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   Ma... la salvezza si può perdere?
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   Autore  Topic: Ma... la salvezza si può perdere?  (letto 24989 volte)
Rossella
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    Rossella
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #315 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 15:11:19 »
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Non è forse che, nella Nuova Alleanza, lo Spirito Santo è dato a tutti i credenti, mentre durante l'Antica, solo alcuni privilegiati, e in determinate occasioni, potevano riceverlo?
 
La Sua presenza costante nei nostri cuori è sicuramente un aiuto irrinunciabile.
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"Benedici, anima mia, il SIGNORE
e non dimenticare nessuno dei suoi benefici !".
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #316 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 15:12:27 »
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Secondo quello che io ho capito, l'unica cosa che noi dobbiamo fare è morire a noi stessi.
 
In questo modo si lascia lo Spirito Santo libero di agire nelle opere già preparate da Dio.
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #317 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 15:43:24 »
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Virus,  il mio intervento non è polemico.
 
muoio a me stesso=ricalcitro contro gli istinti= riduco in schiavitù il mio corpo= ammazzo il mio corpo=Per me la morte è guadagno (tutte frasi bibliche)
 
Se io muoio a me stesso non commetto più peccato.
 
Ma se è così lo S.S. non ha bisogno di fare più nulla perchè in me non abita più il peccato.
 
E siamo tornati alla partenza.
 
La via di uscita in tutto ciò è che Dio compia un atto di forza nella mia vita costringendomi a non peccare e a non espormi alle tentazioni del diavolo.
 
I bambini non peccano di fornicazione, di furto, di idolatria, ecc.... perchè le loro esigenze/istinti della carne non si sono sviluppati.
 
Per amore del Suo Nome io spero di diventare vecchio per non peccare più di fornicazione: mio nonno infatti mi dice che corre dietro le donne , ma non sa più perchè!
 
L'ideale sarebbe di impedire alla nostra carne di costringerci al peccato: in che modo posso evitare che il mio corpo continui ancora a vibrare quando vede una Ferrari?
 
Mi ammazzo e così ho risolto il problema.
 
Quando la chiesa dice: Signore Torna, esprime un desiderio di Santo Suicidio.
 
Non è una cosa nuova: anche Paolo diceva che "La morte per me è guadagno"
 
Perchè Paolo voleva morire?
 
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #318 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 16:12:11 »
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Carissimo fratello Bruggol,
 
ti ringrazio per avermi fatto notare che il formaggio sul pesce arrosto è un po' azzardato, mi impegnerò affinchè io non abbia più l'ardire di tale accostamento… Sorridente
A fondamento del mio primo post c’erano, tra gli altri:  
Gv 10:28  “nessuno le rapirà dalla mia mano” 29: “nessuno può rapirle dalla mano del Padre”
Rm 8:1 “non c’è dunque più alcuna condanna per quelli che sono in Cristo”
1Pt 1:4 “una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi”
Eb 10:14 “infatti con un’unica offerta, Egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati”
Rm 8:17 “se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo”
Rm 8:30 “quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati” 33: “chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è    Colui che li giustifica” 35: “chi ci separerà dall’amore di Cristo?” 38 “Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezze, né profondità, né alcuna altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore”.
2 Tess 2:13 “Sorridenteio fin dal principio vi ha eletti a salvezza”
 (ho dovuto stringere un po’…Occhiolino Vago
 
