello Bruggol,
purtroppo vedo che i miei impegni crescono molto ed il mio tempo a disposizione è sempre più ridotto, credo che questa sia la mia ultima risposta in questo sito. Le discussioni sono interessanti, ma non so fino a che punto utili visto che Paolo ci esorta a stare lontani dal fare delle dispute sulla parola.
Ho letto la risposta che hai dato a Virus in merito alla certezza sulla salvezza, e come ho detto in altri post ho la completa convinzione che tu non faccia parte delle chiese evangeliche ma piuttosto fai parte di qualche movimento legato alla chiesa cattolica romana, perchè la tua dottrina o spiegazioni sono veramente inzuppate da queste tendenze (mi piacerebbe avere una risposta su questa mia affermazione).

Quote:
Il fatto stesso che diversi “candidati” sono convinti di essere salvati, ma rifiutati al cospetto di Gesù perché falsi, (Matt.7:22) dimostra l’inattendibilità della propria convinzione.
Il verso che citi non va bene in questo contesto, perché la gente che il verso descrive pensava di essere salvata solo perché aveva fatto dei miracoli o delle operazioni in nome di Cristo, ma non perché la loro fede era in Lui.
Mentre il verso 38 e 39 di Mt 25 parla delle pecore di Cristo le quali sono pienamente convinte di essere tali anche se la coscienza di fare tutto quello che fanno é per la gloria di Dio.
Quindi quello che tu dice non sta proprio in piedi. Una persona che ha la vera fede e che attraverso una vita di frutti e di opere, che scaturiscono da questa fede, è convinta della sua salvezza non é ne orgogliosa ne presuntuosa.
Veniamo al resto.

Quote:
Ora se tu percepisci la natura delle cose spirituali ... Se invece ... citi Calvino o John Gill allora fratello, abbi pazienza, devo dirti che io almeno mi rifaccio direttamente alla fonte biblica...
Questo merita una risposta.
Ti spiego come percepisco le cose.
Rm.8:28-30
In questi versi Paolo ci parla del disegno di Dio nei confronti di coloro che Egli CHIAMA in maniera efficace (specifico “efficace” per distinguerla dalla chiamata ordinaria alla quale tutti gli uomini sono sottoposti ogni volta che oscoltano il vangelo es: molti i chiamati e pochi gli eletti. Non posso spiegare questo concetto per questioni di tempo e di spazio). Queste persone sono quelle che Dio ha preconosciuto. La preconoscenza di Dio non consiste nel fatto che Dio conosce ogni cosa in anticipo e quindi conosceva chie avrebbe accettato o chi avrebbe perseverato. Conoscere nella Bibbia ha un significato ben preciso: Adamo conobbe Eva. Conoscere biblicamente significa divenire uno, conoscersi intimamente in una relazione profonda e intima. La preconoscenza di Dio è quella conoscenza intima ed unica che Dio ha con il suo popolo o Chiesa che é la sposa di Cristo, prima della fondazione del mondo. Queste persone le ha preconosciute e le ha predestinate ad essere conformi all’immagine di Cristo. I veri eletti sono persone sante, zelanti, persone che amano Dio il suo regno e che vivono, malgrado i loro difetti e peccati, con il solo scopo di glorificare Dio. In mezzo al popolo eletto di Dio non si trova nessuno che ama e che gioisce del peccato commesso perché egli cresce e si sviluppa all’immagine di Cristo. Esse amano Cristo e fanno le sue opere per la fede che Dio gli ha dato. Le persone che ha  preconosciuto e predestinate le ha pure chiamate. Questa è la chiamata efficace che vediamo chiaramente in Atti 13:48. Questa chiamata come dicevo prima, é distinta dalla chiamata alla quale sono sottoposti tutti coloro che ascoltano nei diversi modi il messaggio del vangelo. Quelli che ha preconosciuti, predestinati e chiamati li ha pure giustificati. Senza farti un lungo studio sulla giustificazione devi sapere che quelli per i quali Cristo è morto sono stati giustificati da lui e dalla sua morte. In effetti colui che é stato l’oggetto di questa scelta sovrana, correrà a Cristo per implorare il suo perdono e ricevere la sua giustizia per essere riconciliato al Padre. Ora tutto questo fino ad oggi é quasi tutto compiuto. Arriviamo all’ultima fase. Quelli che ha preconosciuti, li ha predestinati, chiamati, giustificati e glorificati. Certo il numero degli eletti non é compiuto ma possiamo essere certi che questo numero di eletti sarà portato in gloria perché Dio finirà questo processo descritto in questi versi. Egli glorificherà coloro che ha preconosciuto, predestinati, chiamati e giustificati perché Egli è un Dio fedele. Per questa ragione il vero cristiano non perde la salvezza.
Proseguirò domani per non essere troppo lungo.
Saluti Acq.
« Ultima modifica: 27.09.2004 alle ore 23:23:26 by Rossella » Loggato
acquilotto
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #511 Data del Post: 28.09.2004 alle ore 10:23:21 »
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Seguito per Bruggol,
veniamo alle citazioni di Calvino e John Gill.
Ti darò almeno due ragioni bibliche per le quali dobbiamo riferirci ai padri della chiesa e a coloro che ci hanno preceduti, come Sant.Agostino, Lutero, Calvino etc.
1)      Giuda v.3 c’insegna, come ho già detto, che i santi del passato ci hanno trasmesso la fede. Questa parola “fede” è da interpretare come “sana dottrina” perché in effetti è attraverso i santi di tutti i tempi che noi dobbiamo apprendere la sana dottrina e come interpretare la stessa Parola di Dio. Non fare riferimento a questi padri della Chiesa è un grave errore di presunzione.
2)      Seconda ragione. 2Tim.4:13 Qui l’apostolo Paolo dice a Timoteo di portargli i libri e le pergamene che evidentemente aveva dimenticato da lui. Ora è incredibile notare che Paolo, lo scrittore ispirato della più grande parte del N.T., chieda i libri (non i rotoli) e le pergamene. Paolo che è stato rapito fino al terzo cielo, chiede i libri e le pergamene; Paolo che ha avuto visioni che non possono essere condivise chiede i libri e le pergamene; Paolo che riceve rivelazioni direttamente da Dio chiede libri e pergamene; Bruggol invece non ha bisogno di niente perché crede di essere più inspirato di Paolo.
Per quanto mi riguarda continuerò a riferirmi e a studiare uomini come quelli che ho citato per avere la premura di conoscere la “fede trasmessa dai santi”.
 
