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   Ma... la salvezza si può perdere?
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   Autore  Topic: Ma... la salvezza si può perdere?  (letto 24993 volte)
Tichico
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #300 Data del Post: 25.03.2004 alle ore 08:56:56 »
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Cristo è il termine della Legge, o no?
« Ultima modifica: 29.03.2004 alle ore 12:20:16 by Virus » Loggato

Infatti,mentre a quest'ora dovreste essere maestri,avete di nuovo bisogno che vi s'insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio,e siete giunti al punto di avere bisogno di latte, non di cibo solido
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #301 Data del Post: 25.03.2004 alle ore 09:02:54 »
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on 23.03.2004 alle ore 17:30:22, adler wrote:

 
Il fatto è che non siamo noi a metterli al rogo, anzi noi si prega per loro, il problema è che si mettono da soli "al rogo" pechè anche se molti fratelli non lo sanno o non se ne accorgono, il Signore invece lo sa e agisce in conformità con la Sua Parola...Il problema è anche che se c'è una mela marcia, il rischio serio è che marcisce tutto il paniere (anche se questa mela non rinnega Cristo, ma compie altri peccati).In oltre negli ultimi tempi l'apostasia di molti deriverà dal dare retta a spiriti seduttori e dottrine di demoni (1Timoteo 4:1) e non credo che questo avviene da un giorno all'altro...la mela non marcisce tutta e subito ma piano piano e poi piano piano contagia anche gli altri...
 

Esatto, ma noi dobbiamo vigilare. Anziani (pastori), diaconi e tutti gli altri uomini devono vigilare e chiedere la riunione della chiesa (non una ogni tanto) per fare il punto della situazione spirituale della stessa.
Se una persona battezzata dichiarasse il suo peccato (col corpo) davanti a tutta l'assemblea e poi subito dopo continuasse nel suo peccato che cosa suggeriresti di fare?
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Infatti,mentre a quest'ora dovreste essere maestri,avete di nuovo bisogno che vi s'insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio,e siete giunti al punto di avere bisogno di latte, non di cibo solido
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #302 Data del Post: 25.03.2004 alle ore 11:17:24 »
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on 23.03.2004 alle ore 15:49:16, loretta wrote:
2  E tu, figliuol d’uomo, di’ ai figliuoli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno della sua trasgressione; e l’empio non cadrà per la sua empietà nel giorno in cui si sarà ritratto dalla sua empietà; nello stesso modo che il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà.
 
13  Quand’io avrò detto al giusto che per certo egli vivrà, s’egli confida nella propria giustizia e commette l’iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, e morrà per l’iniquità che avrà commessa.
 
14  E quando avrò detto all’empio: Per certo tu morrai, s’egli si ritrae dal suo peccato e pratica ciò ch’è conforme al diritto e alla giustizia,
15  se rende il pegno, se restituisce ciò che ha rapito, se cammina secondo i precetti che dànno la vita, senza commettere l’iniquità, per certo egli vivrà, non morrà;
16  tutti i peccati che ha commessi non saranno più ricordati contro di lui; egli ha praticato ciò ch’è conforme al diritto ed alla giustizia; per certo vivrà.
 
17  Ma i figliuoli del tuo popolo dicono: La via del Signore non è ben regolata; ma è la via loro quella che non è ben regolata.
18  Quando il giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l’iniquità, egli muore a motivo di questo;
19  e quando l’empio si ritrae dalla sua empietà e si conduce secondo il diritto e la giustizia, a motivo di questo, vive.
 
Queste sono le parole dell' Eterno come si trovano in Ezechiele.
 
La salvezza che abbiamo ricevuto è per gli errori e peccati passati non per quelli che facciamo da quel momento in poi. La salvezza finale o vita eterna, che è un' altra cosa, sara' al momento della resurrezione quando sara' chiaro che ci siamo attenuti da quel fatidico momento della nostra conversione in poi, ai comandamenti, leggi, insegnamenti ecc.
Matteo  19:16 infatti dice chiaramente che la vita eterna
si ottiene mantenendo i comandamenti. Come anche citati in Marco 12:29  
Primo comandamento:
 
  E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è:  
 
Ascolta Israele: Il Signore Iddio nostro è l’unico Signore;
30  e: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la tua forza. Quest’è il primo comandamento.  
 