Per arrivare al mio commento su 2Pt 1:4 e segg.:
penso che Pietro, pur riferendosi a nati di nuovo -come tu mi fai notare non ci possono essere dubbi su ciò- sta parlando a quel "ma colui" che non cresce nella fede, non procede sul cammino della santificazione, insomma si è abbacchiato. Non vuole far intendere ch'egli perderà la Grazia, quanto piuttosto che questo "colui" non ne gusterà appieno, in questa vita, dimenticando appunto di essere stato purificato dei suoi peccati, nè impegnandosi nelle buone opere, affinché possa essere certo della sua salvezza da tali frutti della Grazia stessa. Il versetto 11 non mi pare escluda per chi non fa "in questo modo" l'entrata nel regno dei cieli, ma anzi la ribadisce per chi fa così e soprattutto la ricorda a chi se ne fosse dimenticato. Al verso 12 infatti Pietro dice che sa che i destinatari della sua lettera conoscono la verità, ma lo stesso vuole tenerli desti, proprio perché non perdano la speranza della salvezza, che è cosa donata ormai e non detraibile come sopra argomentato; vuole che coltivino la certezza qui e ora, e inciampino sempre meno (peccato occasionale di cui l'ultimo post).
Se veramente Pietro si rivolge a nuovi nati, se veramente prende le mosse da quelle Parole del Cristo per le quali nessuno può essere strappato a Lui, io non riesco a trovare altra spiegazione. Posso sbagliare, certo, e sono qui per questo, ma spero di avere la mente di Cristo in ogni momento.
Questo discorso può essere avvalorato da simili esortazioni:
Ebr 6:11 “soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri sino alla fine il medesimo zelo, per giungere alla pienezza della speranza, affinché non diventiate indolenti”
1 Gv 3:9 “chiunque è nato da Dio, non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio”
Tito 2:14 “Egli ha dato sé stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone. Parla di queste cose, esorta e riprendi con piena autorità”
Ebr 10:24 “facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere”
 
Gli unici brani delle lettere che mi avevano fatto pensare alla possibilità della ricaduta erano quelli sull'apostasia, ma mi è stato detto e ampiamente dimostrato sulla Parola, che sicuramente in quei casi si trattava di persone che avevano concepito la Grazia ad un livello esclusivamente teorico, che il messaggio era loro arrivato, ma essi non l'avevano accolto veramente, cioè fossero pseudo-credenti. Ma questa è un’altra storia… Per ora rimaniamo sulla ricaduta, tralasciando un attimo l’apostasia che ritengo meriti un discorso a parte, pur se strettamente collegato.
 
Grazie fratello Bruggol per la tua accoglienza e perché mi auguro io possa crescere nella Verità, anche per mezzo tuo ed insieme a te. Sorriso
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #319 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 16:36:45 »
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Vorrei aggiungere che Salmo 103:12 - Is 44:22 - Rm 5:21, 8:1, 32:34 - e soprattutto Ebrei 10:14 mi insegnano che sono giustificato dei miei peccati passati, presenti e futuri... senza ovviamente con ciò intendere che debba venire meno al mio impegno di santificazione o di chiedere perdono... giammai!
 
Inoltre ringrazio Romefriend, se posso essergli stato in qualche modo di edificazione, e posso in pvt riferirgli come e quando io abbia ricevuto la Grazia... che poi ognuno La riceve in modi e tempi diversi.
 
Pace a tutti.
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #320 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 17:05:10 »
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on 29.03.2004 alle ore 15:43:24, Sabato wrote:
Non è una cosa nuova: anche Paolo diceva che "La morte per me è guadagno"
 
Perchè Paolo voleva morire?

Infatti sabato, perchè secondo te Paolo nonostante dicesse che non riusciva a fare quello che voleva fare bensì faceva quello che non voleva fare non vedeva l'ora di morire? Quale può essere la spiegazione?
 
Se la salvezza sta in noi, Paolo non doveva essere ansioso di morire, in quanto faceva il male e non faceva invece il bene, a quanto espresso da lui stesso!
« Ultima modifica: 29.03.2004 alle ore 17:05:51 by Virus » Loggato