Per quanto riguarda Ap.3:15 ripeto che per me l’espressione ripetuta per ben sette volete “a colui che vince” è da considerarsi una promessa e non una minaccia.
 
Per quanto riguarda adesso il tuo commento sul mio post 132, io non ho fatto altro che rendere pubblico un commento di John MacArthur e nient’altro. Ora, anche se condivido il suo commento non mi va di difendere quello che lui ha scritto, quindi non risponderò al tuo commento su questo post.
 

Quote:
“Mi potresti spiegare se il fratello non si ravvede come si rovina la carne e avere lo spirito salvo nel giorno del Signore? Spero che non mi citi 1 Cor. 3.15.”
Se tu mi puoi spiegare cosa sarebbe successo se Adamo ed Eva non avessero peccato, ti spiegherò cosa succederebbe se il fratello in questione non si ravvede.
Per finire, visto che non credo proprio che continuerò a scrivere, ti ricordo che mi avevi promesso una spiegazione su Atti 13:48 condizionandola alla mia spiegazione di Ap.3:15. Visto che io ho dato la spiegazione, che certo non concorda con la tua, mi piacerebbe leggerti sul verso in questione.
Saluto te e tutti coloro che ci hanno seguito fraternamente in Cristo.
Acq.
« Ultima modifica: 28.09.2004 alle ore 15:56:37 by Rossella » Loggato
bruggol
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #512 Data del Post: 29.09.2004 alle ore 21:31:58 »
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Fratello Acq,
stai continuando imperterrito a travisare sia il mio scritto, sia il senso della scrittura. Poi invece di rispondere a delle domande (sicuramente ti saranno sfuggite, ma le riproporrò) ti sei dilungato su riflessioni a basso profilo come la mia risposta a virus e la tua fedeltà ai padri della chiesa.

Quote:
In questi versi Paolo ci parla del disegno di Dio nei confronti di coloro che Egli CHIAMA in maniera efficace (specifico “efficace” per distinguerla dalla chiamata ordinaria alla quale tutti gli uomini sono sottoposti ogni volta che ascoltano il vangelo

Chiamata “efficace”… chiamata ordinaria… Fratello non so se questi termini li hai coniati tu o Calvino, ma una cosa è certa: sono indispensabili per sostenere una devianza dottrinale.