E il secondo, simile, è questo:
31  Ama il tuo prossimo come te stesso. Non vi è altro comandamento maggior di questi.
 
32  E lo Scriba gli disse: Maestro, bene hai detto secondo verità, che vi è un solo Iddio, e che fuor di lui non ve ne è alcun altro;
33  e che amarlo con tutto il cuore, e con tutta la mente, e con tutta l’anima, e con tutta la forza; ed amare il suo prossimo come sè stesso, è più che tutti gli olocausti, e sacrificii................
 
Ho letto un esempio che rende l' idea. Se uno esce di prigione, amnistia, e non si attiene alla Legge, non interessa al giudice o alla polizia se ad un certo punto della sua vita è stato liberato, deve attenersi alla legge e non comportarsi da criminale altrimenti viene rimesso dentro.

Ma allora ditelo che è per opere anzichè per fede! Ma Gesù non fu "reso perfetto" affinchè noi fossimo perfetti in Lui? Raggiungi pure il cielo con il tuo impegno, ma fa attenzione all'ultimo giorno della tua vita (che può essere in ogni momento) di non essere trovata in peccato perchè forse hai fatto qualche differenza fra l'una o l'altra persona. Mantieniti perfetta e giusta (da te stessa) e per certo vivrai.
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #303 Data del Post: 25.03.2004 alle ore 11:53:45 »
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Sorriso Sorriso SorrisoCiao sono Ellis volevo rispondere che Cristo é venuto non per abolire la legge ma per portarla a compimento, Egli é stato l'unico uomo che ha potuto obbedirla e metterla in pratica in tutto e per tutto, AFFINCHé NOI CHE SIAMO STATI A LUI AFFRANCATI grazie al  suo sacrificio possiamo in LUI ed attraverso di LUI cercare di adempiere la legge ma non per essere liberati dalla maledizione come era nell'antico testamento, poiché Cristo é divenuto, appeso a quel legno maledizione per noi, ma affinché avendo riconosciuto la nostra incapacità a causa della forza del peccato di ubbidire alla legge, ORA amando DIO in CRisto ed essendo stati da LUI conosciuti possiamo amare il  prossimo nostro come noi stessi adempiendo così tutta la LEGGE, per la grazia e la riconoscenza verso DIO STESSO. Ellis
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #304 Data del Post: 25.03.2004 alle ore 14:27:37 »
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21 pagine di forum e tante spiegazioni ed insegnamenti  
 
Ho provato a fare un sunto e ho così inizziato:
 
Modi per essere salvati:
 
Modo 1)
Prima di credere siamo degni di morte.
Dopo aver creduto siamo degni di salvezza.
Dio cambia la mia mente mettendo nuovi desideri e quelli vecchi muoiono.
Non desidero più il male ma la legge scritta nel mio cuore mi obbliga al bene.
Rimango per sempre santo.
Il tutto grazie al fatto che in me Dio ha operato un miracolo di cambiamento chiamato Nuova Nascita.
Da quando ho creduto sono un uomo nuovo.
 
Modo 2)
Prima di credere siamo degni di morte
Dopo aver creduto siamo degni di salvezza.
Dio cambia la mia mente mettendo nuovi desideri e quelli vecchi rimangono in noi.
Desidero i bene e faccio il male. Odio il male e non riesco a fare il bene
Combatto una battaglia per tutto il resto della mia vita.
Sono costretto a rendere schiavo il mio corpo e a ricalcitrare per tutto il resto della mia vita contro gli istinti.
Devo sperare di essere chiamato in un momento per me più opportuno: cioè quando non pecco.
 