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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #321 Data del Post: 30.03.2004 alle ore 00:12:44 »
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Sorriso
Sabato
La via d'uscita non può essere che Dio compia un atto di forza costringendoti a non peccare e a non esporti in tentazione del diavolo, perchè andrebbe contro la tua libertà di scegliere, e lo avrebbe allora fatto già con Adamo ed Eva fin dall'inizio.
Sei tu che compi un atto di forza con te stesso,  Sorriso per mezzo della grazia che abita in te, facendo crescere la presenza di Dio nella tua vita, lasciando che il tuo spirito nato di nuovo guidi i tuoi pensieri anche attraverso la lettura e la meditazione della Parola di Dio, facendo si che un po' alla volta il tuo stile di vita si modifichi secondo il piano di santificazione che Dio ha preordinato per te.  Sorridente
La Bibbia dice che la nostra carne, per sua natura, non si sottoporrà mai del tutto allo guida dello Spirito,  Indeciso così ci sarà sempre un po' di battaglia tra gli stimoli della carne e la guida della spirito.  Scioccato
Battaglia non vuol dire sconfitta, tanto più che noi siamo più che vincitori in Cristo che ci da la forza.
Tentazione non vuol dire peccato, perchè Cristo è stato tentato come noi in ogni cosa senza però peccare,
E se Lui è il primogenito di molti fratelli, perchè non pensare che possiamo essere come Lui, avendo qui su questa terra una vita di vittoria senza sognare che la vera vittoria sia la morte?
Certo il punto era che Gesù poteva vincere le tentazioni perchè la sua comunione con Dio Padre era particolare, e talmente sottomessa che poteva dire di non fare quello che lui voleva ma solo la volontà di Suo Padre.
Siamo disposti noi ad accettare un simile tipo di guida per le nostre azioni e scelte giornaliere?
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #322 Data del Post: 30.03.2004 alle ore 12:00:22 »
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La prima parte espressa da romefriend può essere riassunta nel "rinnovamento della mente" alla quale siamo invitati OGNI GIORNO, che ci porta a compiere la perfetta volontà del Padre, in ogni cosa.
 
Ma questo è un frutto dell'opera dello Spirito Santo in noi, noi non ne abbiamo merito!
Non possiamo avere merito di questo, AFFINCHE' NESSUNO SE NE VANTI!
 
Giov 17:3 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato!
 
E come facciamo a conoscere il Padre e Gesù, se non tramite lo Spirito Santo che è in noi?
« Ultima modifica: 30.03.2004 alle ore 16:05:12 by Virus » Loggato

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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #323 Data del Post: 30.03.2004 alle ore 13:09:23 »
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on 29.03.2004 alle ore 16:12:11, MILES wrote:
Carissimo fratello Bruggol,
opere”
 
Gli unici brani delle lettere che mi avevano fatto pensare alla possibilità della ricaduta erano quelli sull'apostasia, ma mi è stato detto e ampiamente dimostrato sulla Parola, che sicuramente in quei casi si trattava di persone che avevano concepito la Grazia ad un livello esclusivamente teorico, che il messaggio era loro arrivato, ma essi non l'avevano accolto veramente, cioè fossero pseudo-credenti. Ma questa è un’altra storia… Per ora rimaniamo sulla ricaduta, tralasciando un attimo l’apostasia che ritengo meriti un discorso a parte, pur se strettamente collegato.
 

Concordo. Sono quelli che "Hanno creduto invano". Come ho già avuto occasione di dire nel commento a Ebrei.
Chi ha ricevuto il dono della fede vi persevera perchè lo Spirito Santo ch'è in lui opera per la sua santificazione.
Il nostro cambiamento è il frutto dello Spirito, ma prima nasce il fiore. Senza lo Spirito Santo non avremmo nè fiore, nè frutto.
Concordo anche con Virus.
La salvezza la perdono quelli che non l'hanno mai avuta.
Loggato

Infatti,mentre a quest'ora dovreste essere maestri,avete di nuovo bisogno che vi s'insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio,e siete giunti al punto di avere bisogno di latte, non di cibo solido
bruggol
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #324 Data del Post: 30.03.2004 alle ore 17:37:03 »
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Fratello Miles,  
 
nel tuo post, questa volta hai messo troppo pesce (…pardon)  carne al fuoco. Tutti i riferimenti biblici da te citati sono comunque stati ampiamente trattati già un anno fa.  
 