Quote:
In mezzo al popolo eletto di Dio non si trova nessuno che ama e che gioisce del peccato commesso perché egli cresce e si sviluppa all’immagine di Cristo.

Il tale della chiesa di Corinto consegnato a Satana, secondo te, era uno di questi?
 

Quote:
1)      Giuda v.3 c’insegna, come ho già detto, che i santi del passato ci hanno trasmesso la fede. Questa parola “fede” è da interpretare come “sana dottrina” perché in effetti è attraverso i santi di tutti i tempi che noi dobbiamo apprendere la sana dottrina e come interpretare la stessa Parola di Dio. Non fare riferimento a questi padri della Chiesa è un grave errore di presunzione

Il mio arciprete ( a proposito, io sono il sagrestano della parrocchia delle Monacelle della Madonna dietro l’Angolo) mi dice la stessa cosa, anzi lui è convinto che più che ai Padri dobbiamo fare riferimento soprattutto alla Madre della Chiesa, perché dice, i Padri sono tanti, ma la Madre è una sola…
Ehm, dunque fratello Acq, devo farti notare che Giacomo dice una cosa completamente diversa da quella che tu vuoi farci intendere. Riporto il verso in questione:
“…per esortarvi a combattere strenuamente la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre.” Giac. 3
Giacomo esorta a stare saldi nella fede trasmessa agli apostoli e da loro (messa per iscritto per opera dello Spirito) ai santi di tutti i tempi. Gli Apostoli e i primi cristiani avevano quindi già e solo la vera dottrina.
Che la miopia sul tema salvezza possa colpire oltre che Calvino, anche un padre come Lutero, è ormai generalmente riconosciuto. Non cogliendo lo spirito di Romani 11 ha  trascinato per secoli anche la Chiesa in quell’antisemitismo che tutti conosciamo, e che ancora oggi a fatica ce ne stiamo liberando.
 
Quando bruggol afferma di rifarsi direttamente alla fonte biblica senza interposta persona che per quanto sia credente è pur sempre fallace, non intende essere ne arrogante ne presuntuoso, ma semplicemente accorto e prudente, e quantomeno mai aderirei ad un dogma dottrinale prendendo spunto da pochissimi versetti, quando il resto del messaggio evangelico sostiene ben altro.
 
La storia di Paolo che chiede i libri e le pergamene poi è veramente bella! Possiamo leggere in quei libri tutto quello che vogliamo! Dire che sono i libri dei Padri del giudaismo, i libri apocrifi del A.T. oppure, visto che era costruttore di tende, i libri contabili, manuali di montaggio, mah… Per Acq invece è un forte indizio di attaccamento morboso  di Paolo alle dottrine dei nonni, quindi afferma perentorio:

Quote:
Per quanto mi riguarda continuerò a riferirmi e a studiare uomini come quelli che ho citato per avere la premura di conoscere la “fede trasmessa dai santi”.

Daltonismo? Boh? Fratello, sei libero di farlo, ma ti ripeto che non è la fede trasmessa dai santi che tu dovresti studiare, ma la fede trasmessa ai santi, e questa la si acquisisce bevendo direttamente dalla Bibbia, unica e sovrana e completa Parola  di Dio.
Ed ora ripropongo le due domande rimaste senza risposta.

Quote:
1.      Una persona che si allontana dalla sana dottrina, e che quindi naufraga dalla fede è ancora figlio di Dio preservando incondizionatamente la salvezza?  Oppure chi si tira indietro non è mai nato di nuovo e quindi non è mai stato un figlio di Dio
Riferito a 1 Tim. 1 19, 20

Quote:
2.      Il tale della chiesa di Corinto, che pratica immoralità in famiglia, in chiesa e spavaldamente si gonfia per questo, è un figlio di Dio che conserva ancora il dono della salvezza o non è mai stato un vero convertito? Per favore rispondi a queste due domande.
Riferito a 1 Cor. 5:1-5.
 
Le domande sono aperte a chiunque...
 