Modo 3)
Prima di credere saremo giudicati in base alla nostra coscienza.
Se veniamo a conoscenza del Cristo e non lo accettiamo siamo degni di morte
Dopo aver creduto siamo degni di salvezza.
Dio cambia la mia mente mettendo nuovi desideri e quelli vecchi tocca a noi combatterli.
Dio ci da la possibilità di resistere ad ogni tentazione:
Chi pecca volontariamente non può ottenere una seconda remissione di peccati.
 
E tante altre misture ideologiche del genere!
 
E pensare che dovevamo avere vita ad esuberanza ed essere felici di aver conosciuto il Cristo e di sentirci veramente liberi!
Ma se in noi vive il terrore di una possibile perdita di un dono vivremo peggio dei peccatori ignari.
 
Una volta un mio collega di studi mi disse :
 
"Maledetto il giorno che ti ho conosciuto, fin quando non mi avvisavi che avere rapporti sessuali con le  mie amiche fosse peccato la mia coscienza era libera e non mi accusava di nulla. Se fossi stato chiamato da Dio la mia coscienza era libera e pura: ero ignorante e quindi giustificato dalla mia ignoranza.
Ora la conoscenza mi ha ucciso e ho scoperto di peccare a causa della legge da te comunicata. Ma la conoscenza non mi aiuta a non peccare.  
Chi mi tira fuori da questo guaio da te provocato?"
 
Non seppi rispondere!
 
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #305 Data del Post: 25.03.2004 alle ore 15:17:04 »
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La sua mancanza di conoscenza di peccato non l'avrebbe di certo salvato, insomma Dio non avrebbe chiuso tutti e due gli occhi, ma l'avrebbe mandato all'inferno. La conoscenza di per sè non salva, ciò che salva è il dono di Dio: la grazia che si riceve per mezzo della fede. Era stanco e affaticato, è andato a Gesù? Che ne è di lui ora? La sua coscinza è stata risvegliata dalla Parola, ha cercato Dio?
« Ultima modifica: 29.03.2004 alle ore 12:18:49 by Virus » Loggato

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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #306 Data del Post: 25.03.2004 alle ore 16:14:59 »
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Ciao sono Ellis, volevo risponderti dicendo che il fatto proprio che siamo risvegliati dallo Spirito di Dio che convince i cuori di PECCATO, di giudizio e di giustizia ci fa comprendere che senza aver compreso realmente la giustificazione in Cristo per fede ed aver compreso cosa vuol dire !"realizzarla" e farla nostra non potremo mai pensare di farcela contro gli assalti del nemico, per esempio le tentazioni che ci potrebbero e ci fanno peccare se indulgiamo in esse, avremo la senzazione di avere ricevuto grazia ma a che scopo se continuiamo a peccare? Ed é proprio qui che il cristiano dice ..."La mia grazia ti basta nella tua debolezza", l'umiliazione che ci porta ai piedi di Cristo é quella che ci ha fatto vedere di aver offeso Cristo , che lo abbiamo crocifisso "di nuovo" ma che allo stesso tempo ci fa rialzare il capo per dire "Sorridenteio presso di Te c'é perdono affinché tu sia temuto". Ellis
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #307 Data del Post: 26.03.2004 alle ore 16:07:15 »
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Caro Fratello Sabato
 
Grazie per la pazienza che hai avuto ad annotare gli interventi e farci un sunto. Le pagine sarebbero state molto meno di 21, se qualcuno non avesse l’abitudine di clickare ogni volta su “Rispondi con quote” solo per battere le mani o intrattenerci su argomenti vari che nulla hanno a che vedere con il tema. Questo contribuisce naturalmente solo ad allungare il brodo, alla perdita di tempo nella lettura ripetitiva e ad infondere confusione nei lettori.
 