Una regola generale è che: tutte le promesse destinate ai figlioli di Dio, documentate e descritte in mille brani della scrittura, sono riservate solo e solamente ai credenti che restano sotto l’ombrello protettivo di Gesù. Il figlio prodigo quando decise di “sganciarsi”dal Padre si ritrovò in un vicolo cieco…spiritualmente morto. Il Signore non ci tiene incatenati a se, e questo sicuramente lo avrai sentito tante volte dalla bocca degli anziani della tua chiesa. E se non sei incatenato come concili questo con la convinzione che una volta salvati lo si è per sempre?
 
Poi tu dici:
…penso che Pietro, pur riferendosi a nati di nuovo - come tu mi fai notare non ci possono essere dubbi su ciò - sta parlando a quel "ma colui" che non cresce nella fede, non procede sul cammino della santificazione, insomma si è abbacchiato. Non vuole far intendere ch'egli perderà la Grazia, quanto piuttosto che questo "colui" non ne gusterà appieno, in questa vita…
 
mi potresti tradurre il termine “gustare appieno” alla luce di del nostro tema?
 
Il brano di 2Pt:1:4-11 ci da un messaggio chiaro: Se un credente “dimentica” di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati, vuol dire che è ritornato a peccare e non sono più visibili in lui le virtù descritte nel brano. La conseguenza è: in questo modo NON sarà più ampiamente concesso l’ingresso nel regno di Dio. Con altre parole: il suo ingresso è a rischio!
Usando la stessa logica, quando Gesù afferma: “io sono la via, la verità e la vita e nessuno va al Padre se non attraverso di me” io intendo che per esclusione, tutte le altre vie NON portano al Padre!  
 
Ora vorrei riportare un brano che dovrebbe ancora una volta farci riflettere sulla nostra condizione di salvati durante il periodo dalla grazia. Questo testo, ci confronta con un toccante paragone di vita vissuta affinché noi ne potessimo trarre ammonimento.

“ Non voglio infatti che ignoriate fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, …mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, bevvero tutti la stessa bevanda spirituale…, ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque: infatti furono abbattuti nel deserto.
Ora queste cose avvennero per servire di esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive come lo furono costoro, e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro…, non fornichiamo come alcuni di loro fornicarono …, non tentiamo il signore come alcuni di loro lo tentarono…,non mormorate come alcuni di loro mormoravano. .. Ora queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi… Perciò chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere.”
1cor. 10:1- 12.
La riflessione che viene da questo passo è:
 
-   Paolo si sta rivolgendo alla “Chiesa di Dio  che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi.  1 Cor.1:2. Senza ombra di dubbio sono “veri” credenti nati di nuovo!
 
- Nel V.T. nonostante Dio avesse scelto (eletto) TUTTO il suo popolo, subordina la sua definitiva entrata nella terra promessa (Regno di Dio per noi) alla fedeltà verso di Lui. Una persona che si colloca al di fuori del patto e dell’ubbidienza, perde (non solo la corona, come qualcuno afferma) ma l’ingresso nel Suo riposo.
 
- Se l’apostolo Paolo le riporta come esempio per noi, mi fa capire che la mia condizione di figlio di Dio non è dissimile dalla condizione degli israeliti: come a loro venne meno la fede, nonostante tutti i prodigi visti di Dio, anche noi possiamo diventare idolatri, bramosi di cose cattive, fornicatori, mormoratori e tentatori di Dio come enunciato nel brano.
 
- Sono invitato da Paolo a prendere in seria considerazione un tale ammonimento, se lo ignoro mi pongo come potenziale trasgressore con relative conseguenze.
 
- La frase “ chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere” dovrebbe far riflettere quanti, sicuri di essere stati eletti, si comportano come i farisei venuti al Giordano ed ammoniti da Giovanni: “…non pensate di dire dentro di voi “Abbiamo per padre Abramo” perché io vi dico che da queste pietre Dio può far sorgere dei figli ad Abramo””
 
Tu scrivi:
ma mi è stato detto e ampiamente dimostrato sulla Parola, che sicuramente in quei casi si trattava di persone che avevano concepito la Grazia ad un livello esclusivamente teorico, che il messaggio era loro arrivato, ma essi non l'avevano accolto veramente, cioè fossero pseudo-credenti
 
sono interessato a questa dimostrazione!
 