In Gesù
« Ultima modifica: 29.09.2004 alle ore 22:42:34 by Rossella » Loggato
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #513 Data del Post: 12.10.2004 alle ore 23:09:57 »
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Un vero credente non può essere perduto!
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Suggerisco la meditazione versetto per versetto di Romani 8
« Ultima modifica: 13.10.2004 alle ore 10:20:38 by semplice » Loggato
Joseph
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #514 Data del Post: 03.12.2004 alle ore 12:47:21 »
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Ciao a tutti. Sono un nuovo membro e vorrei dire anch'io la mia su questo argomento cosi importante. Non ho letto tutti i msg però ho la convinzione mia interiore da parte dello Spirito Santo e sulla base della parola di Dio che la salvezza non si può perdere. Non si può perdere, perchè se ciò fosse possibile vorrebbe dire che non è più per grazia solamente, mentre noi sappiamo che essa è totalmente per grazia, dall'inizio alla fine. Se si potesse perdere vorrebbe dire che noi dovremmo metterci del nostro per mantenerla. Dio è Colui che ha creato in noi la fede e sarà anche Colui che la renderà perfetta fino al giorno di Cristo Gesù. Naturalmente per difendere l'altra tesi saranno stati tirati in ballo i classici versi di Ebrei, i quali concordo pienamente che possono far cadere in dubbio. Ma come sappiamo è "la somma della Parola che è verità" e non solo pochi versi, sia pure per alcuni, cosi apparentemente chiari e inequivocabili.
« Ultima modifica: 03.12.2004 alle ore 13:34:25 by semplice » Loggato
andreiu
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #515 Data del Post: 03.12.2004 alle ore 13:54:58 »
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Concordo pienamente con te Joseph...  Sorridente
« Ultima modifica: 03.12.2004 alle ore 14:26:32 by Rossella » Loggato

http://forumbiblico.community.leonardo.it/
bruggol
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #516 Data del Post: 04.12.2004 alle ore 12:30:07 »
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Ullallà. Benvenuto nel forum fratello Joseph.
 
Ma non potevi scegliere un altro argomento per esordire? Mi ero già predisposto ad un lungo letargo!
Bah, dunque vediamo un po’…
io e Joseph pensiamo di essere ambedue guidati dallo Spirito Santo, ma su questo argomento non abbiamo la stessa veduta, anzi la vediamo in modo opposto. Ora sinceramente non mi sento di incolpare lo S.S. di fomentare divisione tra fratelli, quindi dovrò concludere che uno di noi due parte da presupposti sbagliati, non per mala fede s’intende, ma perché c’è stato un indottrinamento orientato inun certo modo. Joseph pensa che ad ingenerare qualche dubbio (tra l'altro solo apparente) potrebbero essere solo alcuni versi della lettera agli Ebrei, ma nelle 35 pagine di questo topic sono stati trattati e sviscerati innumerevoli brani disseminati  in tutto il N. e A.T. (che rappresentano la somma della Parola) dove è evidenziata la componente attiva dell’uomo nel coronamento della salvezza.
 
Ora fratello (e fratelli Biblico e Andreiu) poiché questo topic non è un sondaggio-verifica dei pro e contro, sarebbe stato più corretto, non dico di rispondere dopo aver letto tutte le pagine, ma almeno alle due domande postate nella coda del topic e ripostate nel mio ultimo intervento. In questo modo invece di sparare al buio o enunciare convinzioni stereotipe (tra l’altro già espresse da altri fratelli e più volte) possiamo inquadrare l’obiettivo e capirci meglio.  
 
Un abbraccio
 
« Ultima modifica: 04.12.2004 alle ore 15:02:44 by Rossella » Loggato
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #517 Data del Post: 06.12.2004 alle ore 01:14:46 »
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on 04.12.2004 alle ore 12:30:07, bruggol wrote:
In questo modo invece di sparare al buio o enunciare convinzioni stereotipe (tra l’altro già espresse da altri fratelli e più volte) possiamo inquadrare l’obiettivo e capirci meglio.  

Credo che joseph abbia espresso la sua opinione, e la sua convinzione potrebbe essere uno stereotipo come la tua bruggol, o sbaglio?
Vorrei chiederti, se non lo hai già fatto, non ricordo scusami, come interpreti tu il passo di romani 11:6 (se è per grazia non è per opere). A me sembra chiarissimo!
Come anche Galati 2:21, Galati 4:7, Efesini 2:8.
« Ultima modifica: 06.12.2004 alle ore 06:38:43 by semplice » Loggato

Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
Joseph
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #518 Data del Post: 06.12.2004 alle ore 12:50:53 »
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Caro fratello Bruggol prima di rispondere alle tue domande e continuare questa fraterna discussione, vorrei puntualizzare che pur essendo fortemente convinto della mia opinione, l’ultimo mio desiderio, come suppongo anche il tuo, nei miei interventi è quello di dare origine a discussioni fatte per soddisfare la propria vanità. I miei interventi sono fatti a scopo di edificazione sia mia che degli altri. Continuo questo dialogo disponibile al cambiamento, qualora mi venisse dimostrato per mezzo unico ed esclusivo della Parola di Dio, che in tutti questi anni io abbia sbagliato, tagliando non rettamente la parola della verità, interpretandola in un modo errato, e spero che quanti siamo qui presenti possiamo avere tutti lo stesso pensiero, disposti a rivedere le nostre posizioni qualora lo S.Santo ci desse la grazia di essere umili, illuminando gli occhi del nostro cuore, mostrandoci di aver sbagliato. E’ ovvio infatti che tra questi due gruppi di fratelli uniti entrambi dal sangue di Cristo, ed entrambi eredi della stessa grazia, ce n’è uno che ha torto. Io penso che quando il Signore parli, ad esempio di “perseverare fino alla fine”, più che un metro per vedere se una certa persona era fratello o meno, sia un mezzo per esaminare noi stessi, una prova del nove che ci dica che stiamo sulla strada giusta. Se avendo esaminato noi stessi noi vediamo che non stiamo perseverando nella santificazione, ma stiamo vivendo nel peccato come chi non conosce il Signore, dobbiamo chiederci umilmente davanti al Signore perché non riusciamo ad odiare il peccato, come un vero figlio di Dio deve fare?? Se altresì, avendo esaminato noi stessi noi vediamo che stiamo perseverando nella santificazione, dobbiamo avere la consapevolezza che  non è una nostra opera ma è sempre la grazia di Dio, altrimenti noi potremmo vantare qualcosa davanti a Dio. Allo stesso modo tutto quello che Dio ci chiede nella sua Parola( ad esempio fede, vigilanza, costanza, amore per Dio e per il prossimo, odiare il male ecc…)egli ci dà anche la grazia di essere quello che lui ci chiede, ci dà la grazia di sentire dentro di noi questo desiderio, questo conformemente al versetto di Filippesi 2 : 13 :”infatti è Dio che produce in voi il volere e l’agire secondo il Suo disegno benevolo”. Forse qualcuno dirà: “Ma è proprio possibile che io non debba fare proprio niente?”. Anche se può sembrare sbalorditivo secondo la mia interpretazione è cosi! L’unica cosa che io devo fare è riconoscere sinceramente e non solo con le parole,la mia incapacità totale a fare qualsiasi bene, qualsiasi cosa gradita a Dio. Ora, siccome la salvezza è un processo (e non solo un atto di un momento, anche se inizia con quell’atto: la rigenerazione) compiuto interamente da Dio, senza alcun intervento umano, siccome la salvezza non è solamente la nuova nascita, ma comprende anche la santificazione, la consacrazione ed infine la glorificazione nel cielo, io ne deduco che l’Iddio di ogni sapienza e intelligenza, secondo il suo disegno benevolo saprà (devo crederlo perché è Lui che Lo dice) portare a compimento la buona opera che ha iniziato in noi (Filippesi 1:6). Partendo da questi paletti, fermi e sicuri, che Dio mette sulla via che mi conduce a Lui, vado avanti, confessando che certamente ci sono tante cose che non comprendo, confessando di non comprendere come possa accadere che un fratello che prima sia fervente nello spirito, poi possa bestemmiare quello stesso spirito,e confessando che è un argomento delicatissimo che ha fatto cadere nel dubbio e nella disperazione di aver perduto la propria salvezza, tantissimi sinceri figli di Dio.  
segue
« Ultima modifica: 06.12.2004 alle ore 14:27:11 by Rossella » Loggato
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #519 Data del Post: 06.12.2004 alle ore 16:27:19 »
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Per una maggiore comprensione della domanda:  intende anche "Può un vero credente apostatare dalla fede?". La salvezza come ci ricorda Ef 2:8 è un dono di Dio ed il Signore Gesù, che si presenta come il buon Pastore dirà "nessuno le potrà rapire dalla Mia mano". Io credo che il cristiano che si basa scrupolosamente sulla Bibbia, può gioire di questa meravigliosa certezza.
« Ultima modifica: 06.12.2004 alle ore 18:23:23 by Rossella » Loggato
bruggol
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #520 Data del Post: 06.12.2004 alle ore 22:44:17 »
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Fratello virus scrive