Riflettendo sul tuo intervento, mi dispiace che nel tirare le somme da tutto quello che si è detto, non sei riuscito a prendere una posizione. Certo il tema non è dei più semplici e devo ammettere che anch’io avvolte, mi chiedo come mai lo S.S. non uniforma la nostra visione su una questione così importante. Poi provo a rispondermi: “lo S.S. non ha bisogno di vederci uniformati su una questione del genere; attraverso lo “scontro” invece, Lui nota dove arriva la nostra tolleranza, come dimostriamo il nostro amore, fino a che punto padroneggiamo il nostro orgoglio, a che livello è lo stato di maturazione dell’ uomo spirituale…”  
 
Ehm… dunque… dove eravamo… ah certo Esaù, ancora Ebrei, ma prima di passare oltre, nessuno ha da replicare sul commento di Ebrei 6:4-12  ?
Mio desiderio, per esempio, sarebbe quello di veder commentato un brano del genere, dai presenti nel forum e arrivare, se possibile, ad una conclusione. Noto invece che spesso lo si ignora,  al massimo lo si annusa, poi si passa a mettere altra carne al fuoco.
 
La conclusione su quel brano attualmente risulta questa:  
- Io credo di aver dimostrato che tali individui, avevano creduto, erano stati battezzati ed avevano ricevuto lo Spirito Santo.
- Il fratello Tichico (o quanto da lui trascritto), asserisce che tali individui “non conoscevano ancora i principi basilari della fede cristiana…. E comunque probabilmente non erano nella fede.”
 
Questo è appunto il nocciolo della questione che è risultato evidente fin dall'inizio di questo thread per bocca di altri partecipanti. Perdono la salvezza? si è vero, ma vuol dire che
 
- non erano "veri" credenti
- non avevano "afferrato" bene ...
- non "conoscevano" ancora i principi basilari...
- probabilmente non erano nella fede...
- avevano solo sentito...
- avevano appena assaggiato...
 
e cosi questi nostri antenati credenti, sono sospesi tra nebbia e fumo, tra limbo e stato precario, tra cottura al dente ed agrodolce, a metà strada dell'esofago, in uno stato evanescente... quasi improprio, in un terreno paludoso dove tutto e nello stesso tempo, niente è possibile.
 
Allora fratelli e sorelle, oltre a dimostrare che tali persone possono perdere la salvezza, occorre dimostrare che erano anche "veri" figli di Dio.
E questo è appunto diventato il mio scopo ...
 
Esaù appunto, un altro brano che dovrebbe farci riflettere:
 
“Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore, vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia, e molti di voi ne siano contagiati; che nessuno sia fornicatore o profano, come Esaù che per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. Infatti sapete che anche più tardi, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, sebbene la richiedesse con lacrime, perché non ci fu ravvedimento. (Eb. 12: 14-17)
 
Il mio commento:
 
- Anche in questo brano, l’autore si rivolge a credenti che per grazia erano stati chiamati ad essere santi e a praticare la santificazione. E’ escluso che si riferisca a pseudo-credenti.
 
- Il brano non dice che comunque saremo salvati, anzi “…nessuno vedrà il Signore.”
 
- Riflettiamo: Perché dovrei restare privo della grazia di Dio se Lui mi ha già salvato ed eletto?
 
- Se io sono già vaccinato contro le radici velenose ed il contagio, a che serve questa esortazione?
 
- Il termine profano presente anche in questo brano, pur non avendo un preciso riferimento si intende comunque nei confronti del sangue del patto.
 
- Il paragone con il gesto di Esaù ci mostra che come era sacro il diritto di primogenitura altrettanto sacro è il sangue del nuovo patto acquisito da questi credenti.
 
- Come era incontestabilmente acquisito quel diritto di primogenitura, così è incontestabilmente acquisito il diritto di figli di Dio dai destinatari della lettera.
 
- Come Esaù fu privato delle benedizioni di Dio, il credente potrebbe restare privo della grazia di Dio al momento dell’eredità, senza un ravvedimento!
 