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #325 Data del Post: 31.03.2004 alle ore 14:58:28 »
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Bruggol, tu vuoi argomentare la possibilità della perdita della salvezza.
 
Perdere la salvezza vuol dire essere reputati, ad un certo punto della nostra vita, peccatori.
Sino al giorno prima la salvezza era ancora di mia proprietà, poi ad un certo punto, a causa di una mia azione io perdo la salvezza. Immagino definitivamente.
 
Visto che sei stato abbastanza esauriente e preciso nell'argomentare la possibilità della perdita della salvezza, saresti cortese nell'inidcarmi quali sono i casi in cui io posso perdere la salvezza?
La Bibbia ti da ragione!
 
Tuttavia ho un dubbio!
 
il mio ragionamento ti sembrerà infantile, ma lasciamelo fare, ti prego!
 
Io ho ammaestrato i fratelli di questo forum dicendo che copiare CD è peccatto= rubare.
 
Tuttavia io copio CD, pur sapendo in piena coscienza che è un peccato.
Quando perderò la salvezza?
 
Io giornalmente mi sforzo molto, chiedo a Dio di aiutarmi ed ascolto i sussurri dello S.S: ma purtroppo devo confessare che faccio almeno un peccato, quindi in un anno ne faccio 365.
Da quando ho preso coscienza della mia anima (intorno ai 14 anni) avrò
sino ad oggi trasgredito la legge  più di 5000 volte.
 
Analizzando  la lista di peccati riportata da Paolo in Galati 5
 
Ora le opere della carne sono manifeste, e sono:  
fornicazione,  
impurità,  
dissolutezza,
idolatria,  
stregoneria,  
inimicizie,  
discordia,  
gelosia,  
ire,  
contese,  
divisioni,  
sètte,  
invidie,  
ubriachezze,  
orge  
altre simili cose
 
circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio
 
Ora ho distribuito (in coscienza) i miei 5000 peccati:
 
fornicazione,  0   (menatalmente innumerevole volte)
impurità,   Non so!
dissolutezza, 100
idolatria,   1000 (idolatria non classica, mi piacciono le donne)
stregoneria,   0
inimicizie,  1000
discordia,  500
gelosia,     250
ire,       250
contese,    250
divisioni,    10
sètte,   10
invidie,       230
ubriachezze,   2
orge     (non applicabile)
altre simili cose   1398
 
Visto che Paolo mi ha pre-avvisato  
[circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio]
 
Ho già perso la salvezza?  
 
Spero di no!
 
Perchè se la risposta è si, allora è la fine.......e non solo per me!
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #326 Data del Post: 31.03.2004 alle ore 15:52:45 »
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Bruggol, che significato ha per te la libertà in Cristo?
 
Cosa significa praticamente per te?
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #327 Data del Post: 31.03.2004 alle ore 16:31:24 »
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on 31.03.2004 alle ore 14:58:28, Sabato wrote:
Bruggol, tu vuoi argomentare la possibilità della perdita della salvezza.
 
Perdere la salvezza vuol dire essere reputati, ad un certo punto della nostra vita, peccatori.
Sino al giorno prima la salvezza era ancora di mia proprietà, poi ad un certo punto, a causa di una mia azione io perdo la salvezza. Immagino definitivamente.
 
Visto che sei stato abbastanza esauriente e preciso nell'argomentare la possibilità della perdita della salvezza, saresti cortese nell'inidcarmi quali sono i casi in cui io posso perdere la salvezza?
La Bibbia ti da ragione!
 
Tuttavia ho un dubbio!
 
il mio ragionamento ti sembrerà infantile, ma lasciamelo fare, ti prego!
 
Io ho ammaestrato i fratelli di questo forum dicendo che copiare CD è peccatto= rubare.
 
Tuttavia io copio CD, pur sapendo in piena coscienza che è un peccato.
Quando perderò la salvezza?
 