Quote:
Vorrei chiederti, se non lo hai già fatto, non ricordo scusami, come interpreti tu il passo di romani 11:6 (se è per grazia non è per opere). A me sembra chiarissimo! Come anche Galati 2:21, Galati 4:7, Efesini 2:8.
Fratello, la tua convinzione espressa in Rom.11:6 è proprio la dimostrazione lampante di come una verità espressa dalla Scrittura la rendiamo stereotipa applicandola in ogni modo, in ogni tempo, a tutti e dovunque senza renderci conto del contesto e per cui è stata affermata.
L’apostolo Paolo in Rom. 11:6 parla esclusivamente del popolo d’Israele. In questo contesto non si riferisce al singolo israelita, ma a ad un residuo di questa nazione che ottiene la salvezza non per aver ubbidito alle opere della Legge, ma per la sola grazia di Dio. Questo non esclude il fatto che la stragrande maggioranza del popolo col cuore duro, non riceve la salvezza.  
 
Dal verso 11 dello stesso capitolo, inizia l’avvertimento alla Chiesa che termina ai vv.21-22. Anche in tale contesto gli ammonimenti sono rivolti ad un corpo organico specifico, ma poiché la Chiesa sarà per grazia anche la sposa dell’agnello, gli avvertimenti dell’apostolo Paolo si fondono con gli ammonimenti descritti da Giovanni alle sette Chiese dell’Apocalisse che si ripercuotono sui singoli membri infedeli delle stesse Chiese.
 
Galati 2:21 credo sia completamente fuori tema in quanto descrive l’inutilità della legge (Mosaica) per il conseguimento della grazia. Questo problema, molto attuale nella chiesa primitiva per i neo-convertiti provenienti soprattutto dal giudaismo, non lo è più attualmente (credo). Noi ci stiamo occupando non di come conseguirla, ma della perdita della salvezza.
 
Gal. 4:7 è anche un brano sfocato perché definisce la nuova condizione acquisita dal credente, ma non ci illumina sulla occasione perduta dallo stesso. Per avere una risposta indiretta alla tua domanda basterebbe immedesimarsi nella persona del figlio Prodigo e chiedersi. Se quel figlio non fosse più tornato alla casa del Padre, avrebbe ancora altra proprietà in eredità oltre a quella già sperperata?
 
Ef. 2:8 (già esaminato in una lontana pagina) è simile a Galati precedente: parla solo di come abbiamo ricevuto il dono della grazia senza alcun merito, ma non aggiunge altro. Lo scopo dell’apostolo in questo brano è di valorizzare il dono ricevuto. In altri invece ci dirà in modo metaforico cosa dovremmo fare per perderlo.  
Un abbraccio.
« Ultima modifica: 07.12.2004 alle ore 10:20:05 by Rossella » Loggato
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #521 Data del Post: 07.12.2004 alle ore 09:28:03 »
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Ogni 10-15 pagine mi piace tornare a scrivere da queste parti...  Sorridente
Premetto che ho cambiato idea su questo argomento per cui comprendo chi la può pensare diversamente.
Vorrei chiarire alcuni punti.
Il fatto che la salvezza sia una grazia è assodato ma non concordo quando si dice che questo dimostrerebbe che non si può perdere. La grazia è un regalo unilaterale, come tale è soggetto a rifiuto da parte di chi lo riceve. Dio è fedele e non cambia mai, nessuno può strapparci dalle Sue mani. Questa è una promessa stupenda. Possiamo allontanarci da Lui solo volendo coscientemente farlo, rifiutandolo.
Accettarlo è una scelta, abbandonarlo è una scelta. Non ci si allontana da Dio "per sbaglio".
Sono d'accordo, noi non siamo in grado di aggiungere nulla all'opera di Dio, nè per quel che riguarda la salvezza nè per quel che riguarda la santificazione.
Quando si nasce di nuovo si rinuncia a sè stessi e si permette a Dio di iniziare la Sua opera in noi.
Noi siamo solo in grado di dire si oppure no alla Sua opera, alla Sua volontà, al Suo piano di salvezza.
Non mi dilungo sul tema della predestinazione anche perchè ripeterei cose già dette da Bruggol.
 