Grazie e benedizioni
Loggato
MILES
Simpatizzante
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #308 Data del Post: 26.03.2004 alle ore 17:05:51 »
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Fratelli carissimi,
è la prima volta che sono qui e spero che nessuno di voi, visto che sono piuttosto prolisso, pensi che io voglia fare un'entree..  Indeciso
non arrovelliamoci il cervello per far combaciare perfettamente, secondo concetti che già abbiamo in mente, versi della Bibbia, o ancora cercando con il nostro intelletto di trovare la traduzione migliore.
Rendiamoci piuttosto conto di quanto siamo stolti in realtà, rendiamoci umili agli occhi del Signore, chiediamo conoscenza ed Egli ce la donerà - anche perchè quello sulla Grazia non è certo argomento di secondo piano - .
Il Sacrificio di Gesù è Sacrificio Perfetto ed Eterno, conseguentemente il Dono di sè che ci ha fatto è Perfetto ed Eterno. Se il Signore ha voluto donarci, nella sua immensa bontà, la Grazia, questa non può essere temporanea; nulla, nè altezze nè potenze, potrà distrarci dall'Amore di Dio, nessuna pecora potrà essere rapita dalla mano del Pastore Perfetto... Certo questo è Dono immeritato, poichè noi tutti siamo peccatori; ma quando siamo diventati stranieri in questo mondo, da quando camminiamo secondo lo Spirito, solo occasionalmente pecchiamo, e subito dopo ce ne pentiamo veramente... Non facciamoci ingannare, nè inganniamo noi stessi! Se il nostro peccato è abituale dovremmo piuttosto chiederci se veramente abbiamo ricevuto la Grazia, se veramente siamo morti per rinascere a nuova vita, o se piuttosto non abbiamo cercato di mettere vino nuovo in otri vecchi...
Se veramente ogni giorno sperimentiamo la Grazia del Signore e nel Signore, nonostante le nostre occasionali lascevolezze (si dice??), non permettete all'accusatore di farvi dubitare del Dono e del Sacrificio Perfetto ed Eterno di Dio!
Pace a voi tutti. Sorridente
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #309 Data del Post: 28.03.2004 alle ore 17:45:49 »
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Caro fratello Miles,
 
ti ringrazio per il tuo intervento, e spero che tu possa fermarti un po’ tra noi per poter esaminare meglio i nostri punti di vista sul tema della salvezza.
 
Tu scivi:
“Se veramente ogni giorno sperimentiamo la Grazia del Signore e nel Signore, nonostante le nostre occasionali lascevolezze (si dice??), non permettete all'accusatore di farvi dubitare del Dono e del Sacrificio Perfetto ed Eterno di Dio!”
 
Premetto innanzitutto che, né io né alcun partecipante a questo forum, ha mai messo in dubbio la perfezione del mezzo con cui siamo stati salvati. Questo l’ho ripetuto già diverse volte, ma non mi stanco di ripeterlo ancora a quanti s’inseriscono nel discorso senza aver letto prima tutto il thread. Il mio dubbio si fonda sulle testimonianze della scrittura dove avviati credenti si sono persi per strada…
 
Quanto ora scrivi, non basta solo esporlo, ma dimostrarlo con l’ausilio della Parola. Per esempio il paragone del vino nuovo con gli otri vecchi in rapporto con la nuova e vecchia natura del credente, centra in questo paragone come il formaggio sul pesce arrosto.
L’esempio riportato da Gesù si riferiva unicamente al momento del digiuno dei suoi discepoli rispetto ai discepoli di Giovanni, il senso è: ogni cosa al suo tempo! Se usiamo questa massima in modo improprio, snaturiamo la  Parola e ne falsifichiamo il concetto!
 
“Non facciamoci ingannare, nè inganniamo noi stessi! Se il nostro peccato è abituale dovremmo piuttosto chiederci se veramente abbiamo ricevuto la Grazia, se veramente siamo morti per rinascere a nuova vita, o se piuttosto non abbiamo cercato di mettere vino nuovo in otri vecchi...”
 
Questa frase che tu scrivi è purtroppo molto ricorrente, ed è quella che spesso infonde dubbio sull’effettiva avvenuta nuova nascita del credente. Il dubbio poi, lo spinge a impegnarsi in passi successivi di riconversione generando incertezza e nei soggetti più deboli, frustrazione.
 
In nessuna parte del Nuovo testamento si riscontra un tale dubbio da verificare. Mai nessun Apostolo ha scritto ad alcuna chiesa di verificare l’avvenuta nuova nascita, al contrario invece hanno sempre affermato, senza ombra di dubbio, che la nuova nascita nei credenti è avvenuta;  i destinatari delle lettere semmai dovevano verificare se stessero crescendo spiritualmente, stessero deviando o peggio, apostatando dalla Via.
 