Io giornalmente mi sforzo molto, chiedo a Dio di aiutarmi ed ascolto i sussurri dello S.S: ma purtroppo devo confessare che faccio almeno un peccato, quindi in un anno ne faccio 365.
Da quando ho preso coscienza della mia anima (intorno ai 14 anni) avrò
sino ad oggi trasgredito la legge  più di 5000 volte.
 
Analizzando  la lista di peccati riportata da Paolo in Galati 5
 
Ora le opere della carne sono manifeste, e sono:  
fornicazione,  
impurità,  
dissolutezza,
idolatria,  
stregoneria,  
inimicizie,  
discordia,  
gelosia,  
ire,  
contese,  
divisioni,  
sètte,  
invidie,  
ubriachezze,  
orge  
altre simili cose
 
circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio
 
Ora ho distribuito (in coscienza) i miei 5000 peccati:
 
fornicazione,       0   (menatalmente innumerevole volte)
impurità,             Non so!
dissolutezza,      100
idolatria,             1000 (idolatria non classica, mi piacciono le donne)
stregoneria,        0
inimicizie,            1000
discordia,            500
gelosia,               250
ire,                      250
contese,              250
divisioni,              10
sètte,                  10
invidie,                 230
ubriachezze,        2
orge                    (non applicabile)
altre simili cose   1398
 
Visto che Paolo mi ha pre-avvisato  
[circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio]
 
Ho già perso la salvezza?  
 
Spero di no!
 
Perchè se la risposta è si, allora è la fine.......e non solo per me!

 
Matteo 12:30,31,32
Gesù dice chiaramente che chi bestemmia lo SS non potrà essere perdonato, perchè? Lo SS è Colui che opera la volontà di Dio in ognuno di noi e bestemmiarlo significa separarsi definitivamente dalla volontà di Dio perchè Lui non pèuò più operare nella nostra vita.
 
Ebrei 6:4,5,6
Anche lo scrittore dell'epistola agli Ebrei dice la stessa cosa e dimostra che lo SS opera in noi tutte le cose di Dio e la sua potenza, bestemmiarlo implica ricrocifiggere di nuovo il Figlio di Dio. Non c'è più speranza!
 
1 Giovanni 1:8,9,10
Nel nostro cammino di santificazione è implicito che sono comprese le nostre cadute, i nostri peccati, che non hanno nulla a che vedere con il peccato contro lo SS, da quei peccati siamo lavati dal san gue di Gesù del continuo, e se diciamo che non pecchiamo, Giovanni dice che siamo bugiardi e che facciamo bugiardo Dio stesso!
 
Si può perdere la salvezza?
Grazie a Dio no!  SorridenteVB  Sunday Sorriso
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #328 Data del Post: 31.03.2004 alle ore 17:33:29 »
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Caro fratello Bruggol,
 
nessuno di noi due mi sembra faccia molta economia nel mettere la carne al fuoco... Linguaccia poichè mi chiedi ulteriori spiegazioni sul mio ultimo post, mi proponi un altro brano biblico e mi chiedi di dimostarti il discorso circa l'apostasia... a parte questa battutaccia iniziale - Vagomi auguro che ridiamo insieme-, ti chiedo scusa ma già sono prolisso con un argomento, figuriamoci con tre. Mia colpa. Mi permetto dunque di chiarire, per ora, solo l'ultimo post, anche se il concetto della mia risposta è fondamentalmente già dato nel post di Sunday.
 