Inviterei però tutti a farsi una domanda...
Perchè ci teniamo tanto a sapere se la salvezza si può perdere?  
Per noi stessi? A noi è comunque chiesto di rimanere fedeli. Se ubbidiamo abbiamo la certezza della fede. Se dimoriamo nell'amore non avremo paura.
Per gli altri? In ogni caso non sta a noi giudicare chi sarà salvato. Tutt'al più possiamo essere chiamati a correggere in base ai frutti.
Quindi temo che sia uno di quegli argomenti senza ricadute pratiche la cui disquisizione alla lunga può risultare inutile...  Indeciso
Ma si sa, la voglia di sapere chi è dentro e chi è fuori non morirà mai.
 
Scusate se non ho infarcito il tutto di versetti ma credo che siano già stati tutti citati...
« Ultima modifica: 07.12.2004 alle ore 10:22:42 by Rossella » Loggato

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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #522 Data del Post: 07.12.2004 alle ore 15:20:47 »
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on 07.12.2004 alle ore 09:28:03, elovzu wrote:

 
Il fatto che la salvezza sia una grazia è assodato ma non concordo quando si dice che questo dimostrerebbe che non si può perdere.  
 
La grazia è un regalo unilaterale, come tale è soggetto a rifiuto da parte di chi lo riceve.  
 
Dio è fedele e non cambia mai, nessuno può strapparci dalle Sue mani. Questa è una promessa stupenda.  
 
Possiamo allontanarci da Lui solo volendo coscientemente farlo, rifiutandolo.
 
Accettarlo è una scelta, abbandonarlo è una scelta. Non ci si allontana da Dio "per sbaglio".

 

 
Queste considearazioni esprimono anche le mie convinzioni!  Occhiolino
« Ultima modifica: 07.12.2004 alle ore 18:46:59 by Rossella » Loggato

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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #523 Data del Post: 07.12.2004 alle ore 19:27:03 »
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Riguardo alla tua prima domanda, quella relativa a I Tim. 1:19-20, riguardo alla fede e alla buona coscienza, anche se Paolo rivolge quella esortazione a Timoteo, Egli sapeva che se Timoteo era davvero un nato di nuovo, non avrebbe mai potuto abbandonare la fede, facendo naufragio, quindi perdendo la salvezza, tuttalpiù si sarebbe potuto allontanare dalla fede, ma prima o poi si sarebbe dovuto avvicinare di nuovo, se davvero aveva fatto professione di fede. Questo conformemente a Filippesi 1:6. Allora perché Paolo ha detto quelle parole?? Il punto è che solo Dio conosce quelli che sono suoi, a volte nei momenti di debolezza, e di peccato, anche a chi è veramente nato di nuovo vengono dei dubbi circa la genuinità della propria fede. Allora Paolo è come se dicesse a tutti noi e a tutti coloro che vogliono vivere nel peccato illudendosi che tanto oramai si è salvati per sempre: “Non illudetevi, ma assicuratevi che la vostra conversione sia genuina, perché se è vera, deve portare per forza il frutto della santificazione”. Però il rientrare in certi “parametri” è sempre una grazia di Dio, il quale fa cooperare ogni cosa per il bene dei suoi figli. Infatti anche un momentaneo allontanamento, un periodo di sbandamento nel peccato, possono essere usati da Dio per il perfezionamento dei suoi santi.
« Ultima modifica: 07.12.2004 alle ore 21:53:04 by Rossella » Loggato
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #524 Data del Post: 09.12.2004 alle ore 10:09:45 »
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Rispondo a bruggol ed anche ad elovzu un po'.
 
A me sembra che voi stiate parlando con parole articolate, di una semplice cosa, dalla quale riceviamo un serio avvertimento: la bestemmia contro lo Spirito Santo.
 
Ma in quel caso, si sta rifiutando la salvezza, dopo averne capito appieno la valenza...
 
A questo punto, direi che la domanda nel titolo di qiesto thread è posta male, dovrebbe essere: "Ma... si può rifiutare la salvezza?".
Certamente, al si può rifiutare, ma non la si perde in base a quello che si fà o non si fà, la si rifiuta!  Occhiolino
 
Se la si accetta, non la si perde, MAI, perchè è un dono di Dio! Se viene rifiutata, essa stessa non ha valore nella vita, e quindi il problema non si pone nemmeno.
Non si può perdere qualcosa che non si ha e nella quale non si crede! Essa non c'è, perchè non si crede in essa, quindi cosa perderebbe uno che non crede?  Hu?!
« Ultima modifica: 09.12.2004 alle ore 14:38:02 by Rossella » Loggato

Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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