Vorrei proporti un brano dalla seconda di Pietro che dovrebbe farci riflettere:
 
“…diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.Voi per questa stessa ragione, mettendovi da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza l’autocontrollo, all’autocontrollo la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’affetto fraterno, e all’affetto fraterno l’amore. Perché se queste cose si trovano ed abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati. Perciò fratelli impegnatevi sempre di più a rendere sicura la vostra vocazione ed elezione; perché così facendo non inciamperete mai. In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e salvatore Gesù Cristo.” 2Pt. 1:4-11
 
Mio commento:
 
-Tutti i credenti sono stati fatti partecipi della natura divina, nessuno escluso, ma…
 
-E’ richiesto l’impegno del credente a rendere sicura la propria vocazione. Dio mi elegge, io mi impegno a non vanificare la Sua chiamata.
 
-Il credente che non ha più la fede, la virtù, la conoscenza, la pietà e l’amore fraterno ecc…non è richiamato da Pietro a riflettere se “veramente” si era convertito in precedenza.  
 
-Pietro invece afferma che quel tale ha purtroppo dimenticato di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati. Questo ci mostra che quel credente prima di “dimenticarsi” era un nuovo nato in quanto purificato dai vecchi peccati.
 
-L’ingresso nel regno eterno di Gesù è concesso solo ai nuovi nati che non si dimenticano…
 
Grazie per la tua attenzione
Un abbraccio.
 
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #310 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 11:38:34 »
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Mi è piaciuto MILES, ma avrei una domanda... diciamo l'opposto! Ma... come si ottiene la salvezza?
Grazie
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #311 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 12:22:52 »
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Come qualcuno giustamente ha fatto notare, è inutile "rispondere con quote", specialmente se si risponde al post immediatamente precedente!
 
In particolar modo esorto Tichico ad usare neglio tale funzionalità, onde evitare l'inutile proliferare del numero di pagine nei topic.
 
Grazie!
 
Per Tichico: ho modificato alcuni tuoi post "snellendoli" dei riferimenti dove ho ritenuto necessario!
« Ultima modifica: 29.03.2004 alle ore 12:28:54 by Virus » Loggato

Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #312 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 12:26:04 »
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on 23.03.2004 alle ore 14:39:09, Rossella wrote:
Questo non vuol dire giudicare, ma soltanto attenersi a quello che la Bibbia ci insegna. "Senza la santificazione, nessuno vedrà il Signore"detto a credenti, nel Nuovo Testamento (e confermato da altri testi).

 
Da chi o da che cosa scaturisce la santificazione Rossella? E' opera dell'uomo?
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #313 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 13:37:00 »
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"Perciò, fratelli, noi siamo debitori, non alla carne per vivere secondo la carne,
perché se vivete secondo la carne  voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito, fate morire le opere del corpo, voi vivrete". Romani 8.
"Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze.
Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito"
. Galati 5.
 
Per me è chiaro che possiamo santificarci soltanto grazie all'opera dello Spirito Santo, ma che questo avviene non nella passività da parte nostra, ma ci è richiesto anche buona volontà e impegno.
 
Ciao.
 
« Ultima modifica: 29.03.2004 alle ore 13:49:03 by Rossella » Loggato

"Benedici, anima mia, il SIGNORE
e non dimenticare nessuno dei suoi benefici !".
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #314 Data del Post: 29.03.2004 alle ore 14:48:45 »
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Parole sante Rossella.
 
Ma gli ebrei, nei confronti della legge (che è la stessa che lo S.S. con sussurri ci ricorda ogni giorno)
non facevano la stessa cosa?  
Gli ebrei non potevano essere passivi, ma gli era richiesta buona volontà e impegno!
Allora quale è la differenza?
 
Io non lo so! Ma ci deve essere una differenza.  
 
Me misero chi mi trarra fuori da questo..........corpo di morte?
 
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