[/color] E se non sei incatenato a Lui, come concili questo con la convinzione che una volta salvati lo si è per sempre?
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Non so cosa intendi per incatenato, ma se ho capito ciò che mi vuoi dire, intendi ch'Egli non ci obbliga a rimanere con Lui: su ciò mi trovi d'accordo in un certo senso. Se siamo davvero nella Grazia, chi di noi può desiderare di andarsene? Come fa notare Tichico, chi è nella Grazia, non è incatenato in qualche modo, ma vi persevera perchè lo Spirito Santo ch'è in lui opera per la sua santificazione. Tranne qualche inciampo -e potrei fare più o meno la stessa lista di Sabato, ove la carne si mette di mezzo e ci fa fare ciò che non vogliamo, poichè siamo nella carne- noi abbiamo la mente di Cristo, ed aspiriamo non più alle cose del mondo; allora lo Spirito opera in noi e ci permette di rialzarci dall'inciampo rattristandoci secondo lo Spirito. Ovviamente ogni inciampo provoca anche un certo dolore, ma non ci uccide, siamo già morti. E' per questo che non mi sento -so che non accusavi nessuno, non ti preoccupare Occhiolino- fariseo a dire "sono nella Grazia, sono salvo!", ma mi sentirei di esserlo, anzi peggio, a dire "io sto sempre in piedi!" con conseguenza naturale "non inciampo mai! guardate tutti!" Sorridente
 
[/color]mi potresti tradurre il termine "gustare appieno" alla luce del tema?
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ti posso tradurre meglio "non gustare appieno", che è più facilmente spiegabile: colui che non gusta appieno -e lo ripeto: in questo mondo e in questa vita- non sfrutta più le virtù elencate da Pietro, è insicuro, non ha sicurezza della salvezza che invece deve avere un figlio di Dio. Se ci si dimentica dei doni ricevuti in aggiunta, non si potrà sfruttarli anche per coltivare quel senso di certezza della salvezza.
 
[/color] se un credente dimentica (...), vuol dire che è tornato a peccare (...), il suo ingresso è a rischio.
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Chi di noi ha mai smesso di peccare? chi non è peccatore? non siamo dunque tutti a rischio e senza alcuna speranza? Ma quale Dono ci è stato fatto allora? Quale Salvezza? Non sa il Signore che siamo tutti peccatori? Chi si merita la Grazia? Ergo siamo salvi per opere.
 
Brevemente ciò che penso ogni giorno: Dio è Padre Amorevole, non vuole ripudiare i suoi figli una volta che l'abbia adottati. Nessun buon padre carnale ha mai abbandonato un figlio per le disubbidienze, tanto più l'Altissimo che è Padre Celeste e Perfetto. E un figlio lascia la casa solo se il padre carnale non è più amorevole, o quando è cresciuto. Ma noi siamo tutti bambini e Lui, beh...  Ti posso dire che la Croce, almeno per me, non mi sta dietro, per il mio passato, e poi si vedrà... ma mi sta sempre innanzi. Sorriso
 
Pace, pace, pace.
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #329 Data del Post: 31.03.2004 alle ore 17:51:50 »
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La mia controdomanda prima di rispondere è:  
Si perde la salvezza commettendo peccato o rinnegando Dio?
 
sono due cose distinte e separate, nel senso che il peccato  non determina la perdita della salvezza, perchè ne commettiamo minimo 7 al giorno.
 
secondo se rinneghiamo Dio allora li è un problema.
 
Un esempio, se muoriamo due minuti dopo aver detto una bugia non importa se a fini di bene o dimale sempre bugia è, io penso che siamo con Dio, perchè non abbiamo rinnegato di aver accettato Gesù, abbiamo adempiuto al desiderio della carne che in quel momento è emerso.
 
ma se bestemmiamo e rinneghiamo Gesù, no Dio perchè e mediante il fatto che abbiamo accettato Gesù Cristo, la bibbia è chiara nessuno va al padre se non per mezzo di Me dice Gesù!  allora penso che abbiamo biglietto solo andata per le caldaie dell'inferno.
 
non voglio dire che dobbiamo peccare ma il peccato carnale non cancella la "personalità" distinta dell'anima che è stata resa salva dall'opera di Gesù, difatti abbiamo l'anima nettata inbiancata.
 
se c'è qualche laguna ne parliamo ma il discorso dovrebbe filare, senza crepe, almeno che non dobbiamo fare la versione improsa della bibbia ma letteralmente la bibbia determina queste differenza tra anima corpo e spirito e l'una non condanna l'altra.
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